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Recupero del Tabernacolo del Pantheon di Siracusa

Sabato 1 novembre alle ore 18.30 inaugurazione del recupero strutturale e formale del Tabernacolo della chiesa del Pantheon di Siracusa. L’intervento sull’Empireo Angelico della custodia del SS. Sacramento realizzato nel 1968 dal prof. Giuseppe Campanelli, si è reso necessario in seguito all’evento spiacevole del 13 agosto scorso che ha portato al danneggiamento della corona angelica e della porticina del tabernacolo.
Sabato verrà celebrata alle ore 18.30 la S. Messa di Ognissanti e, nell’occasione, sarà benedetta dal parroco don Massimo Di Natale l’opera restaurata e presentata alla Comunità dallo storico d’arte prof. Paolo Giansiracusa.

L’opera viene riconsegnata, dopo il recente recupero strutturale e formale, dagli scultori proff. Giuseppe Pravato, Giuseppe Forzisi e Salvatore Canigiula che presenzieranno insieme ai figli del prof. Campanelli. Soddisfatto si è detto il parroco, don Massimo Di Natale, custode del Sacrario del Pantheon di Siracusa, che ha voluto fortemente il recupero della custodia del Ss. Sacramento.

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Pellegrini di speranza – Artigiani di pace

Giovedì 30 ottobre, alle ore 19.00, nella parrocchia Cristo Re di Lentini, gli Uffici diocesani per la pastorale sociale e del lavoro, giustizia, pace e custodia del creato e la Pastorale giovanile insieme con Progetto Policoro e Caritas diocesana, invitano ad un momento di preghiera sui passi di don Tonino Bello, testimone dell’anno del Progetto Policoro. “Pellegrini di speranza – Artigiani di pace” è il titolo dell’iniziativa.

“L’artigiano non lavora tra i proclami roboanti e, la forza e l’ingegno che usa serve per modellare la materia al fine di comporre un’opera unica e straordinaria, anche se con qualche difetto, ma questo qualifica e arricchisce. La nostra invocazione e preghiera continui sull’esempio di don Tonino Bello”.

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L'assemblea sinodale ha approvato il documento di sintesi

Lievito di pace e di speranza

La terza Assemblea sinodale ha approvato con 781 “placet” su 809 votanti il Documento di sintesi del Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia, dal titolo “Lievito di pace e di speranza”.
I partecipanti tra Vescovi, delegati delle Diocesi e invitati, hanno votato il testo preparato sulla base degli emendamenti emersi nel corso della seconda Assemblea sinodale, attraverso un intenso lavoro della Presidenza CEI, del Comitato del Cammino sinodale, del Consiglio Permanente, degli Organismi della CEI (Commissioni Episcopali, Uffici e Servizi della Segreteria Generale) e delle Regioni ecclesiastiche.
“Una volta che oggi questa Assemblea sinodale ha congedato il testo con il suo voto, è ora compito dei Pastori assumere tutto, individuare priorità, coinvolgere forze vecchie e nuove per dare corpo alle parole. Collegialità e sinodalità”, ha ricordato il Card. Matteo Zuppi, Presidente della CEI, nelle sue conclusioni. “La prossima Assemblea Generale della CEI – ha spiegato – avrà proprio la discussione su questo documento come tema portante”. Come stabilito dal Consiglio Permanente nella sessione autunnale di settembre, infatti, la Presidenza della CEI nominerà un gruppo di Vescovi che, coadiuvato dagli Organi statutari, elaborerà, sulla base del Documento, priorità, delibere e note che saranno al centro dell’Assemblea Generale di novembre 2025.
Nel suo intervento introduttivo, Mons. Erio Castellucci, Presidente del Comitato Nazionale del Cammino sinodale, ha voluto ripercorrere il cammino compiuto: “la nota della bellezza mi pare in grado di riassumere questi quattro anni. La bellezza, per i cristiani, non è solo armonia, ma è dono, impegno, sacrificio. Sono stati quattro anni belli, che ora possiamo vivere con gioia ed entusiasmo, come dice Papa Leone”, ha affermato evidenziando che “il voto non è dato per spirito di partito o di corporazione, ma nella piena coscienza di essere membra di Cristo e, come tali di dare il proprio contributo all’edificazione dell’intero corpo”.
Anche padre Sabino Chialà, Priore di Bose, nella meditazione che ha aperto i lavori, ha sottolineato che “i passi, quando sono veri, trasformano”. “Non si può camminare restando gli stessi. Perché, camminando, si incontrano volti nuovi, e con essi domande di senso e sfide inattese, e dunque s’impongono scelte. Scelte che non tradiscono ma approfondiscono il ‘deposito della fede’, che aiutano a comprendere meglio e a rimanere fedeli al Vangelo di Gesù Cristo”.
Le preferenze sul Documento di sintesi sono state espresse in modalità elettronica, a scrutinio segreto: “favorevole” (placet) o “non favorevole” (non placet) sull’introduzione, sulla prima parte e sulle proposizioni in essa contenute (55), sulla seconda parte e sulle relative proposizioni (37), sulla terza parte e sulle sue proposizioni (32) e sull’intero Documento di sintesi.
“La discrepanza rispetto al numero dei votanti sulle varie parti del Documento è dovuta a motivi tecnici e al fatto che alcuni partecipanti all’Assemblea avevano già programmato il loro rientro in Diocesi prima della conclusione dei lavori per impegni già fissati”, ha precisato Mons. Valentino Bulgarelli, Segretario del Comitato Nazionale del Cammino sinodale.

