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Avvento, apriamoci ai segnali di autentica fraternità

In questo difficile tempo di crisi apriamoci sempre più ai segnali di grande solidarietà, di autentica fraternità e di vera comunione”. Lo scrive l‘arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, nel suo messaggio inviato alla comunità diocesana nel periodo di Avvento. Il pastore della Chiesa siracusana ha augurato un “profondo cammino spirituale” che possa preparare “in comunione di spirito e di preghiera al Natale del Signore“.

Nel tempo liturgico dell’Avvento, celebriamo – come memoria del passato – l’attesa dell’Incarnazione del Figlio di Dio e alla Sua Presenza – come attesa del futuro – volgiamo nella speranza lo sguardo alla Sua venuta gloriosa per lasciarci sorprendere da Lui. E affinché la nostra attesa della venuta finale del Signore sia concreta e feconda, intensifichiamo il nostro impegno di adesione continua a Gesù, per essere salvati e accolti nella comunione con Dio. Tutta la vita è un avvento, un’attesa del Signore. In questa vita terrena, viviamo una vera unione con il Signore, mentre attendiamo la sua manifestazione gloriosa, nel graduale realizzarsi del misterioso compimento del Regno di Dio. Il cammino spirituale dell’Avvento – che si compie nel tempo – è un esercizio di fede in cui si avanza solo progredendo nell’amore, per costruire ogni giorno una santità sempre più grande: Santificati in veritate!

La perfezione cristiana esige il nostro inserimento nel mistero di Cristo per vivere e rimanere in Lui, ma implica anche come conseguenza la trasformazione di tutta la sua attività (pensare, amare, agire) nella carità che sempre più ci libera dal nostro egoismo per unirci a Dio e ai fratelli.

Siamo tutti in cammino e viviamo nell’attesa di incontrare pienamente il Signore. Pertanto, spalanchiamo la porta del nostro cuore ad accogliere Dio che viene per rimanere in noi, con noi e per noi. Liberiamoci da tutto ciò che ci impedisce di donarci ogni giorno di più a Lui. Proseguiamo il nostro cammino di umiltà, di fiducia e di perfezione sotto lo sguardo di Dio che si fa piccolo per liberarci dal peccato della superbia. In questo tempo di Avvento, accresciamo la consapevolezza della necessità di inserirci sempre più liberamente nel Cristo, cosi che la nostra intelligenza, la nostra volontà e la nostra sensibilità umana siano sempre più investite dalla carità divina. Non fermiamoci, ma camminiamo decisamente nelle vie del Signore. Lasciamoci invadere ogni giorno più pienamente dalla Sua Presenza, affinché tutti la nostra vita sia il cammino di una nostra adesione e trasformazione in Colui che ci ha scelto. Siamo fedeli!”.

L’arcivescovo Lomanto ha anche comunicato che dalla prima domenica di Avvento si pregherà con l’ausilio del Nuovo Messale Romano. “Sarà l’occasione di riscoprire insieme la bellezza e la forza del celebrare cristiano, lasciandoci plasmare dai gesti e dai “santi segni” della celebrazione, nutrendoci con la lectio dei testi del Messale“.

Mons. Lomanto ha invitato a trasformare il tempo della pandemia nel tempo della fratellanza: “In questo difficile tempo di crisi, che ha messo alla prova i limiti fisici dell’umanità, apriamoci sempre più ai segnali di grande solidarietà, di autentica fraternità e di vera comunione, nella piena consapevolezza che «ci spetta assumere la responsabilità per il futuro e proiettarlo come fratelli» (Francesco, Lettera ai sacerdoti della Diocesi di Roma, 31.5.2020), perchè non ci salviamo da soli. Ogni tipo di pandemia ci induca a muovere lo sguardo dal noi verso gli altri per volgerlo insieme verso Gesù, unica salvezza del mondo. Impariamo tutti ad amare dal Santo Bambino“.

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Un Avvento carico di antiche e nuove provocazioni

Fratelli e sorelle!

