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FESTA DI SANTA LUCIA

Si conclude domenica 8 la Tredicina in onore di Santa Lucia. Le reliquie della Santa Patrona sono state esposte nelle diverse parrocchie di Siracusa. Domenica, solennità dell’Immacolata Concezione, saranno esposte alla parrocchia San Giovanni Battista all’Immacolata a partire dalle 10. I festeggiamenti dell’Immacolata prevedono la celebrazione eucaristica alle 10.30 presieduta dall’arcivescovo, monsignor Salvatore Pappalardo. Alle 16 ci sarà la tradizionale consacrazione dei bambini e la distribuzione delle medagliette. La processione partirà alle 17 con il simulacro portato a spalla dai dei voti della congregazione dell’Immacolata che attraverserà le vie del centro storico di Ortigia fino a rientrare in serata nella chiesa.
 
Per le celebrazioni in attesa della festa di Santa Lucia, lunedì 9 inizia il Triduo solenne in Cattedrale. Alle 7.30 cerimonia della consegna delle chiavi della cappella di Santa Lucia da parte dei componenti della Deputazione al maestro di cappella Benedetto Ghiurmino e apertura della nicchia che custodisce il simulacro.
Lunedì, martedì e mercoledì, la celebrazione eucaristica sarà alle 18.00 animata dalla
Caritas diocesana (lunedì), dalle associazioni di volontariato di Protezione civile di Siracusa (martedì) e dalle portatrici e dai portatori di Santa Lucia (mercoledì).
Giovedì, vigilia della festa, alle 11.30 traslazione del simulacro dalla Cappella all’altare maggiore. Alle 19 i vespri saranno officiati da monsignor Salvatore Pappalardo, Arcivescovo di Siracusa.
 
Nell’ambito delle iniziative collaterali, da lunedì 9 alle ore 19.15 inizieranno gli itinerari artistici e catechetici realizzati dalla Kairos alla scoperta dei luoghi di Lucia:
Lunedì la Cattedrale, martedì il Caravaggio e mercoledì le edicole votive del centro storico.
Martedì alle ore 16.00 a Palazzo Vermexio verrà presentato il libro di Dario Bottaro sulla storia della Deputazione con la presenza dell’attrice Carmelinda Gentile.
Sempre martedì alle 19.15, nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, ‘Il seppellimento di Santa Lucia’ di Caravaggio spiegato dalla dott.ssa Bernadette La Rosa e da don Nisi Candido.
 
Ma domenica 8 sarà inaugurata anche l’esposizione ‘Il Divino Infante’ a cura di Loredana Pitruzzello, che resterà aperta fino al sei gennaio. La Cappella Sveva all’interno del Palazzo Arcivescovile e la Cattedrale di Siracusa ospitano l’evento dedicato all’infanzia di Maria e di Gesù bambino.
L’insieme delle opere destinate all’esposizione proviene dal tesoro della Cattedrale e dalla chiesa Cattedrale. Sono manufatti di pregiato valore che solo in a rare occasioni è stato possibile ammirare.
I soggetti scultorei e figurativi presentati sono soprattutto di carattere devozionale un incrocio tra sensibilità popolare e cultura dotta, tra spiritualità e sensibilità religiosa.
‘Poter toccare l’invisibile è il sogno e il desiderio di ogni uomo pensante – ha detto mons. Salvatore Marino, parroco della cattedrale -. La visione e la contemplazione della bellezza della natura e delle opere d’arte ci permette, in qualche modo, di cogliere questa presenza dell’invisibile nella nostra storia quotidiana. Nel Natale noi cristiani celebriamo e contempliamo il figlio del Dio invisibile che per amore incarnandosi si è fatto visibile, mostrandosi a noi nella bellezza del ‘il Divino Infante’. Aiutare a riscoprire, nella bellezza di alcune opere d’arte della nostra Cattedrale, questo amore bello e invisibile e’ il desiderio di questo itinerario natalizio, che vuole essere artistico e spirituale insieme’.

