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AUGURI DI NATALE DELL’ARCIVESCOVO MONS. SALVATORE PAPPALARDO

‘Papa Francesco traduce il Vangelo, la lieta notizia, parlando della gioia. La gioia del Vangelo è per tutto il popolo non può escludere nessuno. Quella gioia che l’angelo annunzia ai pastori. Dio, facendosi uomo, condivide la condizione anche di sofferenza e miseria dell’uomo. Dio che non è lontano da noi, ma condivide la nostra condizione.
Noi dobbiamo sapere imitare il Signore e quindi moltiplicare quei gesti che diventano servizio agli altri, quindi una speranza vissuta, una speranza testimoniata, una speranza che può contagiare l’animo di chi si trova in difficoltà’.
L’Arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo invita a farsi illuminare dall’annuncio del Vangelo per superare le situazioni di sofferenza. Riprendendo le parole utilizzate dal Papa nell’Esortazione apostolica ‘Evangelii gaudium’, Mons. Pappalardo ha spiegato: ‘Il Santo Padre scrive: ‘La gioia del Vangelo è per tutto il popolo, non può escludere nessuno. La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con questa esortazione sempre nasce e rinasce la gioia’.
Tutte le situazioni di sofferenza possono essere trasformate. Ci lasciamo illuminare da queste espressioni per valutare le situazioni presenti che viviamo. L’ultimo atto di violenza riguarda il giovane ucciso il giorno dell’Ottava di Santa Lucia: una sofferenza provocata e che sofferenza anche nell’animo di chi ha compiuto il gesto di violenza’.
L’Arcivescovo ha parlato di disperazione, la stessa che ha portato nel nostro territorio migliaia di migranti.
‘Se facciamo un passo indietro, torniamo al fenomeno cui si è fatto fronte per accogliere i migranti. Siamo sotto il peso di una situazione di sofferenza, ma c’è la speranza di Dio che non ci lascia soli. Dio con noi è l’annunzio da trasmettere in questo nostro tempo segnato da tante sofferenze’. Poi rivolgendosi ai giornalisti ha detto: ‘Mi auguro che nel vostro servizio quotidiano mettiate in evidenza non solo le ragioni di sofferenza, ma anche quelle di speranza. Quando noi ci relazioniamo agli altri non dobbiamo avere atteggiamenti di superiorità ma metterci a livello degli altri, ascoltare, mettersi in dialogo. Dobbiamo sapere imitare il Signore che viene per la nostra salvezza e quindi moltiplicare quei gesti nella nostra vita che diventano servizio agli altri, quindi una speranza vissuta, una speranza testimoniata, una speranza che può contagiare l’animo di chi si trova in difficoltà. Incontrando Cristo si ha la gioia del Vangelo. Cristo creduto nella fede, riconosciuto nel fratello bisognoso, testimoniato nel servizio’.
L’Arcivescovo, che domani sera parteciperà alla cena per i poveri nella chiesa del Carmine, ha lasciato la parola a don Marco Tarascio, segretario della Caritas diocesana, che ha fornito alcuni dati in merito alle nuove povertà. ‘La Diocesi interviene in tanti modi per cercare di porre un argine e partecipa anche al tavolo tecnico istituito dal Comune, ma non è semplice. Nel 2013 sono stati 539 gli utenti diretti che si sono rivolti al centro d’ascolto diocesano, anche se sono stati ben 1357 il numero complessivo, comprensivi dei rispettivi nuclei familiari, seguiti dal centro d’ascolto. Rispetto al 2012 c’è stato un aumento delle quasi 30% degli utenti diretti e del 20% degli utenti complessivi. Dei 539 utenti diretti, quasi 300 sono immigrati e 240 sono invece gli italiani. Rispetto al 2012 però mentre la percentuale di incremento di immigrati è del 13,7 %, quella degli immigrati addirittura del 56,1%. L’aumento del numero degli italiani è da considerarsi un fatto straordinario e sintomatico dell’acuirsi della situazione di crisi. Le problematiche riscontrate sulla base delle fasi di ascolto e di accompagnamento sono state di tipo reddituale il 98%, di tipo occupazionale – precarietà lavorativa il 90%, di tipo scolastico l’80%, di tipo familiare (separazioni, divorzi, solitudine) il 36%, di tipo abitativo il 27%. Le principali richieste inoltrate al centro d’ascolto sono state di beni di prima necessità il 97% (generi alimentari/farmaci), richieste di lavoro il 55%, richieste di contributi-sussidi economici il 42%, richieste di orientamento e consulenze il 35%. La Caritas diocesana è scesa in campo somministrando oltre 3500 interventi’.
 
