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Giornata di studi di Storia della Chiesa siracusana

Sabato 10 gennaio, nel salone “San Zosimo” del Palazzo Arcivescovile, prima Giornata di studi di Storia della Chiesa siracusana. Due sessioni, una al mattino ed una al pomeriggio, nel corso delle quali si alterneranno numerosi relatori che rifletteranno sul tema “La Chiesa siracusana durante l’Episcopato di mons. Ettore Baranzini (1933-1968)”.
Dalla figura dell’arcivescovo Baranzini al sinodo diocesano del 1938, dalla separazione della diocesi di Ragusa all’evento della Lacrimazione fino agli anni del Concilio Vaticano II.
Per l’occasione sarà possibile visitare il Museo diocesano con una esposizione su mons. Baranzini.

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Ministero di accolitato a Rizzo e Cammarata

L’arcivescovo mons. Francesco Lomanto annuncia l’ordinazione diaconale del seminarista Vincenzo Rio il prossimo 26 gennaio.
Inoltre il prossimo 19 dicembre alle ore 18,30 presso la Chiesa Cattedrale l’arcivescovo Lomanto conferirà il Ministero di Accolitato ai seminaristi Manuel Rizzo e Sofio Cammarata e l’ammissione tra i candidati all’Ordine Sacro del seminarista Giuseppe Fava.
«Chiediamo al Padre celeste di essere gli uni per gli altri, ciascuno in base al proprio stato, pastori “secondo il suo cuore”, capaci di aiutarci a vicenda a camminare nell’amore e nella verità. E ai giovani dico: “Non abbiate paura! Accettate l’invito della Chiesa e di Cristo Signore!”. La Vergine Maria, la cui vita fu tutta una risposta alla chiamata del Signore, ci accompagni sempre nella sequela di Gesù.» (Papa Leone XIV).

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Pellegrinaggio dei Gruppi di Preghiera della Regina della Pace

Domenica 14 dicembre la Basilica~Santuario Madonna delle Lacrime accoglierà il Pellegrinaggio Giubilare dei Gruppi di Preghiera della Regina della Pace di Giuseppe Cartella.

Il tema dell’incontro sarà “Pace e Fede, Preghiera e Memoria” e avrà il seguente programma:
– ore 11.00: in Basilica, accoglienza dei pellegrini partecipanti
– ore 11.30: preghiera del Santo Rosario e Santa Messa
– ore 14.00: momento di riflessione in memoria di Giuseppe Cartella, fondatore e Coordinatore dei Gruppi di Preghiera della Regina della Pace
– ore 15.00: Adorazione Eucaristica
– ore 15.30: Preghiera per ottenere i benefici dell’Indulgenza Plenaria e benedizione finale
Sarà presente l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto.

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Commemorazione per Marco Fatuzzo ed i giornalisti defunti

I giornalisti commemorano il prof. Marco Fatuzzo e riflettono sulla Lettera Pastorale “Fidem Servavi”. Mercoledì 10 dicembre, alle ore 17.00, presso il centro convegni del Santuario, avrà luogo l’iniziativa promossa dall’Unione Cattolica Stampa Italiana, dall’Assostampa di Siracusa e dal periodico “Cammino”.
Nel corso dell’incontro don Carlo Fatuzzo presenterà il cammino spirituale del prof. Marco Fatuzzo, mentre Orazio Mezzio proporrà una riflessione sull’ultima Lettera Pastorale dell’Arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, “Fidem Servavi”.
Alle ore 18.00, nel Santuario Madonna delle Lacrime, l’arcivescovo celebrerà la Santa Messa ricordando nella preghiera i giornalisti defunti.