DUE ARCIVESCOVI NEL SOLCO DELLA STORIA SIRACUSANA

Avrà luogo venerdì 6 dicembre, alle ore 10.00, l’intitolazione delle vie a Mons. Giuseppe Bonfiglioli e a Mons. Calogero Lauricella. La giunta del Comune di Siracusa, accogliendo il verbale della commissione toponomastica cittadina, ha deliberato l’intitolazione delle due vie che si trovano nel quartiere Tiche a due arcivescovi che hanno segnato la storia della città di Siracusa: mons. Bonfiglioli dal 1968 al 1973 e mons. Lauricella dal 1973 al 1989. Saranno presenti il sindaco Giancarlo Garozzo, don Aurelio Russo, mons. Ignazio Sbona e il responsabile del servizio toponomastica Sebastiano Contavalle.

Nel pomeriggio, alle ore 16.00, nel salone della chiesa di Sant’Antonio di Padova, avrà luogo una commemorazione per l’intitolazione delle vie ‘Due Arcivescovi nel solco della storia siracusana’ che vedrà la testimonianza di mons. Pasquale Magnano e la partecipazione dell’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, proprio per ricordare i due vescovi nella loro azione e il loro contributo alla storia della città.
Mons. Bonfiglioli fece il suo ingresso in Diocesi l’11 dicembre del 1963 (come Arcivescovo coadiutore) e il 6 marzo 1968 successe a mons. Baranzini. La sua azione pastorale è stata caratterizzata da numerosi episodi: nell’agosto del ’68 venne ricevuto dal Santo Padre al quale offrì una riproduzione del quadro della Madonnina e poi consacrò la cripta del Santuario; è vicino alle famiglie di Avola in seguito ai tragici fatti di dicembre; protagonista nell’istituzione dello Studio interdiocesano San Paolo di Catania; promuove la Consulta per l’Apostolato dei laici e costituisce la Commissione per l’assistenza sociale. Mons. Lauricella venne nominato Arcivescovo di Siracusa l’8 settembre 1973 da papa Paolo VI. Molto attento alla catechesi dei fedeli, a lui si deve la parrocchia di San Corrado Confalonieri alla Mazzarrona e con lui nasce il periodico cattolico ‘Cammino’. E’ presente alla marcia contro la mafia e per il lavoro organizzata dai sindacati. Infine promuove con forza la realizzazione del Santuario della Madonna delle Lacrime.
La via Mons. Giuseppe Bonfiglioli si trova nel quartiere Tiche e inizia dopo il civico 42 di via Butera a fondo cieco; la via Mons. Calogero Lauricella, nel quartiere Tiche inizia da via Giuseppe Brancato a fondo cieco.
 
 

 

 

FESTA DI SANTA LUCIA

La Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha indetto per sabato prossimo, 30 novembre, alle ore 10.30 nel Parlatoio delle Monache, spazio accanto la chiesa di Santa Lucia alla Badia in piazza Duomo, una conferenza stampa per presentare il programma e le novità della Festa di Santa Lucia, patrona di Siracusa, del 13 dicembre. Interverranno l’avv. Giuseppe Piccione, Presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, e Mons. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale, e componente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia. Saranno presenti anche gli altri componenti della Deputazione Franco Vasquez, Lucilla Rizza, e Pietro Romano e il curatore della rivista “Con Lucia a Cristo” Gianni Failla. Tante le celebrazioni e gli eventi previsti attorno alla festa. Quest’anno la solenne celebrazione in Cattedrale sarà presieduta dal Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, che terrà il panegirico della Santa. Oltre alla tradizionale Festa del 13 e all’Ottavario, anche quest’anno sono state realizzate alcune iniziative che preparano alla Festa e “attorno” alla festa.
Si inizia sabato 30 con la Tredicina di Santa Lucia e l’esposizione delle reliquie nelle diverse parrocchie della città. Tra gli eventi collaterali, venerdì 29, alle 17.30 sarà inaugurata la mostra fotografica “Lucia & Lucie – Fede e religiosità tra Siracusa e la Svezia” proprio presso il Parlatoio delle Monache.