Con quale sensazione entriamo quest’anno nel tempo di Avvento? Ci sentiamo compagni di un viaggio diventato molto incerto e pericoloso. Ci prende la sensazione di un cammino nel deserto, senza strade sicure. L’unica meta che ci interessa ora? Veder sorgere il giorno in cui il Covid19 sarà sconfitto! Dopo enormi danni: lutti, crolli economici, reazioni disperate! Aneliamo alla notizia che presto ci sia il vaccino per tutti.

In questo contesto l’Avvento arriva carico di antiche e nuove provocazioni, che noi Pastori di Sicilia vogliamo condividere con tutti voi. Vorremmo con semplicità sfogliare il calendario della speranza insieme alle nostre famiglie e alle nostre comunità parrocchiali e religiose, insieme alle nostre città provate da tante difficoltà e desiderose di autentica crescita e vero riscatto da ogni povertà e schiavitù.

Vorremmo realizzare, in ogni casa, una corona di Avvento. Ogni settimana segnare insieme a voi i doni delle quattro tappe del cammino:

  • I DOMENICA: proprio questo tempo ci insegna a vegliare facendoci il dono salutare di una breccia nel nostro modo di pensare la storia quotidiana: impariamo a vegliare sulla dignità di uomini e donne plasmati in Cristo a immagine e somiglianza di Dio;
  • II DOMENICA: nei sentieri inediti che ci è dato vivere riscopriamo i passi silenziosi e dolorosi di Giovanni Battista, il grido di profezia che cerca nuovi cieli e terra nuova;
  • III DOMENICA: nel clima di ritiro prolungato lasciamoci sorprendere dalla gioia del grembo di Maria e della Chiesa, delle famiglie e delle comunità: presagiamo in mezzo a noi la presenza di Uno che ancora non conosciamo e del Soffio vitale che bussa al cuore di una civiltà dal corto respiro;
  • IV SETTIMANA: inginocchiamoci di fronte al mistero di Colui che rompe il silenzio nascosto per secoli; in Lui, vero protagonista del Natale, ritroviamo e cerchiamo i volti di fratelli e sorelle scartati da ogni disumana indifferenza e ingiustizia nel mondo.

Su ciascuno di voi invochiamo la benedizione di Gesù, principe della Pace: è Lui che illumina ogni prova della fede; ci rivela il volto del Padre, ci guida col suo Spirito. Compagni di viaggio nel tempo e nell’eternità, seminiamo speranza, coraggio e fraternità.

I vostri Pastori 

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Camminiamo nella speranza

E’ stato pubblicato il Sussidio liturgico pastorale “Camminiamo nella speranza” dedicato al tempo di Avvento-Natale. “Oltre ad offrire un’occasione di riflessione – spiega il direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano, don Massimo Di Natale – il sussidio vuole accompagnare, con discrezione e sobrietà, la preghiera della comunità ecclesiale nel desiderio di potersi trovare riunita a celebrare. Si vuole altresì supportare la preghiera in casa, sostenendo la fede delle nostre famiglie e nutrendo la carità come espressione conseguente e spontanea di una esistenza alimentata dalla Parola e dal Pane di Vita. Esortati da Papa Francesco in piena comunione con lui e con tutta la Chiesa «Camminiamo nella speranza» (Fratelli tutti, 55)”.

 

 

 

 

«Camminiamo nella speranza»

(scarica il sussidio on line o in allegato)

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Un Messale per le nostre assemblee

Sarà obbligatoria dalla domenica di Pasqua, 4 aprile 2021, ma sarà possibile utilizzarla dalla prima domenica di Avvento, la nuova edizione in lingua italiana del Messale Romano. Questa terza edizione arriva a cinquant’anni dalla pubblicazione del primo Messale Romano di Paolo VI, pubblicato dopo il Concilio Vaticano II nel 1970 in latino e tradotto in italiano per la prima volta nel 1973. La seconda edizione è uscita nel 1983 mentre la terza edizione del Missale Romanum nel 2000 per volontà di Papa Giovanni Paolo II. Per la traduzione italiana i lavori si sono conclusi nel 2019 con l’approvazione definitiva da parte di Papa Francesco.

