Monthly Archives: Febbraio 2024

La preghiera come peregrinatio orans

Una riflessione sulla preghiera. Una preghiera che anima la dimensione pastorale. Presentato “Preghiere a Maria e ad alcuni Santi venerati nell’Arcidiocesi di Siracusa”, volume che raccoglie le preghiere composte dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto in questi ultimi anni curato da mons. Giuseppe Greco che ha scritto l’introduzione e le ha accompagnate con un commento.
Una serata promossa dal Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale che ha visto la presenza del prof. don Massimo Naro, docente della Facoltà Teologica di Sicilia. “Queste preghiere – ha detto don Massimo Naro – diventano espressioni non solo della fede popolare ma anche della fede ecclesiale. Questa corrispondenza tra fede dogmatica e pietà popolare è colta e segnalata da mons. Greco. E’ una preghiera che anima la dimensione pastorale. Le preghiere sono testimonianza della cura pastorale dell’arcivescovo. Sono da intendere come una peregrinatio orans, come un pellegrinaggio orante nel territorio diocesano assecondando le ricorrenze religiose e pastorali che scandiscono la vita diocesana: il vescovo prega seguendo la vita della sua Chiesa facendosene carico, recandosi agli appuntamenti comunitari in cui incontra il popolo ecclesiale e si associa alle speranze, alla devozione, alle preoccupazioni e alle gioie. Mons. Greco nella sua introduzione sottolinea un importante binomio che viene ripreso nelle preghiere di mons. Lomanto: giustizia e verità. (…) Le preghiere non si limitano ad invocare l’azione dall’alto ma dichiarano l’importanza e l’urgenza di quell’azione dal basso operata dai credenti in corrispondenza all’offerta di grazia da parte del Signore”. Un appello continuo “alla conversione, all’impegno credente, alla responsabilità personale e comunitaria”. Le preghiere “non solo invocano l’azione di Dio ma provocano all’azione gli oranti: la conversione, l’impegno nella carità, l’assunzione di responsabilità sono tutte espressioni della testimonianza credente che chi prega deve essere disposto a rendere nella e con la propria vita. Non a caso queste preghiere, oltre che alla Madonna, sono rivolte principalmente ai martiri. Mons. Lomanto indica nel martirio un connotato peculiare della diocesi siracusana. Giustizia e verità sono le caratteristiche tipiche del martire”.

Mons. Greco ha spiegato che le preghiere dell’arcivescovo sono “preghiere che nascono dal Silenzio, generate dalla contemplazione del mistero di Dio e dalla rivelazione dell’Amore divino. Sono Preghiere che hanno un afflato biblico perché provengono dalla meditazione della Parola di Dio, che apre spazi di speranza per le necessità degli uomini. Sono anche Preghiere che nascono dal profondo della sete di salvezza di ogni persona umana. Preghiere di incontro con Dio che va alla ricerca dell’uomo. Preghiere che rivelano una profonda sete di Dio che l’anima prova nella sua perenne inquietudine. Per comprendere la struttura fondamentale di queste Preghiere, è necessario partire dalla constatazione che l’Arcivescovo pone a fondamento delle sue Preghiere il mistero trinitario”.  Alla luce del mistero trinitario l’Arcivescovo apre il suo cuore alla preghiera: “una preghiera fondata sulle tre virtù teologali: fede, speranza e carità”.  Mons. Greco ha sottolineato come “il valore della intercessione dei Santi ci manifesta il senso della “comunione dei Santi”. Siamo tutti “santificati” dal Sangue di Cristo. Non solo noi preghiamo questi Santi, ma anche questi Santi pregano il Signore per noi. E inoltre essi costituiscono un modello di vita per la nostra Chiesa. La Chiesa siracusana, in cammino con il proprio Arcivescovo, prega e la sua preghiera, come quella indicata dall’Apocalisse, è speculare alla preghiera che i Santi nel cielo elevano al Signore per noi. Come si congiungono la preghiera sulla terra e la preghiera nel cielo, così si congiungono la preghiera personale e la preghiera della Chiesa. La preghiera dell’Arcivescovo è una preghiera nella Chiesa e per la Chiesa. È una preghiera con il popolo e per il popolo. È una preghiera illuminata e nello stesso tempo è in sintonia con la pietà popolare. È una preghiera che anima la dimensione pastorale. Tutte queste preghiere sono semi di speranza, versati nei solchi della nostra terra. Germoglieranno. E fioriranno”.

Peregrinatio della reliquia del sangue di San Francesco

Accoglienza delle Reliquie del sangue di San Francesco d’Assisi nel Santuario di Santa Lucia al Sepolcro. Nell’ottavo centenario delle Stimmate (1224-2024) i Frati minori di Sicilia hanno promosso la Peregrinatio della reliquia del sangue di San Francesco. Ieri l’accoglienza e veglia di preghiera e oggi dalle ore 9.00 alle ore 12.00 visita agli ammalati dell’ospedale Umberto I. Alle ore 18.00 l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto presiederà la messa. “Le stigmate di S. Francesco come quelle di Gesù, feritoie attraverso le quali passa Luce”.

