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Mons. Pappalardo: “Mai eludere l’accoglienza”

“Non possiamo rimanere spettatori passivi di tragedie che si consumano sotto i nostri occhi: prima, fra tutti, l’accoglienza degli immigrati, che non può essere elusa per le eventuali attività illecite connesse al fenomeno; le quali, se sussistono, vanno severamente represse, ma non devono però spegnere o attutire la voce della nostra coscienza, che non può non essere sensibile verso le sofferenze di tanti: uomini, donne, bambini costretti dalla guerra e dalla fame a lasciare i loro paesi”.
Lo ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, dal balcone dell’arcivescovado nel tradizionale discorso ai fedeli nella festa
del patrocinio di Santa Lucia.
“La via da percorrere è quella della solidarietà e della corresponsabilità
nella costruzione del bene comune – ha aggiunto – Sembriamo smarriti;
fatichiamo a prendere coscienza
che solo insieme, unendo le migliori energie che esistono, 
possiamo riuscire a scorgere quel nuovo orizzonte che ancora non
vediamo”. E rivolgendosi a Santa Lucia: “Da’ luce al cuore e
alle menti di quanti ricoprono ruoli pubblici, affinché si
superi ogni steccato ideologico ed ogni interesse di parte e ci
si incontri sui valori condivisi della solidarietà e dello
sviluppo equo del nostro territorio”. E ancora: “Donaci occhi
per vedere le sofferenze di quanti soffrono per la nuova
carestia della mancanza del lavoro e della legalità. Guarda
questa tua terra così bella e così violentata. Guarda i nostri
giovani che continuano ad emigrare alla ricerca del proprio
futuro, guarda gli anziani e gli ammalati lasciati soli e senza
sostegno”.
 

Festa del Patrocinio di Santa Lucia

“Grano e legumi: cibi essenziali per i popoli che si affacciano sul Mediterraneo, cibo essenziale per la vita. Tutti possono continuare a vivere nonostante la carestia che sopraggiunge nella vita degli uomini”. Con un riferimento a quello che avvenne nel 1646, quando navi cariche di grano arrivarono al porto di Siracusa mettendo fine alla carestia che vi era in città, mons. Corrado Lorefice parla ai fedeli riuniti in Cattedrale per la festa del patrocinio di Santa Lucia. L’arcivescovo di Palermo ha presieduto la solenne celebrazione nella Festa del Patrocinio della Santa e ha parlato della testimonianza di Lucia, uno dei due esempi insieme a Sant’Antonio che lo hanno segnato sin dalla adoloscenza, per contrastare “il narcisismo di oggi assunto a principio di vita”.
Diverse migliaia di persone in piazza hanno atteso poi l’uscita del simulacro argenteo che, dopo il tradizionale volo delle colombe, è entrato nella vicina chiesa di Santa Lucia alla Badia dove resterà per l’ottavario. Domenica prossima il rientro nella cappella in Cattedrale, attraversando le vie di Ortigia.
 

Diretta della Festa del Patrocinio di Santa Lucia

L’Arcidiocesi di Siracusa ha predisposto anche quest’anno la diretta della solenne celebrazione nella festa del Patrocincio di Santa Lucia.
Diretta dalle ore 10.15 della solenne celebrazione presieduta da mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo. La diretta avverrà su streaming sul canale you tube dell’Arcidiocesi di Siracusa (https://www.youtube.com/channel/UCiH2NIuV6SYl-8Ylt_anbdw)
Ma anche sulle emittenti televisive Tris, Video 66, Telecittà. E sui quotidiani on line siracusanews.it – siracusaoggi.it – siracusatimes.it.
https://youtu.be/XzuyU-zD8sk (link per la diretta)

Festa del patrocinio di Santa Lucia

Con la traslazione del simulacro di Santa Lucia si sono aperti ufficialmente i festeggiamenti della festa del Patrocinio di Santa Lucia a Siracusa. Alle 7.30 i componenti della Deputazione della Cappella di Santa Lucia hanno consegnato al maestro di cappella, Benedetto Ghiurmino, le chiavi della nicchia che è stata aperta. Alle 11.30 la traslazione dalla cappella all’altare maggiore della Cattedrale. 

Domani, giorno della festa, sarà l’Arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, a presiedere la solenne celebrazione eucaristica. “Questa scelta di avere un tema specifico per la festa ci sembra importante perché diventa unificante per le diverse attività che facciamo – ha detto mons. Salvatore Marino -. Ogni cristiano amando Santa Lucia deve essere promotore di vita in tutti gli ambienti dove si trova”.
Alle 12 processione in piazza Duomo delle reliquie e del simulacro verso la chiesa di Santa Lucia alla Badia. Prima dell’arrivo tradizionale lancio delle colombe. Nella chiesa di Santa Lucia alla Badia avrà luogo l’Ottavario e domenica 14 maggio ale ore 11.30 solenne celebrazione presieduta da mons. Salvatore Marino e alle ore 19.00 processione di rientro in Cattedrale del simulacro attraverso le vie del centro storico.

