Archivi della categoria: Diocesi news

Esposizione straordinaria del simulacro di Santa Lucia

Esposizione straordinaria del simulacro di Santa Lucia. Domani, giovedì 28, il simulacro della patrona sarà esposto alla venerazione dei fedeli nella sua cappella nella Chiesa Cattedrale per ricordare il maremoto del 1908 conseguente al terremoto di Messina.
Alle ore 8.00 sarà aperta la nicchia. Seguirà la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale. Alle ore 10.00 l’omaggio floreale all’edicola votiva di Riva della Posta. Sarà Elena Artale, componente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, a donare i fiori alla presenza del presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia Pucci Piccione, e del maestro di Cappella Alessandro Zanghì. Alle ore 12.00 chiusura della nicchia.
Le cronache del tempo raccontano che la mattina del 28 dicembre 1908 Siracusa si svegliò sommersa dalle acque che avevano raggiunto il livello dell’attuale piazzale delle Poste riversando le barche ed i gozzi ormeggiati al ponte Umbertino. Venne deciso di portare in pellegrinaggio penitenziale il simulacro della Santa presso le rive per invocare la protezione sulla città. Le cronache narrano che le acque iniziarono a placarsi ed il livello del mare intorno a normalità. Nel luogo dove venne fermato il simulacro venne apposta una edicola votiva con all’interno la statua della Santa. Sotto la cappellina venne apposta una lapide marmorea che celebra e ricorda quel giorno.
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Le Vie dei Presepi 2023

Arrivata alla sua quinta edizione, LE VIE DEI PRESEPI, iniziativa dell’Ufficio Diocesano per la pastorale del Turismo e del Parco Culturale Ecclesiale “Le Terre dell’Invisibile” promuove, in maniera unitaria, i presepi viventi e monumentali delle Diocesi e le iniziative culturali e di preghiera che vengono promosse nei vari centri per il periodo natalizio.

 

