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Giornata mondiale della Gioventù a Cracovia
La Regione Ecclesiastica Siciliana partirà per la GMG il 26 luglio 2016 sia da Catania che da Palermo e sono stati formulati due pacchetti.
Misericordia non è buonismo, né sentimentalismo. In gioco è la credibilità dei cristiani.
Ma la misericordia – mette in guardia il Pontefice – non si riceve soltanto, si mette anche in pratica. Anzi: “Saremo veramente beati e felici soltanto se entreremo nella logica divina del dono, dell’amore gratuito, se scopriremo che Dio ci ha amati infinitamente per renderci capaci di amare come Lui, senza misura”. Come diventare, allora, strumenti di misericordia verso il prossimo, ricordando che “la misericordia non è ‘buonismo’, né mero sentimentalismo”, perché in essa è in gioco “la nostra credibilità di cristiani nel mondo di oggi?
“Cracovia ci aspetta con le braccia ed il cuore aperti!” Dice ancora il Papa ai giovani, invitandoli a fissare gli occhi di Dio “colmi di amore infinito ed a lasciarsi raggiungere dal suo sguardo misericordioso”, “capace di cambiare la vita”, “guarire le ferite dell’anima”, “saziare la sete d’amore, di pace, di gioia e di felicità vera”. “Venite a Lui e non abbiate paura! – è l’accorato appello del Papa ai ragazzi – Lasciatevi toccare dalla sua misericordia senza limiti per diventare apostoli della misericordia in un mondo ferito da egoismo, odio e tanta disperazione”. Portate “la fiamma dell’amore misericordioso di Cristo” nella vita quotidiana e “sino ai confini della terra”, conclude il messaggio, ed il Papa vi accompagnerà con la sua preghiera. (cfr. messaggio del Papa Francesco per la GMG 2016)
Convocazione straordinaria del cardinale Paolo Romeo
Allo stesso orario il vescovo di Noto, mons. Antonio Staglianò, ha convocato nella Basilica Cattedrale di Noto, un’assemblea straordinaria di tutti i presbiteri, i diaconi, i consacrati, i religiosi, le comunità parrocchiali.
Benedette le reliquie di Padre Pio
Ieri, proprio nel Santuario della Madonna delle Lacrime, si sono celebrati due momenti per ricordare questo legame: circa 4 mila fedeli provenienti da tutta la Sicilia hanno affollato il tempio mariano. Sono i Gruppi di preghiera Padre Pio che come ogni anno si danno appuntamento a Siracusa per un momento di preghiera. A presiedere la celebrazione eucaristica è stato mons. Michele Castoro, arcivescovo di San Giovanni Rotondo, che di mattina ha benedetto nella cripta del Santuario la teca con le reliquie di Padre Pio. Nella teca sono custoditi una reliquia donata dal ministro provinciale dei Frati Minori dei Cappuccini della Provincia di Sant’Angelo e Padre Pio il 15 maggio 2013. Si tratta di un pezzetto di panno con il quale San Pio astergeva la piaga del costato. Ed ancora una delle immaginette della Madonna delle Lacrime, donata dall’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo il 19 ottobre 2014, sulla quale padre Pio ha scritto: «Maria non ritiri mai da te il suo sguardo materno», datata 10 luglio 1961. Ed infine un fazzoletto, appartenuto alla signora Iannuso, donato al Santuario dal suo figlio primogenito, Mariano, nel 2014, sul quale sono visibili le tracce delle stigmate del santo di Pietrelcina.
“Completiamo la cappella dedicata a padre Pio – ha detto don Luca Saraceno, rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime –. Abbiamo iniziato quest’opera quattro anni fa proprio per testimoniare il profondo legame tra la Madonnina ed il Santo di Pietrelcina. Dal museo della casa del sollievo della sofferenza abbiamo avuto la scansione di alcune immaginette della nostra Madonnina delle Lacrime con la dedica del Santo e la sua firma autografa. Si tratta di immaginette con pensieri spirituali sulla Madonna che padre Pio consegnava ai suoi figli spirituali e autografava di suo pugno. E mons. Castoro lo scorso anno ci ha donato una di queste immaginette. Abbiamo sempre avuto notizie certe della devozione del Santo stigmatizzato per la Madonna in particolare per la nostra Madonnina”.
Migranti in Italia? Nessuna invasione
Sono alcune delle raccomandazioni che Cristina Molfetta, referente dell’area progetti e rifugiati dell’Ufficio Pastorale Migranti della Diocesi di Torino, ha consegnato agli oltre duecento partecipanti al termine della presentazione del Rapporto sulla Protezione Internazionale in Italia. Il documento, presentato alcune settimane fa all’Expo di Milano, è stato al centro dell’incontro organizzato dall’Ufficio Pastorale Migrantes dell’Arcidiocesi di Siracusa al Centro Sprar gestito dalle Suore del Cenacolo Domenicano a Solarino. Dopo il saluto del vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Sebastiano Amenta, alla presenza del vice prefetto Giuseppe Sindona e dei sindaci di Solarino e Pozzallo, Sebastiano Scorpo e Luigi Ammatuna.
