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Nasce il gruppo Devoti e Portatori

Nasce il gruppo Devoti e Portatori della Deputazione della Cappella di Santa Lucia.
La Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha ritenuto di creare un nuovo gruppo nell’ambito delle numerose attività di sostegno e diffusione del culto verso la Santa Patrona Lucia.
Per spiegare i motivi che hanno portato alla nascita del gruppo la Deputazione ha organizzato un incontro per sabato 11 ottobre alle ore 16.00 presso la Chiesa di Santa Lucia alla Badia.

L’appartenenza al gruppo dà il diritto e la possibilità, se si vuole, di iscriversi al nuovo Albo dei Portatori della Deputazione della Cappella di Santa Lucia. Proprio per questo motivo è stato predisposto un preciso regolamento.
Tutti i fedeli cristiani che vivono o desiderano vivere una particolare devozione verso Santa Lucia possono aderire al nuovo gruppo e prestare così il proprio ministero al servizio ed al culto della Santa Patrona – ha spiegato il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Sebastiano Ricupero. Tutti possono sentirsi chiamati, a partire dai sedici anni in poi. Pensiamo sia giunto il tempo di provare a pensare in modo un po’ diverso la partecipazione alla fede ed in particolare al culto verso Santa Lucia, proponendo la possibilità di manifestare attivamente la devozione durante tutto l’anno, non solo in occasione di un momento”.
Coloro che desiderano aderire a questa nuova proposta possono partecipare all’incontro sabato 11 o contattare la Deputazione all’email info@deputazionecapelladisantalucia.it

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Lomanto: “Mantenere la cura e il rispetto del creato”

Dobbiamo sempre mantenere la cura, la custodia e il rispetto del creato. Anche se pensiamo di avere una fonte di energia immensa dobbiamo rispettare il consumo di acqua e il consumo di energia“. Lo ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, a conclusione dell’incontro nel salone della parrocchia Madre di Dio a Siracusa, sulle comunità energetiche come proposta per le diocesi.
I lavori sono stati aperti dagli interventi di don Giuliano Salvina, direttore dell’Ufficio nazionale per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso della Cei, e don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio Nazionale per i problemi sociali ed il lavoro della Cei. La Conferenza episcopale italiana ha presentato un vademecum sulle comunità energetiche rinnovabili che rappresenta una guida specifica per le parrocchie e gli enti religiosi per supportare nella creazione e gestione delle Cer.
Nel documento si sottolinea l’indole attuale del cammino della Chiesa, che non si ferma ad un insegnamento ma ad una dottrina. La Chiesa non lancia delle idee, degli orientamenti semplicemente etici, ma scende nei particolari – ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto -. Il documento offre orientamenti precisi e puntuali, che riguardano la società di oggi: la transizione energetica, la comunità energetica. Ci aiutano a riscoprire il senso della comunità, della partecipazione e della corresponsabilità. Infine una rivoluzione etica e culturale che deve interessarci. Si deve capire, ci si deve organizzare. Ma riflettiamo, organizziamo e proviamo a metterci su questa scia perchè è fondamentale“.
E’ stata la prof.ssa Marisa Meli, docente di Diritto privato all’università di Catania, a spiegare cosa è una comunità energetica, gli aspetti normativi e quali sono i vantaggi.
La comunità energetica rappresenta un tema di grande attualità che è stato colto anche dalla Chiesa Cattolica italiana che ha prodotto un vademecum sulle Cer che propone alle Diocesi perchè possa diventare una proposta operativa e concreta e realizzare un’alternativa all’offerta dell’energia anche a comunità diocesane, locali e cittadine. E’ un investimento che interesserà la Chiesa soprattutto siamo sicuri che si creeranno tutte le condizioni perchè diventi prassi in tutte le Diocesi” ha spiegato don Santo Fortunato, direttore dell’Ufficio per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso dell’Arcidiocesi di Siracusa.
All’ing. Andrea Noè dell’Ufficio per i Beni culturali e l’edilizia di culto dell’Arcidiocesi di Siracusa, il compito di spiegare nel dettaglio il funzionamento di una comunità energetica e le opportunità anche per i condomini. Infine don Claudio Magro, direttore dell’Ufficio per i problemi sociali ed il lavoro dell’Arcidiocesi, ha tracciato un bilancio dei quattro incontri del mese del Creato: “Sono stati quattro appuntamenti ricchi di spunti per poter intraprendere alcune azioni di comunione e condivisione: dal primo che abbiamo vissuto insieme ad alcune confessioni religiose o la passeggiata immersiva. Sono state occasioni che ci hanno dato modo di conoscere lo stare insieme, il creato, la sua custodia e quindi poter avviare azioni concrete che possano metterci in cammino e avviare processi di attenzione, di rispetto e cura del Creato. Ma non dimentichiamo le persone, perché le relazioni sono la principale opportunità di incontro e di conoscenza e ricchezza personale“.
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Giubileo regionale dedicato alle corali

Una bella iniziativa che, in occasione dell’Anno Giubilare, vuole coinvolgere una delle realtà più preziose delle nostre comunità: i Cori delle Cattedrali e delle nostre parrocchie, che con passione e dedizione animano la preghiera delle nostre liturgie“.