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Luce e sangue alla Badia

“Mi sono confrontato diverse volte negli ultimi 15 anni con il volto di Santa Lucia. E’ la prima volta che una mia opera popola i luoghi della città di Siracusa”. Nicola Samorì presenta nella chiesa di Santa Lucia alla Badia in piazza Duomo, a Siracusa, Luce e Sangue, a cura di Demetrio Paparoni. L’opera di Samorì, un ritratto di Lucia a olio su lastra di pietra di Trani, è stata realizzata per la chiesa di Santa Lucia alla Badia, in dialogo con il dipinto di Deodato Guinaccia Il martirio di Santa Lucia.
“E’ un’operazione non sperimentata prima: una sorta di fusione attraverso l’utilizzo di programmi di intelligenza artificiale di immagini preesistenti del volto di Lucia. A partire proprio dal Guinaccia che si trova alle spalle: una sorta di immagine che ne ricorda moltissime possibili. Un volto che ci riporta al barocco ma non c’è una traccia esatta. Riporta alla mente qualcosa che pensiamo di conoscere ma non siamo in grado di riconoscere”. Samorì ha bucato la lastra di marmo in corrispondenza degli occhi, e ha inserito geodi di calcite nella cavità. “Ho agito fisicamente diventando carnefice: quelli che sembrano occhi dipinti sono cavità naturali, veri e propri geodi che ho innestato al posto degli occhi”.
L’omaggio di Samorì avviene in contemporanea a Siracusa e a Napoli, dove fino al 15 gennaio è stato allestito nella Sacrestia della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro un altro omaggio dell’artista. La Deputazione partenopea lo ha invitato a studiare un progetto da presentare ai devoti in occasione del rito dello scioglimento del sangue del 16 dicembre: Samorì ha scelto di esporre due quadri nella sacrestia del Duomo di Napoli, ispirati a Santa Maria Egiziaca di Ribera (1641) e a San Paolo eremita di Luca Giordano (1644).
A curare i due eventi di Siracusa e Napoli è il critico d’arte Demetrio Paparoni: “Sono molto contento di questa iniziativa. Ho iniziato a lavorare in questa che è la mia città ed avere oggi Nicola Samorì mi rende felice. Da siracusano tanti amici sono venuti a trovarmi in questa città e sono orgoglioso di avere Eike Schmidt qui. Se Siracusa si è rivolta con devozione a Lucia, trovando in lei la figura cui affidarsi nei momenti di difficoltà o sconforto, Napoli ha incontrato in San Gennaro il suo punto di riferimento spirituale. Sul piano della devozione popolare Lucia e Gennaro sono tra i santi maggiormente identificati con la città in cui sono nati e che li ha assunti a patroni. Entrambi martiri cristiani, Lucia e Gennaro sono stati vittime delle persecuzioni di Diocleziano negli stessi anni in aree geografiche non distanti, aree geografiche che condividevano e hanno continuato a condividere nei secoli tratti culturali comuni. Entrambi durante il martirio hanno resistito al fuoco ed entrambi sono stati decapitati. Accusata di stregoneria, Lucia uscì miracolosamente indenne dal rogo cui era stata condannata. Fu invece uccisa con un pugnale che le trafisse la gola e poi decapitata. Anche Gennaro fu prima torturato e poi gettato in una fornace ardente da cui uscì illeso, senza che neppure le sue vesti fossero intaccate dalle fiamme. È da questo intrecciarsi di convergenze che nasce la doppia esposizione di Nicola Samorì Luce e Sangue, che vede Siracusa e Napoli idealmente legate in un abbraccio tanto virtuale quanto sentito tra le proprie comunità.
Pittore e scultore che si affida a un’iconografia non estranea ai canoni della classicità, Samorì è tutt’altro che un artista tradizionalista. La sua è una delle testimonianze più pregnanti di come un artista possa amare la classicità e la tradizione e nello stesso tradire entrambe.
Nel focalizzarsi sul volto di Lucia, per la sua nuova versione della santa, Samorì è ricorso al processo del blend, tipico dell’intelligenza artificiale, che permette di ottenere un’immagine che racchiude in sé le caratteristiche di più immagini”.
Presente a Siracusa lo storico dell’arte Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi: “Per me è una grande emozione essere qui a Siracusa. Sono venuto negli anni ’90 a vedere l’archeologia della città. E’ stata una grande emozione assistere alla processione della santa e mi ha aiutato a comprendere meglio l’opera: una santa globale, venerata in Sicilia e in tutto il mondo, Germania, Svezia, Asia. Mi ha affascinato l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, ed anche questi due buchi neri antitesi del sole che anzi risucchiano la luce dentro. Samori in maniera geniale ha utilizzato questo risultato dell’astronomia in un contesto particolare per avvicinare gli spettatori al mistero del martirio di Lucia e al significato della santa per i nostri tempi”.
A fare gli onori di casa è stato il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Pucci Piccione: “Demetrio Paparoni ha avuto l’idea di collegare Napoli e Siracusa, il sangue di S. Gennaro e la luce di Santa Lucia, attraverso il lavoro di un artista come Nicola Samorì. Arte e fede sono legate da una forte relazione che, attraverso la forza espressiva delle opere, costituisce occasione di riflessione, dialogo e, soprattutto, come afferma Paparoni, diventa motivo identitario e di appartenenza ad una comunità. Nella Chiesa di Santa Lucia alla Badia, uno dei luoghi identitari del culto luciano, che ricorda il miracolo del 1646 con l’arrivo delle navi cariche di grano durante la carestia, rappresentato nel grande affresco della volta dipinto da Marcello Vieri nel 1783, e dove la pala d’altare di Deodato Guinaccia, dipinta nel 1579 e per lungo tempo nascosta dal quadro di Caravaggio racconta il martirio di Santa Lucia, trova uno spazio, si potrebbe dire, naturale e proprio in occasione della festa di Santa Lucia, un’opera di Samorì. Tra gli artisti italiani più rappresentativi e apprezzati a livello internazionale, Samorì ha focalizzato le sue opere su martiri e santi della tradizione cristiana ed ha avuto, tra i suoi riferimenti, la figura di Santa Lucia. La condivisione di un progetto, per la prima volta, con la Deputazione di San Gennaro, costituita nel 1527 e quindi prima della Deputazione di Santa Lucia che è stata costituita invece nel 1541, attorno a un grande artista contemporaneo come Samorì con linguaggi e forme che certamente sono distanti da quelle del Cinquecento, è l’occasione per una collaborazione più ampia e articolata che possa sempre di più interpretare il mondo della fede popolare e delle processioni non come un momento di mero folklore legato al passato, ma come una manifestazione viva ed attuale di un sentimento veramente popolare e autentico con un’anima antica ma con forme e linguaggio che cambiano e interpretano il mondo”. L’opera sarà esposta al pubblico fino al 7 gennaio.
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Festa di Santa Lucia