Nel corso dell’incontro, presente il consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti Santo Gallo, è intervenuto il direttore dell’Ufficio della Pastorale scolastica, don Giuseppe Lombardo, che ha parlato di ‘problema culturale’ e della necessità di ‘una maggiore attenzione ai minori. La nostra città ha il primato di dispersione scolastica, siamo più indietro di tutti nell’educazione, dobbiamo intervenire’.
Quindi Aldo Mantineo, segretario provinciale dell’Assostampa, ha voluto sintetizzare l’anno appena trascorso in una parola: ‘Forse quella parola che maggiormente caratterizza quest’anno appena trascorso è ‘bisogno’, alimentare e culturale.
Forse è necessaria maggiore capacità di ascolto nella quotidianità’ e il presidente provinciale dell’Ucsi, Salvatore Di Salvo, gli ha fatto eco evidenziando le ‘parole spesso spese per cose futili, tralasciando le vere emergenze’.
Mantineo e Di Salvo hanno quindi rinnovato all’Arcivescovo il ringraziamento per l’azione caritatevole quotidiana, omaggiandolo con la forma di un pane in segno del gesto di carità che Assostampa e Ucsi hanno fatto nei confronti della ‘Casa Sara e Abramo’, la struttura della Diocesi che accoglie ogni sera venticinque senzatetto. 
Quel gesto concreto di cui oggi c’è maggiormente bisogno.

