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Get up, itinerario vocazionale

Get up” è il titolo dell’Itinerario vocazionale 2022-2023 promosso dal Centro Diocesano per le vocazioni e dall’Ufficio diocesano per la Pastorale giovanile diretti da don Daniele Lipari.
Incontri, veglie vocazionali, adorazioni eucaristiche e week-end rappresentano una proposta alternativa per tanti giovani.
Gli incontri avranno luogo il 5 novembre, il 4 febbraio, l’11 marzo e il 20 maggio. Due le veglie vocazionali: il 17 novembre alle ore 20.00 al Monastero di Canicattini Bagni e il 29 aprile Veglia per la Giornata mondiale di preghiera per le Vocazioni.
L’adorazione eucaristica vocazionale è prevista tutti i primi giovedì del mese alle ore 21.00 nella chiesa Santa Maria in via Roma.

Per info cdvsiracusa@gmail.com

“Quando parliamo di “vocazione” si tratta non solo di scegliere questa o quella forma di vita, di votare la propria esistenza a un determinato ministero o di seguire il fascino del carisma di una famiglia religiosa o di un movimento o di una comunità ecclesiale; si tratta di realizzare il sogno di Dio, il grande disegno della fraternità che Gesù aveva nel cuore quando ha pregato il Padre: «Che tutti siano una cosa sola» (Gv 17,21). Ogni vocazione nella Chiesa, e in senso ampio anche nella società, concorre a un obiettivo comune: far risuonare tra gli uomini e le donne quell’armonia dei molti e differenti doni che solo lo Spirito Santo sa realizzare. Sacerdoti, consacrate e consacrati, fedeli laici camminiamo e lavoriamo insieme, per testimoniare che una grande famiglia umana unita nell’amore non è un’utopia, ma è il progetto per il quale Dio ci ha creati”. (Papa Francesco – Roma, San Giovanni in Laterano, 8 maggio 2022, IV Domenica di Pasqua)

Famiglie in cammino: il volto nuovo della Chiesa

Il 27 dicembre 2020, durante l’Angelus della festa della Sacra Famiglia, al quinto anno dalla pubblicazione dell’esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia, il papa ha annunciato l’anno “Famiglia Amoris Laetitia”, con inizio il 19 marzo 2021 per terminare con il X Incontro Mondiale delle Famiglie, celebrato nel giugno di quest’anno. Viene da chiedersi perché mai il papa abbia voluto indire un intero anno per riflettere sul Documento dedicato alle famiglie e sulla sua applicazione.
Diversi osservatori sostengono che Amoris Laetitia (ricordiamo, frutto di un processo sinodale composto da due sinodi, uno straordinario e uno ordinario) rappresenta per alcuni versi una importante novità per la Chiesa: l’attenzione è rivolta non solo alla famiglia istituzione, intesa come ultimo anello della società (“cellula della società”) ma, andando oltre, a ogni singola persona che la compone, nella sua interezza e nel suo vissuto, in relazione alla famiglia stessa e al contesto sociale in cui vive. Pertanto, fermo restando che il sacramento del matrimonio è il fondamento della vita degli sposi cristiani, la Santa Madre Chiesa volge lo sguardo, con particolare attenzione, a quelle coppie di credenti provenienti da laceranti separazioni di precedenti unioni che, nella ritrovata serenità e nell’amore vicendevole, insieme, desiderano vivere una vita di fede stabile, accogliendole, come tutti i battezzati, dopo un tempo di discernimento, nella vita comunitaria, con la possibilità di accedere alla comunione eucaristica:

I Padri sinodali hanno affermato che, nonostante la Chiesa ritenga che ogni rottura del vincolo matrimoniale «è contro la volontà di Dio, è anche consapevole della fragilità di molti suoi figli». Illuminata dallo sguardo di Cristo, «la Chiesa si volge con amore a coloro che partecipano alla sua vita in modo incompiuto, riconoscendo che la grazia di Dio opera anche nelle loro vite dando loro il coraggio per compiere il bene, per prendersi cura con amore l’uno dell’altro ed essere a servizio della comunità nella quale vivono e lavorano». (AL 296 – precedentemente anche Familiaris consortio al n. 84 si era espressa in tal senso ma con una scarsa applicazione nella prassi …)