“Una festa che ha un cuore antico ma ha un’anima e un linguaggio contemporaneo”. Così l’avv. Giuseppe Piccione, Presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, definisce la festa di Santa Lucia che tra pochi giorni entrerà nel vivo. Il via da Roma, due settimane fa, nella Basilica di San Salvatore in Lauro, con una presenza incredibile di fedeli: “E’ stato un momento molto emozionante – ha detto Piccione -: abbiamo portato le reliquie ed i fedeli sono accorsi per tutta la giornata, è stato un continuo pellegrinaggio. E poi la Tredicina in tante chiese della nostra Diocesi. Tutto in preparazione alla festa”.
La festa prenderà ufficialmente il via sabato 9 dicembre alle ore 8.00 con la cerimonia della consegna delle chiavi della Cappella di Santa Lucia da parte dei deputati al maestro di cappella Alessandro Zanghì e con l’apertura della nicchia che custodisce il simulacro. Domenica 10 la traslazione del simulacro all’altare maggiore.
“La novità di quest’anno è la traslazione la domenica, proprio per permettere la partecipazione di tante persone soprattutto le famiglie. Invitiamo tutti ad essere presenti in uno dei momenti più belli. Giorno 13 Santa Lucia torna nelle strade della città e aspetta l’abbraccio della sua gente. Una settimana di intense preghiere, pellegrinaggi, veglie e poi dopo l’ottava la processione del rientro in Cattedrale con le tradizionali soste al Santuario e all’ospedale”. E poi ci sono gli eventi collaterali: “Sabato alle 19.30 nella chiesa di Santa Lucia alla Badia gli allievi dell’Adda, la scuola di Teatro dell’Inda, rappresenteranno il Codice Papadopulo, la storia del martirio, un’opera di grande bellezza, realizzata su un testo tradotto dai ragazzi del liceo Gargallo. Il 14, sempre alla Badia, ci sarà il tradizionale concerto Note per Lucia giunto alla sedicesima edizione. Infine c’è l’omaggio dell’artista Nicola Samorì: giorno 14 alle 17.30 Nicola Samorì, verrà qui a Siracusa insieme a Demetrio Paparoni che ha curato questo omaggio, ed Eike Schmidt, direttore degli Uffizi. Parleremo di quest’opera che è di una bellezza espressiva che lascia senza parole. Un’operazione in collaborazione con la Deputazione di San Gennaro, di pochi anni più antica di Santa Lucia”.
Alla presentazione hanno preso parte Elena Artale, componente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia; mons. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale; Salvatore Sparatore, tesoriere della Deputazione.  “Siamo pronti per accogliere migliaia e migliaia di persone che vengono come pellegrini a incontrare il volto di Lucia, a pregare dinanzi a lei, a chiedere una grazia e ringraziare con tutte le loro storie che si portano dentro – ha detto fra Daniele Cugnata, rettore della Basilica Santuario di Santa Lucia al Sepolcro -. Questo per noi è motivo di grande gioia. Ci sarà un momento dedicato ai giovani di tutta la diocesi che è la Via Lucis, la sera di sabato 16 dicembre, quest’anno con qualche novità differente rispetto agli altri anni: la Via Lucis partirà dal Santuario della Madonna delle Lacrime in fiaccolata, creando proprio una via Lucis, una via della luce verso il Santuario di Santa Lucia del Sepolcro e con delle tappe che sono chiamate proprio le Fontane di Luce. Ogni fontana avrà una una tematica particolare da consegnare ai giovani: la fontana della parola, della preghiera, dei poveri e del pane che è quello dell’Eucaristia quindi è un percorso per i giovani in cammino con Maria e Lucia”.
Mercoledì 13 sarà l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, a presiedere il Pontificale alle ore 10.30 nella Chiesa Cattedrale.
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Don Massimo Naro su don Milani

