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La messa delle 8.30 dal Santuario tutti i giorni in diretta su TV2000

La messa giornaliera (feriale e domenicale) delle ore 8,30 trasmessa in diretta sulla emittente televisiva Tv2000 dalla Basilica Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa.

Per il mese di agosto, in preparazione al 66mo Anniversario della Lacrimazione della Madonna, la messa giornaliera (feriale e
domenicale) delle ore 8,30 è trasmessa in diretta sulla emittente televisiva Tv2000 dalla Basilica Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa.
TV2000 è visibile sul digitale terrestre canale 28, sul satellite al canale 157
Sky, sulla piattaforma satellitare al canale 18, in streaming su
www.tv2000.it e dal telefonino sull’App TV2000.
Sempre dal Santuario, la messa delle ore 10,00 delle domeniche e del giovedì 15 agosto (Solennità dell’Assunzione di Maria SS.ma al Cielo), è trasmessa in diretta dall’emittente televisiva Rete4 di Mediaset.
La messa, trasmessa in diretta TV, è un servizio di preghiera e di carità offerto per milioni di fedeli impossibilitati a recarsi fisicamente in Chiesa, tra cui anziani, ammalati e detenuti.

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Giornata diocesana dei giovani

“La verità ci renderà liberi” è il titolo della Giornata Diocesana dei Giovani che si terrà a Siracusa, sabato 28 settembre.
Abbiamo già tenuto due incontri organizzativi e abbiamo ridefinito il tema della giornata, il programma dell’evento, le attività laboratoriali e lo spettacolo serale” spiegano i referenti della Pastorale giovanile don Santino, Damiano e Marisa.
Vi invitiamo a realizzare con i vostri giovani delle presentazioni sul tema “La verità ci renderà liberi” utilizzando i seguenti generi rappresentativi: cortometraggio/videoclip (durata max 4 minuti), canzone/brano musicale (inedito durata max 3 minuti), danza, poesia, fotografia, pittura e scultura. I lavori saranno presentati durante la nostra Giornata e ci consentiranno di rendere ancor più protagonisti i nostri giovani partecipanti“.

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Ritorna “Strepitus silentii” alla catacomba di San Giovanni

Torna venerdì 2 agosto, Strepitus silentii … le notti delle catacombe
Le visite notturne teatralizzate si rinnovano pur nella tradizione di un’iniziativa consolidata giunta alla quindicesima edizione.
Alcune serate fanno già registrare il tutto esaurito di prenotazioni, italiani, ma soprattutto stranieri che sono incuriositi da un’esperienza che permette di vivere un sito unico e suggestivo come la catacomba di San Giovanni a Siracusa in un insolito orario notturno. 
Una visita che consente momenti di riflessione e meditazione sul percorso della vita cristiana all’interno del sito. Le catacombe rappresentano la più cospicua testimonianza monumentale della fede cristiana delle origini, e sono il tempio dei primi martiri. Le voci narranti, accompagnate dal suono di un flauto, consentono a chi intraprende questo “viaggio” notturno nella catacomba di vivere un momento di intensa spiritualità. L’iniziativa, ideata e promossa da Kairós, aiuta a comprendere quanto complessa e significativa fu la realtà di Siracusa e della sua comunità cristiana in epoca romana. Ogni angolo della Catacomba è un’immersione nella storia.
Voci recitanti sono Marinella Scognamiglio, Doriana La Fauci, Caterina Pugliese, Lorenzo Faletti, accompagnati dal flauto da Romualdo Trionfante e Luciano Maria Moricca.

La locandina di Strepitus Silentii


Anche quest’anno parte del ricavato di “Strepitus Silentii … le notti delle catacombe”, un progetto promosso dall’Ufficio per la Pastorale del Turismo dell’Arcidiocesi di Siracusa e dalla Custodia della Catacomba di San Giovanni, dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e in collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose
“San Metodio”, sarà devoluto in beneficienza. Quest’anno Strepitus sarà concentrato in tutti i venerdì, sabato e domenica di agosto.
Previste due visite: alle ore 21.00 e alle ore 22.30.

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Presentata una campagna contro la pedofilia: spot e numero verde

Non lasciare che i tuoi pensieri si trasformino in azione

Prevenire per fermare quegli istinti ed evitare che possano provocare altre vittime. L’associazione “Padre Massimiliano Maria Kolbe” onlus ha lanciato stamane una campagna per poter intercettare coloro che pensano di potere abusare di minori intervenendo con un percorso di primo sostegno psicologico ed un percorso curativo che possa eliminare nella loro vita la tendenza alla pedofilia e all’abuso. L’obiettivo è tutelare i minori. 

