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Giornata per le vocazioni, veglia a Solarino

Veglia di preghiera in occasione della 60esima Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. L’iniziativa, promossa dal Centro diocesano vocazioni, avrà luogo sabato 29 alle ore 20.30 nella parrocchia Madonna delle Lacrime di Solarino.

Domenica 30, IV Domenica del Tempo Pasquale, celebreremo la 60a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che quest’anno avrà come tema Un meraviglioso poliedro, che vuole porre l’attenzione alla pluralità delle vocazioni e la loro complementarietà – ha detto don Daniele Lipari, direttore del Centro diocesano vocazioni -. Siamo invitati in questa domenica a intensificare la nostra preghiera per le vocazioni, perché il Signore continui a chiamare uomini e donne che possano spendersi per il Regno di Dio, nella specificità di ogni vocazione. In occasione di questa Giornata mondiale di Preghiera per le Vocazioni vorremo vivere un momento di preghiera diocesano con una Veglia vocazionale, sabato presso la parrocchia Madonna delle Lacrime in Solarino, presieduta dal nostro arcivescovo mons. Francesco Lomanto“.
Nei giorni 11-12-13 agosto avrà luogo per i giovani, a partire dai 16 anni, un campo vocazionale presso il convento dei frati Cappuccini a Mellili.

«Quando lo sguardo amorevole e creativo di Dio ci raggiunge in modo del tutto singolare in Gesù la nostra vita cambia. E nella misura in cui lo accogliamo «tutto diventa un dialogo vocazionale, tra noi e il Signore ma anche tra noi e gli altri. Un dialogo che, vissuto in profondità, ci fa diventare sempre più quelli che siamo: nella vocazione al sacerdozio ordinato, per essere strumento della grazia e della misericordia di Cristo; nella vocazione alla vita consacrata, per essere lode di Dio e profezia di una nuova umanità; nella vocazione al matrimonio, per essere dono reciproco e generatori ed educatori della vita» (Francesco, Messaggio per la 59a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, Roma 8 maggio 2022).

La tematica che l’Ufficio Nazionale per la pastorale delle vocazioni ha pensato di proporre vuole cogliere l’invito di papa Francesco e richiamare l’attenzione sulla reciprocità delle diverse vocazioni nella Chiesa. È l’orizzonte proposto anche dalla Esortazione Apostolica post-sinodale rivolta ai giovani e a tutto il popolo di Dio quando insegna: «La pastorale [giovanile] non può che essere sinodale, vale a dire capace di dar forma a un ‘camminare insieme’ che implica una valorizzazione dei carismi che lo Spirito dona secondo la vocazione e il ruolo di ciascuno dei membri della Chiesa attraverso un dinamismo di corresponsabilità […]. In questo modo, imparando gli uni dagli altri, potremo riflettere meglio quel meraviglioso poliedro che dev’essere la Chiesa di Gesù Cristo. Essa può attrarre i giovani proprio perché non è un’unità monolitica, ma una rete di svariati doni che lo Spirito riversa incessantemente in essa, rendendola sempre nuova nonostante le sue miserie» (Francesco, Christus vivit, 206-207).

Approfondire la vocazione non soltanto per ricomprendere la sua essenziale caratteristica comunitaria – già lo abbiamo sottolineato nell’anno 2021 – ma soprattutto per mettersi alla ricerca di quel singolare annuncio di vita evangelica affidato a ognuna delle vocazioni, che sono a servizio le une delle altre. In altre parole, se esiste una vocazione dell’intero corpo ecclesiale che è la missione di annunciare il Vangelo e portare a tutte le genti la Salvezza che viene dal Signore, se esiste la vocazione personale di ciascuno dei suoi membri che rende carne e fa prendere corpo alla chiamata universale della Chiesa stessa, esiste anche una parola che risuona nel reciproco e complementare annuncio tra le forme della vocazione, a servizio di tutti coloro che lo vogliono ascoltare.