(articolo da https://camminosinodale.chiesacattolica.it)

 

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Decidere è scegliere

Martedì 28 ottobre alle ore 18.30, nella sala lignea della Biblioteca Arcivescovile Alagoniana (ingresso da via Santa Lucia alla Badia) a Siracusa, sarà presentato il volume “Decidere è scegliere. Rosario Livatino. Credere, Sperare e Amare” di Tommaso Pace, Anna Viola e don Andrea Zappulla.

L’iniziativa, nell’ambito di “Appuntamento in Biblioteca”, sarà presentato da Lucia Bongiorno, giudice del Tribunale di Reggio Calabria, e don Luca Saraceno, docente di Discipline filosofiche. Modera Nicolò Saetta, vicepresidente Aiga di Siracusa.

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Assemblea sinodale delle Chiese d’Italia

Un gruppo di 58 delegati diocesani, accompagnati da due delegati regionali e dal vescovo mons. Cesare Di Pietro, ausiliare di Messina, rappresenterà la Sicilia alla terza assemblea sinodale delle Chiese d’Italia. Saranno presenti anche il vescovo di Acireale mons. Antonino Raspanti, presidente della CESi e appartenente alla Presidenza del Comitato nazionale del Cammino sinodale e mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa.

L’appuntamento si terrà a Roma da venerdì 24 a domenica 26 con l’obiettivo di approvare il documento che guiderà il cammino comune delle comunità ecclesiali nei prossimi anni.

Il lavoro preparatorio è stato frutto di un percorso coinvolgente, che ha visto le comunità parrocchiali di tutte le diciotto diocesi isolane partecipare attivamente, con incontri e verifiche sul documento finale. La riunione plenaria nella Conferenza Episcopale Siciliana ha visto la partecipazione congiunta di delegati e vescovi, tra cui il vescovo mons. Di Pietro, che ha dichiarato:

«Abbiamo dato un’ultima verifica al documento e insieme ne abbiamo constatato punti di forza, individuato le idee guida, le linee portanti e, anche, gli eventuali emendamenti lievi da apportare al testo che è, comunque, il punto di convergenza di un lungo cammino sinodale vissuto insieme come comunità ecclesiali locali della nostra Sicilia e di tutta l’Italia».