GIORNATA NAZIONALE DEL RINGRAZIAMENTO

Si celebra domani la Giornata Nazionale del Ringraziamento. La Diocesi di Siracusa celebrerà l’iniziativa, promossa dalla Coldiretti, a Palazzolo Acreide, nella parrocchia di San Sebastiano. Alle 10.30 la celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, alla presenzadi tutte le rappresentanze dei coltivatori diretti. Subito dopo labenedizione dei mezzi agricoli in piazza. “Saranno portati i doni della terra in offerta – ha detto mons. Sebastiano Amenta – che poi sarannodistribuiti ai poveri”. La Commissione Episcopale per i problemi sociali ed il lavoro, la giustiziae la pace nel messaggio inviato per la 63. Giornata nazionale del ringraziamento ricorda “Come Vescovi incaricati della pastorale sociale e del lavoro ci rivolgiamo ai giovani. Carissimi giovani, che avete scelto di restare nella vostra terra per lavorare i campi, con dignità e qualità, per fare della vostra campagna un vero giardino. Vi siamo grati e sentiamo che questa vostra vocazione rinnova l’intera società, perché il ritorno alla terra cambia radicalmente un paese e produce benessere per tutti. Certo, tra voi c’è anche chi lavora in campagna rassegnato, perché non ha trovato altro e forse vorrebbe una realtà di lavoro diversa, magari più gratificante. Ci permettiamo di esortarvi: non rassegnatevi, ma siate protagonisti, trasformando la necessità in scelta, immettendo in essa una crescente motivazione che si farà qualità di vita per voi, per le vostre famiglie, per i vostri paesi. Pensiamo anche ai giovani immigrati, che lavorano nei campi, negli allevamenti, nella raccolta della frutta. Anche a voi suggeriamo di fare di tutto per esprimere una qualità e una professionalità crescente, in particolare attraverso lo studio e la conoscenza delle lingue, per farvi apprezzare ed entrare così a fronte alta nel mercato del lavoro rurale, che vi riconosce ormai indispensabili. Agli imprenditori agricoli italiani chiediamo di valorizzare la passione lavorativa di chi arriva nelle nostre terre, creando le condizioni per un’inclusione e un’integrazione graduale, consapevoli che solo così tutti ne avranno vantaggio. Non ci sia sfruttamento, ma rispetto, valorizzazione e dignità. Ci sembra poi opportuno indicare una serie di limiti e di freni che incontrano oggi i giovani che desiderano ritornare alla terra e suggerire alcune attenzioni. La burocrazia è spesso lenta e impacciata nell’attuazione di miglioramenti fondiari; le risorse finanziarie sono difficilmente reperibili; il credito non viene concesso agevolmente dalle banche. Tutto questo chiede che le nostre comunità cristiane accompagnino i giovani impegnati nel lavoro dei campi. Chiediamo che le associazioni e i movimenti cattolici accompagnino i giovani imprenditori agricoli, creando per loro gruppi di sostegno sparsi nel territorio, utilizzando anche le nuove tecnologie telematiche. Nessuno da solo può pensare di restare sulla terra come imprenditore agricolo: troppe sono le fatiche e gli ostacoli. I giovanivanno spronati a fare alleanza fra le generazioni. Dalla condivisione nascerà la fiducia nelle cooperative e nei consorzi, nei quali è possibile realmente diffondere il prodotto tipico di una terra, trasformandolo da marginale a identitario”.
 

