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Santa Lucia: una luce che illumina il nostro cammino

Celebriamo la festa di Santa Lucia: una luce che illumina il cammino della nostra vita, che ci orienta. Gesù“. Così l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, nell’omelia dei Vespri solenni nella chiesa Cattedrale piena di fedeli secondo il massimo numero consentito dalle disposizioni per contenere l’emergenza sanitaria. Presente il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che al termine a nome della città ha donato un cero alla Santa.

Santa lucia è il riflesso della Luce di Gesù Bambino, che era nel buio della storia. Lei ci prepara a vedere la luminosa bellezza di Gesù che a Natale contempliamo nell’umile grotta di Betlemme. Lucia è innanzitutto la vergine casta, la martire fedele. L’amore a Gesù ha segnato la sua vita e la sua morte. E’ questo il primo insegnamento della giovane Lucia: la vita e la morte hanno un senso solo in Gesù. Lucia ha scelto di vivere veramente il Vangelo ed il comandamento dell’amore. Ma Lucia ha vissuto il suo amore per Gesù nell’amore verso gli altri. Verso sua madre inferma e verso i poveri. Chiediamo con fiducia il suo potente patrocinio per noi, per i nostri cari, per la nostra città, per il mondo intero.
Santa Lucia non ha mai perso la speranza, si è affidata nelle mani di Dio. Il Signore non lascerà inascoltate le nostre preghiere.
La vera ricchezza di Santa Lucia sono i poveri, perchè distribuendo loro i suoi beni terreni, diventa più simile a Gesù, il quale da ricco che era si fece povero per noi.
L’esperienza della pandemia, le difficoltà del momento, non ci devono richiudere in noi stessi, nel nostro egoismo. Come Santa Lucia dobbiamo rivolgere lo sguardo verso chi è maggiormente nel bisogno. Così l’amore del Signore illuminerà la nostra intelligenza, rinvigorirà la nostra forza e alimenterà la nostra carità. Santa Lucia ci illumini e ci sostenga nel cammino della carità fraterna.

Carissimi fratelli e sorelle che Gesù viva in noi: è questa la santità che dobbiamo perseguire. Anche noi come Lucia siamo chiamati ad essere presenza di Gesù. Così nelle nostre scelte e nelle nostre azioni potremo diventare luce per gli altri“.

Questa mattina Pontificale di Santa Lucia alle ore 10.30 nella chiesa Cattedrale presieduto dall’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto. La solenne celebrazione sarà trasmessa sui canali social dell’Arcidiocesi, la pagina Facebook e il canale you tube, e sulla pagina Facebook della Deputazione della Cappella di Santa Lucia. Si ringraziano le emittenti televisive Medical Excellence, Teleuno Tris, Video 66, Wltv che trasmetteranno la celebrazione.

Santa Lucia, luce per la via alla santità

“Santa Lucia, luce per la via alla santità” è il tema scelto quest’anno dalla Deputazione della Cappella di Santa Lucia per vivere questa festa ridimensionata dall’emergenza sanitaria in corso. Annullate inevitabilmente le processioni, la Deputazione guidata dall’avv. Giuseppe Piccione propone comunque un programma intenso ricco di celebrazioni e momenti di preghiera ma anche iniziative che coinvolgeranno i giovani ed una proposta per i pellegrini.

Quest’anno – ha sottolineato Mons. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale – abbiamo una festa particolare: legata all’emergenza sanitaria e per il nuovo arcivescovo in Diocesi. Nel suo stemma Sanctificate in meritate ci ha dato opportunità di riflettere sull’attenzione alla santità. Cosa significa essere consacrati nella verità: verità a Cristo e consacrati a Cristo. Questo cammino di santità ci ha spinto a prendere in considerazione la figura di Santa Lucia: Lucia con la sua luce illumina la via della santità. Una settimana dell’Ottavario sarà di preghiera e riflessione per riscoprire alcuni dei santi più significativi in Diocesi. Cominciamo da San Marciano, il primo vescovo della Diocesi. Parleremo anche di San Metodio a cui è dedicato l’Istituto di scienze religiose. Un altro siracusano diventato capo della chiesa d Costantinopoli. Sarà presentato un santo del 1300, un eremita, una realtà ulteriormente diversa. Avremo il beato Federico Campisano, le cui ossa sono state ritrovate in un armadio dopo secoli. Poi San Zosimo e infine una santa contemporanea che è suor Chiara Di Mauro, per la quale è in corso un processo di beatificazione. Abbiamo cercato di far vedere che Santa Lucia, nostra sorella e punto di riferimento non è la sola. Queste figure che hanno vissuto in pienezza l’Eucarestia diventano per noi punto di riferimento. Lucia quest’anno viene vista come luce che illumina il cammino di tutti i cristiani“.

