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Festa di carnevale

Un momento di svago, in occasione del Carnevale, per cento bambini  e ragazzi provenienti da famiglie in condizione di disagio. Lunedì 27, all’hotel del Santuario, dalle ore 16.00 alle ore 18.00, avrà luogo la Festa di Carnevale dedicata ai bambini ed ai ragazzini appartenenti ad alcune parrocchie di Siracusa. L’evento è stato pensato per regalare un pomeriggio di svago, in occasione delle festività carnascialesche, a bambini invitati attraverso lo sportello Giovani Caritas per il sostegno allo studio (creato nell’ambito del progetto CEI 8xmille “Ci interessiamoa Te”) e mediante comunicazioni effettuate dalle parrocchie di appartenenza (tra cui, la parrocchia San Metodio e la parrocchia Maria Madre di Dio). Ai partecipanti sarà consegnato un kit, composto da una mascherina e da stelle filanti. L’evento è promosso da Casa del Pellegrino, Caritas Diocesana di Siracusa ed associazione Padre Massimiliano Maria Kolbe Onlus, mentre l’animazione sarà a cura della Comunità Rinnovamento dello spirito e del Gruppo Scout Agesci Siracusa 11.

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“La Chiesa ha bisogno di vicinanza e prossimità”

“La riforma sarà efficace solo con uomini rinnovati: un rinnovo spirituale, umano e professionale. Il cambiamento si attua con la riforma delle persone. Lo stesso Papa Francesco ci ha dato la sua visione: “Io vedo la chiesa come un ospedale da campo dopo la battaglia. La cosa di cui la Chiesa ha più bisogno oggi è la capacità di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli, la vicinanza, la prossimità”. Lo ha detto mons. Marcello Semeraro, vescovo della diocesi di Albano, nel suo intervento ieri pomeriggio nel salone “Giovanni Paolo II” del Santuario della Madonna delle Lacrime all’incontro promosso dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio”. 
Ad introdurre mons. Semeraro, segretario del cosiddetto “G9″, ovvero il gruppo di nove cardinali 
che sta coadiuvando il Santo Padre nella riforma della Chiesa, è stato il direttore dell’ISSR “San 
Metodio”, don Nisi Candido, alla presenza dell’arcivescovo emerito di Siracusa, mons. Giuseppe 
Costanzo. 
“Mons. Semeraro – ha detto don Nisi – è un testimone qualificato ed un protagonista di questa
stagione della Chiesa in cui papa Francesco continua ad offrire stimoli per un cambio di paradigma: 
per una Chiesa che sia più vicina alle singole persone, accompagnandole con amore e pazienza 
per lenire le sofferenze e far fare esperienza della gioia del Vangelo. In questo senso, non basta 
però la riforma interiore e spirituale: questa deve diventare anche una riforma delle strutture ecclesiali, 
perché siano sempre più a servizio della persona e al passo con i tempi”. 
Il vescovo di Albano ha chiarito subito: “Io preferisco distinguere tre corsie attraverso le quali cammina
la riforma nella chiesa: la visione ecclesiologia. Cioè quale volto di Chiesa noi vogliamo vivere in 
questo nostro tempo. Poi c’è il livello spirituale. Nel discorso che il Papa ha fatto il 22 dicembre scorso 
ha detto che la riforma non ha bisogno di cambiamenti di uomini ma di uomini cambiati dentro, 
di uomini rinnovati. La riforma deve essere animata da convinzioni interiori. L’esortazione apostolica
Evangelii gaudium è in qualche modo programmatica del Papa. Il punto di partenza è la conversione 
interiore: solo da una scelta di come vivere la Chiesa nascono le riforme”.
Ed ancora le scelte quotidiane: “Attorno al progetto famiglia ci sono diverse realtà: quelle che 
maggiormente rispecchiano la volontà del Signore e quelle che le rispecchiano con maggiore fragilità. 
I divorziati risposati in Amoris laetitia non esistono, ma esistono persone che si trovano in situazioni
differenziate anche sotto il profilo del venire da un matrimonio fallito ed essersi impegnati in un 
secondo matrimonio civile. Amoris laetitia mi chiede di vedere i germi di bene che ci sono dappertutto
perché Dio non ha abbandonato alla perdizione questo mondo. Quindi anche in questa condizione di
famiglia abbiamo il dovere di riconoscere i germi di bene che ci sono ovvero è stato il coraggio di 
ricostruire dopo un fallimento, l’impegno ad assumersi pubblicamente delle responsabilità e quindi 
portare avanti una realtà familiare. Sono germi di bene che dobbiamo fruttificare anche se non è il 
modello”.
In merito alla riforma della Curia romana, mons. Semeraro ha spiegato che “come ogni corpo umano
anche la Curia è esposta alle malattie al malfunzionamento, all’infermità”. Quindi ancora una volta un
riferimento alla quotidianità: “Papa Francesco dice che nella vita concreta non esiste bene allo stato
puro ed il male allo stato puro ma c’è una gamma tra questi due poli e noi dobbiamo prenderci cura
di qualsivoglia realtà possa crescere ed andare avanti. La comunità cristiana non è soltanto il corpo 
mistico di Cristo ma anche il corpo dove convivono la cattiva erba con il buon grano. Una comunità
di puri può essere solo di fantasia. Dietro la parvenza di bene può nascondersi il male e lo possiamo 
vedere anche per tante cose che si manifestano dentro e fuori la Chiesa: in strutture che si presentano
come portatrici di solidarietà si nascondono interessi peggiori possibili”.
Quindi un invito: “La Chiesa è in perenne riforma. La riforma è una chiamata alla quale tutti dobbiamo
cercare di rispondere. Le Istituzioni sono composte da uomini. Ma io vedo che il Papa è circondato da
tanta solidarietà della gente semplice che si vede compresa e quindi si muove nella stessa lunghezza 
d’onda che Egli ci promuove: e questo per me è motivo di speranza”.

