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CONVEGNO NAZIONALE DEI RETTORI DEI SANTUARI

Da lunedì 11 a venerdì 15 novembre, la Basilica Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa ospiterà il 48 Convegno Nazionale dei Rettori e Operatori dei Santuari Italiani dal titolo “Il Santuario – casa della tenerezza. “Lasciala fare” (Gv 12,7)”. Saranno oltre un centinaio i rettori provenienti da tutta Italia che si incontreranno a Siracusa. Fanno parte del Collegamento nazionale Santuari, presieduto da mons. Marino Basso, rettore della Consolata di Torino.

La presentazione dell’evento avrà luogo giovedì 7 novembre, alle ore 10.30, nel salone mons. Baranzini del centro convegni del Santuario. Saranno presenti don Luca Saraceno, rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime ed anche Segretario del Collegamento nazionale Santuari; Sebastiano Bongiovanni, presidente di Siracusa Turismo, e Irene Pisano della società Kairos.
 

LE RELIQUIE DI DON BOSCO AL SANTUARIO

Migliaia di siracusani si sono recati al Santuario della Madonna delle Lacrime per pregare davanti la Reliquia di don Giovanni Bosco, nell’ambito del tour mondiale voluto dal superiore generale dei Salesiani, don Pascau Chavez, in preparazione al bicentenario della nascita di don Bosco. Tante le iniziative organizzate dalla Famiglia Salesiana di Siracusa. Momento centrale della due giorni è stata la celebrazione presieduta dall’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo che ha ricordato la figura di don Giovanni Bosco e l’attualità del suo messaggio. L’urna, trasferita poi in cripta, è stata meta di pellegrinaggio soprattutto di tanti studenti delle scuole medie inferiori.

NEI SANTI, L’IMPRONTA DI DIO

La Chiesa Madre di Lentini e l’oratorio Anspi Sant’Alfio a Lentini festeggiano la vigilia di tutti i Santi con una veglia come ricerca e riscoperta del cammino di fede, anticipato o comunque vissuto da alcuni ‘amici’ che già contemplano il volto di Dio. “Il voler ricordare alcuni personaggi, i Santi, o se volete gli amici di Dio, che si sono spesi ed hanno vissuto il Vangelo nella sua radicalità – si legge in una nota della Chiesa Madre -. Oltretutto in questi ultimi mesi sono stati beatificati alcuni ‘amici di Dio’. Uno per tutti: padre Pino Puglisi. Non è rievocazione storica, ne è fanatismo religioso o bieco devozionismo per accendere una candelina in più, ma consapevolezza di una tradizione che cerca di ricostruire i fili della memoria, affettiva e umanamente possibile di come vivere il Vangelo. Far tesoro della ricchezza di esempi lasciati da chi ci ha preceduto, fossero anche i nostri nonni e familiari e amici che non ci sono più. Nel loro piccolo hanno cercato di vivere la santità del Vangelo, la ricerca della perfezione cristiana, il desiderio della felicità in Dio. In più il pregare per i nostri familiari defunti”.
 

NUOVE NOMINE IN DIOCESI

L’Arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo ha designato alcuni nuovi parroci in Diocesi, predisponendo anche alcuni trasferimenti.
Don Claudio Magro è stato nominato parroco nella chiesa della Sacra Famiglia a Siracusa; don Vincenzo Cafra torna nel suo paese d’origine Sortino, come parroco della Chiesa Madre.
Don Sebastiano Ferla è stato nominato parroco alla Chiesa Madre di Canicattini Bagni; don Maurizio Casella è parroco della Chiesa di Maria Ausiliatrice di Canicattini Bagni; don Francesco Antonio Trapani è stato nominato parroco della chiesa di San Nicolò a Brucoli; don Lorenzo Russo, vice parroco della Chiesa di San Salvatore a Siracusa.

MESSAGGIO DEI VESCOVI DI SICILIA RIUNITI A SIRACUSA

Riuniti per la consueta sessione autunnale a Siracusa nel 60° anniversario della lacrimazione della Beata Vergine Maria, noi, Vescovi di Sicilia, abbiamo trattato i temi concernenti la vita delle nostre Chiese. Da un lato, abbiamo avuto presente la catastrofe sconvolgente dei naufraghi nelle acque di Lampedusa e, dall’altro, i giovani che abbiamo incontrato in un’esperienza di fraternità e di comunione. In questa città è stato immediato riandare con la memoria all’apostolo Paolo, qui approdato da Malta e rimasto per tre giorni (cfr At 28,11-12), e rivivere con lui, attraverso il racconto del libro degli Atti degli Apostoli, la forte tensione drammatica delle sciagure in mare con gravissimi e ripetuti rischi per la vita. Ci siamo lasciati interrogare dalle migliaia di persone morte nel nostro mare Mediterraneo, provocati dai gesti e dalle parole di Papa Francesco nel corso della sua visita a Lampedusa dell’8 luglio scorso. Il Papa continua a riproporci l’interrogativo: ‘Dov’è tuo fratello?’ e torna a metterci in guardia dalla ‘globalizzazione dell’indifferenza che ci rende tutti «innominati», responsabili senza nome e senza volto’. E di fronte a tanti morti non ci siamo sottratti alla nostra responsabilità pastorale per rivolgere una parola accorata ai fedeli e alle persone di buona volontà.
Questi morti, e le migliaia che negli anni sono stati travolti in queste acque, chiedono verità, giustizia e solidarietà. È ora di abbandonare l’ipocrisia di chi continua a pensare che il fenomeno migratorio sia un’emergenza che si auspica ancora di breve durata. La consapevolezza che spregiudicati criminali speculano sul dolore di persone in fuga dalle persecuzioni e dalle guerre non può far pagare a questi ultimi la malvagità dei mercanti di morte. Il grido di aiuto e la domanda di soccorso non possono lasciare freddi o indifferenti noi e quanti, per cultura e per sensibilità, sentiamo forte a partire dal Vangelo il senso dell’accoglienza e del dialogo.
 