Le vocazioni nella Chiesa, infatti – la vita consacrata, il ministero ordinato, il matrimonio e il laicato vissuto a servizio del Vangelo – non demarcano territori esclusivi ma sottolineano aspetti complementari dell’unica vita cristiana che è la vita di Cristo donata per il mondo (cf. Gv 6,51). Cristo, infatti, è forse diviso? (cf. 1Cor 1,13). «L’intima vocazione della Chiesa» (Lumen gentium, 51) e la sua opera a servizio del mondo non si realizza attraverso una distinzione di compiti ma ciascuna vocazione, occupandosi di un aspetto particolare della vita cristiana senza tralasciare l’insieme, ne richiama l’importanza e la bellezza alle altre vocazioni e porta un annuncio di salvezza ad ogni uomo, come in un meraviglioso poliedro.

Scarica qui il pdf con i testi della preghiera.

Ordinazione diaconale in Santuario

Lunedì 24 aprile alle ore 18.00 nella Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, presiederà la Santa Messa e conferirà l’ordinazione diaconale all’accolito Gabriele Conti della comunità parrocchiale Cristo Re in Lentini.

Convegno degli Adoratori delle Cappelle dell’Adorazione Eucaristica

Domenica 23 nel Santuario della Madonna delle Lacrime settimo Convegno degli Adoratori delle Cappelle dell’Adorazione Eucaristica di Sicilia. Sono attese oltre duemila persone ai piedi del Quadretto della Madonnina delle Lacrime per pregare insieme, confrontarsi e ritrovarsi nell’ascolto delle varie testimonianze di chi ha fatto dell’Adorazione Eucaristica un appuntamento fisso nella propria agenda settimanale. Alle ore 10.30 interverrà don Luigi Maria Epicoco, presbitero incardinato nella Diocesi di L’Aquila, docente di Filosofia presso la Pontificia Università  Lateranense. La meditazione sarà tenuta sul tema “Tutti voi siete in Cristo Gesù” (Gal. 3, 28) – I frutti dell’Eucarestia”.
I lavori del convegno cominceranno alle ore 9,30 e termineranno alle 17,30.

Ritrovare il Concilio con mons. Aliotta

Venerdì 21 aprile, all’Oratorio San Filippo Neri a Canicattini Bagni alle ore 18,00, quarto incontro sul concilio ecumenico Vaticano II (1962-1965) con mons. Maurizio Aliotta, docente di Storia della teologia e Teologia Morale presso lo Studio Teologico San Paolo. L’iniziativa, promossa dall’Ufficio per la pastorale della Cultura e le Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi nell’ambito di un ciclo di incontro sul Concilio, la memoria ecclesiale più recente e, in parte, non ancora pienamente esplorata ed attuata. L’incontro aiuterà a riscoprire il suo significato per la vita della Chiesa.

Giovani francescani di Sicilia a Siracusa

Si terrà martedì 25 a Siracusa il XXVI Capitolo francescano dei Giovani di Sicilia, evento organizzato dai Frati Minori di Sicilia che ogni anno vede riunire centinaia di ragazzi provenienti da diverse parti dell’Isola.
“Lo slogan del XXVI Capitolo francescano «Un meraviglioso poliedro» (ChV 207), è in sintonia con il tema della 59esima Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni, che si celebrerà nella quarta Domenica di Pasqua – spiega fra Antonio Timpanaro, responsabile Pastorale Giovanile dei Frati Minori di Sicilia -. È l’orizzonte proposto anche dalla Esortazione Apostolica post-sinodale rivolta ai giovani e a tutto il popolo di Dio quando insegna: «La pastorale [giovanile] non può che essere sinodale, vale a dire capace di dar forma a un ‘camminare insieme’ che implica una valorizzazione dei carismi che lo Spirito dona secondo la vocazione e il ruolo di ciascuno dei membri della Chiesa attraverso un dinamismo di corresponsabilità […]. In questo modo, imparando gli uni dagli altri, potremo riflettere meglio quel meraviglioso poliedro che dev’essere la Chiesa di Gesù Cristo. Essa può attrarre i giovani proprio perché non è un’unità monolitica, ma una rete di svariati doni che lo Spirito riversa incessantemente in essa, rendendola sempre nuova nonostante le sue miserie» (Francesco, Christus vivit,206-207). Incoraggiati dalle parole di Papa Francesco, chiamati e inviati dalla Parola di Gesù Cristo, spinti dalla forza del carisma di Francesco d’Assisi, vogliamo proporre ai giovani siciliani questo sogno per trasformarlo insieme in progetto di vita!”