Questa ultima edizione del Messale presenta in realtà poche modifiche rispetto alla precedente (molto innovativa rispetto alla prima) – ha spiegato don Massimo Di Natale, direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano -: nuove traduzioni dei testi latini e alcune aggiunte, modifiche ai testi precedenti e nuove preghiere. Nella presentazione al nuovo Messale i Vescovi italiani invitano i pastori a studiare attentamente il testo per imparare “l’arte di evangelizzare e celebrare” e richiamano ogni presbitero alla responsabilità e alla fedeltà del testo liturgico appena pubblicato affinché non ci si affranchi dall’autorità e dalla comunione con la Chiesa. Il principio della fedeltà «che si traduce in un vivo senso dell’obbedienza, impegna ciascun ministro a non togliere o aggiungere alcunché di propria iniziativa in materia liturgica».

Da domenica 29 novembre, Prima di Avvento, nelle chiese di Sicilia i Vescovi hanno determinato che si cominci a usare la nuova traduzione del Messale Romano. Questa occasione è preziosa perché ci permette di riflettere sull’esperienza liturgica che anima le nostre Comunità parrocchiali. Siamo chiamati ad accogliere questo nuovo libro liturgico come uno strumento essenziale per la celebrazione eucaristica, ma anche come un modello su cui plasmare il nostro stile celebrativo e da cui trarre bellezza creativa dalla sua potenza evangelizzatrice.

La consegna del Messale in questa nuova edizione non è quindi il termine di un progetto, bensì l’avvio di un processo che vede coinvolta tutta la nostra comunità ecclesiale siracusana a più livelli. Non lasciamoci sfuggire questa occasione per approfondire l’esperienza della celebrazione eucaristica; si suggerisce il sussidio pastorale “Un Messale per le nostre assemblee” preparato dall’Ufficio Liturgico Nazionale e dall’Ufficio Catechistico Nazionale: è uno strumento prezioso e utile – ha concluso don Massimo Di Natale, direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano – con il quale si desidera aiutare i ministri ordinati, gli animatori liturgici delle nostre comunità, i catechisti e tutti i fedeli a conoscere meglio il Messale e le sue potenzialità”. 

 

 

 

 

In allegato il sussidio pastorale per la nuova edizione del Messale Romano

 

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Spazi del Santuario al comprensivo Lombardo Radice

Locali del Santuario della Madonna delle Lacrime all’istituto comprensivo “Lombardo Radice”. Dopo la parrocchia Santa Rita e la parrocchia SS.mo Salvatore che nelle scorse settimane hanno ceduto in comodato d’uso gratuito degli spazi ad alcune scuole del territorio, anche la Basilica Madonna delle Lacrime ha concesso al Comune di Siracusa i locali del Centro Pastorale del Santuario che saranno utilizzati dall’I.C. “G. Lombardo Radice” come spazio per aule scolastiche.
L’accordo nasce dalla sensibilità della Conferenza Episcopale Italiana, della Conferenza Episcopale Siciliana e della Diocesi di Siracusa che hanno chiesto alle Parrocchie di mettere a disposizione i propri locali gratuitamente in questo tempo di emergenza.
Il rettore del Santuario, don Aurelio Russo, ha definito la concessione “un dovere sociale per il bene comune”. Nello stesso tempo, il rettore ha auspicato anche una maggiore attenzione da parte del Comune verso il Santuario che, custodendo le Lacrime della Madonna, costituisce un riferimento spirituale e sociale a servizio della Città.

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L'arcivescovo di Siracusa scrive alla comunità diocesana

Mons. Francesco Lomanto: “Non scoraggiatevi!”

