Archivi della categoria: Diocesi news

SOLENNE ESPOSIZIONE DEL SIMULACRO DI SANTA LUCIA

In occasione del 87° anniversario della Dedicazione della Cattedrale (9 gennaio 1927) e della 321.ma ricorrenza del terremoto del 9 e 11 gennaio 1693, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha disposto la solenne esposizione del Simulacro di Santa Lucia, nella sua cappella nella chiesa Cattedrale.
L’esposizione ha avuto inizio ieri e avrà luogo fino a lunedì dalle ore 7,30 sino al termine delle funzioni. Lunedì, alle ore 18,00 in Cattedrale, messa e traslazione delle Reliquie di Santa Lucia sull’altare maggiore. Le reliquie esposte sono l’omero sinistro, donato dal Patriarca di Venezia Marco Cé il 13 dicembre del 1988, ed i due frammenti della cannella del braccio sinistro custoditi nel reliquiario eseguito nel 1931 per volontà dell’arcivescovo mons. Giacomo Carabelli. Al termine della celebrazione eucaristica, che sarà presieduta dal parroco della Cattedrale, mons. Salvatore Marino, breve processione delle reliquie che saranno riportate nella Cappella dalle portatrici.
 
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RASSEGNA CINEMATOGRAFICA “LE POVERTA’ DELL’ANIMA”

Continua la quarta edizione della Rassegna cinematografica dell’Istituto di Scienze Religiose “San Metodio”. Il tema scelto è ‘Le povertà dell’anima’. Il terzo appuntamento della Rassegna è previsto venerdì 10, alle ore 20.30 al Museo del Cinema in via Alagona 41 a Siracusa: sarà proiettato “Le nevi del Kilimangiaro” (Robert Guédiguian, Francia 2011). La serata sarà introdotta dalla prof.ssa Mariangela Maresca.
 
 
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MAREMOTO, ESPOSIZIONE DEL SIMULACRO DI SANTA LUCIA

Sabato 28, il simulacro di Santa Lucia sarà esposto alla venerazione dei fedeli dalle ore 7,00 alle ore 13,00.
L’esposizione del Simulacro di Santa Lucia è collegata al maremoto del 1908 conseguente al terremoto di Messina: la mattina del 28 dicembre 1908 Siracusa si svegliò sommersa dalle acque che avevano raggiunto il livello dell’attuale piazzale delle Poste. Venne deciso di portare in pellegrinaggio penitenziale il simulacro della Santa presso le rive per invocare la protezione sulla città. Le acque iniziarono a placarsi ed il livello del mare tornò alla normalità. Nel luogo dove venne fermato il simulacro venne apposta, l’anno successivo una edicola votiva.
Alle ore 9,30 verrà posto un mazzo di fiori nell’edicola votiva in Piazzale delle Poste.
Poi le reliquie saranno portate al mercato di Ortigia dal presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Giuseppe Piccione, dal maestro di Cappella Benedetto Ghiurmino e dal segretario della Caritas don Marco Tarascio.
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LE RELIQUIE DI SANTA LUCIA NEL CARCERE DI CAVADONNA

Due momenti importanti con la patrona Santa Lucia prima della fine del 2013.
 
Venerdì 27, alle 9.30, l’arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, si recherà in visita nel carcere di contrada Cavadonna a Siracusa. Un incontro con i detenuti per portare un messaggio di pace e serenità. L’arcivescovo porterà con sé nella sua visita le reliquie di Santa Lucia. Sarà inoltre accompagnato dal presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Giuseppe Piccione, dal maestro di Cappella Benedetto Ghiurmino e dal componente della Deputazione avv. Pietro Romano.
‘Sicuramente si tratta di un momento importante – ha detto il presidente Piccione -: Santa Lucia è vicino agli umili, ai puri di cuore e va a trovare le persone in difficoltà’.
 
Sabato 28, invece il simulacro di Santa Lucia sarà esposto alla venerazione dei fedeli dalle ore 7,00 alle ore 13,00.
 
L’esposizione del Simulacro di Santa Lucia è collegata al maremoto del 1908 conseguente al terremoto di Messina. Le cronache del tempo, conservate nei giornali presso la biblioteca comunale di Siracusa, raccontano che la mattina del 28 dicembre 1908 Siracusa si svegliò sommersa dalle acque che avevano raggiunto il livello dell’attuale piazzale delle Poste riversando, sino in prossimità di Piazza Pancali, le barche ed i gozzi ormeggiati al ponte umbertino.
 