CONVEGNO NAZIONALE DEI RETTORI DEI SANTUARI

Si conclude oggi, alla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa, il 48 convegno nazionale dei rettori e operatori dei santuari italiani. Per quattro giorni, cento rettori provenienti da tutta Italia si sono confrontati sul tema della tenerezza di Dio. Si sono susseguite le relazioni di padre Giovanni Salonia dell’ordine dei frati minori cappuccini, di padre Ermes Ronchi dell’Ordine dei Servi di Maria: ‘La vita è una ricomposizione costante e il Santuario è il luogo dove ricomporre le ferite’; della biblista suor Benedetta Rossi, missionaria di Maria: ‘Il potere di Dio è la tenerezza. Che non si può guadagnare. La tenerezza di Dio ti fa ritrovare chi sei, conducendo alla consapevolezza di sé e del proprio peccato. La tenerezza come sguardo d’amore che vede la sofferenza, l’occhio che guarda chi sta morendo da solo, parola che fa vivere’; e della teologa Ina Siviglia, che ha curato l’aspetto antropologico: ‘La tenerezza è la forma femminile dell’amore’. I rettori sono riuniti partendo dalle parole di Papa Francesco a non avere paura della tenerezza. La società Kairos ha curato le visite guidate serali, per vivere i luoghi come il teatro greco e la catacomba di Santa Lucia, come Santuari della tenerezza.
Ieri pomeriggio un momento particolare del convegno con la celebrazione eucaristica in Cattedrale, presieduta dall’arcivescovo di Siracusa Salvatore Pappalardo. Al termine, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha eccezionalmente aperto la nicchia che custodisce il simulacro della patrona Santa Lucia a un mese esatto dalla festa. In serata la cena promossa in collaborazione con Siracusa Turismo ed il patrocinio della Regione Siciliana. Presenti Seby Bongiovanni, Pippo Gianninoto e Massimo Franco per la Camera di Commercio. La spiegazione è stata affidata a Paolino Uccello.
Oggi pomeriggio celebrazione eucaristica nella Basilica Santuario e in serata la visita guidata curata dalla Kairos prevede l’itinerario giudaico nel centro storico di Ortigia. Quello che chiuderà oggi è l’ultimo appuntamento nazionale che vede mons. Marino Basso, presidente del Collegamento Nazionale Santuari. ‘Il consiglio ha scelto il Santuario di Siracusa proprio per l’anniversario della Lacrimazione – ha detto mons. Basso -. Siamo partiti dalla frase del vangelo ‘Lasciala fare’, quando Maria di Betania si china su Gesù, spezza il vasetto di olio profumato e tutta la casa diventa piena di profumo e Maria osa sciogliersi i capelli e asciugare il profumo che cola dai piedi di Gesù. Il vero profumo che visita l’umanità è il Cristo. Nel grande cammino la tenerezza di Dio diventa la tenerezza manifestata nei Santuari. È il momento nel quale facciamo esperienza di quello che è l’atteggiamento di Dio nella realtà della storia, della Chiesa, dell’uomo e insieme ci rendiamo conto che noi portiamo nei nostri santuari un’esperienza nuova. L’uomo ha bisogno di essere curato e visitato e fatto crescere: Dio cura e fascia le ferite. La chiesa con l’esperienza di Papa Francesco ci aiuta a coniugare la semplicità del Vangelo. Se il capitolo 12 dice ‘Lasciala fare’, il capitolo 13 è sulla lavanda dei piedi: Gesù chiede a Pietro ‘Lasciami fare’. Dio chiede all’uomo, alla Chiesa, a ciascuno di noi lasciami fare. Lui ci lava i piedi. Dio non ha paura di chinarsi davanti i nostri piedi e lavarci i piedi’.
Da domani mons. Basso lascerà la guida del Cns al vicepresidente padre Mario Magro, rettore della Basilica Santuario di Sant’Antonio a Messina. ‘Il quadro miracoloso della Vergine che ha pianto ispira quella tenerezza di una madre verso i suoi figli e quindi ci sentiamo consolati da questa madre celeste che viene incontro alle necessità dei suoi figli che non vuole abbandonare. Partiamo da questa immagine per capire il senso della tenerezza. La tenerezza è il dono del cuore che ogni essere umano deve donare all’altro per sentire l’altro anche partecipe della propria vita. Noi non siamo isole ma un grande arcipelago. Dobbiamo sentire l’abbraccio di chi ci vive accanto. Come rettori dei santuari dobbiamo lavorare su questa scia perché davvero chi viene nei nostri santuari che ha bisogno di ritrovare e riscoprire Dio, di convertirsi e trasformare la propria vita, senta questo abbraccio di Dio, questa consolazione attraverso la Vergine ed i tanti santi che ci sono di esempio’.

