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Il popolo santo di Dio, soggetto del percorso sinodale

“Sono molto lieto di trovarmi in mezzo a voi in questo momento del processo sinodale al quale il Papa ci ha chiamato per porre le basi di una Chiesa capace di comunione, partecipazione e missione”. Il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo, saluta l’assemblea riunita al centro congressi del Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa. Una visita a Siracusa prima per un incontro con il clero, poi per una visita alla Casa del Pianto, in Cattedrale e alla catacomba di San Giovanni, ed infine l’incontro con i fedeli.

“Il popolo santo di Dio, il soggetto del percorso sinodale” può essere il titolo di un incontro al termine del quale il cardinale ha risposto alle tante sollecitazioni. “Abbiamo bisogno di qualcuno che possa accendere il fuoco nei nostri cuori, in modo che ciascuno di noi battezzati saremo in grado di dar fuoco. Io prego lo Spirito Santo di accendere il nostro cuore, il cuore del santo popolo di Dio. Così potremo riscaldare tanti cuori degli uomini e delle donne”.
Il cardinale Grech ha sottolineato come “il Sinodo è stato sempre concepito come un procedimento che coinvolge solamente i vescovi. O più esattamente, un gruppo di vescovi”. Ed invece Papa Francesco “senza perdere la dimensione episcopale del Sinodo” ha deciso che il soggetto del percorso sinodale fosse il popolo di Dio nella sua interezza. Un Sinodo “al quale è convocata a diversi livelli tutta la Chiesa, con l’obiettivo di coinvolgere il più possibile tutti i battezzati. Così da ascoltare la loro voce e riconoscere in essa e attraverso essa la voce dello Spirito Santo”.
La sinodalità non come caratteristica accessoria, ma che fa parte della “dimensione costitutiva della Chiesa. La Chiesa è il santo popolo di Dio. Nell’attuale processo sinodale il popolo di Dio si trova ad essere soggetto. Sulla partecipazione di tutti ad un’unica missione ecclesiale”.
Ed allora la prima tappa è quella dell’ascolto, caratterizzata dalla capillarità per intercettare un alto numero di fedeli, “provando a giungere a coloro che normalmente non gravitano attorno ai nostri ambienti. Prestando particolare attenzione agli emarginati e agli esclusi. Ci siamo riusciti? Qualcosa abbiamo fatto ma non abbastanza. Dobbiamo imparare ad ascoltare tutti: noi dobbiamo avere più coraggio e più fiducia”.
Il segretario del Sinodo ha rivolto delle domande precise: “Chi è il popolo di Dio? Tutti i battezzati? Ed i battezzati che non vanno più in Chiesa a quale titolo dobbiamo ascoltarli? Certo che dobbiamo ascoltarli. Non possiamo partire dal presupposto che quelli che non vengono in Chiesa non possono essere voci dello Spirito Santo”.

Nei giorni scorsi si è chiusa la prima fase del Sinodo e si è aperta la seconda, articolata nelle due sessioni in cui si svolgerà la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (ottobre 2023 e ottobre 2024).
“Nonostante le limitazioni e la difficoltà oggettiva di molte comunità c’è stata una mobilitazione generale. Un resoconto che ci consegna gioie, attese, inquietudini e le sofferenze delle tantissime Chiese locali sparse nel mondo. Questa sintesi, in altre parole, ci ha permesso di udire la voce della Chiesa”. Si guarda alla Chiesa a partire dai suoi membri. “La comune appartenenza a questo popolo, e dunque l’uguale dignità di tutti i battezzati, diventa il punto di arrivo di una ecclesiologia rinnovata, fondata sulla molteplicità dei ministeri e dei carismi. Papa Francesco ci dice che l’immagine della Chiesa è quella del santo popolo fedele di Dio. Per il Papa semplicemente essere Chiesa significa essere popolo di Dio”.
In Evangelii Gaudium Papa Francesco commenta come “in tutti i battezzati, dal primo all’ultimo, opera la forza dello Spirito che spinge ad evangelizzare il popolo di Dio. Lo Spirito guida nella verità. Ogni battezzato, in forza della missione dello Spirito Santo, è un soggetto attivo di evangelizzazione. La Chiesa dell’ascolto reciproco in cui ciascuno ha qualcosa da imparare. Ascoltare il popolo di Dio, significa ascoltare lo Spirito Santo. Il popolo di Dio ha sperimentato la gioia di camminare insieme e il desiderio di continuare a farlo. Siamo una chiesa incompleta. Abbiamo bisogno di un continuo discernimento. La speranza è che attraverso un processo di cambiamento sia possibile promuovere senza fretta, ma anche senza indolenza, la maturazione di una coscienza ecclesiale. Nel Sinodo la Chiesa si impegnerà a conoscere meglio la verità. La verità si trova prima di tutto nella persona di Gesù Cristo, nella Parola del Padre, nel Magistero, ma anche nel santo popolo di Dio. Il sensus fidei: porsi in ascolto di Dio è realmente porsi in ascolto di ciò che lo Spirito dice”.