Noi pensiamo che, così come altre malattie, si può prevenire – ha spiegato don Marco Tarascio, presidente dell’associazione “Padre Massimiliano Maria Kolbe” onlus -. Ci sono tante associazioni che si occupano della tutela dei minori in particolare nella lotta contro la pedofilia. Abbiamo pensato che come tutte le situazioni che affliggono le persone, qualsiasi malattia, la prevenzione evita costi superiori. In questo caso la prevenzione potrebbe evitare costi nelle vittime del fenomeno della pedofilia. Abbiamo lanciato numero verde in rete nazionale per potere agganciare chi  ha un rimorso prima di commettere un atto. Potremmo essere tacciati di pensare ai carnefici e non alle vittime, ma noi vogliamo prevenire la carneficina”.

Salvo Libranti e don Marco Tarascio

Lo spot sarà veicolato tramite i canali social e le emittenti televisive che vorranno trasmetterlo. La campagna prevede anche la diffusione di materiale cartaceo. E’ attivo da oggi il numero verde gratuito 800 111 686 al quale risponderà un team di specialisti psicologi 24 ore su 24, garantendo l’anonimato. L’invito è non lasciare che i pensieri si trasformino in azione.

Uno spot coraggioso – ha spiegato lo psicologo Salvo Libranti -. Il tema è difficile e scabroso. E’ una scommessa perché il fenomeno è contaminato dal senso della vergogna che è il tema che vive chi è affetto da questa patologia. L’idea è di potere intervenire per offrire una possibilità di cura e di terapia a persone che soffrono questa patologia. Sappiamo che tante volte chi è stato vittima diventa abusante. Non in tutti i casi ma c’è un’alta percentuale. Il video intercetta varie classi sociali perché il fenomeno è trasversale, così come sono varie le età. Occorre offrire la possibilità di un ascolto competente ed un percorso terapeutico che possa condurre queste persone a razionalizzare la problematica e a liberarsene nella migliore delle ipotesi o a poterla gestire in qualche modo. Non sempre possiamo sperare nel superamento totale del problema ma in un miglior controllo dell’impulso stesso. Una frase di Einstein dice: “il mondo è pericoloso non a causa di quelli che fanno del male ma di coloro che guardano e lasciano fare”. L’intento di questo spot è quello di non lasciare fare ma intervenire“. Per la realizzazione del video si ringrazia Fabio Fortuna, che si è occupato delle riprese e del montaggio; Sandro Faro, autore delle musiche; l’attrice Doriana La Fauci, e infine Sebastiano Aglianò che ha coordinato gli studenti dell’Accademia del Dramma Antico che hanno gratuitamente prestato la loro voce.

Lo spot per la campagna contro la pedofilia
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Una messa per il vice brigadiere brutalmente ucciso a Roma

Il Santuario della Madonna delle Lacrime si unisce al dolore dei familiari e dell’Arma dei carabinieri per la barbara uccisione del vice brigadiere Mario Cerciello Rega. Una giovane vita spezzata nell’esercizio del proprio dovere a servizio della comunità civile.

“Sposato da pochi giorni, uomo generoso e attento ai bisogni degli ultimi e degli ammalati, barelliere per l’Ordine di Malta, accompagnava in pellegrinaggio i pellegrini a Lourdes e a Loreto, dedito ai senza fissa dimora della Stazione Termini di Roma, a cui portava viveri ed abiti, dal Cielo proteggerà la sua famiglia e l’Arma dei Carabinieri” ha scritto don Aurelio Russo, rettore della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime.

Lunedì 29, alle ore 19.00, presso la Basilica Santuario Madonna delle Lacrime sarà celebrata una messa in suffragio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega e dei caduti di tutte le forze dell’ordine.

Il momento di preghiera inizierà con la processione da via degli Orti 11 a partire dalle 18.00. Per l’occasione, i carabinieri in pensione dell’Associazione Nazionale Carabinieri porteranno a spalla la varetta con la copia della Madonnina fino al Santuario della Madonna delle Lacrime, dove alle ore 19,00 sarà celebrata la Messa.  

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L’impegno della Chiesa italiana contro gli abusi: formare, prevenire, cambiare la cultura

Formazione, confronto, obiettivi condivisi, programmazione: questa la sintesi dell’incontro collegiale del Servizio nazionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della Cei con vescovi delegati regionali provenienti da tutta Italia svoltosi il 24 e 25 luglio a Roma.

“Una tappa importante” ha detto mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, rivolgendosi ai vescovi convenuti, “perché, come Pastori, ci sono richieste un’attenzione e una cura ancora maggiori”. Per questo, ha spiegato, “essere qui oggi non è solo un venire ad acquisire informazioni, ma un ragionare tra noi, confrontandoci, per fare cultura e costruire una rete ecclesiale con uno stile di comunione, di ascolto e di vigilanza”.