Erano da poco terminati i festeggiamenti in onore di Santa Lucia, e venne deciso di portare in pellegrinaggio penitenziale il simulacro della Santa presso le rive per invocare la protezione sulla città. Le cronache narrano che le acque iniziarono a placarsi ed il livello del mare tornò alla normalità. Nel luogo dove venne fermato il simulacro venne apposta, l’anno successivo una edicola votiva con all’interno la statua della Santa con tutti i suoi riferimenti iconografici. Sotto la cappellina venne apposta una lapide marmorea che celebra e ricorda quel giorno.
 
Alle ore 9,30 verrà posto un mazzo di fiori nell’edicola votiva in Piazzale delle Poste.
Poi le reliquie saranno portate al mercato di Ortigia dal presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Giuseppe Piccione, dal maestro di Cappella Benedetto Ghiurmino e dal segretario della Caritas don Marco Tarascio.
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NOTE PER LUCIA

Grande successo per la manifestazione culturale ‘Note per Lucia’, giunta alla settima edizione, organizzata dalla Kairós in collaborazione con l’Istituto Superiore Scienze Religiose ‘San Metodio’, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia e l’Associazione Culturale ‘L’Isola del Dialogo’. Straordinaria la performance musicale del duo “Alchimia”, formato dalle arpiste italiane, Alice Caradenti e Alessandra Ziveri, le quali hanno emozionato le oltre cinquecento persone presenti.
La serata musicale, alla presenza dell’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo e del presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Giuseppe Piccione, è stata introdotta dalla presentazione del prof. Cavallaro che ha sottolineato come la Kairós, intende portare un ulteriore piccolo contributo al rilancio della ‘Borgata’ Santa Lucia ricca di storia e tradizione. E da una breve riflessione di don Nisi Candido, direttore dell’ISSR ‘San Metodio’, sul tema ‘Musica e Spiritualità’. ‘È bello ritrovarsi qui anche quest’anno – ha esordito don Candido ­-, per una nuova esperienza di ascolto e di pace. La musica, soprattutto quella più delicata, esige che si faccia fuori e dentro di noi uno spazio di ascolto e di pacificazione’. Nel salmo 57 l’arpa è pensato come lo strumento che dirada le tenebre. ‘C’è dunque dietro un gemito di speranza e di vita: la musica, l’arte in genere, che lotta e vince contro le paure che albergano nell’oscurità. Si tratta delle paure e delle angosce fuori e dentro di noi, quelle che ci riguardano personalmente e che riguardano i nostri cari. Voler svegliare l’aurora significa voler impedire che la paura di queste notti abbia il sopravvento, anche quando nulla depone in questo senso. E il pensiero va a Nelson Mandela, primo presidente di colore del Sud Africa, un grande uomo a cui il mondo intero ha dato da poco l’ultimo saluto. Il pensiero va alle sue notti nella cella della prigione di Robben Island. Così ebbe a dire Madiba qualche anno dopo quella durissima esperienza: «Le difficoltà piegano alcuni uomini ma ne rafforzano altri. Non esiste ascia sufficientemente affilata da poter tagliare l’anima di un peccatore che continua a provare, armato solo di speranza, con la convinzione che alla fine riuscirà a rialzarsi». E noi, cosa scegliamo: l’ascia della disperazione o l’arpa della speranza?’. Nella Bibbia – ha proseguito don Candido – l’arpa accompagna anche il ringraziamento: lo testimonia il Salmo 71.
Stiamo per chiudere un anno e abbiamo la grazia di ritrovarci ad ascoltare altre note per Lucia. E se fosse stato un anno di cui rendere grazie? Perché siamo vivi, perché i nostri occhi possono incrociare ancora quelli di Lucia, perché le nostre mani si possono ancora stringere, perché le nostre orecchie possono ancora udire il suono dolce dell’arpa? Quante bellezze di questo anno sono invisibili, sepolte dalla nostra superficialità, dalla fretta, dalla tristezza, dalla nostalgia? Quanta Provvidenza ci ha fatto oggetto delle sue attenzioni, e noi non ce ne siamo accorti? Quante volte il Signore ci ha fatto sentire che ci ama, attraverso il gesto di un amico, il sorriso di un immigrato, lo sguardo di Lucia: e noi non lo abbiamo apprezzato. Ti renderò grazie, Signore, al suono dell’arpa. Cosa scegliamo allora: la tromba della lamentela o l’arpa della gratitudine? Infine il Salmo 33 racconta di un’arpa che accompagna un canto nuovo. È il canto della lode per qualcosa di nuovo che sta per sbocciare. Per noi cristiani si tratta della nascita terrena del Figlio di Dio. Una novità che nessuno poteva aspettarsi, almeno nell’umiltà e nella semplicità in cui si è realizzata duemila anni fa, in una piccola località della sperduta terra di Giudea. È la novità della semplicità. Un tipo di novità che ci spiazza e quasi ci disorienta. Come per Lucia, una ragazzina forse poco più che quattordicenne, che con cuore semplice espresse la propria fedeltà a Gesù e quindi il rifiuto ad ogni sopruso terreno. La stessa forte semplicità che risiede nelle donne vittime della brutale violenza di uomini inqualificabili. La figura di Lucia costituisca un sostegno nel cammino di risurrezione di queste donne verso la libertà e un ammonimento per tutti i violenti della terra. Ma è anche la novità della semplicità di Papa Francesco. Nove mesi per riportare al centro la bellezza semplice del Vangelo di Gesù Bambino: misericordia, dialogo, povertà, accoglienza, giustizia, pace, silenzio, gioia, e tanto altro. Una novità per noi cristiani? No, è il Vangelo di sempre. Solo che il nostro cuore non ha ancora saputo rendere questa novità di Gesù una normalità per l’umanità’.
 