Non scoraggiatevi! Come ha scritto Papa Francesco nella recente enciclica Fratelli tutti, trasformiamo questo momento di sofferenza in una grande occasione che ci permetta di esprimere la fraternità che si fa carico del dolore degli altri, di essere costanti e instancabili nell’impegno di includere, di integrare, di risollevare chi è caduto”. L’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, scrive alla comunità diocesana in questo tempo  “difficile, carico di timori ed incertezze a causa della perdurante pandemia”. A poco meno di un mese dal suo insediamento mons. Lomanto ha sentito la necessità di scrivere ai fedeli siracusani che stanno vivendo questa emergenza sanitaria invitandoli ad essere “buoni samaritani”.
Le ristrettezze che viviamo stanno seriamente provando il nostro tessuto sociale. Tante famiglie sono costrette ad affrontare un grave e, spesso, irreversibile tracollo economico che sembra spegnere ogni speranza – scrive mons. Lomanto -. Invito tutti ad elevare a Dio, Padre provvidente, la nostra costante preghiera affinché cessi il flagello di questo virus. Esorto tutti ad osservare scrupolosamente le precauzioni raccomandate dalle Autorità sanitarie: custodire se stessi e i fratelli proteggendoli dalla malattia è oggi la prima opera di carità che ci viene chiesta“. 
Mons. Lomanto ha ricordato il servizio degli operatori sanitari: “Il mio pensiero e la mia preghiera vanno ai familiari dei malati, ai medici, agli infermieri e a quanti sono chiamati a curare ed assistere i ricoverati nei nostri ospedali e coloro che si trovano in isolamento. Con il loro servizio ci ripropongono la figura evangelica del buon samaritano che prontamente soccorre chi è nella sofferenza. Vorrei poter raggiungere tutti per far sentire la mia vicinanza e quella di tutti i sacerdoti. Anche se non possiamo visitarvi per portarvi il dono dei Sacramenti, sappiate che non siete soli. Il Signore stesso vi visiterà con il dono della sua dolce e confortante presenza”. L’arcivescovo ha ringraziato chi si occupa della salute pubblica invitandoli a fare sempre di più: “A quanti sono preposti alla cura del bene comune e alla salvaguardia della salute pubblica esprimo la mia gratitudine per quanto hanno fatto e continuano a fare in questo lungo periodo di pandemia. Sono certo che continueranno a spendersi nell’esclusiva ricerca del bene di tutti. Grazie ai volontari che operano a favore dei poveri nelle parrocchie, nella Caritas e nelle diverse realtà associative che si prodigano per portare assistenza e sollievo a chi è nella prova. Il Signore vi benedica e vi sostenga. La nostra patrona S. Lucia ci faccia sperimentare, come in tanti momenti difficili della nostra storia, la sua intercessione. Su tutti invoco la benedizione di Dio, portatrice di luce e vita“.
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Messa in Santuario per le vittime della strada

Domenica 15, nella “Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada”, l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto presiederà una Santa Messa alle ore 19.00 in memoria e in suffragio delle persone morte o ferite in incidenti stradali, ricordando anche il prezioso lavoro degli operatori di polizia, dei componenti delle squadre di emergenza e degli operatori sanitari pronti ad intervenire tempestivamente sul luogo dell’incidente. Dall’altare della Madonna delle Lacrime si eleverà la preghiera anche per le famiglie ferite e addolorate per la perdita dei loro cari.

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“Tendi la tua mano al povero”

Tendi la tua mano al povero” (cfr Sir 7,32) è il titolo scelto da Papa Francesco per la  IV Giornata Mondiale dei Poveri che si celebra domani, domenica 15, XXXIII domenica del Tempo Ordinario.
Dalla Caritas Diocesana l’invito a tutte le comunità parrocchiali per riscoprire come comunità in cammino il senso dell’ascolto e dell’attenzione nei confronti dell’altro. Concentrare lo sguardo sull’essenziale e superare la tentazione dell’indifferenza. Imparare a leggere oggettivamente i bisogni. Solo in questo modo potremo sperare di essere realmente compagni di strada, fratelli.