 
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Don Marco Tarascio nominato direttore della Caritas

Don Marco Tarascio è stato nominato direttore della Caritas diocesana. L’Arcivescovo, Mons. Salvatore Pappalardo, ha nominato il nuovo Consiglio della Caritas diocesana, affiancando a don Marco il diacono Sebastiano Pisasale, nella veste di vice direttore, e il diacono Antonio Bianca come segretario e tesoriere. 
Fanno parte inoltre del consiglio Marcello Munafò (Vicariato di Siracusa); Giuseppe Allanni (Vicariato di Augusta); Anna Lisa Martello (Vicariato di Lentini); Stefania Pappalardo (Vicariato di Palazzolo).  
“Ringrazio il diacono Filippo Villaruel al quale sono stato accanto negli ultimi due anni come suo vice – ha commentato don Marco Tarascio -. Lo  ringrazio per il suo lavoro: prima cinque anni come vice direttore e poi due anni come direttore hanno impresso un nuovo corso alla Caritas diocesana soprattutto nell’impegno sul territorio”. Il nuovo consiglio resterà in carica tre anni. 
“Come Caritas siamo impegnati quotidianamente – ha detto don Marco Tarascio – su diversi fronti. In questo momento stiamo portando avanti il progetto “Housing first”, che prevede convenzioni con i comuni. Le abbiamo già firmate con Siracusa, Priolo, Floridia, mentre le firmeremo a breve con Canicattini Bagni e Solarino”. Il programma è caratterizzato dall’immediata proposta di ingresso dell’utente in un alloggio. L’obiettivo è fornire una risposta, per quanto possibile, alla dilagante e dirompente questione dei senza dimora, nel tentativo di individuare efficaci forme di intervento per contrastare il fenomeno della marginalità sociale. “Famiglie colme di incertezze, famiglie che sembrano essere senza speranza, scoraggiate, private dell’identità che il lavoro conferisce ad ogni persona – ha detto ancora don Marco -: a queste è stata rivolta l’attenzione della Caritas Diocesana di Siracusa che ha applicato Housing First nel tentativo di alleviare la situazione di instabilità in cui si vive. Abbiamo fornito alloggi ad diversi nuclei familiari, gravati da sfratto esecutivo”.
Diversi i progetti in atto, dedicati agli anziani o al mondo delle carceri.