SANTA LUCIA, ELETTI I CAMPANELLAI

I soci hanno deciso che il campanellaio per la festa di dicembre 2013 sarà Emanuele Campo e per maggio 2014 Erasmo Campo’. L’annuncio è del presidente dell’Associazione Santa Lucia fra i Falegnami di Siracusa, Paolo Puglisi, a conclusione dell’assemblea per l’elezione dei campanellai. L’assemblea è il primo momento che prepara la festa di Santa Lucia. Nel salone Mons. Gentile, il presidente Puglisi ha aperto i lavori, poi presentazione dei candidati e decisione finale che ha visto, per un puro caso, la nomina dei due fratelli. ‘E’ una lunga tradizione che va avanti e si rinnova – ha spiegato il Presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Giuseppe Piccione -. Quest’anno abbiamo voluta renderla pubblica perché queste tradizioni vanno viste, vanno rinnovate, vanno conosciute, vanno conservate. Il campanellaio ha un ruolo molto importante: tutto dipende da lui, per la sicurezza delle persone e del simulacro. Il campanellaio ha una grande responsabilità. Per questo motivo la Deputazione ha voluto dare un riconoscimento ai vecchi: una campanella che possa rimanere a casa come ricordo che va trasmesso ai figli e ai nipoti’. Consegnata una campanella a Dario Mazzurco, campanellaio del maggio 2012; al maestro di cappella Benedetto Ghiurmino, nominato eccezionalmente campanellaio nel dicembre 2012; infine a Salvatore Cutrufo per il maggio 2013. ‘Vogliamo istituzionalizzare e dare un significato a questa festa, un’assemblea che rappresenta l’inizio della festa di santa Lucia – ha detto ancora Piccione -. Mercoledì 13, ad un mese esatto dalla Festa, in occasione dell’arrivo a Siracusa dei rettori dei Santuari d’Italia, apriremo in maniera straordinaria la nicchia che contiene il simulacro. Poi fino alle 7.30 del 9 dicembre il simulacro resterà chiuso nella sua nicchia’. All’assemblea è intervenuto il sindaco Giancarlo Garozzo che ha portato il saluto dell’amministrazione: ‘Per me è un onore e un piacere stare qui. Chiedo aiuto a Santa Lucia nell’attività amministrativa. L’impegno che posso prendere, considerando che la mia amministrazione si sente molto vicina, è di un contributo, una collaborazione totale nella fase organizzativa’. L’assemblea si è conclusa con la benedizione di Mons. Salvatore Marino.