«Tendere la mano fa scoprire, prima di tutto a chi lo fa, che dentro di noi esiste la capacità di compiere gesti che danno senso alla vita»; «Tendere la mano è un segno: un segno che richiama immediatamente alla prossimità, alla solidarietà, all’amore»; «Questa pandemia è giunta all’improvviso e ci ha colto impreparati, lasciando un grande senso di disorientamento e impotenza. La mano tesa verso il povero, tuttavia, non è giunta improvvisa… Non ci si improvvisa strumenti di misericordia. È necessario un allenamento quotidiano, che parte dalla consapevolezza di quanto noi per primi abbiamo bisogno di una mano tesa verso di noi». (Papa Francesco)

Faccio mie le parole del Santo Padre –  spiega il direttore della Caritas Diocesana, don Marco Tarascioper invitare tutti a vivere al meglio la giornata insieme alla comunità parrocchiale, seppur nel rispetto delle prescrizioni legate all’emergenza Covid. In parrocchia si suggerisce un momento di incontro comunitario che può avere la forma di un momento di preghiera,o la forma di un momento di confronto e di ascolto reciproco tra le diverse realtà, a partire dalle rispettive esperienze o dai programmi. Nell’animare le celebrazioni liturgiche domenicali, sarebbe importante assicurare qualche richiamo in tutte le Sante Messe, facendo riferimento ad alcune o tutte le invocazioni per la preghiera dei fedeli proposte, o ancora riservare per una delle Sante Messe una caratterizzazione particolare, invitando gli operatori delle realtà caritative e coinvolgendo, come ci suggeriva Papa Francesco, ancor di più in questa occasione anche i poveri presenti nelle nostre comunità e che incontriamo attraverso i servizi offerti in ambito caritativo”.

Diverse sono le iniziative che sono state pensate per accogliere concretamente il messaggio di Papa Francesco grazie alla collaborazione di Caritas Italiana con la Consulta nazionale degli Organismi Socio-Assistenziali con la quale si è condivisa la scelta di un percorso comune. Tra queste voglio segnalarti la visione di un docu-film dal titolo: “Zona Rossa sempre – un giorno qualunque in 6 carceri italiane viste con gli occhi dei cappellani“ che sarà trasmesso domenica alle ore 22.45 su TV 2000.

 

In allegato :
• il messaggio di Papa Francesco per la Giornata dei Poveri 2020;
• la preghiera del Santo Rosario nella IV Giornata Mondiale dei Poveri

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Ignazio Petriglieri per “Pensare la casa comune”

Secondo appuntamento oggi alle ore 18.30 con l’itinerario formativo attraverso l’esortazione post-sinodale Querida Amazonia di papa Francesco promosso dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio in collaborazione con l’Ufficio per l’Insegnamento della Religione Cattolica della Diocesi di Siracusa nell’ambito del tema scelto quest’anno dal San Metodio, Pensare la casa comune. 

Il prof. Ignazio Petriglieri, Docente stabile di Teologia Dogmatica, ISSR San Metodio, si soffermerà su La teologia e il sogno teologico (QA cap III).

L’iniziativa, valida come corso di aggiornamento per docenti delle scuole di ogni ordine e grado, si terrà nella sala conferenze dell’ISSR in via della Conciliazione a Siracusa in presenza ed in collegamento a distanza.

 

Per scaricare il programma

Per scaricare l’Esortazione apostolica, Querida Amazonia

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Pranzo di festa domenica al Pantheon

In occasione della IV Giornata mondiale dei poveri, che si terrà domenica 15, la parrocchia di San Tommaso apostolo al Pantheon ha predisposto alcuni momenti di preghiera e catechesi.
Giovedì 12, alle ore 18.00 preghiera del santo rosario e alle 18.30 celebrazione eucaristica e adorazione eucaristica; venerdì 13 alle ore 18.00 preghiera del santo rosario, alle ore 18.30 celebrazione eucaristica e catechesi sul messaggio del Santo Padre Papa Francesco per la giornata mondiale dei poveri “Tendi la tua mano al povero” (Sir 7,32). Sabato 14, alle ore 18.00 preghiera del santo rosario e alle 18.30 celebrazione eucaristica e raccolta alimentare a favore della mensa parrocchiale.
Domenica 15 alle ore 8.30 e alle ore 18.30 celebrazione eucaristica e raccolta alimentare a favore della mensa parrocchiale e alle ore 12.00 alla mensa parrocchiale Pranzo di festa con i nostri assistiti.

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