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I frutti dell’amore

Quinto video del progetto “L’Amore nel Frammento” – 10 minuti con Amoris Laetitia – promosso dall’Ufficio per la Pastorale della Famiglia dell’Arcidiocesi di Siracusa.
Il video si intitola “I frutti dell’amore” – Figli e contesto educativo, a cura dei coniugi Isabella e Carmelo Campisi e sarà pubblicato lunedì 11 ottobre alle ore 19.30 sui canali social dell’Arcidiocesi, You tube e Facebook.

 

 

Itinerario catecumenale diocesano

L’incontro diocesano con gli accompagnatori giovedì 5 novembre (dalle ore 18.30 alle ore 19.30) e il ritiro diocesano per catecumeni ed accompagnatori domenica 14 novembre (dalle 15:30 alle 19:30). Sono i primi due appuntamenti dell’itinerario catecumenale in Diocesi.  Gli incontri, che si terranno nei locali della parrocchia SS. Salvatore a Siracusa, sono stati comunicati da Filippo Barrale e Valentina Bottino, responsabili del Servizio Diocesano per il Catecumenato.
“Per un più consapevole discernimento, è auspicabile che la durata complessiva dell’itinerario di iniziazione cristiana degli adulti (precatecumenato + catecumenato) sia di circa due anni – spiegano -. Saranno ammessi ai sacramenti nella veglia pasquale del 16 aprile 2022 solo i catecumeni che avranno regolarmente partecipato agli incontri diocesani e che avranno celebrato il rito di ammissione domenica 28 novembre. Per quanto riguarda l’itinerario catecumenale dei ragazzi dai 7 ai 14 anni, secondo quanto riporta il RICA al n°307, come già per gli adulti, anche l’iniziazione dei fanciulli e dei ragazzi si protrae per più anni, se è necessario, prima che accedano ai sacramenti; si distingue in vari gradi e tempi, e comporta alcuni ritiLa nota CEI Orientamenti per l’iniziazione dei fanciulli e dei ragazzi dai 7 ai 14 anni sottolinea la necessità di strutturare anche in questi casi percorsi catechetico-liturgici specifici che rispettino le peculiarità di tale fascia d’età”. 

E’ necessario comunicare i nominativi  entro il 17 ottobre attraverso il modulo allegato. E’ possibile chiedere informazioni a catecumenato.sr@gmail.com. 


Archivio Storico, Alagoniana e San Metodio sotto i riflettori

Un incontro per riscoprire le Istituzioni culturali della diocesi di Siracusa. Si terrà venerdì 8 ottobre alle ore 18.00 la conferenza su La storia e il servizio pastorale delle istituzioni culturali della diocesi di Siracusa. L’iniziativa dell’Ufficio Pastorale per la Cultura e le Comunicazioni Sociali, in collaborazione con l’Archivio Storico Diocesano, la Biblioteca Alagoniana e l’ISSR San Metodio, avrà luogo alla Sala San Metodio in via della Conciliazione 6 a Siracusa (capienza ridotta 30 posti, accesso con green pass) e Aula virtuale San Metodio (app Cisco Webex Meetings;  riunione 25528448628; password SM081021).
Interverranno Fabio Raimondi, incaricato della Conferenza Episcopale Siciliana per i Beni Culturali Ecclesiastici; Marco Leonzio, dell’Archivio Storico Diocesano; Helenio Schettini, direttore della Biblioteca Alagoniana; Luca Novara, docente di Filosofia ISSR San Metodio.

Alla radice dell’amore

Mercoledì 6 ottobre alle ore 18.30, nell’aula virtuale San Metodio, presentazione del libro Alla radice dell’Amore di mons. Giuseppe Costanzo, Arcivescovo Emerito di Siracusa.

Cosa accadrebbe se ci lasciassimo invadere dallo Spirito Santo?” si chiede mons. Costanzo nel suo testo. Sarà possibile assistere alla presentazione, promossa dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio, collegandosi all’aula virtuale (app Cisco Webex Meetings; riunione: 2559 316 3151 – password SM061021) oppure richiedere l’invito a info@sanmetodio.it.