“E’ il vero significato di una martire e del sacrificio e di un amore totale, collegato all’amore all’interno di una famiglia. Si rinnova un appuntamento tradizionale: il lancio delle colombe ricorda che Santa Lucia vuole bene a questa città, il miracolo del 1646, ricorda che quando Siracusa si affida a Santa Lucia, lei risponde sempre” ha detto il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, l’avv. Giuseppe Piccione.

Percorsi di guarigione

Percorsi di cura del pedofilo. Un titolo chiaro per un tema molto delicato che l’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio intende affrontare nell’anno dedicato alla riforma. In questo caso, riforma è sinonimo di guarigione personale interiore, di processi lunghi e complessi di elaborazione del dolore.

Venerdì 5 maggio al centro convegni del Santuario della Madonna delle Lacrime alle ore 18.30, si parlerà dei percorsi di riabilitazione delle persone che stanno scontando pene detentive per reati connessi alla pedofilia. Alcuni operatori nell’ambito carcerario porteranno dei documenti filmati e offriranno le esperienze concrete di percorsi di cura del pedofilo.

Felicia Cataldi e Teresa Tringali, rispettivamente responsabile del Settore educativo del carcere di Cavadonna a Siracusa e psicologa nello stesso carcere siracusano, parleranno del percorso di riabilitazione intrapreso da una quindicina di persone. Nel corso dell’incontro, che sarà introdotto da don Nisi Candido, direttore dell’Istituto

Superiore di Scienze Religiose San Metodio, saranno proiettate delle interviste che sono state realizzate nei giorni scorsi in carcere e nelle quali le persone raccontano la loro vita, prima della detenzione e durante, ed il percorso di riabilitazione intrapreso.  L’incontro è organizzato in collaborazione con la casa circondariale di Siracusa e la casa di reclusione di Augusta.

Festa del Patrocinio di Santa Lucia

Avrà luogo giovedì, 4 maggio, alle ore 10.00, al Parlatoio delle Monache (accanto la chiesa di Santa Lucia alla Badia) in Ortigia, la conferenza stampa di presentazione della festa del Patrocinio di Santa Lucia a Siracusa.Quest’anno sarà l’Arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, a presiedere la solenne celebrazione eucaristica di domenica 7 maggio. Saranno presenti il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Giuseppe Piccione; il parroco della Cattedrale e componente della Deputazione, mons. Salvatore Marino. Nel corso dell’incontro sarà presentato il programma della Festa, e gli eventi collaterali che sono stati organizzati.

Percorsi di guarigione dall’abuso

Mettersi nell’ottica del bambino ferito, che ha diritto di diventare adulto: la priorità è data ai più piccoli e indifesi. Analisi del problema, ma soprattutto vie di guarigione. Questi i temi dell’incontro promosso dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio dal titolo Percorsi di guarigione dall’abuso. Venerdì 28 aprile, alle ore 18.30, al centro convegni del Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa interverranno don Fortunato Di Noto e la dott.ssa Mariagrazia Figura dell’associazione Meter onlus.
L’incontro si inserisce nel programma annuale delle attività dell’Istituto San Metodio che ruotano intorno al tema della riforma. Quando si usa questo termine si pensa a mutamenti esteriori radicali, spesso auspicati per rinnovare una situazione sociale ritenuta ormai stantia. In questo caso, riforma è piuttosto sinonimo di guarigione personale interiore, di processi lunghi e complessi di elaborazione del dolore provocato da una ferita profonda e terribile come quella dell’abuso subito in tenera età.
Il prossimo 7 maggio sarà celebrata la settima Giornata dei Bambini Vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza: quella di venerdì prossimo vuole essere un’occasione per riflettere sulle condizioni difficili in cui versano i più piccoli e per provare ad illustrare vie possibili, per quanto impervie, di guarigione.
Gli interventi di don Di Noto e della dott.ssa Figura, con l’aiuto di alcuni supporti audio e video, saranno mirati ad illustrare queste tematiche: non solo l’ampiezza e i contorni del fenomeno della pedofilia, ma anche le vie per offrire un aiuto concreto ai bambini che sono rimasti vittime della violenza perpretrata dagli adulti.
 

Parole d’organo con Olga Romanko in Cattedrale

Torna “Parole d’organo”, concerto d’organo nella Chiesa Cattedrale di Siracusa con inizio alle ore 20.30. 
L’appuntamento di sabato, 22 aprile, vedrà esibirsi due protagonisti del panorama musicale per la prima volta insieme: la soprano Olga Romanko e il maestro organista Diego Cannizzaro. 
Il programma prevede brani di Bach, Bossi, Stradella, Rota e Schubert. Olga Romanko, cantante lirica di fama internazionale, nata a Mosca e da anni residente a Lugano, torna a Siracusa. Protagonista di produzioni in tutto il mondo tra cui recentemente Aida alle Terme di Caracalla, in Belgio, Praga, nella sua Mosca, e con la Bavarian Radio Philarmonich orchestra con la direzione del maestro Frederich Haider.
Il maestro Diego Cannizzaro organista, pianista e clavicembalista, direttore del Dipartimento di Musica Liturgica presso l’Istituto Universitario Tisia di Cefalù, è frequentemente invitato da diverse Università europee a partecipare a progetti di ricerca sulla musica organistica e sull’arte organaria europea. È stato anche docente invitato di organo e clavicembalo presso il Conservatorio Rimski-Korsakov di San Pietroburgo ed ha tenuto delle master-class per le Accademia di Enghien ed Ath (Belgio).
L’iniziativa è promossa dall’Ufficio diocesano per la Pastorale del turismo in collaborazione con Kairos.