 

Si celebra la Giornata Mondiale del Malato

Domenica 11 febbraio, nel giorno in cui si ricorda l’apparizione della Madonna a Lourdes, si celebra la XXXII Giornata Mondiale del Malato sul tema «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina» (Gv 5,7).
L’arcivescovo mons. Francesco Lomanto alle ore 17.30 celebrerà la Santa Messa per gli ammalati con le Associazioni di Volontariato, presso la Basilica Madonna delle Lacrime di Siracusa. Durante tutta la giornata, i fedeli che giungeranno in Santuario riceveranno in dono le immaginette con la preghiera, che potranno portare anche agli ammalati impossibilitati a recarsi in Chiesa.
La visita agli ammalati dà la possibilità di ottenere i benefici dell’Indulgenza Plenaria alle solite condizione (Professione della fede con la recita del Credo – Confessione – Comunione – Preghiera per le intenzioni del Papa).

L’arcivescovo Lomanto: “Testimoniamo la forza sorprendente della vita”

“Celebrare il mistero della vita alla presenza del Risorto, affrontando con Gesù le croci e le tribolazioni, per vivere sempre da risorti e testimoniare la forza sorprendente della vita, le sue profonde ragioni e il grande rispetto per il suo valore e per la sua sacralità”. E’ l’invito che l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, ha rivolto ai fedeli presenti nella Cattedrale che hanno preso parte alla 46ma Giornata Nazionale per la Vita dal titolo «La forza della vita ci sorprende. “Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?” (Mc 8,36)».
“Santa Lucia, che ha donato la sua vita terrena per testimoniare la vera vita, ci doni la forza di generare con passione e difendere con fermezza sempre e ovunque la vita di ogni cosa, la vita di ogni creatura e la vita eterna” ha detto l’arcivescovo. La Giornata assume una valenza “ecumenica e interreligiosa”, richiamando i fedeli di “ogni credo a onorare e servire Dio attraverso la custodia e la valorizzazione delle tante vite fragili che ci sono consegnate, testimoniando al mondo che ognuna di esse è un dono, degno di essere accolto e capace di offrire a propria volta grandi ricchezze di umanità e spiritualità a un mondo che ne ha sempre maggiore bisogno”. Mons. Lomanto ha ricordato che “per accogliere e vivere la forza trasformante della vita occorre incontrare Gesù, lasciarsi trasformare dal suo amore e come Lui vivere la vita come dono”.  Ed infine l’invito “a vivere il mistero della vita e a compiere una profonda riflessione spirituale ed etica per approfondire e sostenere il dono prezioso della vita e la sua forza sorprendente”.
In Cattedrale prima della celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Lomanto si sono susseguite le testimonianze di
Salvo Sorbello, presidente del Forum delle Famiglie di Siracusa; don Andrea Zappulla, direttore dell’Ufficio di pastorale Penitenziaria; Angela Nucifora del Centro di aiuto alla vita, Cinzia Cantone della Chiesa Madre di Floridia e i coniugi Carmela e Vito Gambilonghi della parrocchia Sant’Ambrogio di Buccheri.

“Per la nostra Chiesa siracusana, la Giornata si inserisce nell’Anno Luciano, indetto dal nostro Arcivescovo lo scorso 13 dicembre – hanno detto Maria Grazia e Salvatore Cannizzaro, direttori dell’Ufficio di Pastorale familiare -. Cosa ci insegna Santa Lucia, in questa giornata speciale in cui si celebra la vita? Il tema della giornata è sostenuto da un versetto del vangelo di Marco, di forte richiamo: Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?” (Mc 8,36) In queste parole potremmo sintetizzare la scelta coraggiosa della giovane Lucia, di non cedere alle cose del mondo per custodire la sua fede nel Signore Risorto. C’è, dunque, un monito che ci arriva dalla Vergine Martire Lucia, quello di custodire il dono della vita ricevuto nel Battesimo. E’ la forza della fede che ci rende capaci di prossimità verso tutti, di custodire ogni persona, dal suo concepimento fino al termine naturale della vita terrena. Noi cristiani abbiamo un motivo in più per attestare che la forza della vita ci sorprende, perché quando tutto sembrava essere definitivamente finito, un fallimento, Gesù ha vinto la morte con la sua resurrezione, rendendoci testimoni della più straordinaria e sorprendente esperienza di vita della storia dell’umanità. Questa è la nostra speranza, questa è la nostra fede, questa è la nostra forza da cui scaturisce ogni bene”. 

Preghiere a Maria e ad alcuni santi

Giovedì 8 febbraio, alle ore 18.00, presso il salone “Giovanni Paolo II” del centro congressi del Santuario della Madonna delle Lacrime, presentazione a cura del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale del libro dell’arcivescovo di Siracusa, Mons. Francesco Lomanto: “Preghiere a Maria e ad alcuni Santi venerati nell’Arcidiocesi di Siracusa”. Interverrà il prof. don Massimo Naro, docente della Facoltà Teologica di Sicilia. La pubblicazione è stata curata da mons. Giuseppe Greco che ha anche scritto l’introduzione e i commenti alle preghiere.

Scuola di preghiera con l’Icona

Sabato 3 febbraio 2024, alle ore 19.00, presso la Casa del Pianto di via degli Orti 11 in Siracusa, si terrà la Scuola di preghiera con l’Icona, curata dall’Associazione “San Vladimir” di Siracusa in collaborazione col Santuario Madonna delle Lacrime.