Questo ci porta ad assumere un atteggiamento di prossimità, docilità e umiltà, senza il pregiudizio, per ascoltare la voce dello Spirito Santo al fine di comprendere qual è la volontà di Dio per le varie specifiche situazioni della vita di ognuno, seguendo un itinerario che A.L. sintetizza nei tre verbi accompagnare, discernere e integrare. È chiaro che non è facile! Per fare ciò è necessario avviare processi relazionali di accoglienza e “ad inclusione”, vissuti alla luce della fede e sostenuti dalla grazia, che coinvolgono la comunità: famiglie, presbiteri e laici tutti.
In questi anni la nostra diocesi è stata impegnata all’approfondimento di A.L., con sussidi, incontri e proposte varie. Tra le iniziative ricordiamo l’inaugurazione del Tribunale Ecclesiastico Diocesano e il percorso specifico per coppie in situazioni di fragilità. Anche a livello regionale, A.L. ha avuto una ricaduta consistente. Ricordiamo, per es., la nascita del “Laboratorio di studio in pastorale familiare e ricerca di pratiche virtuose”, frutto di un processo di discernimento durato quasi due anni, che ha anticipato il bisogno di sinodalità espresso successivamente da Papa Francesco. Strutturato in tre aree: propedeutica al matrimonio, vita nel matrimonio, situazioni particolari, a loro volta suddivise in 14 ambiti specifici della PF. Il X Incontro Mondiale delle Famiglie è stato organizzato in forma Multicentrica e diffusa, a causa della pandemia: i rappresentanti delle varie realtà si sono ritrovati a Roma e tutte le altre famiglie nelle varie diocesi, in modo che tutti potessero partecipare. Il Pellegrinaggio delle Famiglie della Metropolia di Siracusa, dello scorso 9 ottobre, proposto e organizzato dagli Uffici per la Pastorale Familiare delle diocesi di Siracusa, Noto e Ragusa, si inserisce in questo contesto.

Camminiamo, famiglie, continuiamo a camminare!” (AL 325) E’ il tema che è stato scelto per la giornata del pellegrinaggio, parole che Papa Francesco rivolge alle famiglie nell’ultimo paragrafo di Amoris Laetitia, per significare che intorno alla Pastorale Familiare c’è un percorso che parte da lontano, che è in atto e che continua ad andare avanti. È un incoraggiamento. Lungo la strada la famiglia non è mai stata sola! La Chiesa, come il Buon Samaritano, se ne prende cura, la sostiene, la “difende” dalle insidie della disgregazione, dello svilimento dell’Amore sponsale, oblativo e generativo, tenendone alta la dignità umana, sociale e sacramentale. Questo è il tema che è stato scelto per rispondere alla domanda che Papa Francesco ha posto a tutte le famiglie del mondo: Il Signore, quale passo in più chiede oggi alle famiglie? (X IMF2022).
Camminare per fare piccoli passi: verso l’accoglienza, verso la fratellanza, verso il perdono …