Linea condivisa e rilanciata da mons. Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia e presidente nazionale del Servizio: “Un incontro fatto di comunicazioni, di spazi di dialogo, di domande”. Mons. Ghizzoni ha ricordato l’ampio consenso che ha accompagnato l’approvazione delle nuove Linee guida nel corso dell’assemblea generale di maggio – disposizioni “innovative” e “impegnative” – e ha ribadito il ruolo di aiuto e di supporto messo a disposizione dal Sntm verso i vescovi italiani.

Nel corso dei lavori si è dato spazio anzitutto all’importanza della formazione e della prevenzione, attraverso la presentazione di strumenti formativi, metodi ed esperienze già in essere. Sullo sfondo, ma ben presenti nel dibattito, la “Lettera al popolo di Dio” di Papa Francesco e il motu proprio “Vox estis lux mundi”.

In particolare, padre Amedeo Cencini, religioso canossiano, formatore e psicoterapeuta, ha ricordato che “il tempo che stiamo vivendo nella Chiesa impone una revisione radicale e concreta delle nostre prassi formative all’ordinazione presbiterale come alla consacrazione religiosa”, ripensando “gli ambiti della formazione umana (e affettivo-sessuale) e dell’identità ministeriale all’interno d’una concezione integrale della formazione”. Don Gottfried Ugolini, sacerdote e psicologo, responsabile del Servizio specialistico per la prevenzione e la tutela dei minori, ha portato l’esperienza quasi decennale dello sportello diocesano di Bolzano-Bressanone per la tutela e prevenzione dei minori da abusi sessuali e altre forme di violenza. Un servizio nato con atteggiamento proattivo che, negli anni, ha saputo diventare un punto di riferimento positivo attraverso l’applicazione di un leitmotiv preciso: “passi piccoli, passi continui, passi verificabili”.La psicologa e formatrice Anna Deodato si è invece soffermata sulle modalità di ascolto e accoglienza delle persone abusate, rimarcando che “una persona ferita non è un ‘caso’: ne va sempre preservata la dignità e l’integrità” e che la domanda centrale delle vittime, anche se non esplicitata, “è sempre la stessa: mi credi?”.

Nel corso della presentazione delle indicazioni operative per la costituzione dei Servizi diocesani e interdiocesani, sono state ricordate le iniziative già in essere sul territorio che dimostrano l’attenzione e la sensibilità in crescita su questi temi.

L’illustrazione e il commento passo a passo delle Linee guida, è stato occasione di approfondimento su settori specifici e particolare attenzione è stata dedicata ai rapporti con le autorità civili, stante l’innovativa previsione di un obbligo morale di denuncia svolta l’indagine previa e accertata la credibilità dei fatti. “Obbligo morale e non coercizione del sistema giuridico – ha spiegato don Gian Luca Marchetti, cancelliere della curia di Bergamo –,

perché deriva da una convinzione etica profonda il cui fine è il conseguimento della giustizia e della verità”.

Da più parti, durante i momenti di confronto con i vescovi, è stata evidenziata l’importanza della finalità dell’ascolto e dell’accompagnamento, in un’ottica di crescita e rinnovamento, senza però nascondere criticità e resistenze, né la complessità dei molteplici obiettivi da tenere in considerazione che richiedono, sempre di più, competenze specifiche e operatori adeguatamente formati.

Il convegno appena concluso, ricco di interazioni e di impulsi propositivi, è stato dunque un punto di partenza che apre ad orizzonti di interventi specifici, di approfondimenti mirati e di azioni concrete. Per questo è già in programma, per il prossimo novembre, un appuntamento di verifica e di programmazione ulteriore.

Emanuela VinaiAgenzia SIR

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Analisi su una una ricerca sul comportamento degli adolescenti

L’ansia “da social” dei giovani

Tre adolescenti su dieci dichiarano di avere l’ansia prima di pubblicare una foto sui social, per paura che possa non piacere o venga criticata. Il 66% di loro controlla minuziosamente chi mette like ai post pubblicati e anche chi guarda le loro storie. I dati dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza. raccontano di ragazzi insicuri, appesantiti dal timore del giudizio degli altri e vincolati alla popolarità di quanto pubblicano in rete. Significativamente – anche se sa pure di resa – Instagram sta iniziando a nascondere i like sotto le immagini e i video pubblicati.
La Chiesa, scriveva Francesco nel Messaggio per la GMCS di quest’anno, è “una rete tessuta dalla comunione eucaristica, dove l’unione non si fonda sui “like”, ma sulla verità, sull’amen, con cui ognuno aderisce al Corpo di Cristo, accogliendo gli altri”.
Alla nostra responsabilità di educatori far sì che i nostri ragazzi si sentano guardati, amati e stimati per quello che sono, non per come si presentano o vengono considerati sui social.

Don Ivan Maffeis
Direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali,


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