I RETTORI DEI SANTUARI ITALIANI A SIRACUSA

 Cinque giorni, quattro relazioni fondamentali, oltre cento partecipanti, sei visite guidate. Sono i numeri del 48 Convegno Nazionale dei Rettori e Operatori dei Santuari Italiani che prende il via oggi pomeriggio alla Basilica Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa. Sul tema dei Santuari come casa della tenerezza riprendendo le parole di Papa Francesco nell’omelia del marzo scorso che invitava a non avere paura della tenerezza. ‘Pensiamo che i Santuari siano luoghi particolari di tenerezza – ha detto don Luca Saraceno, rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime ed anche Segretario del Collegamento nazionale Santuari -, dove tanta gente arriva per vivere in intimità il Mistero di Dio’. Quattro le relazioni fondamentali che metteranno in evidenza quattro aspetti della tenerezza: dal punto di vista psicologico padre Giovanni Salonia, dell’Ordine dei frati minori cappuccini; teologico con padre Ermes Ronchi dell’Ordine dei Servi di Maria; biblico con suor Benedetta Rossi, missionaria di Maria; e concluderà la teologa Ina Siviglia, che curerà l’aspetto antropologico. La società Kairos curerà le visite guidate serali, che faranno vivere i luoghi come il teatro greco e la catacomba di Santa Lucia, come Santuari della tenerezza. A Siracusa sarà presente anche mons. Marino Basso, rettore della Consolata di Torino, che presiede il Collegamento nazionale Santuari.

FESTA DI SANTA LUCIA

E’ il primo momento che prepara la festa di Santa Lucia a dicembre.
La Deputazione della Cappella di Santa Lucia in questi giorni sta ultimando il ricco programma di festeggiamenti ed iniziative collaterali ed, in preparazione della festa che la città vivrà nella
giornata del 13 dicembre, ha deciso di comunicare il primo momento vero della festa, l’elezione dei campanellai.
L’appuntamento è per domenica 10 novembre, con inizio alle ore 18,00, quando è prevista l’assemblea dei soci dell’Associazione Santa Lucia fra i Falegnami di Siracusa per l’elezione dei campanellai per le feste di dicembre 2013 e maggio 2014. L’incontro si terrà presso il salone Mons. Gentile, in via delle Vergini a Siracusa. Dopo l’introduzione del presidente Paolo Puglisi, verranno presentati i candidati a campanellaio, poi verrà insediato il seggio elettorale ed alle ore 20,00, dopo la benedizione di Mons. Salvatore Marino e l’intervento del Presidente della Deputazione, avv. Giuseppe Piccione, verranno proclamati i campanellai per le prossime feste.
‘E’ il primo momento della festa che da quest’anno – ha spiegato il presidente Piccione -, si è voluto solennizzare e rendere pubblico ed aperto alla città anche per far conoscere una antica tradizione e vivere sin dall’inizio il clima della festa. Il campanellaio è una figura importante della processione, detta i tempi e da forza ai portatori. Un tempo veniva scelto tra i falegnami mentre adesso viene scelto dai soci dell’Associazione Santa Lucia fra i Falegnami di Siracusa che sostituisce il ruolo della antica corporazione’.