Al Pontificale in Cattedrale è prevista la partecipazione di 100 persone, capienza massima per questo periodo di emergenza sanitaria – ha spiegato l’avv. Giuseppe Piccione -. Alle 18 porterò le reliquie di Santa Lucia in Basilica, a ricordo della processione, mentre alle 19 il vicario generale dell’Arcidiocesi celebrerà in Cattedrale. Sabato incontro dell’arcivescovo con i giovani a cura del Servizio diocesano di pastorale giovanile. Anche questo trasmesso on line. Un momento i coinvolgimento per i giovani. La nostra idea è a maggio di incentrare tutto sulla figura dei giovani, Santa Lucia giovane fra i giovani. mancheranno i momenti della processioni che vedeva una partecipazione immensa nelle strade. Non esiste altra manifestazione a Siracusa che ha questa forza. Ci dispiace. Ma diventa una festa più intima e personale. Ma abbiamo pensato alla possibilità singolarmente o per famiglie di fare la processione: partendo dal Sepolcro e terminando in Cattedrale e avevi come oubnto intermedio il Santuario sarà possibile fare a processione. Verrà data una credenziale dove verrà messo il timbro. E si potrà lucrare l’indulgenza plenaria. Tante piccole processioni. Sono tanti i luoghi in cui è viva la presenza di Santa Lucia. E’ stato pensato un libretto che possa portare ad unmuseo Luciano che possa fare vedere e conoscere la nostra città sotto altra prospettiva, della fede e della devozione popolare. Vivere questa città attraverso i passi di Lucia“.

Abbiamo accolto anche una richiesta di vedere i luoghi di Lucia – ha sottolineato don Helenio Schettini, direttore della Pastorale del turismo -. Abbiamo colto occasione di questa festa per primo passo verso itinerario luciano: lancio di una guida Sui passi di Lucia. Penso alle catacombe di Santa Lucia, di San Giovanni, la chiesa di San Giacomo ai Miracoli e santa Lucia alla Badia. La guida vuole avere carattere di guida legata alla conoscenza dei luoghi, itinerario spirituale che scandisce le tappe. Vogliamo rivolgerci anche a chi arriva a Siracusa con attenzione verso l’arte: troviamo itinerario su opere Gagini legate a Santa Lucia, edicole votive. Chi si vuole mette in cammino dalla Basilica alla Cattedrale. Nei prossimi mesi si aggiungeranno altri atti: pensiamo a segnaletica comune per individuare i siti, creare eventi per promuovere la cultura attorno alla santa e quei servizi di accoglienza e promozione per i turisti. Verrà fornito una credenziale dove si trova la preghiera dell’arcivescovo per Santa Lucia e lo spazio per i timbri”.

 

 

 

 

 

 

 


Il presepe artistico in stile siciliano della chiesa di San Giuseppe Innografo ad Augusta

Per il quarto anno, Augusta ospita il Presepe artistico in stile siciliano, allestito da Luca Musumeci presso la Parrocchia di San Giuseppe Innografo (zona Monte Tauro) ad Augusta. Ogni anno, grazie all’accoglienza della Parrocchia, il sostegno del Comune e il contributo di alcuni commercianti della città, il Presepe si arricchisce di nuove ambientazioni e di nuovi personaggi. Questi ultimi, modellati dalle mani dell’artista calatino Vincenzo Velardita.  … Continua a leggere Il presepe artistico in stile siciliano della chiesa di San Giuseppe Innografo ad Augusta »