Anniversario ordinazione presbiterale di mons. Lomanto

Ricorre oggi il 37esimo anniversario di ordinazione presbiterale di mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa. Ci uniamo al nostro Pastore nella preghiera di lode e di ringraziamento al Signore affidandolo alla Madonna delle Lacrime affinché lo protegga e lo sostenga nel suo paterno e prezioso servizio alla nostra Chiesa.
L’arcivescovo celebrerà la messa alle ore 19.00 nel Santuario della Madonna delle Lacrime, al termine della quale guiderà l’Atto di Riparazione a seguito del gesto sacrilego compiuto nella parrocchia Maria SS. Addolorata in Grottasanta a Siracusa quando ignoti hanno profanato il tabernacolo. L’arcivescovo ha chiesto che un analogo Atto di riparazione per le offese all’Eucarestia si compia in tutte le parrocchie della Diocesi.

A Siracusa l’annual conference della EABS

Siracusa si prepara ad accogliere 500 studiosi provenienti da tutta Europa, Israele, Stati Uniti e Brasile per la Annual Conference della EABS, European Association of Biblical Studies. EABS è una associazione internazionale non confessionale, che promuove studi di livello accademico sulla Bibbia e sulle tematiche affini. I suoi membri sono studiosi della Bibbia di tutto il mondo, docenti ordinari e giovani ricercatori. L’Annual Conference è il convegno annuale in cui i membri condividono le novità scientifiche nell’ambito degli studi biblici e interdisciplinari.

Dal 10 al 13 luglio, Ortigia, centro storico di Siracusa, diventerà sede del prestigioso evento che quest’anno fa registrare un’affluenza straordinaria con partecipanti in presenza ed anche on line per seguire le oltre 200 “unità di programma” previste.

La conferenza annuale si tiene ogni anno in grandi città universitarie e capitali europee: da Lisbona ad Helsinki, da Copenhagen a Vienna, da Berlino ad Amsterdam solo per citarne alcune. Lo scorso anno si è svolta a Tolosa, in Francia. E proprio in quella sede è stato dato l’annuncio della sede di Siracusa per il 2023.
Erano presenti a Tolosa don Dionisio Candido, sacerdote della diocesi di Siracusa, docente di Esegesi Biblica e Critica Testuale dell’Antico Testamento presso l’ISSR San Metodio e presso la Facoltà di Teologia cattolica dell’Università di Salisburgo (Austria), il dott. Danilo Verde, ricercatore di Ebraico biblico presso la Facoltà di Teologia cattolica di Lovanio (Belgio) e la dott.ssa Mariangela Maresca, segretaria e docente di Metodologia dello studio presso l’ISSR San Metodio di Siracusa, i tre responsabili dell’evento siracusano.
Una scelta dettata dalla presenza dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio, ente ospitante, che ha modo di esprimere anche così il suo ruolo accademico di riferimento per la formazione dei laici in ambito biblico, teologico, filosofico e umanistico” spiega la prof. Mariangela Maresca dell’ISSR San Metodio. “La novità principale rispetto a tutte le altre edizioni dell’Annual Conference di EABS è senz’altro il concetto di “sede”: si tratta non di un unico edificio o cittadella universitari, ma di una sede dinamica e diffusa, che coinvolge quattro edifici di rilievo storico e accademico per la città: la sede dell’ISSR, il Seminario Arcivescovile, il Teatro Comunale e l’Accademia dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico. Ortigia diventa così l’ambiente ideale per sviscerare lo studio e la ricerca sulla Bibbia, al crocevia di millenni di storia, di popoli e di culture“.
A Tolosa è stato lanciato un video di presentazione, che ha sicuramente contribuito alla grande affluenza prevista nella città di Archimede. “L’Annual Conference è anche fraternità e incontro: come per tutti gli aspetti tecnici (dall’allestimento delle sedi alla connettività), così anche per i momenti di convivialità sono stati coinvolti i migliori professionisti locali, con la prerogativa di valorizzare il territorio; anche la dimensione storico-artistica trova il suo spazio nelle visite guidate, nella musica e nel teatro, in momenti pensati e dedicati ai convegnisti” ha concluso la prof. Maresca.

Il card. Mario Grech in Santuario

Il card. Mario Grech, segretario generale del Sinodo, mercoledì 28 giugno sarà a Siracusa. La mattina, alle ore 10,30, incontrerà i presbiteri e il pomeriggio alle ore 19,00, nel salone delle Opere Pastorali del Santuario della Madonna delle Lacrime, i referenti parrocchiali, i membri dei consigli pastorali parrocchiali e i responsabili delle aggregazioni laicali. Tema dell’incontro sarà: “In ascolto di ciò che lo Spirito dice alle Chiese. Passi verso il discernimento”.

