In apertura l'anteprima del docufilm sulla Madonna delle Lacrime
Assemblea Diocesana in Santuario
E’ tornato alla casa del Padre Marco Fatuzzo, 80 anni, dirigente scolastico in pensione, ex sindaco di Siracusa.
La camera ardente è stata allestita nella parrocchia del Santissimo Salvatore e lunedì 3 nel salone “Paolo Borsellino” di palazzo Vermexio. Martedì mattina in Cattedrale e nel pomeriggio, alle ore 15,30 , saranno officiati dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto i funerali al Santuario della Madonna delle Lacrime.
Fatuzzo è stato il primo sindaco della città, espressione del Centrosinistra, ad essere votato con un’elezione diretta, nel 1994. Ha dedicato la sua vita alla scuola, come preside dell’Istituto tecnico commerciale Alessandro Rizza.
Nel 1998 si è ricandidato per un secondo mandato ma in quell’occasione il Centrosinistra si spaccò in due tronconi e così Fatuzzo, sostenuto da Rinnovamento Italiano e la Rete, si fermò al primo turno mentre a vincere al ballottaggio fu Enzo Dell’Arte. Durante la sindacatura di Fatuzzo avvenne la storica visita a Siracusa di Giovanni Paolo II.
Lo incontravi nello sguardo che invitava al libero confronto. Il suo dialogo con l’interlocutore è stato sempre garbato, elegante, raffinato. Per decenni, la sua presenza siracusana nella Città e nella Diocesi è stata certamente tra le migliori, perché vissuta nella generosa disponibilità e nell’autentico servizio.
Dal suo sguardo traspariva anche quella nitida interiorità maturata attraverso sagge tensioni e profonde esperienze. Non ostentava nessuna superiorità culturale, ma si comprendeva bene e subito lo spessore della sua formazione.
Apparteneva a questa nostra periferia “pensante” che sa guardare oltre, verso un cammino di crescita per la realizzazione di realtà più umane, alternative ai contesti di annebbiamento delle coscienze. Per queste tensioni, Marco Fatuzzo si è innervato con passione nella vita comunitaria per creare nuovi stabili ponti di umanità, per conquistare spazi di qualità, per continuare a essere testimonianza di speranza, per scoprire le superiori dimensioni della Vita.
Nel nostro Territorio – in diverse e autorevoli realtà educative e istituzionali – la sua presenza è stata creativa, da coraggioso e pur sempre discreto protagonista. Anche nella vita del nostro “Cammino” ha promosso iniziative redazionali per una fede giornalistica tenace che non si accontenta di assistere al mero scorrere della storia ma che vuole attivamente partecipare.
Marco ci ha aiutato a camminare nel migliore dei modi, con umanità alternativa alla tentazione dell’indolenza, pure per orientare e invitare a plasmare coscienze.
Come ricordarlo adesso che non ci accompagna più? Abbiamo certamente perduto la gioia tutta umana di incontrarlo amichevolmente nella Città e nella Diocesi con il suo bonario sorriso e il suo non comune equilibrio interiore e relazionale.
Lo ricorderemo per la sua naturale signorilità, per la sua raffinata cultura che lo poneva su un livello di rispetto. Lo ricorderemo soprattutto come caro Amico del nostro Tempo!
Gianni Failla
Giovedì 6 novembre, alle ore 17.30, nel centro congressi del Santuario Madonna delle Lacrime, la presentazione in anteprima del docufilm sulla Madonna delle Lacrime “Piange una madre. I giorni in cui la Madonna versò lacrime a Siracusa“. Interverranno don Aurelio Russo, rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime; Vincenzo Morgante, direttore di Tv 2000; mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa. La messa in onda in prima Tv avverrà sempre giovedì 6 novembre alle 21.10 su Tv2000.
Il documentario ripercorre i quattro giorni – dal 29 agosto al 1° settembre 1953 – in cui un piccolo quadro di gesso raffigurante il Cuore Immacolato di Maria cominciò a versare lacrime nella camera da letto di due giovani sposi, Antonina e Angelo Iannuso, in attesa del loro primo figlio.
Tutta Siracusa accorre per vedere con i propri occhi l’evento inspiegabile che si ripete più volte, mentre la notizia si sparge portando in Via degli Orti, nella Borgata di Santa Lucia, migliaia di fedeli e curiosi. Il fenomeno viene raccontato da giornalisti e da fotografi e cineamatori che, con i loro obiettivi, fissano per sempre le lacrime che scendono dagli occhi della Madonnina.
Il secondo giorno, domenica 30 agosto 1953, il testimone oculare Nicola Guarino registrò con la sua cinepresa da 9,5mm eccezionali particolari della Madonna che stava piangendo. Oggi per la prima volta le immagini della lacrimazione filmate da Nicola Guarino, restaurate e digitalizzate, vengono mostrate per intero in alta definizione, mentre i testimoni oculari raccontano i quattro giorni che hanno segnato la storia della città.