Le disposizioni per le festività natalizie in emergenza sanitaria

Alla luce degli ultimi provvedimenti governativi adottati per il contrasto alla diffusione del Covid-19, i sacerdoti sono tenuti a rispettare una serie di prescrizioni. Le celebrazioni eucaristiche e celebrazioni liturgiche in genere (sacramenti, adorazioni eucaristiche) sono possibili a condizione di rispettare le prescrizioni date con i protocolli già in uso. Sono sospese le processioni e manifestazioni esterne in genere. Sono possibili  le celebrazioni delle esequie nel rispetto rigido dei protocolli. Per i morti a causa del Covid-19 si pone il problema della quarantena per i familiari e per quanti sono stati a contatto con il malato: ovviamente costoro non possono partecipare alla celebrazione. 

Le celebrazioni della messa di Natale: la celebrazione eucaristica e gli altri momenti di preghiera devono concludersi in orario utile a consentire ai fedeli il rientro nelle proprie abitazioni entro le ore 22. La CESI ha chiesto, ove possibile, di programmare il suono delle campane a mezzanotte, fornendo alle famiglie un sussidio per una breve preghiera. Non sono possibili i presepi viventi e sono sospese le riunioni dei vari gruppi, anche in chiesa. Le catechesi sono possibili per i bambini nel rigido rispetto dei protocolli (gruppi ristretti, locali aerati, distanze interpersonali, uso di mascherine, educatori maggiorenni). Sospese le prove del coro per l’inevitabile assembramento che richiedono. Nelle Celebrazioni Eucaristiche il numero dei cantori deve essere ridotto al minimo indispensabile per il rispetto delle particolari distanze da osservare tra i componenti; così come sono sospesi convegni di ogni tipo, anche in chiesa e attività di gruppo come “campi”.

Nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno (25,26 dicembre 2020 e 1 gennaio 2021)sono vietati gli spostamenti da un Comune all’altro, fatti salvi quelli motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. In ogni caso occorre munirsi di autodichiarazione.

Sono proibiti gli spostamenti dalle ore 22 alle ore 5 del giorno successivo (a Capodanno fino alle ore 7). Sono comunque fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, alle solite condizioni.


In allegato il modello di autodichiarazione


Avvento, apriamoci ai segnali di autentica fraternità

In questo difficile tempo di crisi apriamoci sempre più ai segnali di grande solidarietà, di autentica fraternità e di vera comunione”. Lo scrive l‘arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, nel suo messaggio inviato alla comunità diocesana nel periodo di Avvento. Il pastore della Chiesa siracusana ha augurato un “profondo cammino spirituale” che possa preparare “in comunione di spirito e di preghiera al Natale del Signore“.

Nel tempo liturgico dell’Avvento, celebriamo – come memoria del passato – l’attesa dell’Incarnazione del Figlio di Dio e alla Sua Presenza – come attesa del futuro – volgiamo nella speranza lo sguardo alla Sua venuta gloriosa per lasciarci sorprendere da Lui. E affinché la nostra attesa della venuta finale del Signore sia concreta e feconda, intensifichiamo il nostro impegno di adesione continua a Gesù, per essere salvati e accolti nella comunione con Dio. Tutta la vita è un avvento, un’attesa del Signore. In questa vita terrena, viviamo una vera unione con il Signore, mentre attendiamo la sua manifestazione gloriosa, nel graduale realizzarsi del misterioso compimento del Regno di Dio. Il cammino spirituale dell’Avvento – che si compie nel tempo – è un esercizio di fede in cui si avanza solo progredendo nell’amore, per costruire ogni giorno una santità sempre più grande: Santificati in veritate!

La perfezione cristiana esige il nostro inserimento nel mistero di Cristo per vivere e rimanere in Lui, ma implica anche come conseguenza la trasformazione di tutta la sua attività (pensare, amare, agire) nella carità che sempre più ci libera dal nostro egoismo per unirci a Dio e ai fratelli.