Appuntamento alle ore 9.30 presso la Basilica di Santa Lucia al Sepolcro. Alle 10.30 in ascolto della Parola di Dio e di alcune testimonianze. Alle ore 12.00 presso il Santuario della Madonna delle Lacrime ci raduneremo attorno all’altare del Signore per celebrare insieme l’Eucarestia. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 14.00, si svolgerà una marcia che confluirà in piazza Duomo. Intorno alle 15.00 in piazza Duomo per un momento di festa con la presenza di diversi artisti.

L’Ora della Madre al Santuario

Sabato 8 aprile, alle ore 10.00, esposizione straordinaria del Reliquiario delle Lacrime della Madonna e preghiera dell’Ora della Madre delle Lacrime presieduta dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto.

Si tratta di un tempo di preghiera per stare accanto alla Madonna nel momento in cui Gesù morto è deposto nel Sepolcro.
Le Lacrime della Madonna a Siracusa rimandano al mistero Pasquale di Gesù crocifisso, morto e risorto, al quale Maria SS.ma ha partecipato per predilezione
divina, diventando Madre dell’umanità nuova ai piedi della Croce.
La preghiera si articola in quattro momenti: l’introduzione, con Maria accanto al Sepolcro di Gesù; ascolto della Parola di Dio: dalla fede di Abramo alla fede della Madre davanti al sacrificio di Cristo morente sulla Croce e sepolto nelle viscere della terra; lettura dell’omelia di San Giovanni Paolo II sulle Lacrime della Madonna; riti conclusivi, con Maria in attesa della risurrezione di Gesù.
Il Venerdì Santo si consuma il sacrificio dell’«Ora» di Cristo, vittima sull’altare della Croce: ai suoi piedi, per divino volere, stava Maria unita a Lui indissolubilmente nel dolore e nell’offerta. Il Sabato Santo è l’«Ora» della Madre: «Ora» nella quale Lei visse la prova suprema della fede e dell’unione al Dio Redentore. Il Sabato Santo è l’Ora di Maria Santissima, è l’Ora della preghiera e delle Lacrime della Madre, che completò in sé quel che mancava ai patimenti del Figlio suo Gesù Cristo, a favore della Chiesa (cf. Col 1, 24), che si raccoglie nel suo Cuore di Madre, dove fiorisce la speranza di tutta l’umanità.

Via Crucis nel parco della Neapolis

Avrà luogo venerdì 31 alle ore 19.45 all’Anfiteatro Romano nel Parco Archeologico della Neapolis la Via Crucis cittadina, promossa dal Vicariato delle parrocchie di Siracusa e organizzata dalla Basilica Santuario Madonna delle Lacrime. I testi, le preghiere e le meditazioni della Via Crucis dal tema “La Via della Croce, Salvezza dei figli di Dio” sono stati scelti e composti dall’Arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, che guiderà il momento di preghiera. Lo stesso testo di preghiera sarà proposto in tutte le comunità parrocchiali dell’Arcidiocesi di Siracusa.
La Basilica Santuario Madonna delle Lacrime ha ringraziato il direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai Antonello Mamo per la disponibilità ad ospitare la Via Crucis in un luogo simbolo della città.
Secondo il programma i fedeli si raduneranno a partire dalle ore 19.30, accedendo dal piazzale antistante la Chiesa di San Nicolò ai Cordari. Alle ore 19.45 presentazione dei vari momenti della Via Crucis che prenderà il via  alle ore 20.00 .