Al documentario, a cura di Fausto Della Ceca, Valeria Castrucci e Anna Lavinia, partecipano tra gli altri: l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto; il Rettore del santuario Madonna delle Lacrime, don Aurelio Russo e Mariano Iannuso, figlio di Antonina e Angelo nato il 25 dicembre del 1953. La messa in onda coincide con l’anniversario della dedicazione del Santuario avvenuta il 6 novembre 1994 con la preghiera di consacrazione di Papa Giovanni Paolo II.
Sabato 1 novembre alle ore 18.30 inaugurazione del recupero strutturale e formale del Tabernacolo della chiesa del Pantheon di Siracusa. L’intervento sull’Empireo Angelico della custodia del SS. Sacramento realizzato nel 1968 dal prof. Giuseppe Campanelli, si è reso necessario in seguito all’evento spiacevole del 13 agosto scorso che ha portato al danneggiamento della corona angelica e della porticina del tabernacolo.
Sabato verrà celebrata alle ore 18.30 la S. Messa di Ognissanti e, nell’occasione, sarà benedetta dal parroco don Massimo Di Natale l’opera restaurata e presentata alla Comunità dallo storico d’arte prof. Paolo Giansiracusa.
L’opera viene riconsegnata, dopo il recente recupero strutturale e formale, dagli scultori proff. Giuseppe Pravato, Giuseppe Forzisi e Salvatore Canigiula che presenzieranno insieme ai figli del prof. Campanelli. Soddisfatto si è detto il parroco, don Massimo Di Natale, custode del Sacrario del Pantheon di Siracusa, che ha voluto fortemente il recupero della custodia del Ss. Sacramento.
Giovedì 30 ottobre, alle ore 19.00, nella parrocchia Cristo Re di Lentini, gli Uffici diocesani per la pastorale sociale e del lavoro, giustizia, pace e custodia del creato e la Pastorale giovanile insieme con Progetto Policoro e Caritas diocesana, invitano ad un momento di preghiera sui passi di don Tonino Bello, testimone dell’anno del Progetto Policoro. “Pellegrini di speranza – Artigiani di pace” è il titolo dell’iniziativa.
“L’artigiano non lavora tra i proclami roboanti e, la forza e l’ingegno che usa serve per modellare la materia al fine di comporre un’opera unica e straordinaria, anche se con qualche difetto, ma questo qualifica e arricchisce. La nostra invocazione e preghiera continui sull’esempio di don Tonino Bello”.
La terza Assemblea sinodale ha approvato con 781 “placet” su 809 votanti il Documento di sintesi del Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia, dal titolo “Lievito di pace e di speranza”.
I partecipanti tra Vescovi, delegati delle Diocesi e invitati, hanno votato il testo preparato sulla base degli emendamenti emersi nel corso della seconda Assemblea sinodale, attraverso un intenso lavoro della Presidenza CEI, del Comitato del Cammino sinodale, del Consiglio Permanente, degli Organismi della CEI (Commissioni Episcopali, Uffici e Servizi della Segreteria Generale) e delle Regioni ecclesiastiche.
“Una volta che oggi questa Assemblea sinodale ha congedato il testo con il suo voto, è ora compito dei Pastori assumere tutto, individuare priorità, coinvolgere forze vecchie e nuove per dare corpo alle parole. Collegialità e sinodalità”, ha ricordato il Card. Matteo Zuppi, Presidente della CEI, nelle sue conclusioni. “La prossima Assemblea Generale della CEI – ha spiegato – avrà proprio la discussione su questo documento come tema portante”. Come stabilito dal Consiglio Permanente nella sessione autunnale di settembre, infatti, la Presidenza della CEI nominerà un gruppo di Vescovi che, coadiuvato dagli Organi statutari, elaborerà, sulla base del Documento, priorità, delibere e note che saranno al centro dell’Assemblea Generale di novembre 2025.
Nel suo intervento introduttivo, Mons. Erio Castellucci, Presidente del Comitato Nazionale del Cammino sinodale, ha voluto ripercorrere il cammino compiuto: “la nota della bellezza mi pare in grado di riassumere questi quattro anni. La bellezza, per i cristiani, non è solo armonia, ma è dono, impegno, sacrificio. Sono stati quattro anni belli, che ora possiamo vivere con gioia ed entusiasmo, come dice Papa Leone”, ha affermato evidenziando che “il voto non è dato per spirito di partito o di corporazione, ma nella piena coscienza di essere membra di Cristo e, come tali di dare il proprio contributo all’edificazione dell’intero corpo”.
Anche padre Sabino Chialà, Priore di Bose, nella meditazione che ha aperto i lavori, ha sottolineato che “i passi, quando sono veri, trasformano”. “Non si può camminare restando gli stessi. Perché, camminando, si incontrano volti nuovi, e con essi domande di senso e sfide inattese, e dunque s’impongono scelte. Scelte che non tradiscono ma approfondiscono il ‘deposito della fede’, che aiutano a comprendere meglio e a rimanere fedeli al Vangelo di Gesù Cristo”.