Salvo Di Salvo nominato segretario nazionale UCSI

Il giornalista siracusano Salvatore Di Salvo, 56 anni, originario di Carlentini e presidente della sezione Ucsi di Siracusa, è stato nominato segretario nazionale dell’Unione Cattolica Stampa Italiana. A nominarlo il neopresidente Ucsi Vincenzo Varagona, giornalista nelle Marche, eletto al termine del XX Congresso nazionale che si è celebrato a Roma.
E’ la prima volta che un siciliano ricopre una carica importante come quella di segretario nazionale dell’Unione. La delegazione siciliana guidata dal presidente regionale, Domenico Interdonato, si è distinta per l’incisiva azione condotta e premiata con l’elezione di Salvatore Di Salvo, il quale ha operato nella presidenza De Luca come consigliere nazionale e componente di Giunta. Duplice la rappresentanza isolana in Consiglio, con la conferma di Gaetano Rizzo, ancora una volta il più votato in assoluto, e l’ingresso di Domenico Pantaleo. Inoltre, Antonio Foti è stato eletto presidente del Collegio dei Garanti, Salvatore Catanese, presidente del Collegio dei Revisori, mentre Paola Altomonte è stata eletta revisore supplente.
Ringrazio il presidente Varagona – dice Salvatore Di Salvo – per la fiducia riposta alla mia persona. La richiesta di un impegno non indifferente e che mi trova pronto a mettere tutta la mia esperienza e passione a svolgere il ruolo di segretario nazionale. Tutto questo è frutto del lavoro svolto dall’Ucsi Sicilia e dall’impegno continuo di tutti i soci della nostra regione. Ringrazio infine padre Francesco Occhetta e Vania De Luca per l’esperienza condivisa nella qualità di componente della giunta. Ringrazio di cuore anche il segretario uscente Maurizio Di Schino per il lavoro svolto in questi anni”.

A fianco del presidente Varagona sono stati eletti vicepresidenti Luciano Regolo e Maria Luisa Sgobba; la Giunta nazionale, oltre al segretario Salvo Di Salvo, comprende il tesoriere Alberto Lazzarini nonché Pino Blasi, Luisa Pozzar, Antonello Riccelli, Paola Springhetti e Marta Valagussa. Un encomio unanime da parte del congresso e del consulente ecclesiastico nazionale, Padre Francesco Occhetta, è stato rivolto alla delegazione siciliana composta, oltre dagli eletti nei vari organismi, anche dal presidente Interdonato, dal vice, Rossella Jannello, e dai presidenti provinciali di Catania, Caltanissetta, Messina e Palermo, rispettivamente Giuseppe Adernò, Fiorella Falci, Laura Simoncini e Michelangelo Nasca nonché dal consulente ecclesiastico Ucsi Sicilia, don Paolo Buttiglieri. Soddisfazione da parte del presidente Ucsi Sicilia, Domenico Interdonato: “L’Ucsi Sicilia ha messo a disposizione l’esperienza maturata, puntando sulle grandi prospettive di crescita e rinnovamento. Al congresso il nostro gruppo è riuscito a puntare su una scelta unitaria, che ha portato Salvo Di Salvo ad essere nominato segretario nazionale, una scelta vincente che premia il grande lavoro svolto in questi anni”.

Nominati i vicari foranei

Mons. Sebastiano Amenta è stato confermato nel ruolo di vicario generale dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto.  L’arcivescovo ha nominato anche i vicari foranei. Si tratta di mons. Maurizio Aliotta (per il Vicariato di Siracusa); don Alfredo Andronico (per il Vicariato di Lentini); don Ambrogio Giuffrida (per il Vicariato di Palazzolo); don Salvatore Vinci (per il Vicariato di Augusta-Melilli).

Considero tali nomine solo l’inizio degli adempimenti previsti dal Diritto canonico per porre le basi istituzionali del governo della nostra Chiesa particolare. Il prossimo futuro ci vedrà impegnati a costituire il Consiglio Presbiterale e, di conseguenza, il Collegio dei Consultori – ha scritto l’arcivescovo -. Come noto, il Vicario generale è figura essenziale per la vita della diocesi, quale stretto collaboratore del Vescovo, e ufficio preminente della Curia (cfr. Communicationes 2, 1969, 83; Apostolorum Successores 178). La conoscenza della nostra Arcidiocesi, in questo mio primo anno di ministero episcopale, mi ha portato a maturare la decisione di confermare, in tale ufficio, mons. Sebastiano Amenta, il quale, sono certo, avrà modo di mettere a frutto l’esperienza maturata. A mons. Sebastiano Amenta va la mia riconoscenza per aver accettato di continuare a servire la nostra Chiesa diocesana in un tanto delicato servizio“.