NOTE PER LUCIA

Grande successo per la manifestazione culturale ‘Note per Lucia’, giunta alla settima edizione, organizzata dalla Kairós in collaborazione con l’Istituto Superiore Scienze Religiose ‘San Metodio’, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia e l’Associazione Culturale ‘L’Isola del Dialogo’. Straordinaria la performance musicale del duo “Alchimia”, formato dalle arpiste italiane, Alice Caradenti e Alessandra Ziveri, le quali hanno emozionato le oltre cinquecento persone presenti.
La serata musicale, alla presenza dell’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo e del presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Giuseppe Piccione, è stata introdotta dalla presentazione del prof. Cavallaro che ha sottolineato come la Kairós, intende portare un ulteriore piccolo contributo al rilancio della ‘Borgata’ Santa Lucia ricca di storia e tradizione. E da una breve riflessione di don Nisi Candido, direttore dell’ISSR ‘San Metodio’, sul tema ‘Musica e Spiritualità’. ‘È bello ritrovarsi qui anche quest’anno – ha esordito don Candido ­-, per una nuova esperienza di ascolto e di pace. La musica, soprattutto quella più delicata, esige che si faccia fuori e dentro di noi uno spazio di ascolto e di pacificazione’. Nel salmo 57 l’arpa è pensato come lo strumento che dirada le tenebre. ‘C’è dunque dietro un gemito di speranza e di vita: la musica, l’arte in genere, che lotta e vince contro le paure che albergano nell’oscurità. Si tratta delle paure e delle angosce fuori e dentro di noi, quelle che ci riguardano personalmente e che riguardano i nostri cari. Voler svegliare l’aurora significa voler impedire che la paura di queste notti abbia il sopravvento, anche quando nulla depone in questo senso. E il pensiero va a Nelson Mandela, primo presidente di colore del Sud Africa, un grande uomo a cui il mondo intero ha dato da poco l’ultimo saluto. Il pensiero va alle sue notti nella cella della prigione di Robben Island. Così ebbe a dire Madiba qualche anno dopo quella durissima esperienza: «Le difficoltà piegano alcuni uomini ma ne rafforzano altri. Non esiste ascia sufficientemente affilata da poter tagliare l’anima di un peccatore che continua a provare, armato solo di speranza, con la convinzione che alla fine riuscirà a rialzarsi». E noi, cosa scegliamo: l’ascia della disperazione o l’arpa della speranza?’. Nella Bibbia – ha proseguito don Candido – l’arpa accompagna anche il ringraziamento: lo testimonia il Salmo 71.
Stiamo per chiudere un anno e abbiamo la grazia di ritrovarci ad ascoltare altre note per Lucia. E se fosse stato un anno di cui rendere grazie? Perché siamo vivi, perché i nostri occhi possono incrociare ancora quelli di Lucia, perché le nostre mani si possono ancora stringere, perché le nostre orecchie possono ancora udire il suono dolce dell’arpa? Quante bellezze di questo anno sono invisibili, sepolte dalla nostra superficialità, dalla fretta, dalla tristezza, dalla nostalgia? Quanta Provvidenza ci ha fatto oggetto delle sue attenzioni, e noi non ce ne siamo accorti? Quante volte il Signore ci ha fatto sentire che ci ama, attraverso il gesto di un amico, il sorriso di un immigrato, lo sguardo di Lucia: e noi non lo abbiamo apprezzato. Ti renderò grazie, Signore, al suono dell’arpa. Cosa scegliamo allora: la tromba della lamentela o l’arpa della gratitudine? Infine il Salmo 33 racconta di un’arpa che accompagna un canto nuovo. È il canto della lode per qualcosa di nuovo che sta per sbocciare. Per noi cristiani si tratta della nascita terrena del Figlio di Dio. Una novità che nessuno poteva aspettarsi, almeno nell’umiltà e nella semplicità in cui si è realizzata duemila anni fa, in una piccola località della sperduta terra di Giudea. È la novità della semplicità. Un tipo di novità che ci spiazza e quasi ci disorienta. Come per Lucia, una ragazzina forse poco più che quattordicenne, che con cuore semplice espresse la propria fedeltà a Gesù e quindi il rifiuto ad ogni sopruso terreno. La stessa forte semplicità che risiede nelle donne vittime della brutale violenza di uomini inqualificabili. La figura di Lucia costituisca un sostegno nel cammino di risurrezione di queste donne verso la libertà e un ammonimento per tutti i violenti della terra. Ma è anche la novità della semplicità di Papa Francesco. Nove mesi per riportare al centro la bellezza semplice del Vangelo di Gesù Bambino: misericordia, dialogo, povertà, accoglienza, giustizia, pace, silenzio, gioia, e tanto altro. Una novità per noi cristiani? No, è il Vangelo di sempre. Solo che il nostro cuore non ha ancora saputo rendere questa novità di Gesù una normalità per l’umanità’.
 
Alice Caradenti e Alessandra Ziveri, laureate al Conservatorio di Musica A. Boito di Parma, hanno fondato il duo d’arpe ‘Alchimia’ con l’intento di proporre al pubblico un repertorio ampio, a volte inedito, a volte dimenticato. Proposto un programma ricco di musicalità e carico di spiritualità, proponendo composizioni di Buxtehude Dietrich, Giovanni Caramiello, Antonio Zamara, ma soprattutto omaggiando Giuseppe Verdi: straordinaria l’esecuzione de ‘La Vergine degli Angeli’, un inno religioso in sol maggiore che chiude il finale dell’atto II de La forza del destino di Giuseppe Verdi, ambientato nella chiesa della Madonna degli Angeli presso Hornachuelos. La produzione esecutiva dell’evento è stata per la Kairos di Rosanna Sparatore.