Don Massimo Naro al centro convegni del Santuario. Lunedì 4 dicembre, alle 18.30 al Centro Convegni del Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa, interverrà il teologo d. Massimo Naro, docente della Facoltà Teologica di Sicilia, su “La scuola, ottavo sacramento: suggerimenti pedagogici di don Milani”. Lo introdurrà don Salvatore Spataro, Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio. L’incontro è promosso dall’Istituto San Metodio in collaborazione con l’Ufficio diocesano per l’Insegnamento della Religione Cattolica e l’Ufficio diocesano per la Pastorale scolastica.
La conferenza è aperta a tutti ed è valida per l’aggiornamento IdR.
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Incontro per i ministri della comunione

Incontro per la formazione permanente diocesana dei Ministri Straordinari della Santa Comunione.

Martedì 5 dicembre dalle ore 18.00 alle ore 20.00 si terrà il ritiro di Avvento presso il Salone Giovanni Paolo II del Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa, con la meditazione tenuta da don Carlo Fatuzzo dal tema “Portiamo Gesù all’umanità, come Maria nel primo Avvento del Figlio”.

“Nel metterci in cammino per iniziare un nuovo anno liturgico – scrive il direttore dell’Ufficio liturgico diocesano don Massimo Di Natale – in cui vivere il mistero di Cristo nella storia, il segretario generale della CEI mons. Giuseppe Baturi rende noto a tutte le Comunità che è stato pubblicato on line il sussidio liturgico-pastorale dedicato al Tempo di Avvento-Natale, con una guida al Tempo di Avvento, melodie e sussidi suddivisi per domenica nonché per la celebrazione eucaristica dell’Immacolata Concezione della beata Vergine Maria, consultabili al seguente link https://liturgico.chiesacattolica.it/sussidi-avvento-natale-2023/“.

Il sussidio liturgico- pastorale, frutto della collaborazione di diversi uffici della Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana, desidera essere uno strumento utile per le comunità cristiane, affinché gustino la spiritualità dell’Avvento e del Natale, si lascino trasformare dalla liturgia e crescano nell’arte del celebrare. In questo frangente della storia, in cui l’odio sembra più forte dell’amore, ci impegniamo a vivere l’Avvento e il Natale chiedendo a Cristo Gesù, Principe della pace, di spezzare i vincoli di morte dei tanti fronti bellici attualmente aperti.