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Ritiro spirituale per i ministri straordinari della Santa Comunione

Vivere la fede nella quotidianità

“Attraverso il dono della fede, possiamo conoscere Dio, elevarci a Lui, entrare in rapporto con Lui e vivere alla sua presenza. Occorre aiutare tutti a imparare o a re-imparare la fede, per viverla con maggiore consapevolezza e maturità nella quotidianità della vita”. E’ uno dei passaggi della riflessione di mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa, al ritiro spirituale per i ministri straordinari della Santa Comunione sul tema ”La vita fede nel rapporto con Dio, nella Chiesa e nella testimonianza cristiana”.
Dopo il saluto di don Massimo Di Natale, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, che ha richiamato l’importanza della formazione e la singolarità del servizio, è seguita la celebrazione del Vespro e la meditazione tenuta dall’arcivescovo: “L’adesione a Dio l’incontro con Dio, che si dona a noi e con il quale noi siamo chiamati a vivere un rapporto personale con Lui. La fede cristiana ‒ in forza del battesimo che abbiamo ricevuto ‒ permette di partecipare nella Chiesa all’intimo rapporto del Figlio con il Padre. Nell’atto di fede siamo uniti a Cristo, nello Spirito, ma ancora più siamo, nell’unità dello Spirito, una sola cosa con il Cristo, in quanto noi siamo nella Chiesa, suo Corpo mistico, «un solo corpo e un solo spirito». La professione della fede è un atto personale ed insieme comunitario: assume una “forma necessariamente ecclesiale, si confessa dall’interno del corpo di Cristo, come comunione concreta dei credenti” (Lumen fidei, 10).
L’arcivescovo ha ricordato che la “fede è fondamento della coscienza missionaria della Chiesa. La Chiesa testimonia la risurrezione di Gesù realizzando la sua identità nella missione evangelizzatrice. Occorre rinvigorire la coscienza missionaria della Chiesa per contribuire ciascuno con i propri carismi alla vita ecclesiale e alla crescita del regno di Dio nel mondo. In una Chiesa sinodale e missionaria tutti i battezzati, con pari dignità, sono soggetti partecipi e corresponsabili (cfr. LAS 44-63); tutti sono chiamati ad annunciare il Vangelo della salvezza (cfr. LG 12); tutti sono protagonisti attivi nella liturgia, in particolare nella celebrazione eucaristica (cfr. SC 7; LG 10); tutti sono chiamati a contribuire alla vita ecclesiale con diversi carismi, ad assumere compiti e servizi specifici e a esercitarli con la libertà dello Spirito, nella Chiesa e nel mondo, per la crescita del Regno di Dio (cfr. LG 32; AA 2-3). (Lievito di pace e di speranza, 63)”.
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La sacrestia ritrovata

Mercoledì 3 dicembre alle ore 19.00 nella Chiesa Cattedrale a Siracusa, presentazione della Sacrestia Torres restaurata (secc. XVII – XVIII).
L’incontro sarà aperto dai saluti dell’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto.

Interverranno don Helenio Schettini, direttore della Biblioteca Alagoniana, che parlerà del “Culto eucaristico post tridentino” e il prof. Paolo Giansiracusa, storico dell’Arte, che terrà una relazione dal titolo “La sacrestia ritrovata”.

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Messaggio dell'arcivescovo Francesco Lomanto per l'Avvento

“La comunione con il Cristo è il fondamento della comunione fraterna”

Il Natale del Signore come fondamento del mistero di Dio nel mistero dell’uomo; fondamento della comunione ecclesiale e fondamento della coscienza missionaria della Chiesa.
L’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, ha inviato un messaggio ai fedeli in occasione della prima domenica di Avvento, per “alimentare spiritualmente la nostra preparazione al Natale del Signore e per sostenere il nostro cammino di fede, il nostro servizio pastorale, il nostro impegno di testimonianza cristiana”.
L’accoglienza della venuta del Signore “apre alla comunione ecclesiale e ci sostiene nell’opera comune di trasmissione della fede e di profezia della carità”.

Il Natale del Signore: fondamento del mistero di Dio nel mistero dell’uomo

“Credere in Dio è vivere davvero una vita che ha dimensioni infinite, perché ci pone dinanzi al mistero di Dio che si dona a noi e ci eleva a Lui. La nostra vita così piccola, così povera in sé, così umile, porta le dimensioni stesse di Dio che si è fatto uomo per vivere in noi. Nel suo Spirito, Egli si è unito a noi, perché la nostra vita diventasse la sua vita, affinché la sua vita diventasse la nostra. E noi, per il mistero del Natale del Signore, siamo immersi in un’estasi di adorazione e di lode” scrive mons. Lomanto. 