Rouault nelle immagini di Elio Ciol alla Alagoniana

George Rouault è considerato uno dei maestri dell’espressionismo francese, Elio Ciol è fotografo friulano internazionalmente riconosciuto, i cui esordi coincidono con la fioritura in Italia del Neorealismo. Entrambi sono protagonisti della mostra che sarà inaugurata sabato 1 aprile alle ore 11.30 all’interno del Palazzo Arcivescovile in piazza Duomo, a Siracusa. Sarà presente l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto.
In esposizione 58 tavole di un’opera considerata sintesi della ricerca artistica di George Rouault e suo testamento morale. Per motivi conservativi, da diversi anni, il lavoro di Rouault viaggia in una mostra didattica itinerante, curata e allestita dal fotografo friulano Elio Ciol, che permette di fruire globalmente le tavole, cogliendo la straordinaria ricchezza dei grigi, nel bianco e nero.
Tra il Carcere Vescovile e la Biblioteca Arcivescovile Alagoniana, all’interno del percorso di fruizione Secreta Palatii, nella mostra “Miserere: George Rouault nelle immagini di Elio Ciol“, sarà possibile ammirare l’esemplare numero 329 prestito della Pro Civitate Christiana di Assisi, proprietaria di una delle 450 incisioni originali, stampate dall’artista e smembrate in varie gallerie, pubbliche e private, nel mondo. L’esemplare numero 329 è uno dei pochi ad essere completo, presentando tutte e 58 le tavole. La serie si presenta in due parti: Miserere, (ospitata nelle Carceri vescovili) dal titolo latino con cui è maggiormente conosciuto il salmo biblico 51, e Guerre, (che si troverà nella sala lignea della Biblioteca Alagoniana) una critica feroce contro il potere e la guerra, ispirata dalla Prima Guerra Mondiale, dopo la quale il Miserere viene portato a compimento, sebbene dovrà attendere il 1948 per la sua pubblicazione, per via di una serie di vicissitudini editoriali. La figura di Cristo è il filo rosso che lega l’opera in tutte le sue parti, nascondendosi nel povero, nell’uomo sofferente o in un soldato che muore.
La mostra, accolta un anno fa all’interno di Spazio San Sebastiano, centro culturale a Palazzolo Acreide nato dalla collaborazione tra la parrocchia di San Sebastiano e la cooperativa di comunità Mediblei, approda a Siracusa con un’esposizione rinnovata dal dialogo con il ricco patrimonio librario della Biblioteca Alagoniana. L’esposizione siracusana è arricchita da 8 testi della biblioteca nelle quali sono contenute raffigurazioni della passione di Cristo. “Opere che ci aiutano a vedere come è stata raffigurata la Passione di Cristo in una rilettura dettata anche dal tempo – spiega don Helenio Schettini, direttore della Biblioteca Alagoniana – . Anche per questo motivo inauguriamo questa esposizione adesso alla vigilia della Settimana Santa. Vogliamo far diventare la biblioteca non solo un luogo di esposizione ma un luogo vivo. Che riesce a entrare in dialogo con nuovi linguaggi per farne luogo di cultura non solo sito da visitare. Un modo diverso per fruire dell’immenso patrimonio librario raccolto”.
Saranno esposte due opere che solitamente sono tenute ben conservate: “Tra le opere, spiccano per importanza il Liber Cronicarum del 1492 e l’Evangeliario bilingue Arabo-Latino della metà del XVII secolo. E’ un’occasione unica per mostrarle al pubblico” conclude don Helenio.
La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato, dalle 10.00 alle 18.00, sino a sabato 3 giugno, all’interno del percorso di fruizione Secreta Palatii, che comprende anche la Cappella Sveva del Palazzo Arcivescovile. La mostra è organizzata dalla Pastorale del Turismo, Tempo Libero e Sport dell’Arcidiocesi di Siracusa e dal Parco Culturale Ecclesiale dell’Arcidiocesi di Siracusa “Terre dell’Invisibile”, in collaborazione con la Pro Civitate Christiana di Assisi, Mediblei Società Cooperativa e la società Kairòs.

