Giorno 4 giugno, alle ore 10.30, nei saloni dell’ex Museo diocesano in Arcivescovado, piazza Duomo 5 a Siracusa, avrà luogo la conferenza stampa di presentazione dei dati relativi all’8 per mille nella Diocesi di Siracusa.
Saranno presenti il vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Maurizio Aliotta, ed il responsabile del Servizio per il sostegno economico alla Chiesa, prof. Giuseppe Cugno.
Nel corso dell’incontro saranno forniti i numeri relativi alle somme spese in Diocesi, grazie ai siracusani che hanno donato in dichiarazione l’8 per mille alla Chiesa Cattolica. E saranno anche presentati gli spot realizzati a livello diocesano. Ogni firma è un segno che racchiude un significato profondo: è la capacità di pensare agli altri, anche a chi è lontano. Una scelta che va confermata tutti gli anni. La firma sulla dichiarazione non costa nulla ed è un segno della partecipazione attiva e consapevole alla vita e alla missione della Chiesa.
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Giornata dei Ministri straordinari
Lunedì 2 giugno avrà luogo la tradizionale giornata diocesana dei Ministri Straordinari della Santa Comunione presso la Cripta della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime. Alle ore 9.30 Celebrazione dell’ora media; e a seguire riflessione su Eucaristia. Comunione con Cristo e tra noi tenuta da don Rosario Lo Bello, docente presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista.
Alle ore 11.30 celebrazione Eucaristica presieduta dal l’Arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo e conferimento del mandato ai nuovi ministri straordinari della Santa Comunione.
Da San Giovanni a San Callisto
La voce dei primi cristiani nelle catacombe di Siracusa. Le catacombe sono state definite “i grandi archivi ” della Chiesa. Esse rappresentano la più cospicua testimonianza monumentale della fede cristiana delle origini, e sono il tempio dei primi martiri. Papa Giovanni Paolo II ricordava: «Questi monumenti rivestono un alto significato storico e spirituale. Visitandoli si viene a contatto con suggestive tracce del cristianesimo dei primi secoli e si può, per così dire, toccare con mano la fede che animava quelle antiche comunità cristiane (…) Come non commuoversi dinanzi alle vestigia umili, ma così eloquenti, di questi primi testimoni della fede?».
Da queste parole nasce “Strepitus Silentii … le notti delle catacombe”: un modo per riscoprire il valore di quell’archivio cristiano, le catacombe, che vuole parlare a gran voce, anche se in un fragoroso silenzio.
Le catacombe a Siracusa, seconde per estensione ed importanza solo a quelle di Roma, rivivono nel viaggio notturno. Nel decennale del progetto della società Kairòs, promosso dall’Ufficio per la Pastorale del Turismo dell’Arcidiocesi di Siracusa e dalla Custodia della Catacomba di San Giovanni, dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio” e con il patrocinio dell’Assessorato ai Beni culturali del Comune di Siracusa, è stata organizzata una serata evento il 31 luglio alla Basilica di San Giovanni alle catacombe a Siracusa, che precede le quindici serate di agosto alle Catacombe di San Giovanni.
Questa mattina la conferenza stampa di presentazione nel corso della quale la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra ha annunciato che “Strepitus” avrà quest’anno anche una cornice romana, nella Catacomba di San Callisto, tutta da scoprire nel mese di settembre.