“Papa Leone XIV, nella sua ultima lettera apostolica, ha ribadito: «Ciò che Cristo è per natura, noi lo diventiamo per grazia. Attraverso l’opera della redenzione, Dio non solo ha restaurato la nostra dignità umana come immagine di Dio, ma Colui che ci ha creati in modo meraviglioso ci ha resi partecipi, in modo ancor più mirabile, della sua natura divina» (cfr 2Pt 1,4). La divinizzazione è quindi la vera umanizzazione. Ecco perché l’esistenza dell’uomo punta al di là di sé, cerca al di là di sé, desidera al di là di sé ed è inquieta finché non riposa in Dio: Deus enim solus satitat, Dio solo soddisfa l’uomo! Solo Dio, nella sua infinità, può soddisfare l’infinito desiderio del cuore umano, e per questo il Figlio di Dio ha voluto diventare nostro fratello e redentore» (Leone XIV, In unitate fidei, 7)”.

Il Natale del Signore: fondamento della comunione ecclesiale

“La comunione con Dio ristabilisce la comunione con tutti. La nascita di Gesù rinnova tutti i rapporti degli uomini. La comunione con il Cristo è il fondamento della comunione fraterna e della comunione col mondo” spiega nel suo messaggio l’arcivescovo.

“La comunione tra gli uomini ha la sua origine nel cuore di Dio che si dona a noi nell’Incarnazione del suo Figlio Unigenito. Quindi, l’unione fra noi diventa la prova della nostra unione con Cristo: «Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,35). Senza l’unione a Cristo e senza la carità verso altri, non possiamo vivere la comunione con Dio. La solidarietà con gli uomini è la condizione della nostra unione con Dio, perché Dio abita nella carità e nell’amore: «Dov’è carità e amore, qui c’è Dio» (Canto)”.
E poi un riferimento alle parole di Papa Leone XIV che ricorda come la comunione ecclesiale “unisce le diversità e crea i ponti di unità nella varietà dei carismi, dei doni e dei ministeri. È importante imparare a vivere così la comunione, come unità nella diversità, perché la varietà dei doni, raccordata con la confessione dell’unica fede, contribuisca all’annuncio del Vangelo. Su questa strada siamo chiamati a camminare […], perché di tale fraternità abbiamo tutti bisogno. Ne ha bisogno la Chiesa, ne hanno bisogno le relazioni tra laici e presbiteri, tra i presbiteri e i vescovi, tra i vescovi e il Papa, così come ne hanno bisogno la vita pastorale, il dialogo ecumenico e il rapporto di amicizia che la Chiesa desidera intrattenere con il mondo”.

Il Natale del Signore: fondamento della coscienza missionaria della Chiesa

Infine il mistero del Natale “fonda la missione cristiana nella testimonianza di ciò che si è contemplato, nell’incontro che si è istaurato con il Dio della vita, nel rapporto personale di fede che si è stabilito (cfr 1Gv 1,3) e, al contempo, indica la finalità di ogni scuola di evangelizzazione nella partecipazione alla vita divina”.

E noi come “come testimoni fedeli di Cristo, siamo chiamati a mostrare che la nostra speranza in Lui è viva e che il nostro servizio di carità si edifica già in questo mondo, ma si apre anche nel dono della vita del mondo che verrà. Incrementiamo la nostra fede e continuiamo a camminare insieme nella speranza, per crescere nella comunione con Dio, per costruire la Chiesa sinodale missionaria, per portare a tutti la gioia del Vangelo, la pace di Cristo, la carità divina, per condurre il mondo a Dio e ravvivare la profezia sociale.
Andiamo incontro al Signore che viene, perché «ci ha resi degni di stare alla sua Presenza» (Preghiera eucaristica II). Viviamo l’intensità della fede, realizziamo la comunione con Dio e con i fratelli, offriamo la nostra testimonianza di carità per accendere negli altri il desiderio di conoscere Dio, di incontrarlo e di amarlo”.