 
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Valeria Macca neo presidente di Azione cattolica

È Valeria Macca il neo presidente dell’Azione Cattolica dell’Arcidiocesi di Siracusa. Siracusana, 45 anni, sposata e madre di due figlie, avvocato di professione, coniuga il suo cammino spirituale con l’associazione dall’età di tredici anni.
“Sono entrata in AC appena adolescente, nella parrocchia di Santa Rita. Acr prima, poi giovanissimi e giovani. Attualmente sono impegnata come animatore di un gruppo adulti interparrocchiale a Siracusa e educatrice del gruppo giovani interparrocchiale Sacra Famiglia, mia parrocchia, e Santa Lucia. Negli ultimi sei anni, mi sono arricchita attraverso il ruolo di vicepresidente adulti nel consiglio diocesano. La mia crescita personale è legata a doppio filo con l’Azione Cattolica. Qui ho imparato, attraverso le persone che ho conosciuto ed i sacerdoti che mi hanno guidato, ad amare il Signore e la Chiesa, a crescere come persona. Il mio impegno per il futuro è realizzare ciò che Bachelet diceva nel lontano 1974: “essere uomini e donne che si vogliono bene ed, essendo sempre più un cuor solo e un’anima sola, cercano di servire la Chiesa””.

 
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La Riforma della Chiesa di mons. Semeraro

Una Chiesa che sia più vicina alle singole persone, accompagnandole con amore e pazienza per lenire le sofferenze e far fare esperienza della gioia del Vangelo. E’ la direzione indicata da Papa Francesco nella sua riforma della Chiesa. E sarà proprio questo il tema di cui si occuperà mons. Marcello Semeraro venerdì 17, alle ore 18.30, presso il centro convegni del Santuario della Madonna delle Lacrime.
L’incontro è promosso dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio che prosegue il suo percorso di riflessione sulla riforma, che lo sta vedendo impegnato in questo anno accademico. Il pensiero è rivolto alla via che papa Francesco sta indicando non solo ai credenti e ai cattolici in particolare.
Mons. Semeraro è vescovo della diocesi di Albano, e segretario del cosiddetto “G9″, ovvero il gruppo di nove cardinali che sta coadiuvando il Santo Padre nella riforma della Chiesa. Il Consiglio del G9 ha iniziato a lavorare già pochi mesi dopo l’elezione di Bergoglio: si tratta di un lavoro che richiede tenacia e saggezza allo stesso tempo. Le materie su cui si intende intervenire sono diverse e delicate: i laici, la famiglia, la vita, ma anche la formazione del futuro clero, le conferenze episcopoali nazionali. Queste singole questioni, messe insieme, mostrano la volontà di una revisione complessiva della Chiesa per renderla sempre più fedele al Vangelo in un mondo che cambia.
In questo senso, non basta però la riforma interiore e spirituale: questa deve diventare anche una riforma delle strutture ecclesiali, perché siano sempre più a servizio della persona e al passo con i tempi. In questo senso, Mons. Semeraro riprenderà quindi con chiarezza le parole di papa Francesco sulla “Chiesa in uscita”: «La riforma delle strutture, che esige la conversione pastorale, si può intendere solo in questo senso: fare in modo che esse diventino tutte più missionarie, che la pastorale ordinaria sia più espansiva e aperta, che ponga gli agenti pastorali in costante atteggiamento di “uscita” e favorisca così la risposta positiva di tutti coloro ai quali Gesù offre la sua amicizia».
 
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Rassegna cinematografica al San Metodio

Quarto appuntamento della rassegna cinematografica intitolata “Quando la vita cambia” promossa dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio. Venerdì 10, alle ore 20.00, nella sala San Metodio in via della Conciliazione a Siracusa, sarà proiettato “Still Alice”, regia di R. Glatzer e W. Westmoreland (USA 2014).
 
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Sabato 11 si celebra la Giornata mondiale del malato