“Le catacombe di S. Giovanni a Siracusa, tra le più estese e suggestive del territorio siciliano, sono, ogni anno, illuminate dalla emozionante iniziativa, definita, in maniera assai significativa, Strepitus silentii ed organizzata dal gruppo dei giovani, che fanno capo alla società Kairos, in perfetta sintonia con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, l’Ente Vaticano che si occupa della custodia, della tutela e della valorizzazione delle catacombe cristiane d’Italia – ha detto Mons. Giovanni Carrù, Segretario Generale della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra -. Le catacombe per noi cristiani sono il momento culminane della nostra riflessione cristiana. Porto il saluto del cardinale Gianfranco Ravasi, presidente della commissione di archeologia sacra. Lui è presente con il cuore perché proprio all’inizio trovandosi a Siracusa andò una sera ad assistere e meditare e ne rimase profondamente commosso e oggi continua a dirmi che è un’esperienza catechistica con un taglio pastorale. Nelle gallerie delle catacombe di S. Giovanni, dunque, attraverso una sapiente opera di “teatralizzazione”, sono ricostruite scene ispirate ai gesti e ai riti che i primi cristiani praticavano nei cimiteri paleocristiani, al suono commovente del flauto. Queste drammatizzazioni sono utili a restituire l’atmosfera sobria e gioiosa delle prime comunità cristiane di Siracusa, che deponevano in questi grandi “contenitori della morte” i corpi dei loro fratelli, all’insegna dell’uguaglianza e della pietà. Le gallerie della catacomba diventano, così, come le braccia del Cristo, che abbraccia tutti i fedeli, secondo l’insegnamento di Lattanzio, che ricorda: “Non c’è nessuna ragione per cui ci chiamiamo fratelli, se non per il fatto che siano tutti uguali davanti a Cristo”. Con l’iniziativa Strepitus silentii si vuole dare voce a quei primi uomini cristiani, che pregavano per i loro morti, che veneravano i martiri, che consumano i pasti funebri, che percorrevano i bui ambienti delle catacombe per, intercettare il raggio di luce della fede, della speranza, della resurrezione di tutto il popolo di Dio”.
“Un percorso suggestivo che aiuta alla comprensione. Strepitus silentii non può essere ridotto ad una visita e non è uno spettacolo. Ogni giorno cerchiamo di dare voce agli ultimi, ai deboli, agli indifesi. Strepitus Silentii da voce ai cristiani, alla comunità cristiana in epoca romana – ha detto mons. Salvatore Pappalardo, Arcivescovo di Siracusa – . Raccontare la storia di un sito per dare voce ai suoi abitanti. Questo viaggio che conduce sottoterra, nel silenzio assordante, stimola ognuno di noi, arricchendoci. Attraversando le gallerie delle catacombe ci sembra quasi di cogliere questa presenza, di fede. Ringrazio tutti gli attori istituzionali, che hanno reso possibile questo evento, e gli attori che ci conducono per mano attraverso questa storia millenaria che è la nostra storia”.
“Il visitatore non è semplicemente accompagnato lungo i percorso – ha affermato mons. Giovanni Accolla, direttore delle Catacombe di San Giovanni – ma attraverso questa forma teatralizzata valorizziamo il sito e soprattutto ciò che il sito significa nella storia della Chiesa. Abbiamo valorizzato le risorse umane coinvolgendo gli operatori della Kairos, che hanno competenze specifiche sull’archeologia cristiana, che hanno dimostrato di essere qualcosa in più di una semplice guida. La forma teatralizzata, rispetto alla visita diurna, consente momenti di riflessione e meditazione sul percorso della vita cristiana all’interno di quel sito. Otteniamo una visita alle catacombe con maggior consapevolezza da parte dei visitatori e creiamo stimoli e domande sul senso della vita cristiana agli albori del cristianesimo”.
“L’esperienza ormai decennale di Strepitus silentii continua a rivelarsi un’iniziativa esemplare nell’ambito delle iniziative di arte sacra. In essa – ha detto don Nisi Candido, direttore dell’Istituto di Scienze Religiose San Metodio – si armonizza infatti con equilibrio cultura, spettacolo e religione. Il luogo in cui si svolgono le visite notturne teatralizzate è parte integrante del messaggio: la catacomba di San Giovanni trasuda storia religiosa e laica della città di Siracusa. La primigenia comunità cristiana aveva posto qui non solo la custodia dei propri amati defunti, ma anche alcuni simboli della sua fede nella risurrezione del Cristo. Ogni angolo della Catacomba è un’immersione nella storia. A distanza di secoli, il silenzio profondo di questo luogo “grida” con il suo linguaggio altamente evocativo. Gli scavi archeologici hanno messo in luce percorsi affascinanti, che si prestano alla
teatralizzazione delle vicende del primo Cristianesimo, ma anche alle testimonianze degli archeologi che hanno scavato con frutto il sito. La presenza dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose tra i collaboratori dell’evento annuale, organizzato dalla società Kairós, è segno del coinvolgimento dell’Arcidiocesi nell’iniziativa e della volontà di approfondire gli aspetti più significativi dell’arte sacra che la Catacomba riesce ad esprimere”.