Mons. Lomanto ha proceduto anche alla nomina dei quattro vicari foranei. “Il documento conciliare Christus Dominus 29, poi ripreso dal m. p. Ecclesiae Sanctae I, 19, raccomanda che i Vicari foranei svolgano un munus di cooperazione e coordinamento pastorale a carattere sovra-parrocchiale. Il direttorio Apostolorum Successores 218, a tal riguardo, ricorda che: «L’ufficio di Vicario foraneo riveste una notevole importanza pastorale, in quanto collaboratore stretto del Vescovo nella cura pastorale dei fedeli e sollecito “fratello maggiore” dei sacerdoti della forania, soprattutto se sono malati o in situazioni difficili. A lui spetta coordinare l’attività pastorale che le parrocchie realizzano in comune, vigilare affinché i sacerdoti vivano conformemente al loro stato e perché venga osservata la disciplina parrocchiale, soprattutto liturgica». 

Ho ritenuto opportuno confermare due dei Vicari foranei che hanno ricoperto lo stesso ufficio nell’ultimo mandato e procedere con la scelta di due nuovi sacerdoti per le altre due Foranie. A tali decisioni sono pervenuto dopo attento discernimento, valutando le peculiarità di ciascuna Forania e le necessità preminenti delle Comunità ecclesiali ivi insediate. Ringrazio sentitamente, a nome di tutta la Chiesa diocesana, mons. Salvatore Marino e don Salvatore Siena che hanno servito finora la Diocesi con zelo e dedizione quali Vicari foranei. L’occasione mi è gradita per augurare a voi e alle Comunità affidate alle vostre cure un proficuo inizio di anno pastorale, un anno che possa consentirci di tornare alla tanto agognata normalità, dopo questi mesi che hanno visto molte vite spezzate a causa della pandemia in atto, di cui, anche come Chiesa, abbiamo molto patito. Ci sia, in questo cammino, di sprone l’esortazione dell’Apostolo Paolo: «Amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda» (Rm 12,10) e ci sia compagna la Madonna delle Lacrime, Colei che ci custodisce nel Suo Cuore di Madre“.

Ambiente, lavoro, futuro: #tuttoèconnesso

Il Pianeta che speriamo” è il tema proposto per la prossima 49esima settimana sociale. L’ufficio di Pastorale sociale del lavoro e della salvaguardia del creato sta incontrando le realtà sociali e di categoria del territorio per avviare nuovi processi con uno sguardo capace di tenere insieme ambiente e lavoro nella evidenza che #tuttoèconnesso. (Instrumentum laboris, 4).

Siamo consapevoli delle ferite del nostro territorio – scrive don Angelo Saraceno, direttore dell’Ufficio Pastorale Diocesano per i problemi Sociali e del Lavoro, la Giustizia, la Pace e la Salvaguardia del Creato –. Non c’è una zona più martoriata ed un’altra meno. Anche se la zona Augusta-Priolo-Melilli, è la zona più “sensibile” questo non significa dimenticare le altre. L’inquinamento, il disagio economico sociale e gli effetti con essi connessi, non sono da meno. L’azione antropica ha comunque influito e, nella complessità dei ritmi di vita e di lavoro occorre avere maggiore sensibilità affinché la nostra terra venga curata. (cfr Laudato si, 18 e 20).

Tutto questo non deve scoraggiarci perché per noi cristiani diventa importante far memoria poiché “la domenica è il giorno della risurrezione, il primo giorno della nuova creazione, la cui primizia è l’umanità risorta dal Signore, garanzia della trasfigurazione finale di tutta la realtà creata” (Ls, 237). Prospettiva ripresa anche dalla Esortazione apostolica Querida Amazonia: “E’ l’annuncio di un Dio che ama infinitamente ogni essere umano, che ha manifestato pienamente questo amore in Cristo crocifisso per noi risorto nella nostra vita. …Senza questo annuncio appassionato, ogni struttura ecclesiale diventerà un’altra ONG, e quindi non risponderemo alla richiesta di Gesù Cristo: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura” (QA, 64)”.