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I Danni dell’Occultismo

Si terrà lunedì 27 novembre, alle ore 19.00, presso il salone della parrocchia San Metodio, l’incontro dal titolo “I danni dell’Occultismo” tenuto da fra Benigno Palilla delegato CESI (Conferenza Episcopale Siciliana) per la formazione regionale degli esorcisti e membro del Consiglio AIE (Associazione Internazionale Esorcisiti) fondato da Padre Amorth.
“Oggi, forse più che mai, ha senso parlare di esorcismo. L’occultismo si espande, apre le porte e il diavolo le spalanca, entrando nella mente e nel cuore dei singoli e spesso appare con le sembianze di una persona gentile, promettendo guarigioni e soluzioni” ha detto fra Benigno Palilla, che ricorda come “i casi che oggi hanno bisogno della terapia esorcistica si sono più che triplicati, passando dall’1 al 3 per cento”. Ad aumentare sono anche gli italiani che decidono di ricorrere a maghi e stregoni, complice purtroppo “l’affievolimento della fede”, per risolvere i loro problemi e malattie. L’allarme è partito dall’Aie: “diminuisce la fede ma aumentano le domande di chi chiede aiuto per sconfiggere presunte possessioni del demonio”. Sarebbero 10 milioni gli italiani, secondo l’Associazione degli esorcisti, che ricorrono o si sono rivolti ad operatori dell’occulto, ritrovandosi a comprare amuleti “trova lavoro” a 200 euro e a chiedere consulenze astrali online a 50 euro. E c’è anche chi, sentendosi particolarmente afflitto dalla malasorte, cerca di combattere “il destino avverso” per la modica cifra di 1000 euro. Non sono nuove le notizie che raccontano di famiglie raggirate da maghi senza scrupoli. Convinte di essere vittime di malefici e “costrette” a pagare migliaia di euro per un antidoto, magari da “santoni” poi denunciati perché estorcevano denaro minacciando malocchio e terribili sortilegi. Il fenomeno ha subìto un’impennata con la crisi economica che ha messo in ginocchio molte persone che si sono ritrovate a cercare lavoro o il cosiddetto “terno al lotto”, chiedendo aiuto all’indovino di turno.

 

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Giornata mondiale dei poveri al Pantheon

Il pranzo di festa con gli assistiti presso la mensa parrocchiale del Pantheon con la presenza di tutti i volontari e i benefattori ha concluso le diverse attività in preparazione alla VII Giornata mondiale dei Poveri, fortemente voluta dal Santo Padre, Papa Francesco, quest’anno dal tema “Non distogliere lo sguardo dal povero” (dal libro di Tobia, Sacra Bibbia, Tb 4,7) che si è celebrata domenica 19. 

Dal 2017 il Santo Padre ha proposto questa Giornata con lo scopo di mettere al centro le persone più in difficoltà. Diverse le iniziative promosse, anche quest’anno, dalla parrocchia di San Tommaso apostolo al Pantheon di Siracusa, vista la presenza, da diversi anni, della mensa che sostiene quotidianamente, senza alcun giorno di chiusura, i meno fortunati. Giovedì si è tenuto un momento di preghiera con l’Adorazione Eucaristica per affidare tutti gli assistiti e le loro famiglie, i volontari e coloro che, silenziosamente, con spirito di sacrificio, operosità, gratuità, generosità e amore, portano avanti questo servizio prezioso.

Venerdì 17 il parroco don Massimo Di Natale ha tenuto una riflessione sul Messaggio diffuso dal Santo Padre in occasione di questa Giornata. “Pregnanti – ha detto don Massimo – le parole consegnateci da Papa Francesco e che si fanno forza motrice nonché azione quotidiana grazie alla generosità di molti nostri concittadini: “I poveri sono persone, hanno volti, storie, cuori e anime. Sono fratelli e sorelle con i loro pregi e difetti, come tutti, ed è importante entrare in una relazione personale con ognuno di loro. […]. Possa svilupparsi la solidarietà e sussidiarietà di tanti cittadini che credono nel valore dell’impegno volontario di dedizione ai poveri. […]. È una questione di giustizia che ci impegna tutti a cercarci e incontrarci reciprocamente, per favorire l’armonia necessaria affinché una comunità possa identificarsi come tale” (Messaggio di Papa Francesco, Domenica XXXIII del Tempo Ordinario, 19 novembre 2023)”.