A SIRACUSA, I RETTORI DEI SANTUARI D’ITALIA

Il Santuario come casa della tenerezza, riprendendo un’espressione del Vangelo dove Gesù dice a Giuda nell’ultima cena “Lasciala fare”, riferendosi all’atteggiamento della donna che asciugava i piedi di Gesù. Presentato questa mattina il 48 Convegno Nazionale dei Rettori e Operatori dei Santuari Italiani, che si terrà da lunedì 11 a venerdì 15 novembre nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime. Oltre un centinaio i rettori provenienti da tutta Italia che si incontreranno a Siracusa per questo evento. “Sono quattro le relazioni fondamentali in quei giorni, quattro figure che metteranno in evidenza quattro aspetti della tenerezza – ha detto don Luca Saraceno, rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime ed anche Segretario del Collegamento nazionale Santuari -. Dal punto di vista psicologico padre Giovanni Salonia, teologico con padre Ermes Ronchi, la biblista suor Benedetta Rossi e concluderà Ina Siviglia che curerà l’aspetto antropologico. La tenerezza di Maria sotto quattro aspetti. Siracusa, come diceva Papa Giovanni Paolo II, è uno speciale Santuario della commozione”. Non solo giornate in Santuario, ma anche visite guidare serali.
“Avremo modo di far conoscere la nostra città. Le visite guidate la sera saranno conseguenza di quanto è stato discusso durante la giornata. Rendere quel luogo sotto l’aspetto della tenerezza. Particolarmente significativa sarà la vista al mattino al teatro greco e alla catacomba di Santa Lucia, come Santuari della tenerezza”.
Quella del 13 sarà una giornata particolare. Alle 18.30 l’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo presiederà la solenne celebrazione eucaristica in Cattedrale. “Per l’occasione – ha detto il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Giuseppe Piccione – la Deputazione ha deciso di aprire la nicchia che ospita il simulacro. Santa Lucia esprime in tema della tenerezza: nei confronti della madre, nei confronti degli ultimi, come affronta il processo e poi il martirio”. L’iniziativa si avvale del contributo della Regione Siciliana. Una collaborazione con Siracusa Turismo permetterà una migliore accoglienza: “Noi ci occupiamo di qualità e cultura dell’accoglienza – ha detto Sebastiano Bongiovanni, presidente di Siracusa Turismo -. Vogliamo prospettare una città che fa squadra e fa sistema. In un’ottica di accoglienza presentiamo il territorio sotto varie forme. Grazie alle associazioni di categoria e a tanti sponsor privati che metteranno a disposizione i loro prodotti potremo dare vita ad una cena molto particolare”. A Siracusa sarà presente anche mons. Marino Basso, rettore della Consolata di Torino, che presiede il Collegamento nazionale Santuari.

LA DIOCESI SI RITROVA IN SANTUARIO

Un momento di riflessione dell’intera comunità diocesana, ma anche l’occasione per ringraziare per l’evento della Lacrimazione. L’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo invita la città a partecipare all’incontro mercoledì 6 novembre alla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime a conclusione del sessantesimo anniversario della Lacrimazione di Maria, che si verificò dal 29 agosto all’1 settembre del 1953. “Personalmente – scrive l’arcivescovo – ho avuto la gioia di farne grata memoria, ogni 29 del mese, insieme ai pellegrini delle diocesi di Sicilia che, guidati dai loro rispettivi Pastori, sono venuti numerosi nel nostro Santuario. Vi posso assicurare che è stata una bella iniziativa non solamente perché rivelativa della devozione diffusa nella gente della nostra Isola verso la Madonna delle Lacrime, ma anche perché essa ha rinsaldato i vincoli di comunione tra le nostre Chiese di Sicilia. Sono certo che tutti noi, individualmente o in gruppo, nel corso di questo anno ci siamo recati già, probabilmente diverse volte, in Santuario per manifestare alla Madonna la nostra filiale e sincera devozione. Un evento che ha segnato la storia della nostra Chiesa: la Madre di Dio ha scelto Siracusa per darci un segno particolare della sua materna protezione e ha affidato al nostro Santuario il compito di tenerne viva la memoria e diffonderne il messaggio”.
 
Per l’incontro e’ stata scelta la data del 6 novembre: “è il giorno anniversario nel quale il Beato Giovanni Paolo II, in visita pastorale alla Chiesa di Siracusa, consacrò con rito solenne il nuovo Santuario. In quella occasione il Papa pronunziò quella felice espressione: «Santuario della Madonna delle Lacrime, tu sei sorto per ricordare alla Chiesa il pianto della Madre» che impegna non solo quanti operano pastoralmente a servizio dello stesso Santuario, ma altresì la comunità diocesana tutt’intera, destinataria dell’evento della lacrimazione”.
 
Il programma dell’incontro prevede alle ore 17,30 la recita comunitaria del S. Rosario; alle ore 18,00 la lezione dell’Abate Ildebrando Scicolone per ricordare il 50° della costituzione conciliare sulla sacra liturgia Sacrosanctum Consilium, nel 50° anniversario della promulgazione e alle ore 18,30 la Celebrazione Eucaristica.