“Trasformare la sofferenza in vita nuova”

“La Pasqua è la festa della nostra speranza: Cristo immette nella storia di noi uomini la forza del suo amore, la fedeltà a ognuno di noi e ci fa dono di una vita nuova. Nonostante le difficoltà che segnano la nostra condizione umana, la speranza di Cristo che risorge e ci chiama ad alzare gli occhi e a guardare con fiducia il volto dei fratelli”. E’ uno dei passaggi della riflessione che mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Siracusa, ha voluto consegnare ai giornalisti per il tradizionale scambio di auguri. 

“La contraddizione esiste fino a quando non si capisce il mistero di Cristo: noi ci gloriamo della croce che per noi è motivo di speranza diceva l’apostolo San Paolo. Quella contraddizione che si chiarisce alla luce di questa sofferenza come segno supremo del suo amore per gli uomini. Lui ha dato la vita. Nella sofferenza, nella croce noi troviamo la ragione ultima della nostra fede” Ed ancora: “La Chiesa celebra a Pasqua la morte e la resurrezione: la Passione, la partecipazione di Cristo alla vicenda di noi uomini e l’inizio di una vita nuova fondata sull’atto di amore di Cristo. Per questo la Pasqua è ragione di speranza, che viene testimoniata ed è bello se noi cristiani riuscissimo a dare questa testimonianza di amore. Le opere della misericordia sono testimonianza di questa vittoria del bene su ogni forma di male. E tutte le volte che ci troviamo vicino alla sofferenza noi cristiani dobbiamo rendere partecipi tutti di questa vita nuova. Bimbi, donne, migranti, tutti quelli che portano nella propria carne la sofferenza sono partecipi del mistero della passione di Cristo o meglio è Cristo che si è fatto uomo e ha fatto sue tutte le sofferenze e ci ha aperto la via della vita”. Infine mons. Pappalardo ha concluso: “Dobbiamo trasformare, e ognuno di noi è impegnato a farlo, la sofferenza in quella vita nuova fatta di attenzione e solidarietà, di amore concreto, gesti di carità e perché così si migliora la condizione di vita per tutti. Cresciamo. Ognuno deve prender coscienza della propria responsabilità, perché quando attribuiamo ad altri responsabilità il rischio è che ci stiamo tirando fuori. Un egoismo che ci chiude nel nostro mondo. Essere corresponsabili ci aiuta a creare quella dimensione di umanità facendosi carico per la nostra parte ala soluzione dei problemi”.

Sono intervenuti il consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Santo Gallo; il neo segretario provinciale, Prospero Dente, che ha ringraziato per il “momento di condivisione che ci permette di riflettere sul nostro ruolo: noi ci troviamo a dover raccontare ogni giorno scene dolorose che difficilmente ci lasciano distaccati”; ed ancora il presidente provinciale dell’UCSI, Salvatore Di Salvo, che si è fatto portavoce di quella tradizione ormai consolidata che i giornalisti hanno nel periodo di Natale e Pasqua di donare un aiuto ai più bisognosi. In particolare allle famiglie  della casa della carità Vergine delle Lacrime della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime e alla mensa della parrocchia San Corrado Confalonieri di Siracusa. Presente anche il consulente ecclesiastico dell’Ucsi di Siracusa don Giuseppe Lombardo.

 

 

 

 

La bella Passione

Un poema, scritto da un sacerdote cileno che prova a rendere attuale la Passione di Gesù. Sarà la Chiesa Cattedrale di Siracusa ad ospitare sabato 8 aprile alle ore 20.30 “La Bella Passione” monologo tratto da “Il libro della Passione” di José Miguel Ibanez Langlois. Protagonista sarà l’attore siracusano, Sebastiano Lo Monaco, accompagnato dalle musiche dell’orchestra di 25 elementi diretta dal maestro Antonio Granato. Un’iniziativa promossa dalla Cattedrale e dall’Ufficio diocesano per la pastorale del Turismo, in collaborazione con Kairos.
Un testo di grande suggestione che Lo Monaco presenterà come un percorso seguendo il cammino di Gesù verso il calvario incontrando le figure della passione da Erode a Giuda dalla Veronica ai discepoli. Una testimonianza di come la passione sia attuale in ogni tempo.
“Ho trovato teologia e preghiera in questo testo ed è quello che cercherò di trasmettere – ha detto Lo Monaco -. Sono onorato ed emozionato al tempo stesso, anche perchè ci troviamo nel tempio greco oggi Cattedrale di Siracusa. Il testo ha una grande forza ed una grande modernità: la Madonna è madre di tutti gli ultimi, dai drogati ai carcerati ai terroristi. Voce e musica si uniscono in questa preghiera di lode a Cristo e alla sua passione in croce”.