“Quando dieci anni fa abbiamo pensato per la prima volta alla possibilità di realizzare una visita teatralizzata nella Catacomba di San Giovanni – ha spiegato Vincenzo Dente, presidente della Kairos – siamo scesi sottoterra per immaginare il percorso e il ritmo della visita, abbiamo iniziato il sopralluogo parlando tra noi su cosa era meglio fare, su quali zone della catacomba era meglio toccare, ad un certo punto però ci siamo trovati a percorrere quel luogo in un silenzio surreale, non prestabilito… è in quel momento che abbiamo capito come dovevamo disegnare l’evento. Il silenzio del luogo, per niente vuoto, ha suggerito l’attore principale della visita teatralizzata che avremmo voluto mettere in scena: il silenzio. Questo per noi è Strepitus Silentii… un’esperienza unica, che permette di riscoprire gli archivi della chiesa cristiana in un rispettoso ma fragoroso silenzio“.
Voci recitanti sono Lorenzo Maria Faletti, Marinella Scognamiglio e Doriana La Fauci, accompagnati dal flauto da Romualdo Trionfante.
Anche in questa decima edizione di Strepitus Silentii il ricavato dei biglietti venduti sarà devoluto per fini caritativi: quest’anno ad un progetto dedicato agli immigrati che a migliaia sbarcano da mesi sulle coste siciliane.
2014
2013
LETTERE 2014
Si presenta “Strepitus Silentii”
Un’esperienza religiosa, che apre una via privilegiata alla comprensione dell’arte, della cultura, della spiritualità, della percezione della vita e della morte nel passaggio dalla civiltà classica a quella cristiana. La catacomba di San Giovanni a Siracusa rivive con “Strepitus Silentii…le notti delle catacombe”, le visite notturne teatralizzate organizzate da Kairòs e promosse in collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale del Turismo dell’Arcidiocesi di Siracusa e la Custodia della Catacomba di San Giovanni, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio”.
La conferenza stampa di presentazione dell’evento avrà luogo lunedì 19 maggio 2014, alle ore 12.30, nella sala “Marconi” della Radio Vaticana a Roma. Saranno presenti l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo; mons. Giovanni Carrù, Segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra; il responsabile della Custodia della Catacomba di San Giovanni, mons. Giovanni Accolla; il presidente Kairos, Vincenzo Dente.
“Strepitus Silentii” festeggia i dieci anni con un’edizione unica. Previste a Siracusa quindici serate nel mese di agosto e una serata celebrativa, il 31 luglio, con ospiti d’eccezione. Ma il progetto quest’anno si trasferisce anche a Roma: per la conferenza stampa dell’iniziativa e per alcune suggestive serate nella Capitale.
Successo per il Concerto a Lucia
Con la chiusura della Cappella che custodisce il simulacro di Santa Lucia è terminata la Festa del Patrocinio di Santa Lucia. La Cappella nella chiesa Cattedrale sarà riaperta a luglio per l’esposizione estiva dedicata a turisti e residenti che rientrano in città. Domenica scorsa una partecipata processione ha portato il simulacro dalla chiesa di Santa Lucia alla Badia fino in Cattedrale. In processione le Reliquie e il Simulacro della Santa Patrona attraverso le vie di Ortigia.