Così il vescovo di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa, delegato della Conferenza episcopale per la Liturgia, annuncia il Giubileo regionale dedicato alle corali che si terrà domenica 12 ottobre presso il Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa, luogo caro alla devozione del popolo siciliano e simbolo della misericordia e della speranza.

L’appuntamento ha una triplice valenza indicata dallo stesso Ufficio liturgico regionale: “Sarà un’occasione per ritrovarci come Chiesa in cammino, per esprimere gratitudine a quanti, attraverso la musica e il canto, si pongono al servizio dell’assemblea liturgica. Sarà anche un momento di formazione e confronto, perché il canto liturgico non sia solo esecuzione musicale, ma autentico ministero che aiuta il Popolo di Dio a pregare, a lodar e ad entrare nel mistero celebrato“. Ma il Giubileo delle Corali sarà anche un “segno di comunione tra le nostre diocesi, un’occasione per mettere in rete le diverse esperienze, valorizzare i talenti presenti e camminare insieme nella bellezza e nella verità della liturgia“.

Il programma del Giubileo prevede:

Ore 14:15 Accoglienza dei partecipanti presso la Cripta del Santuario, momento iniziale di raccoglimento e fraternità
Ore 14:45 Celebrazione dell’Ora Nona
Ore 15:00 Saluto di mons. Giuseppe La Placa, Vescovo di Ragusa e Delegato per la Liturgia della CESi, e Lectio Magistralis sul tema “Il giubilo in canto della Vergine Maria”, tenuta da Mons. Giuseppe Liberto, Maestro emerito della Cappella Musicale Pontificia detta “Sistina”
Ore 16:15 Prove di canto con tutti i cori presenti
Ore 17:00 Pellegrinaggio Giubilare verso la Basilica Superiore del Santuario, a seguire la Celebrazione Eucaristica con tutti i cori

Per quanto riguarda i canti, l’Ufficio diretto da don Rino Lauricella Ninotta ha stilato un programma. Questa la proposta:

1. Inno Giubileo 2025: Pellegrini di Speranza
2. Canto d’Ingresso: Cielo nuovo (Liberto)
3. Kyrie e Gloria Missa VIII De Angelis
4. Salmo Responsoriale: XXVIII Domenica del Tempo ordinario Anno C (Di Blasi)
5. Alleluia: Di Blasi
6. Canto d’Offertorio: Benedetto sei Tu Signore (Frisina)
7. Sanctus Missa De Angelis
8. Anamnesi e Dossologia: Di Blasi
9. Agnus Dei Missa De Angelis
10. Canto di Comunione: Nella Cena del Signore (Miserachs)
11. Canto di Lode: Luce gentile (Ortolano)
12. Canto alla Beata Vergine Maria: Ave, speranza nostra (Di Blasi)

Tutti gli spartiti  dei canti in ordine di esecuzione sono stati raccolti e messi a disposizione dei direttori diocesani per la musica sacra e dei responsabili del canto liturgico nelle Cattedrali e nelle parrocchie.

Canti per la Santa Messa nel Giubileo delle Corali di Sicilia

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Messa in suffragio di mons. Costanzo

Giovedì 2 ottobre ricorre il trigesimo della morte dell’arcivescovo emerito, mons. Giuseppe Costanzo.
L’arcivescovo, mons. Francesco Lomanto, mentre invita la Comunità diocesana ad unirsi in preghiera nel suo grato ricordo, comunica che presiederà la concelebrazione Eucaristica in suffragio del Pastore scomparso nella Chiesa Cattedrale giorno 2 alle ore 17.00.

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Messa alla presenza delle reliquie di Padre Pio

Lunedì 29 settembre, alle ore 18.00 si terrà il pellegrinaggio mensile ed il Giubileo dei Pellegrini della Speranza dalla Casa del Pianto di via degli Orti al Santuario, dove si pregherà con l’atto di Affidamento alla Madonna delle Lacrime. Alle ore 19.00 sarà celebrata la santa messa giubilare alla presenza delle Reliquie di Padre Pio da Pietrelcina (il saio, il guanto, il crocifisso e una reliquia del suo corpo).