Nei passi delle famiglie in pellegrinaggio a Siracusa vi erano simbolicamente rappresentati i passi di tante famiglie paralizzate da sofferenze e impedimenti di ogni genere. Tante famiglie! Come da tempo non si vedevano.
Tante famiglie sotto lo sguardo materno della Vergine! Provenienti dalle tre diocesi: Siracusa, Ragusa e Noto. Un modello sinodale straordinario: papà, mamme, bambini, nonni, famiglie in cammino, guidate e sostenute dai nostri vescovi, Pastori solerti e attenti a sostenere con amore paterno le famiglie loro affidate: padre Francesco Lomanto, padre Giuseppe La Placa e, anche se da lontano perché impossibilitato ad essere presente, padre Antonio Staglianó. Famiglie che colorano e ringiovaniscono la Chiesa, che esprimono il volto della Chiesa. Così come abbiamo ascoltato dalle testimonianze di Delizia e Nicandro, di Vittoria, diocesi di Ragusa, sposi da 13 anni, con 2 figli, che ci hanno parlato della santità del quotidiano; di Carmelo e Isabella, di Siracusa, sposati da 21 anni, con sette figli accolti come dono, che ci hanno raccontato della loro esperienza concreta sulla “trasmissione della vita e l’educazione dei figli”; di Sebastiano e Rosanna, di Pachino, diocesi di Noto, sposati da circa 18 anni, con tre figli, che ci hanno parlato della fedeltà al dono della vita: quando la disabilità irrompe nella famiglia genera una sfida, e sconvolge gli equilibri, i desideri, le aspettative … ma lo sguardo di fede riconosce e garantisce la qualità di ogni vita, con i suoi bisogni e le sue opportunità. Nella mattinata, presso la Casa del Pianto, in via degli Orti, una breve liturgia introduttiva, presieduta da mons. Francesco Lomanto, dava inizio al pellegrinaggio, arricchito da canti, preghiere e meditazioni preparate da don Enzo Candido e i missionari della Madonna delle Lacrime, fino a raggiungere la Basilica Santuario, dove abbiamo ascoltato le testimonianze e il messaggio di mons Giuseppe La Placa, sulla Famiglia via di santità, che ci esortava, tra le altre cose, a riprendere la buona pratica della recita quotidiana del Santo Rosario.
Una giornata il cui “cammino” ha trovato il suo approdo nella celebrazione eucaristica, presieduta da mons Francesco Lomanto. Nella sua omelia, riprendendo le parole del papa, ci esortava a fare quel passo in più che ogni uomo chiamato alla santità è sempre propenso a fare. Così come – riferendosi alla liturgia della Parola del giorno – i tanti che nella storia della salvezza hanno fatto, superando i vari ostacoli che la vita pone innanzi, per raggiungere la guarigione fisica e spirituale, il Signore. Anche noi, come loro, siamo chiamati a fare questo passo in più verso la santità. Nel pomeriggio tutte le famiglie si sono ritrovate a condividere il tanto apprezzato momento culturale e di fede, visitando la basilica di Santa Lucia al Sepolcro, avendo come guida il parroco, fra Daniele Cugnata. Il cammino sinodale in atto è quel passo in più che la Chiesa vuole fare in questo tempo storico. Lasciamoci spingere, senza indugio, verso l’alt(r)o, dalla forza dello Spirito Santo, per andare oltre, per intraprendere la strada che porta a Cristo, Via Verità e Vita.

Salvatore Cannizzaro

Identità cristiana, bioetica e diritti sociali

Identità cristiana, bioetica e diritti sociali” è il tema attorno al quale si svilupperà la conversazione che avrà luogo sabato prossimo, 5 novembre, alle ore 9.30 nel salone della Parrocchia Maria Madre di Dio in viale Santa Panagia a Siracusa.
L’iniziativa, in memoria di Giuseppe Dalla Torre, vedrà la partecipazione del prof. Giovanni Di Rosa, ordinario di Diritto civile al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania, e don Gianluca Belfiore, direttore dell’Osservatorio giuridico diocesano.
Il prof. Giuseppe Dalla Torre, deceduto nel dicembre 2020 all’età di 77 anni, è stato per 23 anni rettore della Libera università Maria Santissima Assunta, ma anche Presidente del Tribunale di prima istanza dello Stato della Città del Vaticano ed ha ricoperto per anni il ruolo di Presidente nazionale dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani.
L’evento, promosso dalla sezione di Siracusa dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani, è in fase di accreditamento ai fini della formazione professionale obbligatoria presso l’Ordine degli Avvocati di Siracusa.

 