La gente di Lampedusa, alla quale va la nostra gratitudine e la nostra ammirazione per l’instancabile apertura di cuore nei confronti di quanti hanno cercato approdo tra loro, ha mostrato al mondo il valore e l’efficacia dei gesti semplici e significativi del quotidiano: la vicinanza, il soccorso, il pianto, la collera, la pazienza. E nello stesso tempo ha dimostrato l’inutilità controproducente di talune risposte istituzionali che non hanno contribuito a risolvere il problema, ma anzi hanno moltiplicato il numero delle vittime.
 
Di fronte a tanto dolore, che sembra non aver fine, occorre cambiare atteggiamento a partire dalle nostre comunità e coinvolgendo quanti si sentono interrogati da questa sfida umanitaria. A tal proposito invitiamo a vivere il prossimo Avvento come tempo di fraternità e di condivisione nella luce del mistero dell’incarnazione. Solo facendoci prossimi ai nostri fratelli ultimi, infatti, potremo dare un senso alla celebrazione liturgica del Figlio di Dio fatto uomo. Sarà un’occasione propizia per approfondire la conoscenza del fenomeno migratorio, liberandosi da pregiudizi e luoghi comuni; per studiare forme possibili di aiuto e di solidarietà verso gli immigrati; per sollecitare interventi politici ai diversi livelli che contribuiscano ad affrontare realisticamente il problema e a elaborare soluzioni efficaci.
 
Gli innumerevoli morti (uomini, donne, bambini), che sono seppelliti nel Mediterraneo con la loro speranza di vita e di libertà, scuotono le nostre coscienze con il loro grido di giustizia. Che il nostro silenzio e la nostra inerzia non vanifichino il loro sacrificio.
 
Ai nostri giovani, per primi, abbiamo affidato questo messaggio e questa consegna, certi che sapranno dare voce e cuore alla speranza. A loro ci rivolgiamo con le parole dei padri conciliari nel cinquantesimo anniversario del Concilio Vaticano II perché saranno loro a raccogliere il meglio dell’esempio e dell’insegnamento dei genitori e dei maestri per formare la società di domani: ‘Costruite nell’entusiasmo un mondo migliore di quello attuale!’.
 
 
 
    Siracusa, 12 ottobre 2013
 
 
 
                                                  I Vescovi delle Chiese di Sicilia

“IL PIANTO DI MARIA A SIRACUSA” SU TELEPACE

Domenica 13 ottobre alle ore 12.50 andrà in onda su Telepace il secondo numero speciale di “Lacrime di speranza – Il pianto di Maria a Siracusa”, una produzione della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, curata dal giornalista Gianfranco Monterosso. Lo speciale verrà trasmesso in replica martedì 15 ottobre alle ore 15.00 e venerdì 18 ottobre alle ore 9.50.

GIORNATA PER LA SALVAGUARDIA DEL CREATO

In occasione dell’ottava ‘Giornata per la salvaguardia del creato’, la fondazione ‘Centro Biblico Emmaus – mons. Vincenzo Migliorisi’ e l’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso, hanno promosso un convegno che si svolgerà oggi, alle ore 17, nel salone ‘Giovanni Paolo II’ della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime. Sarà presentato il libro ‘Per una ecologia dell’uomo’ di Maria Milvia Morciano, archeologa, autrice e collaboratrice della Libreria Editrice Vaticana. Si tratta di un’antologia degli scritti e dei discorsi di Benedetto XVI con elemento conduttore l’ecologia umana. Seguirà l’intervento di don Nisi Candido, direttore dell’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso, su ‘La famiglia umana custode del creato’.
Nel corso del convegno sarà anche ricordata l’opera e la testimonianza di mons. Vincenzo Migliorisi, il quale trovava nel Salmo 8 un punto fermo per la sua vita personale, pastorale e teologica: amore per Dio, amore per l’uomo, amore per il creato hanno caratterizzato tutto il suo pensiero.
 