Sabato 11 febbraio si celebra la XXV Giornata Mondiale del Malato, sul tema “Stupore per quanto Dio compie: «Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente…» (Lc 1,49)”. Una solennità, istituita nel 1993 dal Santo Papa Giovanni Paolo II, per rivolgere un’attenzione particolare ai sofferenti, ai familiari di questi ultimi e a tutti coloro che si prodigano a loro favore.
Papa Francesco, nel suo messaggio per la Giornata del Malato, si sofferma proprio sulla Vergine Madre: “Lo sguardo di Maria, Consolatrice degli afflitti, illumina il volto della Chiesa nel suo quotidiano impegno per i bisognosi e i sofferenti”.
Il programma della giornata, promossa dall’Ufficio diocesano per la pastorale della salute e dal Santuaro dela Madonna delle lacrime, prevede in mattinata, la visita del Reliquiario delle Lacrime di Maria agli ammalati dell’ospedale Umberto I di Siracusa; alle ore 17.00, presso la Cappella San Luca dell’ospedale Umberto I, si terrà un momento di preghiera con gli ammalati, i loro familiari, i medici, gli infermieri, gli operatori della Sanità, le associazioni di volontariato e della Pastorale della Salute. Alle ore 17.30, una processione con una copia dell’Effige della Madonna delle Lacrime si muoverà verso il Santuario, partendo dalla cappella dell’ospedale e attraversando via Demostene.
Nel Santuario della Madonna delle Lacrime , alle ore 18.30, l’Arcivescovo, Mons. Salvatore Pappalardo, presiederà la solenne concelebrazione eucaristica. A tutti i partecipanti verrà distribuita una immaginetta a ricordo della XXV Giornata Mondiale del Malato.

 
 
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Azione Cattolica Siracusa: nuovo consiglio

Eletti i componenti del consiglio diocesano di Azione Cattolica. Si tratta di Giuseppe Zocco, Rosa Mannone, Giovanna Cicero e Giusy Scalora per il settore adulti, Stefania Giliberto,  Alessia Passanisi, Matteo Pernich e Gioele Scrofani per il settore giovani, Ettore Cavallaro, Carmelo Gurrieri, Rita Dell’Aquia e Paolo Garro per il settore ragazzi.
Nel centro congressi della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime si è tenuta l’assemblea ordinaria elettiva dell’ACI dell’Arcidiocesi di Siracusa che ha approvato il documento programmatico del triennio 2017/2019. Per il settore degli adulti, Valeria Macca ha tracciato gli obiettivi guida del triennio appena trascorso: cura dell’interiorità, formazione e identità  dell’associazione, cura della  famiglia, della parrocchia, della città. Per i Giovani e i Giovanissimi, Luca Lo Bello ha sottolineato come si è puntato alla rivalutazione della fascia 18/30 anni, dividendo i gruppi e realizzando percorsi particolareggiati e  una programmazione più dettagliata. Anche l’Azione Cattolica dei Ragazzi, con la responsabile diocesana Roberta Platania, ha scandito le tappe della formazione, tema cui si è dedicato particolare cura. Don Salvatore  Caramagno, che ha presieduto la celebrazione eucaristica, ha richiamato l’Azione Cattolica all’umiltà e all’impegno al di fuori della parrocchia. “L’AC –  ha detto Caramagno – ama essere in uscita, umile e debole, in ginocchio dinanzi ai  fratelli, testimone gioiosa,  perché  sa che la forza è  quel Dio che ha trasformato le parole in atto con l’incarnazione, morte e resurrezione di Gesù Cristo”.
Il Presidente Raffaele Gurrieri saluta 2315 associati: “Siamo chiamati a vivere un tempo preciso – dice – con una guida preziosa che incarna pienamente lo spirito di quella Chiesa voluta dal Concilio Vaticano II. Papa Francesco ci chiama, come cristiani e associati di ACI, a seguire i passi dettati da Cristo in famiglia, in parrocchia e nella vita di tutti i giorni. L’ACI deve essere scuola di formazione.  Non guardo ai numeri, perché siamo un patrimonio da coltivare con attenzione, un potenziale, che sì deve essere legato all’iniziazione cristiana,  ma che deve  accompagnare giovani e adulti nel riscoprire la propria vocazione. L’augurio più atteso – sottolinea Gurrieri – è  quello di operare come innamorati di questo strumento associativo, sempre con quella una sana inquietudine    che permette di rimescolare le acque stagnanti e sempre prendendosi cura dei  parroci e della comunità”. Presente anche Salvatore Scibetta, consigliere nazionale del settore giovani di ACI.  
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Canti e testimonianze per la Giornata della tratta