FESTA DI SANTA LUCIA

Ottava di Santa Lucia. Alle 10.30 solenne celebrazione nella Basilica di Santa Lucia al sepolcro che sarà presieduta da mons. Giuseppe Costanzo, arcivescovo emerito di Siracusa. Alle ore 16.00 è prevista l’uscita del simulacro e delle reliquie che in processione sarà portate in Cattedrale. Come tradizione, durante il percorso sono previste le due fermate al Santuario della Madonna delle Lacrime e all’ospedale Umberto I. Ricordando il terremoto del 13 dicembre per un breve tratto i vigili del fuoco si sostituiranno ai berretti verdi per portare a spalla il simulacro. Sul ponte umbertino verrà eseguito lo spettacolo pirotecnico. La processione sarà accompagnata dalla banda musicale ‘Città di Siracusa’ e dalla banda musicale del XIV istituto comprensivo ‘Wojtyla’ di Siracusa.

AUGURI DELL’ARCIVESCOVO MONS. PAPPALARDO

In occasione delle festività natalizie, l’arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, ha il piacere di incontrare i giornalisti e tutti gli operatori dei mezzi di comunicazione della Diocesi, per condividere una riflessione sul Natale e per uno scambio di auguri. L’appuntamento è per lunedì prossimo, 23 dicembre, alle ore 9.30 nei saloni dell’Arcivescovado, in piazza Duomo 5.
 
Al termine dell’incontro, l’Arcivescovo sarà disponibile anche per registrare, in audio o video, un messaggio sul Natale.

FESTA DI SANTA LUCIA

“Questa città ha una profonda devozione verso la patrona Santa Lucia. E tantissimi siracusani stanno riscoprendo quel desiderio di pregare la Santa, di accompagnarla in processione, di renderle omaggio. Sto seguendo tutte le varie fasi della festa, e quello che ancora adesso mi colpisce, è la commozione di tanti volti, la gioia di migliaia di occhi”. Il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avvocato Giuseppe Piccione, prepara già le novità della festa del patrocinio di maggio e poi il programma della festa del prossimo anno.
La festa di Santa Lucia diventa più coinvolgente anche nei cosiddetti eventi collaterali. Ma è la festa, vissuta senza clamori ma solo nella fede in Cristo, quasi a diventare più bella. “I siracusani gioiscono nel ritrovarsi stretti attorno a Lucia e non potrebbe essere altrimenti – continua il presidente Piccione -. Ospitare la delegazione argentina guidata da Alicia Cassia, presidente del circolo cattolico Santa Lucia di Buenos Aires, con l’organista ufficiale della chiesa Cattedrale di Buenos Aires Marcelo Pace, accogliere oltre venti americani giunti a Siracusa per assistere alla festa, ci fa capire che veramente Santa Lucia ha devoti in tutto il mondo. La bellezza e al tempo stesso la semplicità della nostra festa sono tra le caratteristiche più apprezzate. Nel nome di Lucia si intreccia la devozione, la cultura, la scuola. Ringrazio tutti i mezzi di comunicazione siracusani che dedicano ampio spazio alla festa, e in particolare quest’anno due emittenti televisive, TV 2000 e Telepace, che ringrazio per l’attenzione che ci hanno dedicato. Viviamo intensamente questa settimana alla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, dove stiamo assistendo ad un afflusso incredibile di persone e poi ci aspetta un rientro in Cattedrale molto suggestivo, con le due tradizionali visite al Santuario e all’ospedale. Per qualche attimo la mia mente è andata al 2004, quando quella folla immensa accolse le spoglie della martire. Sarebbe bello ripetere quell’evento nel decennale.
Già da tempo, grazie alla cordiale e gioiosa disponibilità manifestata, abbiamo intrapreso con il Patriarcato di Venezia un cammino in comunione di intenti che ci possa riportare quel dono della presenza del corpo di Santa Lucia a Siracusa. I segnali sono positivi: Santa Lucia ha voglia di incontrare nuovamente i suoi siracusani’.

