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Esposizione straordinaria del simulacro di Santa Lucia

Domenica 9 agosto esposizione straordinaria del simulacro di Santa Lucia nella chiesa Cattedrale di Siracusa. Lo ha deciso la Deputazione della Cappella di Santa Lucia nel segno della tradizione: la seconda domenica dei mesi di luglio, agosto e settembre, il simulacro di Santa Lucia viene esposto per consentire ai fedeli, soprattutto a coloro che ritornano a Siracusa, di rivolgere un saluto ed una preghiera alla patrona.

La Deputazione, guidata dal presidente Pucci Piccione, ha disposto una serie di linee guida ed un piano di evacuazione nel rispetto delle normative covid 19. L’apertura della nicchia che custodisce il Simulacro avverrà a porte chiuse. I cancelli della Cattedrale saranno aperti alle ore 7,45. Sono previste tre messe: alle ore 8.00, alle ore 11.30 e alle ore 19.00.
Durante lo svolgimento delle funzioni religiose non sarà consentita la visita al Simulacro.
Nel rispetto delle normative covid19 la capienza della Chiesa Cattedrale è di 100 persone.

I fedeli saranno in fila, distanziati, attraverso un percorso delimitato, e potranno stazionare in piedi al massimo due persone all’interno della Cappella il tempo necessario per una preghiera. Verranno utilizzate per l’ingresso e per l’uscita le attuali vie per la visita dei turisti. All’ingresso ed all’uscita ci sarà materiale igienizzante e i fedeli dovranno indossare la mascherina all’interno della Cattedrale. Saranno presenti i volontari per verificare l’osservanza delle disposizioni.

La chiusura della nicchia avverrà dopo la S. Messa delle ore 19.00 a porte chiuse e senza la presenza di fedeli.
Quindi le visite al Simulacro termineranno inderogabilmente alle 18,45.

L’apertura e la chiusura della nicchia saranno visibili in streaming sulla pagina Facebook della Deputazione. 

L’esposizione straordinaria si ripeterà domenica 13 settembre, sempre con le medesime modalità, senza alcuna processione, nel rispetto della procedura di emergenza e del provvedimento dell’Arcivescovo.
L’incontro con Lucia nelle strade della nostra città è rimandato alla festa di dicembre.

Riaperta la Biblioteca Alagoniana

Riaperta oggi, dopo i lavori di manutenzione durati due anni, la Biblioteca Alagoniana all’interno dell’Arcivescovado in piazza Duomo a Siracusa. La Biblioteca, che nasce nel 1780 come biblioteca del Seminario Arcivescovile, potrà tornare così ad essere ammirata nel suo splendore: al momento si tratta solo di una riapertura per la fruizione turistica ma a breve sarà riaperta anche agli studiosi. 

Presenti Alessandra Trigila della Sovrintendenza ai beni culturali e il neo direttore della Biblioteca, don Helenio Schettini, che prende il posto di mons. Giuseppe Greco che per tanti anni ha curato l’immenso patrimonio custodito nella Biblioteca.

Preziosi volumi, ma anche antichi reperti e preziose monete si trovano all’interno. “E’ stato creato un percorso che introduce alla figura di Alagona e alle maggiori personalità che frequentarono la biblioteca, tra cui Saverio Landolina e Tommaso Gargallo, e ai fondi più importanti che contiene la nostra biblioteca che rappresenta il primo nucleo museo civico Siracusa – ha spiegato don Helenio Schettini -. Un patrimonio per la Chiesa che contiene le maggiori opere sulla storia di Siracusa e soprattutto un patrimonio che viene ridonato nella sua bellezza artistica e speriamo di restituirla al più presto anche nella sua dimensione di studio”.

Nelle bacheche trovano posto i manoscritti di Giuseppe Maria Capodieci e di Cesare Gaetani che rappresentano le fonti della nostra città.

Sarà possibile riammirare la splendida sala lignea all’interno della quale è stato posizionato anche un registro delle presenze nel quale si ritrova più volte la firma di Elio Vittorini assiduo frequentatore della Biblioteca Alagoniana. 