Una veglia di preghiera ed una riflessione contro la tratta di persone. Sono le iniziative organizzate in occasione della Giornata mondiale contro la tratta e della Giornata Mondiale del Migrantes e del Rifugiato. 
A Siracusa, domenica 5 febbraio, l’Ufficio per la pastorale delle migrazioni, l’USMI (Unione Superiore Maggiori d’Italia diocesi di Siracusa) e il CISM (Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori diocesi di Siracusa) promuovono l’incontro da titolo “Sono bambini! Non schiavi” (Papa Francesco) a partire dalle ore 16.30 nella parrocchia SS.mo Salvatore in via Necropoli Grotticelle, 60. 
Nel corso dell’incontro ci saranno le testimonianze di alcuni migranti minori ospiti delle comunità a Carlentini, e alcune ragazze ospiti delle suore del Cenacolo. Guiderà la preghiera padre Gaetano La Speme, presidente provinciale dei frati cappuccini. Si alterneranno nei canti diverse comunità e associazioni diocesane. Interverrà anche l’arcivescovo, mons. Salvatore Pappalardo. 

Don Luigi Corciulo, direttore Ufficio Pastorale Migrantes della Diocesi di Siracusa, suor Mary Anne Nwiboko, delegata USMI e padre Angelo Lipari, delegato CISM, hanno ricordato i numeri spaventosi: ogni due minuti, una bambina o bambino è vittima dello sfruttamento sessuale. Nel mondo, più di 200 milioni di minori lavorano, di cui 73 milioni hanno meno di 10 anni. Di questi piccoli, ogni anno ne muoiono 22 mila a causa di incidenti di lavoro. Negli ultimi trent’anni, si calcola che sono stati circa 30 milioni i bambini coinvolti nella tratta. Parte da questi drammatici dati, la terza giornata Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone che sarà celebrata giorno 8 febbraio. L’evento, che viene celebrato nel giorno in cui si ricorda la memoria Liturgica di Santa Bakhita, che conobbe nella sua vita le sofferenze della schiavitù, è promosso da Talitha Kum, la Rete Internazionale della Vita Consacrata contro la tratta di persone, in coordinamento con il Dicastero per la Vita Consacrata, il Pontificio Consiglio di Giustizia e Pace, il Pontificio Consiglio dei Migranti e Popoli Itineranti, l’Accademia delle Scienze Vaticane, Caritas Internationalis, l’Unione Internazionale delle Associazioni Femminili Cattoliche e il gruppo di lavoro contro la tratta della Commissione giustizia e pace delle Unione Internazionali delle Superiore e dei Superiori Generali (UISG/USG).
Papa Francesco ha ricordato: “Incoraggio quanti sono impegnati ad aiutare uomini, donne e bambini schiavizzati, sfruttati, abusati come strumenti di lavoro o di piacere e spesso torturati e mutilati. Auspico che quanti hanno responsabilità di governo si adoperino con decisione a rimuovere le cause di questa vergognosa piaga, una piaga indegna di una società civile. Ognuno di noi si senta impegnato ad essere voce di questi nostri fratelli e sorelle, umiliati nella loro dignità. Preghiamo tutti insieme”. Nel mondo la percentuale di bambini tra le vittime della tratta è in crescita. Secondo gli ultimi dati ufficiali delle Nazioni Unite, una vittima su tre è un minore. L’Africa con il 68 per cento di vittime, è purtroppo il continente con le percentuali più alte. Nel mondo i piccoli sono trafficati per sfruttamento sessuale, servitù domestica, matrimoni forzati, adozioni illegali, lavori forzati, traffico di organi, accattonaggio, pratiche criminali, stregoneria, pratiche criminali (bambini soldato, traffico di droga).

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Festeggiamenti in onore di San Sebastiano

Si concludono domenica 29 gennaio, i festeggiamenti in onore di San Sebastiano, compatrono di Siracusa. La processione era stata rinviata di una settimana a causa del maltempo. Il programma prevede nella chiesa di Santa Lucia alla Badia in piazza Duomo, alle 8.00 la messa, alle 11.30 la messa presieduta da monsignor Giuseppe Benintende. Alle 17.00 il via della processione del venerato simulacro che percorrerà le vie delle centro storico di Ortigia. Alle ore 20.30 è previsto l’arrivo della processione in piazza Duomo: seguirà la tradizionale asta di doni offerti in onore di San Sebastiano. Al termine fuochi d’artificio. E chiusura della nicchia che custodisce la statua di San Sebastiano.

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