LA STORIA DELLA DEPUTAZIONE DI SANTA LUCIA

Presentato a Palazzo Vermexio il libro diel ricercatore Dario Bottaro sulla storia della Deputazione. Presenti il sindaco Giancarlo Garozzo, il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Giuseppe Piccione, e la giornalista Alessia Zeferino.
“Santa Lucia. Siracusa e la Deputazione della Cappella di Santa Lucia” è un libro che ripercorre la storia della nostra città di Siracusa alla luce della Sua Patrona. “Gli eventi – spiega Dario Bottaro – si susseguono partendo dall’anno della fondazione della Deputazione, organo preposto alla cura e alla diffusione del culto alla Santa Siracusana, istituita nel 1541 dal Vescovo Girolamo Beccadelli Bologna, su richiesta dello stesso popolo siracusano. Rileggendo le testimonianze di storici come Garana, Capodieci, Gaetani, Bonanno, gli Agnello e attraverso la ricerca d’archivio presso l’Archivio di Stato di Siracusa, il testo mette in luce gli eventi che hanno scandito il rapporto di fede e di amore della città con S. Lucia.
Di volta in volta la parola passa ai Vescovi e ai Deputati che un tempo venivano estratti dal bussolo della città ed oggi, dopo il concordato del 1984, vengono nominati direttamente dal Vescovo”. E’ una storia fatta di momenti di gioia, ma anche di dolore per tutta Siracusa che ha sempre trovato in Lucia il suo scudo e il suo riparo.
“Nel testo il tempo viene snocciolato seguendo i riferimenti storici del Garana, attraverso la sua storia dei Vescovi di Siracusa, ma queste notizie si intrecciano con l’operosità stessa della città, rappresentata dalla Deputazione che di volta in volta ha portato avanti numerose iniziative, specialmente in campo artistico, per rendere omaggio a S. Lucia”.
La prima parte del libro si conclude con la modifica apportata allo statuto della Deputazione da parte di Mons. Salvatore Pappalardo, attuale Vescovo mentre la seconda parte è dedicata alle testimonianze viventi degli ultimi sessant’anni di storia rappresentati da Mons. Giuseppe Costanzo, dall’Avv. Antonio Bandiera, dal compianto Mons. Giuseppe Caracciolo, da Benedetto Ghiurmino, Maestro di Cappella, dalla prof.ssa Cettina Oliveri a cui è affidata la responsabilità delle Portatrici delle Reliquie di S. Lucia. Poi ci sono le testimonianze dei falegnami, Sebastiano Fortuna e Francesco Calcina, quella di Francesco Bruno, l’orafo che da generazioni cura il Simulacro argenteo di S. Lucia. Infine, le testimonianze del prof. Salvatore Tirendi, originario di Centuripe ma catanese di adozione, che realizzò il Simulacro di S. Lucia venerato a Buenos Aires (copia di quello siracusano) insieme al prof. Enzo Assenza sul finire degli anni Quaranta del secolo scorso e poi non poteva mancare la preziosa testimonianza di quella che considero la “cellula” di S. Lucia d’oltre oceano: Alicia Cassia che a Buenos Aires è presidente del Circolo Cattolico Santa Lucia Siracusana, promuovendo instancabilmente la devozione, la conoscenza ed il culto della Santa della Luce.
Il libro è stato patrocinato dall’Associazione Culturale Cultur’Arte Santa Lucia.

FESTA DI SANTA LUCIA

Si conclude oggi con la messa animata dai portatori e delleportatrici di Santa Lucia il Triduo solenne, vigilia della traslazione del Simulacro di Santa Lucia dalla Cappella all’altare maggiore che avrà luogo domani mattina alle 11.30.Sempre domani alle ore 19, l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo presiederà i Vespri solenni. Subito dopo avrà luogo l’offerta della cera da parte del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo.
La solenne celebrazione di venerdì mattina, 13 dicembre, sarà trasmessa in diretta su Telepace (canale 850 sul decoder di Sky; sul digitale terreste in Sicilia i programmi sono rilanciati da una decina di emittenti locali).