Le catacombe di Siracusa alla Borsa del turismo archeologico

Le Catacombe di Siracusa presenti alla XXIV edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico in programma a Paestum da domani, giovedì 27, a domenica 30 ottobre.
L’Ufficio Diocesano per la Custodia delle Catacombe, l’Ispettorato per le Catacombe della Sicilia Orientale e la società Kairós presenteranno il mondo dell’archeologia sotterranea di età paleocristiana che si può scoprire a Siracusa. Le catacombe sono vere e proprie città sotterranee. I tre grandi complessi siracusani, la Catacomba di San Giovanni, quella di Santa Lucia e quella di Vigna Cassia, sono i più notevoli dopo quelli di Roma e pongono Siracusa su un piano privilegiato rispetto alle altre del mondo cristiano antico. Differenti per età di realizzazione e per composizione strutturale troviamo ampie gallerie, con grandi camere sepolcrali nella Catacomba di San Giovanni; strette invece, in quelle di Santa Lucia, creando un vero e proprio labirinto di pietre, e ipogei di diritto privato nella struttura di Vigna Cassia.
Al loro interno sono stati rinvenuti alcuni veri “tesori”: il più antico presepe al mondo (secolo IV) scolpito sul fronte del sarcofago di Adelfia, un singolare affresco di epoca bizantina (secolo VIII) che racconta del supplizio dei Quaranta Martiri di Sebaste ed ancora, raffigurazioni pittoriche con pavoni affrontati, giardini fioriti, Oranti, colombe e lepri, oltre a graffiti con pesci barche e Cristogramma.
Le catacombe di Siracusa, tutelate dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, sono fruibili grazie alla società Kairós che li gestisce in collaborazione con l’Arcidiocesi di Siracusa.
La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico è il più grande salone espositivo al mondo dedicato al patrimonio archeologico, un luogo di approfondimento e divulgazione di temi dedicati all’archeologia e al turismo ma anche un’occasione di incontro per addetti ai lavori, operatori turistici e culturali.
Venerdì 28, Monsignore Pasquale Iacobone, segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, aprirà i lavori della conferenza: “Incontro nazionale città Ipogee. L’archeologia sotterranea per un turismo più esperienziale e sostenibile”. Al termine della conferenza Mons. Iacobone riceverà il Premio “Paestum Mario Napoli” per il progetto catacombe d’Italia.

La sinodalità della Chiesa di oggi

“La sinodalità della Chiesa di oggi” è il tema che sarà trattato domani, 20 ottobre, dalle 19,30 alle 20,30 dal prof. don Vittorio Rocca, docente di teologia morale presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania nell’ambito di un ciclo di appuntamenti sulla storia dei sinodi. L’incontro on line è il terzo ed ultimo appuntamento promosso dall’équipe diocesana del Cammino sinodale, dopo gli appuntamenti con don Marco Fiore e poi sui sinodi della diocesi di Siracusa con mons. Maurizio Aliotta e Marco Leonzio.

Per partecipare basta entrare nella riunione in Zoomhttps://us06web.zoom.us/j/82866156408
(ID riunione: 828 6615 6408)

 

Culmine e Fonte: l’Eucarestia celebrata, adorata e vissuta

Culmine e Fonte: l’Eucarestia celebrata, adorata e vissuta” è il tema dell’incontro che l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, terrà giovedì 20 ottobre alle ore 19.30 nella chiesa Madre di Floridia. L’incontro si inserisce nell’ambito dei percorsi di partecipazione per le comunità parrocchiali delle diocesi italiane animati dalla Conferenza Episcopale Italiana.

La Conferenza Episcopale Italiana e l’Ufficio diocesano per i Beni culturali e l’edilizia di culto stanno conducendo un itinerario propedeutico alla costruzione della nuova chiesa parrocchiale di San Giovanni Bosco a Floridia. Tale itinerario – spiega don Gianluca Belfiore, direttore dell’Ufficio diocesano per i Beni culturali e l’edilizia di culto – ha interessato quella comunità parrocchiale, tramite una serie di incontri di formazione e dei laboratori pratici finalizzati a sviluppare la sensibilità verso i temi teologici, pastorali ed artistici connessi all’edificazione della nuova chiesa. In tale percorso si è ritenuto di comprendere un incontro diretto a tutte le comunità parrocchiali di Floridia tenuto dal nostro Arcivescovo“. 

 

 

Il reliquiario all’ospedale “Rizza”

Il reliquiario della Madonna delle Lacrime al presidio ospedaliero “Alessandro Rizza” ed alla clinica Villa Azzurra.
Le due visite, che avranno luogo rispettivamente martedì 18 e mercoledì 19, sono promosse dall’Ufficio diocesano della Pastorale della Salute nell’ambito del programma “Maria e gli infermi” in collaborazione con l’Azienda sanitaria provinciale.
La presenza delle lacrime di Maria è sempre occasione di riflessione di conversione, di una rinnovata speranza e soprattutto di grazia” ha detto don Raffaele Aprile, direttore dell’Ufficio per la pastorale della Salute.