Il documento mette in luce i punti di forza delle Chiese di Sicilia, come il calore, l’accoglienza, l’apertura e l’inclusività, che rappresentano la testimonianza dell’ospitalità che da sempre caratterizza l’Isola, crocevia di civiltà e storia. La ricchezza di beni culturali, artistici e naturalistici della regione viene riconosciuta come una risorsa potente per trasmettere fede alle nuove generazioni.

Non mancano le sfide: il documento mette in evidenza le ferite del territorio, come la fuga dei giovani, lo spopolamento delle aree interne, le difficoltà economiche e amministrative, e l’aumento di problematiche sociali tra i giovanissimi, come l’abuso di droghe e alcool. La Chiesa vuole contribuire al riscatto morale, sociale ed ecclesiale della Sicilia, portando speranza e rinnovamento.

Il cammino sinodale, fondamentale per rafforzare il senso di comunità e di fede, rappresenta un momento di ascolto e condivisione per tutta la regione ecclesiastica, che si impegna ad essere sempre più vicina alle esigenze e alle speranze dei propri cittadini.

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Anniversario ordinazione episcopale arcivescovo Lomanto

Venerdì 24 ottobre ricorre il quinto anniversario dell’Ordinazione episcopale e dell’ingresso in Diocesi dell’arcivescovo mons. Francesco Lomanto.
“Nel porgegli i nostri sinceri e filiali auguri – scrive il vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Sebastiano Amenta – ed invocando l’intercessione della Madonna delle Lacrime, eleviamo al Signore la nostra corale preghiera per ottenergli «la pienezza di ogni grazia e benedizione dal Cielo». Cristo Buon Pastore gli conservi uno «sguardo contemplativo, davanti alla realtà del nostro mondo, nella concretezza del proprio ministero e nella comunione con la Chiesa ed con un cuore
compassionevole, capace di entrare in comunione con gli uomini e le donne del nostro tempo, per i
quali deve essere testimone e servitore della speranza»”.
Questa ricorrenza sarà ricordata nella concelebrazione Eucaristica del prossimo 6 novembre nell’anniversario della Dedicazione del Santuario della Madonna delle Lacrime.

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I Missionari Servitori della Parola ad Augusta

Padre Gonzalo Gonzales Alvarado e padre Edixon Josè Gutierrez Alvarez sono i due sacerdoti ai quali è stata affidata al cura pastorale della comunità parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù ad Augusta. A presentarli è stato l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto.

I due sacerdoti fanno parte dei Missionari Servitori della Parola, un Istituto di Vita Consacrata fondato in Messico da p. Luigi Butera, un missionario comboniano originario di Marianopoli (CL), composto di chierici e laici che vivono i consigli evangelici e la carità fraterna. Il carisma dell’Istituto è evangelizzare i laici per evangelizzare con i laici, cioè formare cristiani consapevoli della missione battesimale di predicare il Vangelo ad ogni creatura.
L’arcivescovo ha sottolineato che il servo di Dio compie il suo servizio quando sta al suo posto, quel posto che il Signore ha scelto per lui e che è luogo e occasione di santificazione. Questa è, infatti, la volontà di Dio: che, nell’obbedienza a Lui, santifichiamo noi stessi e, nella progressiva conformazione a Lui, con la nostra vita e la nostra parola, santifichiamo chi il Signore ci pone accanto. La consapevolezza di ciò impone una sempre maggiore esigenza nell’osservare la missione cui siamo chiamati, perché “A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più” (Lc 12,39).
Sono attivi in parrocchia i gruppi dell’Azione cattolica, gli scout Agesci, i volontari della Caritas, la Pia Unione Santa Rita da Cascia, i Gruppi di Padre Pio, i gruppi di Iniziazione Cristiana dei Fanciulli, oltre ai molti volontari e ai due diaconi Vito e Giuseppe che si prodigano per il progresso della comunità.
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Abitare la speranza