 
 

MONS. PAPPALARDO AL LICEO SCIENTIFICO E ALL’ISTITUTO D’ARTE

Ha dialogato con gli studenti chiedendo loro anche consigli e suggerimenti per il suo ministero. L’Arcivescovo, mons. Salvatore Pappalardo, in Visita Pastorale alla parrocchia Maria SS. Addolorata di Grottasanta a Siracusa, questa mattina si è recato in due istituti superiori del territorio, il liceo scientifico “Einaudi” e l’istituto d’arte “Gagini”. La Visita Pastorale permette di conoscere le varie realtà ecclesiali, ma anche i luoghi pubblici del territorio come scuole e uffici comunali. Accompagnato da padre Felice, parroco di Grottasanta, l’arcivescovo è stato accolto al liceo scientifico dalla dirigente Teresella Celesti e da diversi insegnanti, come la prof.ssa Francesca Fichera ed il prof. Lombardi. In aula magna erano presenti i rappresentanti di tutte le classi. Calorosa l’accoglienza degli alunni con canti di gruppo, ma anche esibizioni musicali con pianoforte, flauto, clarinetto, violoncello intervallate da letture dalla Divina Commedia e non solo. “Per me è una bella occasione per incontrare tanti giovani – ha detto mons. Pappalardo -. Sento quasi il bisogno di ritrovarmi con voi, ascoltare quello che avete da dirmi. Poniamo in voi la speranza. Ringrazio i docenti che vi seguono, perchè a scuola si studia, e ci si forma per la vita”.
All’istituto “Gagini”, mons. Pappalardo è stato accolto dal vicepreside Massimo Capodieci e da diversi insegnanti, tra cui i docenti di religione don Massimo Di Natale e la prof.ssa Mirella Roccasalva. “Sono felice di incontrarvi – ha detto mons. Pappalardo agli studenti delle quinte classi riuniti in aula magna -. Da voi riceviamo gli stimoli: non state con le braccia conserte, non aspettate che altri costruiscano per voi il vostro futuro. Ognuno di noi deve offrire il proprio contributo alla società. In voi ci deve essere la voglia di fare”. L’arcivescovo ha risposto alle tante curiosità, soprattutto sulla figura di Papa Francesco. “Bisogna essere sempre se stessi. Come Papa Francesco, che è un uomo libero. Ho avuto modo di incontrarlo nel maggio scorso. Ha preso a cuore i problemi della Sicilia. La stessa cosa per il dramma dell’immigrazione: è arrivato a Lampedusa per dare la sua parola di conforto. Ha scelto di non nascondersi, di non fingere come un attore, ma di essere se stesso”.
L’incontro si è concluso con la visita al laboratorio di restauro della scuola.
 
 

LA SANTITA’ DI GIANNA BERETTA MOLLA

 

La santità nella quotidianità. Una santità non fatta di mezzi straordinari, di abbandono della realtà professionale o degli affetti coniugali, ma nella realtà di tutti i giorni. E’  questo uno dei messaggi che ha voluto lanciare Gianna Emanuela, la figlia che Santa Gianna Beretta Molla aspettava quando scelse di difendere la vita della nascitura a costo della sua stessa vita, protagonista di un incontro alla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime. L’Ufficio per la Pastorale della Famiglia dell’Arcidiocesi di Siracusa, coordinato da don Enzo Candido e da Andrea e Rita Scorsonelli, ha proposto una ‘Giornata di spiritualità per le famiglie’, nell’ambito dei festeggiamenti per il 60esimo anniversario della lacrimazione di Maria a Siracusa.

 
Sulla home di www.lacrimedamore.it è possibile trovare il link con la testimonianza integrale di Gianna Emanuela al Santuario.

IN SANTUARIO LA FIGLIA DI SANTA GIANNA BERETTA MOLLA

Gianna Emanuela, la figlia che Santa Gianna Beretta Molla aspettava quando scelse di difendere la vita della nascitura a costo della sua stessa vita, sarà la protagonista di un evento che avrà luogo domani alla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime. L’Ufficio per la Pastorale della Famiglia dell’Arcidiocesi di Siracusa propone una ‘Giornata di spiritualità per le famiglie’, nell’ambito dei festeggiamenti per il 60esimo anniversario della lacrimazione di Maria a Siracusa. L’incontro si svolgerà al Centro Convegni del Santuario, all’interno della Domenica della Consolazione, domani, domenica 22 settembre, dalle ore 9,30.
‘Dopo il toccante ed emozionante racconto di Suor Virginia, sorella della santa milanese, che venne a Siracusa in occasione dell’incontro diocesano del 2007, sempre organizzato dall’Ufficio per la Famiglia – ha spiegato Andrea Scorsonelli, uno dei responsabili dell’Ufficio diocesano – , sarà con noi la dott.ssa Gianna Emanuela, la figlia che Santa Gianna Beretta Molla aspettava quando scelse di difendere la vita della nascitura a costo della sua stessa vita. Il suo intervento è previsto alle ore 10, la mattina si concluderà con la celebrazione eucaristica in Santuario alle ore 12.00’.
 
A chiudere l’appuntamento, alle ore 15.30, il musical ‘I mille sì di Maria’, nella Cripta del Santuario.