Durante la celebrazione si pregherà per don Salvatore Arnone, nel trigesimo della sua morte. Padre Arnone ha svolto il suo ministero sacerdotale a servizio della Chiesa e per un lungo periodo nel Santuario Madonna delle Lacrime, guidando numerose missione mariane con il Reliquiario delle Lacrime.

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Prendersi cura dell’altro per promuovere la pace

Con questa prima esperienza di Conversazione ecumenica e interreligiosa abbiamo segnato il primo passo di un cammino che, ne sono certo, contribuirà a costruire ponti di pace. Abbiamo compreso che se mettiamo al centro della comune attenzione il “prendersi cura dell’altro” daremo nuova luce ad un umanesimo garante della vera giustizia, promotore della più autentica verità e, finalmente, sarà pace!”.
Lo ha detto don Santo Fortunato, direttore dell’Ufficio per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso dell’Arcidiocesi di Siracusa, a conclusione della conversazione “Custodi della Terra, artigiani di pace”, nella sala del Consorzio Plemmirio, nell’ambito delle iniziative per la pace promosse dall’Ufficio per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso, dall’Ufficio per i problemi sociali ed il lavoro, e dall’Ufficio Pastorale per la cultura.
All’incontro erano presenti rappresentanti islamici e buddisti. Il patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, ha inviato un video messaggio: “Qui in Terra Santa di pace se ne vede poca. Ma noi la dobbiamo difendere nelle nostre parole. C’è bisogno di credere in una prospettiva diversa ma dobbiamo avere il coraggio di reagire. Non dobbiamo arrenderci, non avere rabbia o sfiducia. Dobbiamo reagire all’odio e alla devastazione del territorio con un atteggiamento di cura dell’altro e risvegliare la cura per questa terra che non ci appartiene“.
Pizzaballa ha ricordato: “La Terra Santa non è nostra né dell’altro. E’ di tutti. La narrativa dell’odio, del rancore, della forza fallirà. È solo questione di tempo. Quello che non è costruito nella dignità ha sempre una prospettiva di corto respiro. I palestinesi hanno perso tutto ma tengono viva la loro dignità. Alla quale dobbiamo portare rispetto. Tutto questo finirà e dovremo essere pronti a ricostruire e lo saremo se coltiveremo nel nostro cuore il desiderio di bene per ciascuno e non odio e rancore che distruggono. Solo l’amore costruisce. Il mio augurio è che tutte queste iniziative di desiderio di bene creino una cultura diversa da quella che stiamo subendo ora, a Siracusa come in tutte le parti del mondo, perché dopo la distruzione si possa costruire e ci siano artigiani pronti a lavorarci”.
All’incontro è intervenuto mons. Antonino De Maria, direttore Uredi della Conferenza Episcopale Siciliana, il prof. Francesco Bonanno, docente di Lingua e cultura ebraica biblica presso la “Pontifica Facoltà teologica di Sicilia” e rappresentanti islamici e buddisti.
L’arcivescovo di Siracusa Francesco Lomanto ricordando che ci dobbiamo “prendere cura dell’altro” ha detto: “Il mondo è affidato all’uomo perché lo custodisse. Un mondo sacro che non dobbiamo profanare. Al centro c’è la persona che vive nel rapporto con l’altro, si dona e riceve. Dobbiamo difendere la nostra identità ma donare la vita e costruire la comunione con l’altro che è nostro fratello“.
L’incontro è stato coordinato da don Santo Fortunato: “Guardando e ad un cammino diocesano che, fino ad ora, ci ha visto “passeggiare in solitudine”, abbiamo deciso di cambiare “orientamento e paradigma” e di porre come fulcro della nostra azione pastorale l’imprescindibilità del dialogo – ha detto –. Non si può non dialogare! L’esperienza maturata oggi ci apre alla speranza di poter seminare pace nel terreno fertile della fraternità umana”.
Ramzi Harrabi, mediatore culturale, ha sottolineato che la via della pace è una sola, il dialogo: “La via della pace deve partire dall’individuo, dalle famiglie, dalla comunità. Il prossimo è il nostro specchio. In ogni essere umano c’è una cellula di Dio”.
I rappresentanti buddisti hanno voluto evidenziare come “ognuno di noi, abitante di questa terra, deve diventare agente del cambiamento ripetendo azioni che generano un’onda. Proteggere la dignità della vita e costruire un mondo dove le persone possano vivere felici in pace”.
Prossimo appuntamento domenica 4 ottobre alle ore 10.00 nel salone della parrocchia “Madre di Dio” di Siracusa sulle comunità energetiche come proposta per le diocesi. Interverranno l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto; don Giuliano Salvina, Direttore dell’Ufficio nazionale per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso della Cei; don Bruno Bignami, Direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali ed il lavoro della Cei; la prof.ssa Marisa Meli, docente di Diritto privato all’università di Catania; ing. Andrea Noè dell’Ufficio per i Beni culturali e l’edilizia di culto dell’Arcidiocesi di Siracusa.
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Veglia di preghiera per la pace