Si terrà nei giorni 25 e 26 ottobre, all’hotel Fontane Bianche, il 60º convegno regionale promosso dalla società di San Vincenzo de Paoli sul tema “Abitare la speranza – il carisma vincenziano tra sfide e prospettive”.
Sabato 25 pellegrinaggio giubilare e adorazione al Santuario della Madonna delle Lacrime, poi il trasferimento in hotel e alle 16.00 i saluti di Mario Sortino, coordinatore regione Sicilia della società di San Vincenzo de Paoli; Concetta Vinci, presidente di Siracusa; Marco Guercio, vicepresidente  Federazione nazionale Società di San Vincenzo de Paoli; e del vicesindaco Edy Bandiera.
Alle ore 17.00 l’inizio dei lavori con don Davide Paglia, assistente spirituale regionale della società San Vincenzo de Paoli e l’intervento di Gaetano Giunta, presidente della Fondazione Messina ente filantropico.

Domenica 26, alle 9:30 le testimonianze di Giovanna Badalamenti membro del consiglio centrale di Palermo della società San Vincenzo de Paoli e Luigi Bizzini, operatore Caritas di Caltagirone.  Seguiranno le conclusioni di Maria Ketty Cannizzo della giunta della Federazione nazionale San Vincenzo de Paoli e Mario Sortino. Si concluderà alle 12.00 con la celebrazione eucaristica presieduta da don Davide Paglia. 

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Una casa per le lacrime

Un invito alla riflessione, alla tenerezza e alla speranza: sabato 25 ottobre, alle ore 19.00, nella chiesa di San Benedetto in via Capodieci a Siracusa, andrà in scena la performance “Una casa per le lacrime – Maria ci guida con amore”, promossa da Agesci Siracusa 1 e dalla Parrocchia San Martino Vescovo, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Siracusa.

Gli scout dell’Agesci Siracusa 1 daranno voce e corpo a un percorso interiore di fede e umanità. Attraverso parole, gesti e immagini, la performance racconta la dimensione più profonda dell’amore di Maria: un amore che accoglie le fragilità, asciuga le lacrime e indica la via del ritorno alla luce.

È un viaggio da Siracusa a Loreto e ritorno, attraverso le due case in cui Maria si è resa presente: quella del sì (a Loreto) e quella delle lacrime (a Siracusa).

“Una casa per le lacrime” non è solo un titolo evocativo, ma un luogo simbolico in cui ciascuno può riconoscersi: una dimora dell’anima dove la compassione si intreccia alla speranza, e dove la spiritualità si traduce in gesto umano, concreto, fraterno. In un tempo che spesso smarrisce il senso dell’ascolto e della consolazione, la voce dei giovani scout diventa eco di un messaggio semplice e universale: Maria ci guida con amore, ci accompagna nel silenzio del cuore, e ci invita a guardare il mondo con occhi nuovi, occhi che sanno ancora commuoversi.

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La pace che già c’è

Si terrà mercoledì 22 ottobre, alle ore 19.30, in viale Ermocrate 70, l’incontro dal titolo “La pace che già c’è”, storie di riconciliazione tra famiglie israeliane e palestinesi nell’esperienza di parents circle families forum, organizzazione congiunta israelo-palestinese nata nel 1995 e composta da oltre 800 membri palestinesi e israeliani in lutto, tutti con un familiare a causa del conflitto in corso.

Uno spazio sicuro in cui israeliani e palestinesi in lutto possono condividere le proprie storie personali, comprendere le reciproche narrazioni e riconoscere l’umanità dell'”altro”. Un modo per spezzare i cicli di paura, violenza e disumanizzazione.
Sarà possibile ascoltare
le testimonianze di una palestinese Layla al-Sheikh ed una israeliana Maayan Inon.

L’iniziativa è promossa dall’associazione Kolbe, da Comunione e Liberazione e dal Centro di Solidarietà della Compagnia delle Opere di Siracusa.

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