Cristina Molfetta ha fornito un quadro chiaro, evidenziando i numeri del fenomeno raccolti da Anci, Caritas Italiana, Cittalia, Fondazione Migrantes e Sprar, in collaborazione con Unhcr. Se è vero, ad esempio, che i rifugiati in gran parte provengono dai paesi in via di sviluppo, è anche vero che altri paesi in via di sviluppo accolgono l’86% del totale dei rifugiati. Meno del 10% arriva in Europa, e di questi meno del 3% arriva in Italia, ovvero meno del 3 per mille del totale. Fino al 31 agosto 2015, sono giunti in Italia circa 115.500 migranti, perlopiù eritrei, nigeriani, somali, sudanesi, siriani. Il Rapporto evidenzia, ad esempio, come soltanto un minore non accompagnato su cinque è in una struttura dello Sprar, mentre la maggioranza è accolta in strutture di prima accoglienza inadeguate. Lo Sprar è l’unico modello di accoglienza. L’emanazione del prossimo bando dello Sprar prevede la disponibilità di ulteriori 10 mila posti che si aggiungono agli attuali 20 mila, con l’obiettivo di allargare la rete dei Comuni che ne fanno parte. Non possiamo che lavorare per una prospettiva che veda un progetto Sprar sul territorio di ciascuno degli 8 mila Comuni italiani. Solo così si potrà davvero superare la gestione emergenziale del fenomeno. Allo stesso tempo è importante incidere sulla riduzione dei tempi di attesa per la presentazione della domanda di protezione internazionale e sulle relative decisioni. Inoltre è necessario affiancare strategie e programmi comuni per evitare le conflittualità sui territori e per accompagnare e favorire l’inserimento sociale ed economico per coloro che hanno avuto il riconoscimento dello status di richiedenti asilo e rifugiati. Società civile, comunità locali, istituzioni e l’intera comunità internazionale devono fare sistema, non solo nell’accoglienza, ma per rimettere in cima alle priorità la difesa e la protezione dei diritti e della vita.
“Nel 2014 sono arrivate 170 mila persone – ha spiegato Cristina Molfetta –, ma solo 66 mila sono rimaste. E di ben 60 mila non sono state prese le impronte digitali. Le domande di asilo in Italia: solo 45 mila. Diciamo che una persona su tre resta in accoglienza. Sono numeri gestibili, non mi sembra ci troviamo di fronte ad una invasione”. Discorso a parte per i minori: “Nel 2014 sono arrivati 13 mila minori non accompagnati. Di ben 3700 non si sa che fine abbiano fatto. E’ indegno”.
Quella europea è soprattutto una crisi di rifugiati. La grande maggioranza di coloro che arrivano in Europa provengono da zone di conflitto come la Siria, l’Iraq o l’Afghanistan e sono in fuga per salvarsi la vita. Solo attraverso una risposta unitaria e comune di tutta l’Europa si può affrontare questa situazione. E necessario aumentare le opportunità per i rifugiati di poter accedere a vie legali verso l’Europa, che includono il reinsediamento, le ammissioni per motivi umanitari, il ricongiungimento familiare e il rilascio di visti per motivi di studio.
Le reliquie di Padre Pio in Santuario
Ed ancora una delle immaginette della Madonna delle Lacrime, donata dall’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo il 19 ottobre 2014, sulla quale padre Pio ha scritto: «Maria non ritiri mai da te il suo sguardo materno», datata 10 luglio 1961. Padre Pio usava consegnare ad alcuni figli spirituali simili immaginette, invitandoli a recarsi a Siracusa per pregare la Madonnina. Ed infine un fazzoletto, appartenuto alla signora Iannuso, donato al Santuario dal suo figlio primogenito, Mariano, nel 2014, sul quale sono visibili le tracce delle stigmate del santo di Pietrelcina.
La storia del fazzoletto
Un devoto della Madonna delle Lacrime, un frate di Palermo e figlio spirituale di p. Pio, trovandosi a Siracusa per far visita alla Madonnina, passò a salutare la signora Antonina Giusto in Iannuso, sua amica nonché proprietaria del quadretto miracoloso, e le comunicò che di lì a qualche giorno sarebbe andato a San Giovanni Rotondo per incontrare p. Pio.