Padre Mazzotta: "Momento di vicinanza a uomini e famiglie"

Si celebra la “Domenica del mare”

La seconda domenica di luglio ogni anno la Chiesa celebra la “Domenica del mare”.
Domenica prossima, giorno 12, tutte le comunità sono invitate a ricordare e a pregare per il “popolo del mare”, specie in questo periodo in cui la vita di molti marittimi nel mondo è stata segnata particolarmente dalle conseguenze della emergenza sanitaria per il coronavirus.
La “Domenica del mare” “vuole esprimere la vicinanza e la sollecitudine della Chiesa anche verso gli uomini del mare, che vivono gran parte della loro vita – spiega padre Giuseppe Mazzotta, incaricato diocesano per l’Apostolato del Mare – lontano dalle loro famiglie, dal loro paese, dal loro contesto religioso, a qualunque razza, nazione o religione appartengano. La nostra preghiera terrà presenti anche gli operatori dell’Apostolato del Mare che, a nome della Chiesa, fanno concreta opera di accoglienza nei confronti dei tanti naviganti“.

 

 

Si ringrazia Salvatore Conca per la fotografia della Stella Maris

Prima messa per don Pietro e don Matteo

Prima messa per i novelli sacerdoti don Pietro Barraco e don Matteo Vasco, ordinati dall’arcivescovo Salvatore Pappalardo a distanza di qualche giorno nella Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa.
I due novelli sacerdoti hanno presieduto per la prima volta la messa rispettivamente don Pietro sabato nella chiesa Madre di Lentini e don Matteo ieri nella parrocchia Madonna del Buon Consiglio ad Augusta.

Si presenta il monumento del vescovo Capobianco

Un incontro per conoscere la figura del vescovo Giovanni Antonio Capobianco e per presentare il restauro del suo monumento posizionato nella cappella del Crocifisso all’interno della Chiesa Cattedrale di Siracusa.

L’incontro, promosso dalla Chiesa Cattedrale in collaborazione con la società  Kairos, avrà  luogo sabato 27 giugno, con inizio alle ore 20.00, in Cattedrale. Ad aprire la presentazione sarà il Vicario Generale dell’Arcidiocesi Mons. Sebastiano Amenta. Il primo intervento sarà  di Mons. Salvatore Marino, Parroco della Cattedrale, che parlerà della figura del vescovo Capobianco. Seguiranno le relazioni del professor Rocco Froiio, docente ordinario di Restauro dei Materiali Lapidei all’Accademia di Belle Arti di Catania, che tratterà  il restauro del monumento dal punto di vista tecnico. Rivolgerà un saluto il professor Lorenzo Basile, docente ordinario di Restauro all’Accademia di belle arti di Napoli. Infine il professor Paolo Giansiracusa, docente ordinario di Storia dell’Arte all’Accademia di belle arti di Catania, parlerà  del monumento dal punto di vista storico artistico. Concluderà  l’Arcivescovo di Siracusa Mons. Salvatore Pappalardo.

Il vescovo Capobianco nacque a Francavilla Fontana nel 1616. Diventa vescovo di Siracusa nel 1648 con nomina del Re di Spagna Filippo IV. Mori a Siracusa nel 1673. Il Monumento funebre fu realizzato nel 1701 dal suo congiunto Oronzo Salinari. 

L’incontro sarà  trasmesso in diretta streaming sulla pagina facebook dell’Arcidiocesi di Siracusa e sul canale You Tube dell’Arcidiocesi di Siracusa.

Lettera dei parroci di Palazzolo Acreide

“Invochiamo la misericordia di Dio tramite i Santi”

Il popolo cristiano deve distinguersi anche nell’esercizio “della virtù della prudenza volta a tutelare una de più grandi doni che il Signore ci ha dato, ossia la vita“. Così i parroci di Palazzolo Acreide nella lettera inviata alla comunità cittadina con la quale si spiegano i motivi per cui è necessario far “contemperare l’esigenza di tutelare la salute pubblica, gravemente provata dalla recente pandemia che non può definirsi soltanto un ricordo, con il devoto desiderio di rendere ai nostri Santi il giusto culto che loro spetta, anche al fine di invocarne il patrocinio in questo tempo così difficile“.

I parroci hanno fornito alcune indicazioni per gli orari del mese per l’Ottavario della festa di ciascun Santo. “Tutte le svelate saranno effettuate in forma privata e senza concorso di popolo“. Per tutta la durata dell’Ottavario “i Santi rimarranno esposti alla venerazione dei fedeli sui relativi altari e da li non verranno spostati per motivo alcuno. Si potrà accedere alla Chiesa osservando il contingentamento numerico degli accessi e i genitori che volessero elevare il bambino al Santo, invocandone il patrocinio, potranno farlo autonomamente recandosi all’altare. La velata dei Santi verrà effettuata in forma privata e senza concorso di popolo“.