Le preferenze sul Documento di sintesi sono state espresse in modalità elettronica, a scrutinio segreto: “favorevole” (placet) o “non favorevole” (non placet) sull’introduzione, sulla prima parte e sulle proposizioni in essa contenute (55), sulla seconda parte e sulle relative proposizioni (37), sulla terza parte e sulle sue proposizioni (32) e sull’intero Documento di sintesi.
“La discrepanza rispetto al numero dei votanti sulle varie parti del Documento è dovuta a motivi tecnici e al fatto che alcuni partecipanti all’Assemblea avevano già programmato il loro rientro in Diocesi prima della conclusione dei lavori per impegni già fissati”, ha precisato Mons. Valentino Bulgarelli, Segretario del Comitato Nazionale del Cammino sinodale.
(articolo da https://camminosinodale.chiesacattolica.it)
Martedì 28 ottobre alle ore 18.30, nella sala lignea della Biblioteca Arcivescovile Alagoniana (ingresso da via Santa Lucia alla Badia) a Siracusa, sarà presentato il volume “Decidere è scegliere. Rosario Livatino. Credere, Sperare e Amare” di Tommaso Pace, Anna Viola e don Andrea Zappulla.
L’iniziativa, nell’ambito di “Appuntamento in Biblioteca”, sarà presentato da Lucia Bongiorno, giudice del Tribunale di Reggio Calabria, e don Luca Saraceno, docente di Discipline filosofiche. Modera Nicolò Saetta, vicepresidente Aiga di Siracusa.
Un gruppo di 58 delegati diocesani, accompagnati da due delegati regionali e dal vescovo mons. Cesare Di Pietro, ausiliare di Messina, rappresenterà la Sicilia alla terza assemblea sinodale delle Chiese d’Italia. Saranno presenti anche il vescovo di Acireale mons. Antonino Raspanti, presidente della CESi e appartenente alla Presidenza del Comitato nazionale del Cammino sinodale e mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa.
L’appuntamento si terrà a Roma da venerdì 24 a domenica 26 con l’obiettivo di approvare il documento che guiderà il cammino comune delle comunità ecclesiali nei prossimi anni.
Il lavoro preparatorio è stato frutto di un percorso coinvolgente, che ha visto le comunità parrocchiali di tutte le diciotto diocesi isolane partecipare attivamente, con incontri e verifiche sul documento finale. La riunione plenaria nella Conferenza Episcopale Siciliana ha visto la partecipazione congiunta di delegati e vescovi, tra cui il vescovo mons. Di Pietro, che ha dichiarato:
«Abbiamo dato un’ultima verifica al documento e insieme ne abbiamo constatato punti di forza, individuato le idee guida, le linee portanti e, anche, gli eventuali emendamenti lievi da apportare al testo che è, comunque, il punto di convergenza di un lungo cammino sinodale vissuto insieme come comunità ecclesiali locali della nostra Sicilia e di tutta l’Italia».
Il documento mette in luce i punti di forza delle Chiese di Sicilia, come il calore, l’accoglienza, l’apertura e l’inclusività, che rappresentano la testimonianza dell’ospitalità che da sempre caratterizza l’Isola, crocevia di civiltà e storia. La ricchezza di beni culturali, artistici e naturalistici della regione viene riconosciuta come una risorsa potente per trasmettere fede alle nuove generazioni.
Non mancano le sfide: il documento mette in evidenza le ferite del territorio, come la fuga dei giovani, lo spopolamento delle aree interne, le difficoltà economiche e amministrative, e l’aumento di problematiche sociali tra i giovanissimi, come l’abuso di droghe e alcool. La Chiesa vuole contribuire al riscatto morale, sociale ed ecclesiale della Sicilia, portando speranza e rinnovamento.
Il cammino sinodale, fondamentale per rafforzare il senso di comunità e di fede, rappresenta un momento di ascolto e condivisione per tutta la regione ecclesiastica, che si impegna ad essere sempre più vicina alle esigenze e alle speranze dei propri cittadini.
Venerdì 24 ottobre ricorre il quinto anniversario dell’Ordinazione episcopale e dell’ingresso in Diocesi dell’arcivescovo mons. Francesco Lomanto.
“Nel porgegli i nostri sinceri e filiali auguri – scrive il vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Sebastiano Amenta – ed invocando l’intercessione della Madonna delle Lacrime, eleviamo al Signore la nostra corale preghiera per ottenergli «la pienezza di ogni grazia e benedizione dal Cielo». Cristo Buon Pastore gli conservi uno «sguardo contemplativo, davanti alla realtà del nostro mondo, nella concretezza del proprio ministero e nella comunione con la Chiesa ed con un cuore
compassionevole, capace di entrare in comunione con gli uomini e le donne del nostro tempo, per i
quali deve essere testimone e servitore della speranza»”.
Questa ricorrenza sarà ricordata nella concelebrazione Eucaristica del prossimo 6 novembre nell’anniversario della Dedicazione del Santuario della Madonna delle Lacrime.
Padre Gonzalo Gonzales Alvarado e padre Edixon Josè Gutierrez Alvarez sono i due sacerdoti ai quali è stata affidata al cura pastorale della comunità parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù ad Augusta. A presentarli è stato l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto.