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Se avete il coraggio di cambiare

Se avete il coraggio di cambiare è una frase tratta dal discorso che Rosa Costa, vedova dell’agente Vito Schifani, ha pronunciato dal pulpito il giorno dei funerali delle vittime della strage di Capaci. Difficile dimenticare quella immagine e quelle parole. A qualche giorno di distanza dal 25esimo anniversario della strage di Capaci (23 maggio 1992), l’attore Adriano Giannini sarà a Siracusa per parlare di legalità.
L’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio, che ha dedicato le attività culturali dell’anno accademico 2016/17 al tema della riforma, conclude con un’iniziativa sulla legalità. Nel nostro territorio, la legalità è una scelta che richiede un cambiamento da una mentalità egoistica e mafiosa ad una mentalità di giustizia sociale e di fraternità.
Non si può dimenticare il grido che Giovanni Paolo II pronunciò il 9 maggio 1993 nella Valle del templi: «Convertitevi». Oppure le più recenti parole di Papa Francesco sui mafiosi che sono semplicemente scomunicati.
Adriano Giannini ha interpretato lo scorso anno una fortunata mini-serie televisiva su Boris Giuliano, capo della Squadra mobile di Palermo, dal titolo Boris Giuliano. Un poliziotto
a Palermo
. A Siracusa racconterà la sua esperienza di interpretare la persona di Giuliano e il significato della lotta per la legalità.
Sabato 27, al mattino, alle ore 11.00, parlerà agli studenti di alcune quinte classi dei licei di Siracusa (Gargallo, Corbino, Quintiliano), presso il salone del Liceo “Tommaso
Gargallo”. Poi nel pomeriggio, alle ore 18.30, terrà un incontro pubblico al salone Giovanni Paolo II del Centro Convegni del Santuario della Madonna delle Lacrime. 
Introdurrà la prof. Mariangela Maresca. Nel pomeriggio interverranno gli agenti della Polizia di Stato impegnati nella lotta contro la criminalità e sarà letto un messaggio del
figlio di Boris Giuliano, Alessandro, oggi dirigente del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato.

 

Social e società, sfogliare il tablet in famiglia

“Social e società, sfogliare il tablet in famiglia”. E’ il tema del seminario per la formazione dei giornalisti che si svolgerà sabato 27 maggio dalle ore 10, nel salone “Mons. Ettore Baranzini” della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime a Siracusa. L’incontro è stato organizzato dall’Ufficio della Pastorale delle Comunicazioni sociali e Cultura dell’Arcidiocesi di Siracusa e dall’Ucsi Siracusa in occasione della 51 Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali che verrà celebrata domenica 28. Il seminario è promosso dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, da Ucsi Sicilia e Fisc Sicilia e la collaborazione del settimanale diocesano “Cammino” di Siracusa e di  Radio Una Voce Vicina in Blu. Relatori saranno Rosa Maria Di Natale, giornalista professionista freelance, che parlerà di “Facebook e giornalismo: analisi e strumenti utili”; Gaetano Scariolo, giornalista professionista, che si soffermerà su “L’informazione sulla carta stampata nell’era di internet” e don Marco Catalano, direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali e incaricato diocesano per i servizi informatici della diocesi di Acireale, che concluderà parlando de “L’influenza che i social media hanno sui giovani e nelle famiglie”.
Il seminario sarà aperto da monsignor Maurizio Aliotta, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali e Cultura dell’Arcidiocesi di Siracusa, e Salvatore Di Salvo, presidente provinciale Ucsi Siracusa e consigliere nazionale Ucsi. Porterà i saluto Santo Gallo, consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.
 

La cultura dell’accoglienza

La cultura dell’accoglienza al centro dell’incontro che avrà luogo sabato 27, dalle 16 alle 18, nel salone della parrocchia SS. Salvatore a Siracusa. L’iniziativa della Missione Scalabriniana Santa Lucia e dell’Ufficio diocesano per la pastorale della cultura punta a sensibilizzare la comunità cristiana al valore dell’accoglienza coinvolgendo le realtà parrocchiali. Tre i punti di riflessione: la Parola di Dio ci invita a raccogliere; l’accoglienza è fatta di gesti semplici; la realtà locale globale delle migrazioni ci invita a costruie una cultura dell’accoglienza.

Giornata nazionale dell’8xmille

Informare a livello locale i contribuenti sulla destinazione dei fondi dell’8xmille e avere la possibilità sostenere un proprio progetto parrocchiale. Così il Servizio Cei per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica invita le comunità parrocchiali a celebrare domenica 14 la 28ª Giornata nazionale di sensibilizzazione dell’8xmille alla Chiesa cattolica. Una Giornata “in cui le parrocchie possono fare la loro parte, come tramite per raggiungere i fedeli, mostrando attraverso gli strumenti dell’informazione e della trasparenza la Chiesa per quello che è: una madre vicina a chi più ne ha bisogno”.
Molteplici le proposte: comunicare con i propri parrocchiani leggendo un messaggio a fine celebrazione, coinvolgendo l’incaricato diocesano o i referenti parrocchiali per il Sovvenire, distribuendo il materiale del kit informativo inviato a tutte le comunità o ancora partecipando al concorso “TuttixTutti”. Quest’ultima è un’iniziativa rivolta alle parrocchie italiane che richiede l’organizzazione di un incontro formativo locale per promuovere il sostegno economico alla Chiesa cattolica e l’ideazione di un progetto di utilità sociale per la propria comunità, permettendo a ogni parrocchia di concorrere alla vincita di un contributo – tra i 1.000 e i 15.000 euro – per la realizzazione dell’idea proposta. 
“La firma – afferma Matteo Calabresi, responsabile del Servizio Cei per la promozione del sostegno economico alla Chiesa – rappresenta un gesto consapevole di partecipazione alla missione della Chiesa. È importante ricordarlo ogni anno durante la Giornata nazionale, informando le comunità sulle destinazioni dei fondi affidati alla Chiesa cattolica che, comunque, non sono automatici e necessitano della libera scelta dei cittadini da rinnovare ogni anno”. Inoltre, sottolinea Calabresi, “partecipare a TuttixTutti, organizzando un incontro formativo, può rappresentare per le parrocchie un’opportunità in più di formazione oltre che un’occasione per vedere una propria attività sociale parrocchiale sostenuta concretamente. Premieremo infatti sia la creatività progettuale sia la creatività pastorale, perché non si può scindere l’evangelizzazione dal promuovere il bene comune”.

Formazione per i ministri straordinari

Corso di formazione annuale per i ministri straordinari della comunione. Dopo il primo incontro di martedì scorso, prossimo appuntamento per martedì 16 e poi mercoledì 24 maggio nel salone “Giovanni Paolo II” del Santuario della Madonna delle Lacrime, per approfondire le tematiche inerenti l’Eucarestia ed il servizio specifico del ministro straordinario. Come ha reso noto il direttore dell’ufficio liturgico diocesano, don Massimo Di Natale, martedì 16 si parlerà di “Spiritualità eucaristica del ministro straordinario della comunione”; mentre mercoledì 24 il tema sarà “La malattia una scuola di vita per tutti. La sofferenza: una scuola da cui imparare per umanizzare il mondo della salute”. Gli incontri si terranno sempre alle ore 18.30.

Al via il Festival di Sabir

Terza edizione del Festival Sabir, dopo quelle tenute a Lampedusa (2014) e a Pozzallo (2016). Il Festival è promosso dall’Arci insieme ad Acli e Caritas Italiana, con la collaborazione di Asgi, A Buon Diritto,  Carta di Roma e Cgil.
Sabir si iscrive nell’ambito dei festeggiamenti dei 2750 anni dalla fondazione di Siracusa. I due assi centrali del Festival saranno da un lato la relazione, spesso strumentale e contraddittoria, tra cooperazione internazionale ed immigrazione nei paesi di origine e transito, dall’altro quello dei minori stranieri non accompagnati, sia per l’afflusso straordinario in Italia nell’ultimo anno che per la presenza numerosa proprio nelle strutture d’accoglienza di Siracusa e provincia.
Il Festival sarà caratterizzato sia da una forte partecipazione di rappresentanti delle società civile italiana e internazionale, sia da momenti formativi di altissimo livello, incontri internazionali, laboratori ed appuntamenti culturali di teatro, letteratura e musica. Gli incontri internazionali avranno come parte centrale una riflessione pubblica, creando uno spazio nel quale la società civile si confronterà con le istituzioni e avanzerà le proprie proposte, dividendosi in due momenti. Il primo di confronto con rappresentanti delle istituzioni italiane sugli argomenti intorno ai quali ruoterà questa edizione del Festival, in particolare sul rapporto tra immigrazione e cooperazione allo sviluppo e il processo di esternalizzazione delle frontiere. Il secondo più di dibattito interno alle organizzazioni e alle reti presenti, in relazione con i rappresentanti di parlamenti nazionali e di enti locali, per discutere e programmare le iniziative e le campagne da portare avanti insieme a livello internazionale. Gli incontri internazionali saranno arricchiti dalla presenza delle numerosi reti di cui i membri del comitato promotore del Festival fanno parte.
Come nell’edizione precedente il territorio, in particolare i giovani, saranno coinvolti attraverso attività laboratoriale con le scuole durante tutta la durata di Sabir. Il programma culturale permetterà sia di aprire un percorso verso il Festival, grazie all’organizzazione di vari eventi laboratoriali con la popolazione e i migranti presenti nella provincia di Siracusa, sia di animare le serate con l’organizzazione di concerti e performance teatrali. Numerosi gli eventi diffusi nel cuore di Ortigia – durante tutta la durata del Festival – di letteratura, graphic novel e letteratura.

 

Migranti, la sfida dell’incontro

Inaugurata al Teatro comunale di Siracusa la mostra “Migranti, la sfida dell’incontro”, realizzata dal Meeting per l’Amicizia tra i Popoli
di Rimini in collaborazione con l’Associazione Migrantes. Un percorso di immedesimazione nelle vicende di coloro che, per vari motivi, lasciano il loro Paese alla ricerca di un futuro migliore: chi sono coloro che bussano alle nostre città, da quali terre giungono, che vicende umane si portano dietro, quali desideri e speranze coltivano.
La questione dell’immigrazione fa discutere e divide. La mostra lancia una provocazione:proviamo ad affrontare l’argomento non astrattamente come un “problema”, ma guardando negli occhi gli uomini e le donne che emigrano. Proviamo a chiederci chi è quell’”altro” che bussa alle porte delle nostre società, da quali terre arriva, perché
ha deciso di lasciarle per venire dalle nostre parti.

Presenti l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, Oliviero Forti della Caritas e il giornalista Giorgio Paolucci, curatore della mostra che resterà aperta fino al 14 maggio. 
L’evento è organizzato dal Centro Culturale San Massimiliano Kolbe di Siracusa, in 
collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio”, l’Azione 
Cattolica e 
l’Associazione Amici di CL di Siracusa. 

Il fenomeno delle migrazioni

“Il fenomeno delle migrazioni e la legislazione dell’accoglienza” è il titolo della conversazione che avrà luogo venerdì 5 maggio alle ore 15,30, nel Teatro Comunale di Siracusa, e che precederà l’inaugurazione della mostra “Migranti, la sfida dell’incontro” (nel foyer del teatro). L’incontro avrà come relatori la professoressa Lorenza Violini, ordinaria di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano, e l’avvocato Vincenzo Ciraolo, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina, ed è stato accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati. 
La Mostra, che ha per tema la complessa vicenda delle migrazioni, con particolare riferimento a quelle che riguardano il nostro Paese, è stata realizzata dal Meeting per l’Amicizia tra i Popoli di Rimini in collaborazione con l’Associazione Migrantes e resterà aperta fino al 14 maggio. Propone un percorso di immedesimazione nelle vicende di coloro che, per vari motivi, lasciano il loro Paese alla ricerca di un futuro migliore: chi sono coloro che bussano alle nostre città, da quali terre giungono, che vicende umane si portano dietro, quali desideri e speranze coltivano.
L’evento è organizzato dal Centro Culturale San Massimiliano Kolbe di Siracusa, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio, l’Azione Cattolica e l’Associazione Amici di CL di Siracusa. 