I parroci concludono sottolineando che “non ci sono diritti e prerogative da rivendicare in questo delicato momento, occorre piuttosto invocare la misericordia di Dio per il tramite dei nostri Santi intercessori ed elevare a Lui l’adorazione in spirito e verità“.

Celebrata la Giornata mondiale del rifugiato

“E se toccasse a me? Cercherei di scappare”

Se toccasse a me la sorte del rifugiato cercherei… di scappare”. E’ la riflessione spontanea di una piccola visitatrice che ha preso parte alla Giornata del rifugiato che la Diocesi di Siracusa ha celebrato ieri pomeriggio in via Minerva a Siracusa. L’Ufficio Migrantes con la Comunità Marista e la Missione Scalabriniana hanno promosso un punto informativo per sensibilizzare sul sistema di accoglienza sul territorio. 

Nel rispetto delle norme ci siamo incontrati – ha detto don Luigi Corciulo, direttore dell’Ufficio Migrantes – per fornire alcuni dati, per sensibilizzare, per far conoscere. C’è stata massima libertà da parte di tante persone. Purtroppo il tema negli ultimi mesi si è acceso ma quando la gente si incontra si abbattono pregiudizi e razzismo”.

E’ stato un modo per far conoscere i sogni e le speranze dei rifugiati. “C’e il dramma di chi, alla ricerca di una vita più dignitosa, non trova altre risposte nel proprio paese e nei delicati equilibri del nostro mondo che la fuga, spesso disperata, verso un altrove – ha detto fratello Giorgio della comunità Marista -. Proprio ieri il Presidente Mattarella ha sottolineato questa giornata per tutelare maggiormente i rifugiati, un esercito silenzioso di milioni di persone, ai quali l’Italia in modo speciale offre accoglienza e protezione”. 

Presentate alcune foto, le infografiche realizzate sulla base dei dati Unhcr, allestita la cornice per le foto stile-instagram, disposti i fogli per scrivere qualche riflessione: “Ci siamo anche noi ritrovati insieme per rivedere tanti amici, tanti volontari. Sono giunti anche numerosi ragazzi migranti, che ben sanno cosa significhi “essere rifugiato”, insomma, era quasi un raduno di amici”. Secondo i dati Unhcr sono 70,8 milioni le persone costrette a fuggire nel mondo, 3,5 milioni i richiedenti asilo, 29.5 milioni di rifugiati. 

Si celebra la Giornata mondiale del rifugiato

La Diocesi di Siracusa partecipa alla Giornata mondiale del rifugiato che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha scelto di celebrare il 20 giugno “al fine di intensificare gli sforzi per prevenire e risolvere i conflitti e contribuire alla pace e alla sicurezza dei rifugiati“.

L’Ufficio Migrantes dell’Arcidiocesi insieme con la Comunità dei Marista e la Missione Scalabriniana promuove per sabato 20, dalle ore 19 alle ore 22, in via Minerva, un banchetto informativo per sensibilizzare sul sistema di accoglienza diffusa sul territorio “finalizzato all’inclusione e al monitoraggio costante del flusso migratorio come strategia possibile per promuovere l’integrazione dei richiedenti asilo e dei rifugiati” spiega don Luigi Corciulo, direttore della commissione Migrantes diocesana. Saranno presenti le suore scalabriniane ed i fratelli Maristi insieme ai volontari per dare informazioni: “L’emergenza sanitaria – spiega don Luigi – non ci permette nessuna iniziativa di assembramento ma incontrarci anche per un saluto e raccontare con un disegno o con uno scritto ci aiuterà a renderci strumenti preziosi per costruire una vera e solida comunità di accoglienza“.

Per celebrare la Giornata “abbiamo pensato di chiedere a tutti #Se io fossi un rifugiato … La provocazione ha come obiettivo quello di far conoscere i rifugiati attraverso i loro sogni e le loro speranze: prendersi cura della propria famiglia, avere un lavoro, andare a scuola e avere un posto che si possa chiamare casa. E’ necessario garantire che ogni bambino rifugiato possa accedere all’istruzione, che ogni famiglia rifugiata abbia un posto sicuro in cui vivere e garantire che ogni rifugiato possa lavorare o acquisire nuove competenze per dare il suo contributo alla comunità“.