Ultimo degli eventi collaterali è stato invece in Cattedrale il Concerto “Dedicato a Lucia” con il soprano Olga Romanko e la pianista Irina Loskova promosso dalla Chiesa Cattedrale in collaborazione con Kairòs e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio di Siracusa. Un Duomo stracolmo ha tributato continui applausi a Olga Romanko, raffinata interprete dello scenario lirico internazionale, e alla pianista Irina Loskova, che nel loro programma hanno spaziato da Verdi a Schubert, da Rota a Puccini. Con un finale a sorpresa: il popolare inno del maestro Liggeri.
La serata è stata introdotta da don Nisi Candido, direttore dell’ISSR “San Metodio”. “La festa del patrocinio di Santa Lucia sulla città di Siracusa è una occasione per rammentare a noi stessi anzitutto la testimonianza di fede di questa giovane e coraggiosa siracusana – ha detto don Nisi -. Al contempo, stasera si alza la nostra preghiera perché lei interceda per tutte le persone che vivono o passano da questa città, per i residenti, i turisti che attraversano le nostre strade, per i migranti che approdano sulle nostre coste. Il programma del concerto ha alcuni registri ricorrenti. Metto in luce la spiritualità, declinata soprattutto al femminile, e l’arte. Di spiritualità trasudano opere come Panis Angelicus di César Frank (1822-1890). Il pane degli angeli è il corpo di Cristo, cantato nel celebre inno di Tommaso d’Aquino da cui è tratto il Panis Angelicus. Il corpo angelico a cui va il nostro pensiero è quello di Lucia, che sarà presente a Siracusa il prossimo anno. Ascolteremo anche alcune Ave Maria, a cominciare da quella musicata da Giuseppe Verdi (1813-1901). Alla linea della spiritualità si può ascrivere anche l’Ave Maria classica di Franz Schubert (1797-1828) e quella meno nota, ma altrettanto penetrante, tradizionalmente attribuita a Giulio Caccini (1551-1618). Ed ancora Ave Maris stella di Nino Rota (1911-1979), premio oscar nel 1975. Ave Maris Stella è una preghiera dedicata alla Vergine Maria. Il titolo di Stella del mare sembra antico quanto la spiritualità cristiana, e richiama il ruolo della Madonna madre, la luce nel buio della notte, Regina della pace, faro di quanti si trovano immersi nei marosi della vita. Come non pensare ai nostri fratelli migranti: come non affidarli alla protezione di Maria, Stella maris? Questa spritualità, molto femminile, si affianca nel concerto di stasera all’arte. Mi permetto di segnalare in questo ambito anzitutto Pace, pace… da La forza del destino di Giuseppe Verdi. Nel quarto atto, si ha modo di sentire queste straordinarie note, che tra le altre hanno reso celebre quest’opera verdiana. Ed infine Vissi d’arte, l’aria per soprano tratta dal secondo atto della Tosca di Giacomo Puccini (1858-1924). Quando l’arte diventa preghiera”.
Pellegrinaggio al Santuario
Si conclude la Festa di Santa Lucia
Quasi terminato l’Ottavario è tutto pronto per la processione che riporterà il simulacro della patrona Santa Lucia in Cattedrale concludendo così la Festa del Patrocinio di Santa Lucia.
Domenica 11 maggio, alle ore 11.30, celebrazione nella chiesa di Santa Lucia alla Badia presieduta dal parroco della Cattedrale, mons. Salvatore Marino. Alle ore 19,00 processione delle Reliquie e del Simulacro della Santa Patrona attraverso il percorso storico per le vie di Ortigia. Alle ore 21,30, ingresso delle reliquie e del simulacro in Cattedrale e chiusura della nicchia della Cappella.
Per gli eventi collaterali sabato alle ore 21,00 in Cattedrale: Concerto “Dedicato a Lucia” con Olga Romanko e Irina Loskova promosso dalla Chiesa Cattedrale in collaborazione con Kairòs e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio di Siracusa.