Alice Caradenti e Alessandra Ziveri, laureate al Conservatorio di Musica A. Boito di Parma, hanno fondato il duo d’arpe ‘Alchimia’ con l’intento di proporre al pubblico un repertorio ampio, a volte inedito, a volte dimenticato. Proposto un programma ricco di musicalità e carico di spiritualità, proponendo composizioni di Buxtehude Dietrich, Giovanni Caramiello, Antonio Zamara, ma soprattutto omaggiando Giuseppe Verdi: straordinaria l’esecuzione de ‘La Vergine degli Angeli’, un inno religioso in sol maggiore che chiude il finale dell’atto II de La forza del destino di Giuseppe Verdi, ambientato nella chiesa della Madonna degli Angeli presso Hornachuelos. La produzione esecutiva dell’evento è stata per la Kairos di Rosanna Sparatore.
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AUGURI DELL’ARCIVESCOVO MONS. PAPPALARDO

In occasione delle festività natalizie, l’arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, ha il piacere di incontrare i giornalisti e tutti gli operatori dei mezzi di comunicazione della Diocesi, per condividere una riflessione sul Natale e per uno scambio di auguri. L’appuntamento è per lunedì prossimo, 23 dicembre, alle ore 9.30 nei saloni dell’Arcivescovado, in piazza Duomo 5.
 
Al termine dell’incontro, l’Arcivescovo sarà disponibile anche per registrare, in audio o video, un messaggio sul Natale.
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LA STORIA DELLA DEPUTAZIONE DI SANTA LUCIA