Cristiani in medio oriente

“Aiutare i cristiani iracheni a vivere in patria, come loro desiderano, rappresenta la speranza che si imporrà sull’orrore prodotto dall’Isis”. Questo uno dei messaggi che si proveranno a dare giovedì 4 alle ore 19, nel salone San Giovanni Paolo II del Santuario Madonna delle Lacrime, al convegno “Cristiani in Medio Oriente: la loro persecuzione, la nostra indifferenza” organizzato dalla Fondazione di diritto pontificio “Aiuto alla Chiesa che Soffre” in collaborazione con la Biblioteca Alagoniana.
L’incontro, moderato dal rettore del Santuario Madonna delle Lacrime, don Aurelio Russo, si aprirà con l’intervento di Alessandro Monteduro su “Il dramma dei cristiani in Siria e in Iraq dal 2011″. Sono passati ormai sei anni dall’inizio della crisi in Siria, dove “Aiuto alla Chiesa che Soffre” ha sostenuto i cristiani con progetti per un totale di 17.786.401 euro. Il direttore di ACS-Italia si farà portavoce degli appelli accorati che dai martoriati Paesi giungono ogni giorno alla Fondazione e parlerà del suo recente viaggio nel Nord dell’Iraq, nei territori appena liberati dall’occupazione dell’ISIS.  Dall’inizio dell’avanzata dello Stato Islamico nel giugno 2014, “Aiuto alla Chiesa che Soffre” ha finanziato in Iraq progetti per oltre 29,2 milioni di euro a beneficio dei cristiani perseguitati e ha varato un “Piano Marshall”per ricostruire i villaggi cristiani della Piana di Ninive. 
La drammaticità del contesto iracheno verrà descritta anche dal secondo relatore, don Karam Shamasha, sacerdote della diocesi caldea di Alqosh, nella Piana di Ninive. Don Karam è stato parroco di Telskuf, cittadina di circa 6 mila abitanti, tutti cristiani, attaccati dall’ISIS nella notte tra il 6 e il 7 agosto del 2014. Concluderà monsignor Giuseppe Greco, direttore della Biblioteca Alagoniana, che si soffermerà su “La Chiesa del martirio interpella la nostra Chiesa imborghesita”. Monsignor Greco inviterà a “prendere coscienza del sacrificio dei fratelli perseguitati che giova alla salvezza del mondo. Il loro martirio ha una risonanza profonda  nel cuore degli uomini e cambia il cuore di chi si lascia raggiungere dalla loro testimonianza”. 
Presenzierà monsignor Salvatore Pappalardo, Arcivescovo di Siracusa.

Il malato al centro

Terzo incontro del corso “Il Malato al Centro”, mercoledì 26 aprile, dalle ore 18.30 alle ore 20.30, al salone “Giovanni Paolo II” del Centro Convegni del Santuario della Madonna delle Lacrime in Siracusa.
Dopo aver trattato i temi “Curare l’Ammalato: una responsabilità di tutti !” e “Ogni Malato è simbolo dell’umanità sofferente”, l’ultimo tema trattato sarà “Il Malato e la sua Famiglia”. Concita Catalano modererà l’incontro che sarà tenuto da padre Gabriele Falzone, da Enrico Valvo e da Mariella Bianca, che hanno qualificata esperienza sul campo e soprattutto sulla tematica della “Vicinanza all’Ammalato e ai suoi familiari. Per un sostegno psichico-spirituale-sanitario”.
La partecipazione all’iniziativa
dell’Ufficio Pastorale della Salute dell’Arcidiocesi di Siracusa in sinergia con l’Asp di Siracusa, è gratuita e sono ammessi all’incontro anche coloro che non hanno partecipato agli altri due incontri.