Pochi giorni fa è stato reso noto l’Instrumentum laboris, redatto sulla base di tutto il materiale raccolto durante la fase dell’ascolto, e in particolare dei Documenti finali delle Assemblee continentali. Con la sua pubblicazione si chiude quindi la prima fase del Sinodo “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione”, e si apre la seconda, articolata nelle due sessioni in cui si svolgerà la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (ottobre 2023 e ottobre 2024).

Si tratta di un momento importante nel cammino sinodale che anche la Diocesi di Siracusa sta compiendo. I referenti sinodali mons. Maurizio Aliotta e Valeria Macca hanno invitato all’assemblea pastorale diocesana, ai primi di settembre. Sarà l’avvio del cammino sapienziale e di discernimento operativo da realizzare nel ‘23/’24.

L’arcivescovo mons. Lomanto: “Scegliamo la via dell’ascolto e il bene comune”

Desidero esortare tutti a camminare insieme nelle legittime diversità mettendo al centro dell’agire politico la promozione della persona umana e della sua inalienabile dignità“. E’ uno dei passaggi degli auguri di buon lavoro che l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto ha voluto inviare al sindaco, alla giunta e al consiglio comunale all’indomani delle elezioni amministrative.
I siracusani hanno eletto i nuovi Organi di governo della Città confermando il Sindaco Francesco Italia per il prossimo quinquennio. All’inizio della competizione elettorale ho indicato l’inderogabile necessità che la politica, intesa come forma alta di carità, scegliesse la via dell’ascolto, del sostegno agli ultimi e dell’attenzione al creato proponendosi come unico obiettivo il bene comune. 
All’inizio di questo nuovo percorso desidero esortare tutti a camminare insieme nelle legittime diversità mettendo al centro dell’agire politico la promozione della persona umana e della sua inalienabile dignità. Chiusa la competizione elettorale ed impiantato il cantiere, adesso è il tempo di costruire nella corresponsabilità. Ognuno agisca, ciascuno per la propria parte, in modo che nessuno resti indietro. Guardiamo ai giovani disorientati per l’incertezza del futuro, alle famiglie che vivono sulla soglia della povertà, ai sofferenti che non hanno livelli di assistenza adeguata, ai disoccupati. Siano questi gli anni della realizzazione di quei servizi dei quali Siracusa è carente. Non si trascuri il dato della bassa partecipazione al voto che segna una distanza sempre più profonda tra i cittadini e le Istituzioni. 
Auguro a tutti buon lavoro confidando nella sicura intercessione di Santa Lucia, nostra patrona”.

Festa di Sant’Antonio di Padova

Si celebra la Festa di Sant’Antonio di Padova. Dopo la tredicina in preparazione alla festa, lunedì, giornata della vigilia alle ore 19.00 la solenne celebrazione sarà presieduta dall’arcivescovo di Siracusa mons. Francesco Lomanto. Martedì, festa liturgica di Sant’Antonio di Padova, alle ore 8.00 il suono delle campane e lo sparo dei mortaretti annunciano il giorno di festa. Alle ore 9.30 solenne celebrazione eucaristica presieduta da mons. Sebastiano Amenta, vicario generale dell’Arcidiocesi di Siracusa. Seguirà la benedizione dei bambini e l’offerta dei gigli al santo. Subito dopo la benedizione e distribuzione del pane votivo.
Alle ore 18.30 solenne uscita del simulacro di Sant’Antonio di Padova e processione per le vie della parrocchia. Al rientro del simulacro in chiesa inizierà l’asta votiva.

“Il modello è la Vergine Maria che accoglie”

Il modello è la Vergine Maria che accoglie, che cammina e che loda”. Lo ha detto l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto nella chiesa Madre di Dio a Siracusa accolto dal parroco don Santo Fortunato e dalla comunità Magnificat e dal gruppo la Legione di Maria. “Accogliere lo Spirito che ci eleva. Camminare per seguire il Signore che ci fa conoscere l’originalità della nostra vocazione e la missione della nostra vita. Infine magnificare il Signore per diffondere la presenza di Gesù con la nostra vita” ha detto mons. Lomanto.

Giovedì 8 giugno al Santuario della Madonna delle Lacrime

Solennità del Corpus Domini

Domenica 11 si celebra la Solennità del Corpus Domini. Ogni singola Comunità cittadina si organizza per un’unica celebrazione eucaristica pomeridiana, con la partecipazione di tutti i sacerdoti insieme ai gruppi, associazioni e movimenti per manifestare pubblicamente la propria fede anche con la processione per le vie della città.
A Siracusa (eccezionalmente visto che domenica ci sarà il ballottaggio previsto per le elezioni amministrative) la celebrazione eucaristica, presieduta dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto, avrà luogo giovedì 8 alle ore 19.00 nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime.
Al termine della celebrazione, la processione eucaristica muoverà dal Santuario per giungere al piazzale del Pantheon dove si concluderà con la riflessione dell’Arcivescovo e la benedizione eucaristica. Durante la processione la Comunità del nostro Seminario aiuterà a pregare, meditare e cantare insieme.