Le celebrazioni eucaristiche feriali sono state precedute dalla preghiera del Santo Rosario con la Raccolta alimentare a favore della mensa parrocchiale. 

Domenica, Giornata Mondiale dei Poveri, pranzo di festa con gli assistiti presso la mensa parrocchiale del Pantheon. “Giorni di grazia che ci hanno permesso di acquisire una maggiore consapevolezza del dono della vita, dell’essere strumento per il prossimo, della grazia di cui disponiamo, nonché di quanto possiamo fare di grande, l’un per l’altro, dedicando il nostro tempo, donando quotidianamente un sorriso, mescolando in giuste proporzioni il finito e l’infinito (cit. Platone) e dando ristoro e calore in questo tempo di forti incertezze economico-sociali” ha concluso don Massimo Di Natale. 

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Le reliquie di Santa Lucia a Roma

Da oggi, venerdì 17, a domenica 19, le reliquie di Santa Lucia saranno accolte al Santuario di San Salvatore in Lauro, nel rione Ponte, a Roma. Il calendario prevede una tre giorni di eventi e di preghiera. “Ringrazio l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, che ci ha concesso di avere le reliquie della Santa. Spero che in questi tre giorni di preghiera la grazia illuminante di Santa Lucia possa irradiare gli occhi e le menti degli uomini affinché trovino di nuovo la via della pace” ha commentato mons. Pietro Bongiovanni, parroco del santuario di San Salvatore in Lauro.

Le reliquie arriveranno a Roma oggi portate da una delegazione guidata dal presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Giuseppe Piccione, e composta anche dai componenti della Deputazione Salvatore Sparatore, Elena Artale e Francesca Patti: alle ore 17.00 è prevista l’accoglienza nella piazza di San Salvatore in Lauro antistante la chiesa. Alle ore 18.00 si proseguirà con la Santa Messa celebrata dal card. Mauro Piacenza.

Domani, sabato 18, alle ore 9.00, esposizione delle reliquie e la preghiera. Alle ore 16.30, preghiera guidata e poi alle ore 17.15 preghiera dei vespri. La giornata si concluderà con la Messa Solenne, ore 18.00, presieduta dal card. Dominique Mamberti.
Domenica, 19 novembre, dalle ore 9.00 esposizione delle reliquie e preghiera personale a Santa Lucia. Seguiranno due celebrazioni alle ore 10.30 e alle 12.00. Nel pomeriggio, ore 17.15, ci sarà la preghiera dei vespri, l’unzione e la benedizione degli occhi alle ore 17.45. La giornata si concluderà con la Santa Messa presieduta dal card. Angelo Comastri con il saluto alle reliquie della Santa. “Saranno giorni intensi quelli che vivremo a Roma – ha detto l’avv. Giuseppe Piccione, presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia -, nuovi legami vengono stretti nel nome di Lucia”.

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Percorso formativo sui Beni culturali ecclesiastici

L’ISSR San Metodio di Siracusa in collaborazione con l’Università di Catania– Corso di laurea triennale in Beni Culturali e Corso di laurea triennale in Promozione del patrimonio culturale – propone un percorso formativo come occasione di conoscenza e di approfondimento di alcuni luoghi del patrimonio culturale dell’Arcidiocesi di Siracusa per il 24-26 novembre 2023 su La cattedrale di Siracusa. Primo incontro suL’architettura della Cattedrale con l’arch. Luciano Magnano dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali e l’edilizia di Culto; seguirà La cattedrale nella storia e nel contesto urbanistico del prof. Vittorio Fiore, Docente Dipartimento di Scienze umanistiche Università di Catania; L’arte della Cattedrale della prof.ssa Loredana Pitruzzello, Docente ISSR San Metodio; I prospetti della Cattedrale, modello di inculturazione a cura del prof. Fausto Migneco, Docente ISSR San Metodio.

 

 

 

In allegato il programma

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