L’arcivescovo Lomanto: “Ripensiamo il turismo”

Lì dove i progetti sembrano svanire, lì dove gli eventi negativi sembrano prendere il sopravvento, Dio interviene in maniera provvidenziale e si fa portatore di liberazione. Anche nel vostro lavoro non sono mancate difficoltà negli ultimi anni a causa della difficile crisi sanitaria, la quale ha messo in luce tante disuguaglianze e ingiustizie. Oggi però ci è data un’occasione nuova per ripartire. Tale occasione non sarà sprecata se avremo la capacità di “ripensare il turismo”. Lo ha detto l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto rivolgendosi agli operatori del turismo durante il tradizionale precetto pasquale che quest’anno ha avuto luogo nella chiesa di San Giuseppe. Un’iniziativa fortemente voluta dal direttore dell’Ufficio per la Pastorale del Turismo, don Helenio Schettini.
Il turismo dovrà avviare processi di cambiamento che guardino ad uno stile sostenibile e a uno sviluppo integrale della persona. (…) Ho indetto un anno giubilare mariano per la nostra Chiesa diocesana, in ricordo del 70esimo anniversario della prodigiosa lacrimazione di Maria nella nostra città. Tale giubileo rappresenta un’occasione per la nostra comunità di riscoprire il segno che Dio ha voluto donare alla nostra Chiesa per mezzo della Madre sua. A perenne memoria di questo evento è sorto il nostro Santuario che è meta di tanti pellegrini. A voi chiedo di farvi annunciatori di questo messaggio, vi esorto ad accompagnare anche gli scettici, i lontani, o i disinteressati all’incontro con questo messaggio. La storia della nostra città è anche questa, a noi il dovere di custodirla e di consegnarla.
Accanto alle opere d’arte raffiguranti soggetti mariani che ci illuminano sul cammino di fede della Madonna e sulla nostra adesione a Dio, nonché sui valori della persona, della famiglia e dell’amicizia sociale, l’evento della lacrimazione di Maria ‒ che è l’opera d’arte di Dio ‒ ci ricorda la realtà umana del dolore che impastato di fede ci dona la beatitudine, e perciò ci fa sentire il sostegno della compassione di Dio e della presenza materna di Maria nel cammino di speranza che tutti siamo chiamati a percorrere. Questo auguro di cuore a voi e a tutti i destinatari del vostro messaggio: l’incanto della bellezza dell’arte sacra e dei segni del divino vi doni la gioia di rimanere saldi nell’amore di Dio che tutto può“.
Hanno concelebrato don Claudio Magro, direttore dell’ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro, don Gianluca Belfiore, rettore della chiesa di San Giuseppe, padre Flavio Cappuccio, parroco della chiesa dell’Immacolata.

Sandra Mazzolini sul Concilio Vaticano II

Terzo incontro sul concilio ecumenico Vaticano II (1962-1965) promosso dall’Ufficio per la pastorale della Cultura e le Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi. Giovedì 16 marzo, alla parrocchia Cristo Re a Lentini alle ore 18,30 interverrà la prof.ssa Sandra Mazzolini, docente ordinaria di Missiologia e decano della Facoltà di Missiologia della Pontificia Università Urbaniana di Roma. 

Il Concilio è la memoria ecclesiale più recente e, in parte, non ancora pienamente esplorata ed attuata. L’incontro, che sarà aperto dal direttore dell’Ufficio per la pastorale della Cultura e le Comunicazioni Sociali mons. Maurizio Aliotta, aiuterà a riscoprire il suo significato per la vita della Chiesa.