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Pellegrini della speranza al Santuario

Sabato, 29 novembre, alle ore 17.00, i ragazzi del catechismo, le famiglie, le associazioni, i devoti e i fedeli tutti, presso la Casa del Pianto di via degli Orti, si ritroveranno per partecipare al pellegrinaggio verso il Santuario della Madonna delle Lacrime.
Alle ore 18.00, sarà celebrata la Santa Messa giubilare per i Pellegrini di Speranza che potranno ottenere i benefici dell’Indulgenza Plenaria alle consuete condizioni (confessione-comunione-professione di fede-preghiera per il Papa).
Come i discepoli di Emmaus, i fedeli e le famiglie del catechismo si metteranno in cammino per pregare con Maria e per approfondire il mistero di Dio che viene incontro. La preghiera del Santo Rosario sarà accompagnata dalle riflessioni di padre Carlo Fatuzzo sulle verità di fede in Gesù Cristo.
Il catechismo in cammino: un viaggio semplice, fatto di passi, di ascolto e di cuore aperto, accompagnati dalla Madonna delle Lacrime, per pregare e comprendere che Gesù è con noi, parla attraverso la Parola, sostiene con il suo amore e rende più leggero il percorso dei figli di Dio.
La tradizionale processione del 29 di ogni mese – a ricordo del primo giorno della Lacrimazione della Madonna a Siracusa, che in questo mese di novembre apre il tempo di Avvento – è un momento di fede e di gioia, da condividere e custodire nel cuore e nella vita di ogni giorno.

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Mons. Campisi nominato Osservatore della Santa Sede presso l’Unesco

Il Santo Padre Leone XIV ha nominato il nostro confratello Roberto Campisi, Osservatore permanente della Santa Sede presso l’Unesco affidandogli anche l’incarico di seguire le attività delle Organizzazioni Internazionali Cattoliche.

Il Presidente della Repubblica ha concesso allo stesso mons. Roberto, su proposta del Ministero degli Affari Esteri e per le mani dell’Ambasciatore presso la Santa Sede, il conferimento della nomina a Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia riservata a quanti abbiano acquisito particolari benemerenze nella promozione dei rapporti di amicizia e di collaborazione tra l’Italia e gli altri Paesi e nella promozione dei legami con l’Italia.

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Le Chiese di Siracusa e Venezia dialogano da tempo

In riferimento alle notizie pubblicate circa un trasferimento definitivo a Siracusa della Reliquia del Corpo di S. Lucia e alla necessità che la Diocesi siracusana avvii in merito un’interlocuzione, si rammenta che i rapporti tra le Chiese di Venezia e Siracusa sono cordiali e costanti, improntati alla fraternità in Cristo che deve contraddistinguere le relazioni tra tutti i cristiani. E’ stato proprio grazie a questo rapporto che nell’arco di venti anni, dopo circa dieci secoli, si è resa possibile per ben tre volte la traslazione dell’urna che custodisce il Corpo della Martire, accompagnata personalmente dal Patriarca mons. Francesco Moraglia nel 2014 e nel 2024. Di tutto ciò la Santa Sede è stata costantemente informata, rilasciando le previste autorizzazioni, tanto da concedere anche il privilegio, lo scorso dicembre, non solo dell’anticipata apertura del Giubileo, ma anche di una lettera autografa di papa Francesco che celebrava l’evento della presenza del Corpo della nostra Patrona a Siracusa. Eventuali riscontri rilasciati da Officiali della Curia Vaticana per cortesia istituzionale non aggiungono particolari rilevanti in tal senso. Interventi personali o di organismi civili restano pertanto estranei a questo cammino di Chiesa che è tracciato dalla Divina Provvidenza alla quale dobbiamo tutti affidarci nella preghiera e nella testimonianza cristiana sull’esempio di S. Lucia.

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