Rapporto sulla Protezione Internazionale
“Il Rapporto sulla Protezione Internazionale in Italia è stato realizzato da Anci, Caritas Italiana, Cittalia, Fondazione Migrantes, Sprar in collaborazione con Unhcr, e partendo dall’analisi del ruolo dello Stato, degli Enti locali e del Terzo settore rispetto all’asilo e all’accoglienza dei titolari di protezione internazionale, intende fare il quadro su come, nel corso degli anni, si sta sviluppando l’accoglienza integrata nel nostro Paese – ha spiegato don Luigi Corciulo, Direttore Ufficio Pastorale Migrantes dell’Arcidiocesi di Siracusa -. Su come il fenomeno delle migrazioni riguardi un numero sempre più ampio di soggetti vulnerabili, come minori stranieri, apolidi e vittime di tratta le cui condizioni spesso si intrecciano con quelle dei rifugiati”. Interverrà, Cristina Molfetta, Referente dell’area progetti e rifugiati dell’Ufficio Pastorale Migranti della Diocesi di Torino, che porterà i saluti di Mons. Giancarlo Perego, Direttore Nazionale Migrantes CEI. Introdurrà i lavori l’Arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo. Seguirà un momento di incontro con gli ospiti dello SPRAR.
San Giuseppe Innografo, nuovi locali
L’opera, fortemente voluta dall’Arcidiocesi, si sta realizzando grazie ai fondi dell’8 per mille. Tanti fedeli, oltre alla Marina militare ed al Comune, stanno contribuendo ad arredare i locali.
Al via Eureka 2.0 per le imprese
L’incubatore si trova nella sede della Fondazione, nata grazie all’Arcidiocesi di Siracusa e la Diocesi di Noto, in Ortigia, e servirà a fornire servizi di supporto alle nuove società. Il finanziamento servirà per l’acquisto di beni strumentali e per le spese diavviamento dell’impresa ma anche corsi formativi gratuiti su alcune materie come diritto commerciale, contabilità e l’accesso a servizi gratuiti di consulenza. Il progetto è stato presentato da Giovanni Grasso, vice presidente della Fondazione. Saranno scelte le quattro migliori idee che avranno accesso all’incubatore secondo alcuni criteri come fattibilità tecnica e potenzialità dimercato, originalità ed innovatività della proposta, presenza tra i proponenti di soggetti svantaggiati, potenzialità di mercato, sostenibilità economica.
Partner dell’iniziativa sono il comune di Siracusa, la Cna di Siracusa, Banca Etica, l’Ordine dei Dottori commercialisti ed esperti contabili di Siracusa, l’Ordine degli Avvocati di Siracusa, il Progetto Policoro, Impact hub di Siracusa, Confindustria Siracusa e Confcooperative Siracusa. L’avviso di selezione delle imprese, visionabile sul sito della Fondazione di Comunità www.fondazionevaldinoto.it, scadrà il 16 novembre 2015.
Laudato si: giornate per la custodia del creato
Venerdì 2 ottobre, al Centro Caritas in via Frixa ad Augusta alle ore 18.30, Don Nisi Candido, Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio di Siracusa, si soffermerà su “Il Vangelo della creazione”. L’incontro, moderato dal prof. Marco Fatuzzo, sarà preceduto da un momento dinamico introduttivo dal titolo “Del Signore è la terra” dell’Équipe Nuovi Stili di Vita. Sabato 3 ottobre in tutte le comunità “Veglia di preghiera”. Presso la Chiesa S. Chiara a Priolo Gargallo, Veglia di preghiera Diocesana alle ore 20.00, dal titolo “Rinnovare l’umano per custodire il creato”. Guiderà don Maurizio Aliotta, Direttore Ufficio Pastorale della Cultura e le Comunicazioni Sociali. Domenica 4 ottobre in tutte le Messe recita della preghiera del Papa “Laudato sì”. Venerdì 9 ottobre a Palazzolo ore 18.30 presso Palazzo Comunale, “Laudato sì”: “Ambiente e salute” con Santo Fortunato del Servizio di Bioetica Studio Teologico S. Paolo – Catania. Modera il prof. Emanuele Messina.
Lunedì 26 ottobre nel Santuario della Madonnina delle lacrime a Siracusa, alle ore 18.00, presentazione dell’Enciclica “Laudato sì” da parte di Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto e neo Presidente della Pastorale sociale e del lavoro della CEI. L’incontro, dal titolo “Enciclica Laudato si’: quali impegni per la comunità”, sarà moderato da don Angelo Saraceno. L’arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo porterà il saluto iniziale.
L’iniziativa è proposta dall’Ufficio Pastorale sociale e lavoro, Ufficio per la cultura e le comunicazioni sociali, dall’Istituto San Metodio, dall’Ufficio per l’Ecumenismo, Azione Cattolica, Gruppo Nuovi Stili, Fondazione Emmaus , Focolarini, Progetto Policoro.