Quest’anno l’evento della “settimana sociale” si svolgerà a Taranto. Il comitato preparatorio ha già diffuso l’Instrumentum laboris –  con il tema: “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”.

Sinteticamente la direttrice su cui si muove l’Intrumentum laboris a cinque anni della lettera enciclica Laudato si, è innanzitutto nella capacità di saper guardare e osservare la valenza profetica per un rapporto nuovo con le persone e con la nostra casa comune. La recente pandemia ha acuito la sensibilità ai problemi urgenti, occorre giudicare e comprendere: “l’esistenza umana si basa su tre relazioni fondamentali strettamente connesse: la relazione con Dio, quella con il prossimo e, quella con la terra” (Ls, 66). Ora “quando tutte queste relazioni sono trascurate, quando la giustizia non abita più sulla terra, la Bibbia ci dice che tutta la vita è in pericolo” (n. 70). Ed ecco dunque la parola sul senso di questo nostro momento storico, che può̀ illuminare il futuro “un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri” (n. 49).

E’ tempo di ripensare ai tanti aspetti della nostra vita insieme: dalla coscienza di ciò che più vale e le dà significato alla cura stessa della vita così preziosa, alla qualità delle relazioni sociali ed economiche.

Non possono esserci visioni di futuro se non insieme alle nuove generazioni: occorre agire e impegnarsi per un futuro migliore e, nuovi stili di vita: “che peso hanno i giovani nelle nostre comunità”? “Quale il ruolo delle imprese e delle organizzazioni di categoria”? Ambiente e lavoro vanno coniugati insieme.

Queste sono solo alcune delle domande che verranno affrontate al convegno, consapevoli che la transizione ecologica richiede una conversione antropologica a partire dall’impegno di tutti”.

Non meno grave anche “il crimine degli incendi” che in queste settimane ha bruciato intere porzioni dei nostri territori, causando un danno enorme all’ambiente, alle persone, all’economia e alle attività umane tradizionali; i Vescovi di Sicilia, in un messaggio ed invito alla preghiera auspicano programmi coraggiosi per la salvaguardia del creato” da un lato e caparbietà” nell’affrontare il disagio e “speranza” nell’impegno per la ricostruzione dall’altro. (mons. Giuseppe Marciante, delegato CESI per la pastorale sociale e il lavoro). E’ importante recuperare la dimensione contemplativa, cioè guardare la Terra, il Creato come un dono, non come una cosa da sfruttare per il profitto. Quando contempliamo scopriamo negli altri e nella natura qualcosa di molto più grande della loro utilità. Di conseguenza, è arrivato il momento di superare le logiche del profitto come unico fine, di spezzare le catene dell’indifferenza, che ci portano a voltarci dall’altra parte e a pensare che non ci riguarda“.

Pellegrinaggio delle famiglie per la famiglia al Santuario

Comunione e gioia” tra più realtà associative e il desiderio di onorare la Vergine Maria nei luoghi più significativi del nostro Paese. Si celebra sabato 11 il Pellegrinaggio nazionale delle famiglie per la famiglia, un’iniziativa promossa dal Rinnovamento nello Spirito, dall’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia della Cei e dal Forum nazionale delle associazioni familiari. Un atto di devozione che giunge quest’anno alla 14esima edizione: tutti i soggetti coinvolti sono pronti a camminare insieme con gesti popolari, di forte impatto spirituale, capaci di segnare migliaia di famiglie e di ribadire, come recita lo slogan, che: “La famiglia è viva, evviva la famiglia!”.
L’evento si svolgerà in una formula inedita, coinvolgendo, in contemporanea, ben diciannove santuari mariani d’Italia e uno in Svizzera, preparando così il X Incontro mondiale delle famiglie con Papa Francesco, previsto a Roma dal 22 al 26 giugno 2022. “Nello spirito di corresponsabilità ‘dal basso’ richiesto dal Santo Padre, il Pellegrinaggio raggiungerà così tutti i territori diocesani, valorizzando ogni Regione rappresentata mediante un santuario o una basilica intitolati alla Madonna, volutamente scelti quali ‘scrigni’ di tradizione mariana, di preghiera, testimoni di miracoli e prodigi compiuti da Dio nei secoli”, si legge in una nota di RnS.