Martedì alle ore 10.00, nel piazzale del presidio ospedaliero Rizza in viale Epipoli, accoglienza del Reliquiario. Seguirà la messa nella cappella ospedaliera presieduta da don Raffaele Aprile, e concelebrata da padre Sebastiano Di Falco e fra Gabriele Falzone, cappellani. Quindi il reliquiario sarà portato tra i degenti. Seguiranno alcune testimonianze e la supplica alla Madonna delle Lacrime.

Mercoledì il reliquiario sarà a Villa Azzurra. Dalle ore 10.00  prevista la recita del rosario e poi il reliquiario sarà portato tra i degenti. Seguiranno le testimonianze e la supplica alla Madonna delle Lacrime.

 

Giornata delle catacombe

Sabato 15 ottobre si celebra la Giornata delle Catacombe. L’Ispettorato per le catacombe della Sicilia Orientale, la Custodia delle catacombe dell’Arcidiocesi di Siracusa e la società Kairos hanno promosso due percorsi suggestivi nei cimiteri sotterranei più antichi di Siracusa.
Attraverso la visita guidata “Dal Buio alla Luce“, alle ore 10.00, per raccontare la storia di un luogo dal grandissimo valore artistico e spirituale come la Catacomba di Santa Lucia. Mentre con lo “Scopricatacomba“, alle ore 10.00, tutti i bambini dai 7 ai 10 anni potranno “mettersi nei panni di un archeologo” e visitare in modo attivo e coinvolgente la Catacomba di San Giovanni. Le visite sono gratuite e su prenotazione, fino ad esaurimento posti.
Per info e prenotazioni: info@kairos-web.com o tel. 3475815794 (dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30).

Secreta Palatii nella Giornata per i beni culturali

Promuovere la conoscenza dei beni culturali del palazzo Arcivescovile, sensibilizzare alla custodia del patrimonio storico e artistico e della memoria del nostra storia religiosa. Questo l’obiettivo che il Parco Culturale Ecclesiale dell’Arcidiocesi di Siracusa, Terre dell’Invisibile, vuole raggiungere promuovendo nella Giornata per i Beni culturali ecclesiali che si celebra domenica 9 ottobre l’itinerario Secreta Palatii. Sarà possibile ammirare l’eccezionale patrimonio custodito all’interno del Palazzo Arcivescovile di Siracusa nell’itinerario che comprende la Cappella Sveva con il Tesoro della Cattedrale, il Carcere vescovile e la settecentesca Biblioteca Alagoniana, all’interno della quale sarà allestita un’esposizione straordinaria delle Antichità siracusane del sacerdote Giuseppe Capodieci.
L’evento, organizzato con la partecipazione di Kairos, nasce per promuovere i beni culturali della città. E’ possibile accedere gratuitamente dalle ore 10.00 alle ore 13.00. Due visite guidate gratuite sono previste alle ore 10.30 e alle ore 12.00.

I sinodi in Diocesi con Aliotta e Leonzio

I sinodi della diocesi di Siracusa” è il tema che sarà trattato oggi dalle 19,30 alle 20,30 dal dott. Marco Leonzio e da mons. Maurizio Aliotta in un incontro promosso dall’équipe diocesana del Cammino sinodale nell’ambito di un ciclo di appuntamenti sulla storia dei sinodi. Dopo il prof. don Marco Fiore, docente di teologia orientale allo Studio Teologico San Paolo di Catania, oggi secondo incontro sempre on line.
Per partecipare basta entrare nella riunione in Zoom: https://us06web.zoom.us/j/82584155421 (ID riunione: 825 8415 5421).
Si concluderà il 20 ottobre su “La sinodalità della Chiesa di oggi” con il prof. don Vittorio Rocca, docente di teologia morale presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania.
Coloro che desiderano partecipare possono comunicarlo all’indirizzo mail camminosinodale.sr@gmail.com per ricevere il link nella propria casella di posta.