Una veglia di preghiera per il dono della pace si terrà lunedì prossimo, 29 settembre, alle ore 20.00 nel giorno della solennità dei santi arcangeli Michele Gabriele e Raffaele nella chiesa del Pantheon.
L’iniziativa è stata promossa dalla parrocchia, guidata da don Massimo Di Natale, l’associazione San Vladimir e l’ordine equestre del santo sepolcro di Gerusalemme. “Una veglia di preghiera per il dono della pace non solo a Gaza ma nel mondo intero in un luogo simbolo contro la guerra quale è il Pantheon nella solennità dei santi arcangeli Michele Gabriele e Raffaele perché ci proteggano da ogni male” ha spiegato don Massimo di Natale.

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Conversazione ecumenica interreligiosa a Consorzio Plemmirio in Ortigia

Custodi della Terra, artigiani di pace

Si terrà sabato 27, alle ore 10.00 nella sala Ferruzza-Romano del Consorzio Plemmirio in Ortigia, la conversazione ecumenica interreligiosa “Custodi della Terra, artigiani di pace” nell’ambito delle iniziative per la pace promosse  dall’Ufficio per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso, dall’Ufficio per i problemi sociali ed il lavoro, e dall’Ufficio Pastorale per la cultura.
Intervengono mons. Antonino De Maria, direttore Uredi della Conferenza Episcopale Siciliana e dell’Udedi dell’Arcidiocesi di Catania; il prof. Francesco Bonanno, docente di Lingua e cultura ebraica biblica presso la “Pontifica Facoltà teologica di Sicilia” e alcuni rappresentanti delle religioni non cristiane.
In collegamento anche il vescovo ucraino dell’Esarcato di Donetsk, mons. Maksym Ryabukha, e il patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa.
“Seminare la pace e costruire le condizioni per una speranza di pace – ha spiegato don Santo Fortunato, direttore dell’Ufficio per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso – . Nella conversazione ecumenica e con le confessioni non cristiane cercheremo di parlare come essere artigiani di pace sopratutto in questo momento in cui impera l’odio e la guerra. Avremo la presenza della comunità buddista, la chiesa ortodossa romena, e l’intervento prezioso del vescovo ucraino mons. Maksym Ryabukha la cui diocesi è stata in parte conquistata dall’esercito russo. E poi il videomessaggio del cardinale Pierbattista Pizzaballa”.
Come ha spiegato don Claudio Magro, direttore dell’Ufficio per i problemi sociali ed il lavoro: “E’ necessario un confronto e vivere esperienze per stimolare ad atteggiamenti, scelte e azioni concrete nell’ambito della pace in questo tempo in cui si vivono 31 conflitti nel mondo.  Ad ottobre ci muoveremo per vivere il laboratorio della pace nel cammino sinodale per avere una coscienza di pace da costruire nel tempo”.
Infine mons. Maurizio Aliotta, direttore dell’Ufficio Pastorale per la cultura, ha annunciato la nascita in Diocesi di un laboratorio della pace “immaginato come un luogo permanente non legato ad una circostanza di riflessione e costruzione di percorsi e prassi di pace in Diocesi. Per costruire una cultura della pace a 60 anni dalla Gaudium et spes”.
Sul canale You Tube dell’Arcidiocesi di Siracusa, a questo link:
sarà possibile seguire la diretta della conversazione
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8xmille – Intervento nella parrocchia Maria Madre della Chiesa a Siracusa

“Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere” (At 2,42) La parrocchia Maria Madre della Chiesa, conosciuta come la chiesa di Bosco Minniti, a Siracusa è stato oggetto di un intervento di ristrutturazione. Lo spiegano il parroco, padre Carlo D’Antoni; il direttore dell’Ufficio diocesano per i Beni culturali e l’edilizia di culto, don Gianluca Belfiore, e l’ing. … Continua a leggere 8xmille – Intervento nella parrocchia Maria Madre della Chiesa a Siracusa »

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