Siamo tutti in cammino e viviamo nell’attesa di incontrare pienamente il Signore. Pertanto, spalanchiamo la porta del nostro cuore ad accogliere Dio che viene per rimanere in noi, con noi e per noi. Liberiamoci da tutto ciò che ci impedisce di donarci ogni giorno di più a Lui. Proseguiamo il nostro cammino di umiltà, di fiducia e di perfezione sotto lo sguardo di Dio che si fa piccolo per liberarci dal peccato della superbia. In questo tempo di Avvento, accresciamo la consapevolezza della necessità di inserirci sempre più liberamente nel Cristo, cosi che la nostra intelligenza, la nostra volontà e la nostra sensibilità umana siano sempre più investite dalla carità divina. Non fermiamoci, ma camminiamo decisamente nelle vie del Signore. Lasciamoci invadere ogni giorno più pienamente dalla Sua Presenza, affinché tutti la nostra vita sia il cammino di una nostra adesione e trasformazione in Colui che ci ha scelto. Siamo fedeli!”.

L’arcivescovo Lomanto ha anche comunicato che dalla prima domenica di Avvento si pregherà con l’ausilio del Nuovo Messale Romano. “Sarà l’occasione di riscoprire insieme la bellezza e la forza del celebrare cristiano, lasciandoci plasmare dai gesti e dai “santi segni” della celebrazione, nutrendoci con la lectio dei testi del Messale“.

Mons. Lomanto ha invitato a trasformare il tempo della pandemia nel tempo della fratellanza: “In questo difficile tempo di crisi, che ha messo alla prova i limiti fisici dell’umanità, apriamoci sempre più ai segnali di grande solidarietà, di autentica fraternità e di vera comunione, nella piena consapevolezza che «ci spetta assumere la responsabilità per il futuro e proiettarlo come fratelli» (Francesco, Lettera ai sacerdoti della Diocesi di Roma, 31.5.2020), perchè non ci salviamo da soli. Ogni tipo di pandemia ci induca a muovere lo sguardo dal noi verso gli altri per volgerlo insieme verso Gesù, unica salvezza del mondo. Impariamo tutti ad amare dal Santo Bambino“.

Un Avvento carico di antiche e nuove provocazioni

Fratelli e sorelle!

Con quale sensazione entriamo quest’anno nel tempo di Avvento? Ci sentiamo compagni di un viaggio diventato molto incerto e pericoloso. Ci prende la sensazione di un cammino nel deserto, senza strade sicure. L’unica meta che ci interessa ora? Veder sorgere il giorno in cui il Covid19 sarà sconfitto! Dopo enormi danni: lutti, crolli economici, reazioni disperate! Aneliamo alla notizia che presto ci sia il vaccino per tutti.

In questo contesto l’Avvento arriva carico di antiche e nuove provocazioni, che noi Pastori di Sicilia vogliamo condividere con tutti voi. Vorremmo con semplicità sfogliare il calendario della speranza insieme alle nostre famiglie e alle nostre comunità parrocchiali e religiose, insieme alle nostre città provate da tante difficoltà e desiderose di autentica crescita e vero riscatto da ogni povertà e schiavitù.

Vorremmo realizzare, in ogni casa, una corona di Avvento. Ogni settimana segnare insieme a voi i doni delle quattro tappe del cammino:

  • I DOMENICA: proprio questo tempo ci insegna a vegliare facendoci il dono salutare di una breccia nel nostro modo di pensare la storia quotidiana: impariamo a vegliare sulla dignità di uomini e donne plasmati in Cristo a immagine e somiglianza di Dio;
  • II DOMENICA: nei sentieri inediti che ci è dato vivere riscopriamo i passi silenziosi e dolorosi di Giovanni Battista, il grido di profezia che cerca nuovi cieli e terra nuova;
  • III DOMENICA: nel clima di ritiro prolungato lasciamoci sorprendere dalla gioia del grembo di Maria e della Chiesa, delle famiglie e delle comunità: presagiamo in mezzo a noi la presenza di Uno che ancora non conosciamo e del Soffio vitale che bussa al cuore di una civiltà dal corto respiro;
  • IV SETTIMANA: inginocchiamoci di fronte al mistero di Colui che rompe il silenzio nascosto per secoli; in Lui, vero protagonista del Natale, ritroviamo e cerchiamo i volti di fratelli e sorelle scartati da ogni disumana indifferenza e ingiustizia nel mondo.

Su ciascuno di voi invochiamo la benedizione di Gesù, principe della Pace: è Lui che illumina ogni prova della fede; ci rivela il volto del Padre, ci guida col suo Spirito. Compagni di viaggio nel tempo e nell’eternità, seminiamo speranza, coraggio e fraternità.

I vostri Pastori 

Camminiamo nella speranza

E’ stato pubblicato il Sussidio liturgico pastorale “Camminiamo nella speranza” dedicato al tempo di Avvento-Natale. “Oltre ad offrire un’occasione di riflessione – spiega il direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano, don Massimo Di Natale – il sussidio vuole accompagnare, con discrezione e sobrietà, la preghiera della comunità ecclesiale nel desiderio di potersi trovare riunita a celebrare. Si vuole altresì supportare la preghiera in casa, sostenendo la fede delle nostre famiglie e nutrendo la carità come espressione conseguente e spontanea di una esistenza alimentata dalla Parola e dal Pane di Vita. Esortati da Papa Francesco in piena comunione con lui e con tutta la Chiesa «Camminiamo nella speranza» (Fratelli tutti, 55)”.

 

 

 

 

«Camminiamo nella speranza»

(scarica il sussidio on line o in allegato)


Un Messale per le nostre assemblee

Sarà obbligatoria dalla domenica di Pasqua, 4 aprile 2021, ma sarà possibile utilizzarla dalla prima domenica di Avvento, la nuova edizione in lingua italiana del Messale Romano. Questa terza edizione arriva a cinquant’anni dalla pubblicazione del primo Messale Romano di Paolo VI, pubblicato dopo il Concilio Vaticano II nel 1970 in latino e tradotto in italiano per la prima volta nel 1973. La seconda edizione è uscita nel 1983 mentre la terza edizione del Missale Romanum nel 2000 per volontà di Papa Giovanni Paolo II. Per la traduzione italiana i lavori si sono conclusi nel 2019 con l’approvazione definitiva da parte di Papa Francesco.

Questa ultima edizione del Messale presenta in realtà poche modifiche rispetto alla precedente (molto innovativa rispetto alla prima) – ha spiegato don Massimo Di Natale, direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano -: nuove traduzioni dei testi latini e alcune aggiunte, modifiche ai testi precedenti e nuove preghiere. Nella presentazione al nuovo Messale i Vescovi italiani invitano i pastori a studiare attentamente il testo per imparare “l’arte di evangelizzare e celebrare” e richiamano ogni presbitero alla responsabilità e alla fedeltà del testo liturgico appena pubblicato affinché non ci si affranchi dall’autorità e dalla comunione con la Chiesa. Il principio della fedeltà «che si traduce in un vivo senso dell’obbedienza, impegna ciascun ministro a non togliere o aggiungere alcunché di propria iniziativa in materia liturgica».

Da domenica 29 novembre, Prima di Avvento, nelle chiese di Sicilia i Vescovi hanno determinato che si cominci a usare la nuova traduzione del Messale Romano. Questa occasione è preziosa perché ci permette di riflettere sull’esperienza liturgica che anima le nostre Comunità parrocchiali. Siamo chiamati ad accogliere questo nuovo libro liturgico come uno strumento essenziale per la celebrazione eucaristica, ma anche come un modello su cui plasmare il nostro stile celebrativo e da cui trarre bellezza creativa dalla sua potenza evangelizzatrice.

La consegna del Messale in questa nuova edizione non è quindi il termine di un progetto, bensì l’avvio di un processo che vede coinvolta tutta la nostra comunità ecclesiale siracusana a più livelli. Non lasciamoci sfuggire questa occasione per approfondire l’esperienza della celebrazione eucaristica; si suggerisce il sussidio pastorale “Un Messale per le nostre assemblee” preparato dall’Ufficio Liturgico Nazionale e dall’Ufficio Catechistico Nazionale: è uno strumento prezioso e utile – ha concluso don Massimo Di Natale, direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano – con il quale si desidera aiutare i ministri ordinati, gli animatori liturgici delle nostre comunità, i catechisti e tutti i fedeli a conoscere meglio il Messale e le sue potenzialità”. 

 

 

 

 

In allegato il sussidio pastorale per la nuova edizione del Messale Romano