Presentato a Palazzo Vermexio il libro diel ricercatore Dario Bottaro sulla storia della Deputazione. Presenti il sindaco Giancarlo Garozzo, il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Giuseppe Piccione, e la giornalista Alessia Zeferino.
“Santa Lucia. Siracusa e la Deputazione della Cappella di Santa Lucia” è un libro che ripercorre la storia della nostra città di Siracusa alla luce della Sua Patrona. “Gli eventi – spiega Dario Bottaro – si susseguono partendo dall’anno della fondazione della Deputazione, organo preposto alla cura e alla diffusione del culto alla Santa Siracusana, istituita nel 1541 dal Vescovo Girolamo Beccadelli Bologna, su richiesta dello stesso popolo siracusano. Rileggendo le testimonianze di storici come Garana, Capodieci, Gaetani, Bonanno, gli Agnello e attraverso la ricerca d’archivio presso l’Archivio di Stato di Siracusa, il testo mette in luce gli eventi che hanno scandito il rapporto di fede e di amore della città con S. Lucia.
Di volta in volta la parola passa ai Vescovi e ai Deputati che un tempo venivano estratti dal bussolo della città ed oggi, dopo il concordato del 1984, vengono nominati direttamente dal Vescovo”. E’ una storia fatta di momenti di gioia, ma anche di dolore per tutta Siracusa che ha sempre trovato in Lucia il suo scudo e il suo riparo.
“Nel testo il tempo viene snocciolato seguendo i riferimenti storici del Garana, attraverso la sua storia dei Vescovi di Siracusa, ma queste notizie si intrecciano con l’operosità stessa della città, rappresentata dalla Deputazione che di volta in volta ha portato avanti numerose iniziative, specialmente in campo artistico, per rendere omaggio a S. Lucia”.
La prima parte del libro si conclude con la modifica apportata allo statuto della Deputazione da parte di Mons. Salvatore Pappalardo, attuale Vescovo mentre la seconda parte è dedicata alle testimonianze viventi degli ultimi sessant’anni di storia rappresentati da Mons. Giuseppe Costanzo, dall’Avv. Antonio Bandiera, dal compianto Mons. Giuseppe Caracciolo, da Benedetto Ghiurmino, Maestro di Cappella, dalla prof.ssa Cettina Oliveri a cui è affidata la responsabilità delle Portatrici delle Reliquie di S. Lucia. Poi ci sono le testimonianze dei falegnami, Sebastiano Fortuna e Francesco Calcina, quella di Francesco Bruno, l’orafo che da generazioni cura il Simulacro argenteo di S. Lucia. Infine, le testimonianze del prof. Salvatore Tirendi, originario di Centuripe ma catanese di adozione, che realizzò il Simulacro di S. Lucia venerato a Buenos Aires (copia di quello siracusano) insieme al prof. Enzo Assenza sul finire degli anni Quaranta del secolo scorso e poi non poteva mancare la preziosa testimonianza di quella che considero la “cellula” di S. Lucia d’oltre oceano: Alicia Cassia che a Buenos Aires è presidente del Circolo Cattolico Santa Lucia Siracusana, promuovendo instancabilmente la devozione, la conoscenza ed il culto della Santa della Luce.
Il libro è stato patrocinato dall’Associazione Culturale Cultur’Arte Santa Lucia.
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FESTA DI SANTA LUCIA

Sarà presentato domani, giovedì 12 dicembre 2013, alle ore 10.00, al Parlatorio delle Monache annesso alla Chiesa di Santa Lucia alla Badia in piazza Duomo, il libro edito da Melino Nerella: ‘Codice Papadopulo Martirio di Santa Lucia Vergine di Cristo’, codice greco del V secolo tradotto dal Laboratorio di traduzione del Liceo Classico Quintiliano diretto dalla prof.ssa Marilena Crucitti.
Il lavoro è parte integrante del progetto ‘Dal testo alla scena’ promosso dal Liceo Classico Quintiliano che ha coinvolto la Deputazione della Cappella di Santa Lucia e l’Istituto Nazionale del Dramma Antico.
Interverranno per il Liceo Classico Quintiliano il dirigente scolastico, prof. Giuseppe Mammano, il vice dirigente prof. Domenico Cacopardo e la prof.ssa Marilena Crucitti; per la Deputazione della Cappella di Santa Lucia l’avv. Giuseppe Piccione; per l’Istituto Nazionale del Dramma Antico dott.ssa Elena Servito, responsabile dell’archivio storico e la dott.ssa Elena Polic Greco, attrice e docente dell’Accademia d’arte del Dramma Antico; per la casa editrice Melino Nerella il dott. Silvio Aparo.
Il testo verrà rappresentato domenica 15 Dicembre 2013 alle ore 21.00 dagli allievi della Accademia d’Arte del Dramma Antico diretti da Elena Polic Greco, nell’ambito delle celebrazioni dedicate alla Santa Patrona.
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LA DIOCESI DI AGRIGENTO IN SANTUARIO