Salvatore Martinez, presidente nazionale del RnS, sarà presente al santuario del Divino Amore in Roma; padre Marco Vianelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia della Cei, al pontificio santuario della Santa Casa di Loreto; Gigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, al pontificio santuario della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei.
Il Pellegrinaggio si concluderà con due “speciali Atti di affidamento: delle famiglie e poi dei bambini e ragazzi alla vigilia dell’anno scolastico 2021-22”.

L’appuntamento a Siracusa è alle ore 15.00 alla Basilica Santuario Madonna delle Lacrime. Il programma prevede alle ore 15.30 i saluti di Antonino Tirrito, coordinatore regionale del RnS; di Don Aurelio Russo, Rettore del Santuario; di Dario Micalizio, Presidente del Forum Famiglie Sicilia. Seguiranno la recita del Rosario delle Famiglie e le testimonianze e Atti di affidamento a Maria. Alle ore 18.00 la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa.

L’Amore nel frammento – quarto video

Quarto video del progetto “L’Amore nel Frammento” – 10 minuti con Amoris Laetitia – promosso dall’Ufficio per la Pastorale della Famiglia dell’Arcidiocesi di Siracusa.
Il video si intitola “L’amore appassionato rigenera” – Il prodigioso scambio nella coppia, tra «eros» e «agape», a cura dei coniugi Katia e Giuseppe Marino e sarà pubblicato lunedì 13 settembre alle ore 19.30 sui canali social dell’Arcidiocesi, You tube e Facebook.

 

Festa di Santa Lucia a Carlentini

Carlentini da stasera si prepara a vivere la sua festa patronale in onore di Santa Lucia, vergine e martire siracusana, patrona di Carlentini. Quest’anno  ricorre il 400 anniversario dell’elezione di Santa Lucia a protettrice e avvocata della città di Carlentini. Una festa ancora ridotta a causa delle restrizioni covid ma che comunque offrirà alla popolazione momenti di intensa partecipazione legati alla venerazione della patrona, a partire dall’esposizione del simulacro di Santa Lucia in chiesa Madre. 

I festeggiamenti, curati dalla Deputazione di Santa Lucia con la collaborazione dei Devoti di Santa Lucia e l’amministrazione comunale,  inizieranno questa sera, con l’inizio del triduo in onore di Santa Lucia con la celebrazione della messa alle 19. Sabato i festeggiamenti entreranno nel vivo con la venerazione della Reliquia. Domenica, alle 10, in  chiesa Madre, celebrazione Eucaristica, mentre alle 19,30 la Messa in piazza Diaz presieduta da don Salvatore Siena, arciprete della chiesa Madre e con la partecipazione del sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio. Lunedì pomeriggio, alle 19, la celebrazione Eucaristica in piazza Nicola Capria, celebrata da don Marco Pandolfo, parroco della chiesa di Sant’Anna. Tra le iniziative collaterali che si svolgeranno a Carlentini l’annullo postale e l’emissione di una cartolina celebrativa dei 400 anni dall’elezione a protettrice e avvocata della città di Carlentini. In piazza Diaz, domenica pomeriggio, sarà allestito un gazebo dove i funzionari dell’Ente Poste rilasceranno l’annullo postale. La visita dei luoghi di Santa Lucia tra i quali l’edicola votiva “U peri aliva ri Santa Lucia”. 

La massima prudenza, il senso di responsabilità di ciascuno di noi e soprattutto l’attenzione alle ben note regole di contrasto al virus impediscono di vivere i tradizionali festeggiamenti secondo il consueto e ricco programma di manifestazioni religiose e civili. Non vivremo alcuni riti a noi cari ma certamente non cambierà, anzi si rafforzerà, il sentimento di amore e devozione per la nostra Santa Patrona  – spiega il presidente della Deputazione di Santa Lucia Nicolò Culò -. Vivremo questa festa con grande profondità spirituale”. 

Salvatore Di Salvo