FESTA DI SANTA LUCIA

Sarà presentato domani, giovedì 12 dicembre 2013, alle ore 10.00, al Parlatorio delle Monache annesso alla Chiesa di Santa Lucia alla Badia in piazza Duomo, il libro edito da Melino Nerella: ‘Codice Papadopulo Martirio di Santa Lucia Vergine di Cristo’, codice greco del V secolo tradotto dal Laboratorio di traduzione del Liceo Classico Quintiliano diretto dalla prof.ssa Marilena Crucitti.
Il lavoro è parte integrante del progetto ‘Dal testo alla scena’ promosso dal Liceo Classico Quintiliano che ha coinvolto la Deputazione della Cappella di Santa Lucia e l’Istituto Nazionale del Dramma Antico.
Interverranno per il Liceo Classico Quintiliano il dirigente scolastico, prof. Giuseppe Mammano, il vice dirigente prof. Domenico Cacopardo e la prof.ssa Marilena Crucitti; per la Deputazione della Cappella di Santa Lucia l’avv. Giuseppe Piccione; per l’Istituto Nazionale del Dramma Antico dott.ssa Elena Servito, responsabile dell’archivio storico e la dott.ssa Elena Polic Greco, attrice e docente dell’Accademia d’arte del Dramma Antico; per la casa editrice Melino Nerella il dott. Silvio Aparo.
Il testo verrà rappresentato domenica 15 Dicembre 2013 alle ore 21.00 dagli allievi della Accademia d’Arte del Dramma Antico diretti da Elena Polic Greco, nell’ambito delle celebrazioni dedicate alla Santa Patrona.

FESTA DI SANTA LUCIA

Si conclude domenica 8 la Tredicina in onore di Santa Lucia. Le reliquie della Santa Patrona sono state esposte nelle diverse parrocchie di Siracusa. Domenica, solennità dell’Immacolata Concezione, saranno esposte alla parrocchia San Giovanni Battista all’Immacolata a partire dalle 10. I festeggiamenti dell’Immacolata prevedono la celebrazione eucaristica alle 10.30 presieduta dall’arcivescovo, monsignor Salvatore Pappalardo. Alle 16 ci sarà la tradizionale consacrazione dei bambini e la distribuzione delle medagliette. La processione partirà alle 17 con il simulacro portato a spalla dai dei voti della congregazione dell’Immacolata che attraverserà le vie del centro storico di Ortigia fino a rientrare in serata nella chiesa.
 
Per le celebrazioni in attesa della festa di Santa Lucia, lunedì 9 inizia il Triduo solenne in Cattedrale. Alle 7.30 cerimonia della consegna delle chiavi della cappella di Santa Lucia da parte dei componenti della Deputazione al maestro di cappella Benedetto Ghiurmino e apertura della nicchia che custodisce il simulacro.
Lunedì, martedì e mercoledì, la celebrazione eucaristica sarà alle 18.00 animata dalla
Caritas diocesana (lunedì), dalle associazioni di volontariato di Protezione civile di Siracusa (martedì) e dalle portatrici e dai portatori di Santa Lucia (mercoledì).
Giovedì, vigilia della festa, alle 11.30 traslazione del simulacro dalla Cappella all’altare maggiore. Alle 19 i vespri saranno officiati da monsignor Salvatore Pappalardo, Arcivescovo di Siracusa.
 
Nell’ambito delle iniziative collaterali, da lunedì 9 alle ore 19.15 inizieranno gli itinerari artistici e catechetici realizzati dalla Kairos alla scoperta dei luoghi di Lucia:
Lunedì la Cattedrale, martedì il Caravaggio e mercoledì le edicole votive del centro storico.
Martedì alle ore 16.00 a Palazzo Vermexio verrà presentato il libro di Dario Bottaro sulla storia della Deputazione con la presenza dell’attrice Carmelinda Gentile.
Sempre martedì alle 19.15, nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, ‘Il seppellimento di Santa Lucia’ di Caravaggio spiegato dalla dott.ssa Bernadette La Rosa e da don Nisi Candido.
 