Migliaia di pellegrini presenti al Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa per il tradizionale pellegrinaggio di giorno 29 da una delle Diocesi di Sicilia. Una delle iniziativerealizzate nell’ambito del 60 anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa.
Ieri è stato il turno della Diocesi di Agrigento, guidata dall’arcivescovo mons. Francesco Montenegro. Circa 40 pulmann e migliaia di fedeli hannoriempito il tempio mariano.Come da programma, in mattinata ha avuto luogo la preghiera davanti al Reliquiario della Madonna delle Lacrime, poi la riflessione in cripta sullelacrime di Maria. Nel pomeriggio la visita all’Oratorio di via degli Orti e successivamente la recita del Rosario. Infine la solenne celebrazione eucaristica in Santuario.”C’è un pianto che attraversa la storia – ha detto mons. Montenegro -,un pianto che comincia a Rama, luogo di deportazione, in cui gli esiliatidi Israele furono radunati per essere avviati verso la dispersione. L’esilio serve a Israele, e perciò a noi, per ricordare che siamo figli dell’Esodo e come tali dobbiamo vivere, pronti cioè a “guardare oltre”. L’esilio serve a Israele per capire che se vogliamo continuare ad essere il popolo di Dio, non possiamo adagiarci su presunti privilegi, ma dobbiamo entrare nella prospettiva del dono e della precarietà, in cui ogni cosa si riceve e tuttova condiviso”. Ed ancora: “Solo uscendo dai sicuri rifugi delle nostre chiese per incontrare umanità, pratica e concreta, possiamo entrare in quella terra nuova. Sarebbe meno imbarazzante per noi tutti, Chiesacompresa, se non ci fosse quel Mediterraneo diventato tanto scomodo,attraversato da fratelli che vengono a interpellarci sul posto che stiamo loro riservando in questa umanità che non sempre è degna di portarequesto nome. Nelle periferie del mondo, per gli immigrati come per iresidenti, si devono creare condizioni più umane, in modo che nessunodebba mendicare l’umanità. (…) Il segno di contraddizione che il Vangelo ci presenta è la disponibilità a compiere scelte coraggiose, controcorrente,capaci di scuotere le coscienze, spesso addormentate dall’omertà e dall’ipocrisia. Comunità ecclesiali e singoli cristiani, che non hanno il coraggio di indignarsi di fronte alle ingiustizie, non vivono il Vangelo. Comunità ecclesiali e singoli cristiani, che non hanno voglia di leggere il loro territorio per pensare risposte vere e concrete a problemi reali, s’illudono di percorrere il cammino di Cristo. In questo Santuariotroviamo un altro pianto, talmente concreto da diventare una spada chetrafigge l’anima. Gli occhi di Maria ci guardano piangendo implorano una nuova capacità di compassione, una nuova sensibilità verso le miserie.Gli occhi bagnati di Maria ci supplicano di scoprire tantii occhi lucidi dipianto, dei tanti uomini e donne che vivono il nostro territorio e nei quali incontriamo Dio di persona. Evitarli significa rischiare di non incontrarLo. (…) Maria, col suo pianto doloroso e liberatorio, ci aiuti a ridare qualità al nostro amore e alla nostra testimonianza,perchè possiamo asciugare le lacrime dei nostri fratelli e dare loro la possibilità di sorridere”.
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CONVEGNO REGIONALE PER LA FAMIGLIA

Promosso dall’Ufficio regionale per la Famiglia della Conferenza Episcopale Siciliana, in collaborazione con l’Ufficio nazionale per la Pastorale della famiglia della CEI, si svolgerà sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre al Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa, il Convegno regionale per la Famiglia. I membri degli Uffici diocesani e gli operatori di Pastorale familiare si incontrano per riflettere sul tema “La famiglia dinanzi a Maria. Ferite e luci di speranza”. In occasione anche del 60 della Lacrimazione di Maria, è stato scelto come luogo per la celebrazione dei lavori il Santuario della Madonna delle Lacrime. Al convegno interverranno don Paolo Gentili, Direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Famiglia della CEI che relazionerà su: “La famiglia dinanzi a a Maria. Ferite e luci di speranza”; Ina Siviglia, docente presso la Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista”, che si soffermerà su “Maria donna di consolazione”; mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone e delegato Cesi per la Pastorale familiare, che tratterà il tema “Maria donna della bellezza e della gioia”. Previsti anche otto laboratori che pongono l’attenzione su particolari realtà ecclesiali e non che si pongono a sostegno della famiglia, soprattutto in questo momento di particolare disagio.
 
 
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