Ma domenica 8 sarà inaugurata anche l’esposizione ‘Il Divino Infante’ a cura di Loredana Pitruzzello, che resterà aperta fino al sei gennaio. La Cappella Sveva all’interno del Palazzo Arcivescovile e la Cattedrale di Siracusa ospitano l’evento dedicato all’infanzia di Maria e di Gesù bambino.
L’insieme delle opere destinate all’esposizione proviene dal tesoro della Cattedrale e dalla chiesa Cattedrale. Sono manufatti di pregiato valore che solo in a rare occasioni è stato possibile ammirare.
I soggetti scultorei e figurativi presentati sono soprattutto di carattere devozionale un incrocio tra sensibilità popolare e cultura dotta, tra spiritualità e sensibilità religiosa.
‘Poter toccare l’invisibile è il sogno e il desiderio di ogni uomo pensante – ha detto mons. Salvatore Marino, parroco della cattedrale -. La visione e la contemplazione della bellezza della natura e delle opere d’arte ci permette, in qualche modo, di cogliere questa presenza dell’invisibile nella nostra storia quotidiana. Nel Natale noi cristiani celebriamo e contempliamo il figlio del Dio invisibile che per amore incarnandosi si è fatto visibile, mostrandosi a noi nella bellezza del ‘il Divino Infante’. Aiutare a riscoprire, nella bellezza di alcune opere d’arte della nostra Cattedrale, questo amore bello e invisibile e’ il desiderio di questo itinerario natalizio, che vuole essere artistico e spirituale insieme’.

DUE ARCIVESCOVI NEL SOLCO DELLA STORIA SIRACUSANA

Avrà luogo venerdì 6 dicembre, alle ore 10.00, l’intitolazione delle vie a Mons. Giuseppe Bonfiglioli e a Mons. Calogero Lauricella. La giunta del Comune di Siracusa, accogliendo il verbale della commissione toponomastica cittadina, ha deliberato l’intitolazione delle due vie che si trovano nel quartiere Tiche a due arcivescovi che hanno segnato la storia della città di Siracusa: mons. Bonfiglioli dal 1968 al 1973 e mons. Lauricella dal 1973 al 1989. Saranno presenti il sindaco Giancarlo Garozzo, don Aurelio Russo, mons. Ignazio Sbona e il responsabile del servizio toponomastica Sebastiano Contavalle.

Nel pomeriggio, alle ore 16.00, nel salone della chiesa di Sant’Antonio di Padova, avrà luogo una commemorazione per l’intitolazione delle vie ‘Due Arcivescovi nel solco della storia siracusana’ che vedrà la testimonianza di mons. Pasquale Magnano e la partecipazione dell’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, proprio per ricordare i due vescovi nella loro azione e il loro contributo alla storia della città.
Mons. Bonfiglioli fece il suo ingresso in Diocesi l’11 dicembre del 1963 (come Arcivescovo coadiutore) e il 6 marzo 1968 successe a mons. Baranzini. La sua azione pastorale è stata caratterizzata da numerosi episodi: nell’agosto del ’68 venne ricevuto dal Santo Padre al quale offrì una riproduzione del quadro della Madonnina e poi consacrò la cripta del Santuario; è vicino alle famiglie di Avola in seguito ai tragici fatti di dicembre; protagonista nell’istituzione dello Studio interdiocesano San Paolo di Catania; promuove la Consulta per l’Apostolato dei laici e costituisce la Commissione per l’assistenza sociale. Mons. Lauricella venne nominato Arcivescovo di Siracusa l’8 settembre 1973 da papa Paolo VI. Molto attento alla catechesi dei fedeli, a lui si deve la parrocchia di San Corrado Confalonieri alla Mazzarrona e con lui nasce il periodico cattolico ‘Cammino’. E’ presente alla marcia contro la mafia e per il lavoro organizzata dai sindacati. Infine promuove con forza la realizzazione del Santuario della Madonna delle Lacrime.
La via Mons. Giuseppe Bonfiglioli si trova nel quartiere Tiche e inizia dopo il civico 42 di via Butera a fondo cieco; la via Mons. Calogero Lauricella, nel quartiere Tiche inizia da via Giuseppe Brancato a fondo cieco.