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Belvedere (Siracusa)

Il Presepe vivente al monte è promosso dall’associazione culturale no-profit “Nuovi Orizzonti”. Il sito prescelto, l’area adiacente all’antico Lavatoio di Belvedere, si presta come naturale scenario bucolico, proprio grazie alla sua peculiarità agreste, che si affaccia sulla valle dell’Anapo. Essa lo rende perfetto sia sul piano logistico, sia dal punto di vista emozionale: un percorso che inerpicandosi sulle alture del rivela scorci di vita contadina, ricreando l’atmosfera … Continua a leggere Belvedere (Siracusa) »

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Siracusa – Parrocchia Sacra Famiglia

Parrocchia Sacra Famiglia (Siracusa)   Inizialmente il presepe realizzato in legno, gesso e con alcuni personaggi in terracotta, su disposizione del parroco e con l’impegno e la disponibilità di alcuni parrocchiani, in una delle pareti della della chiesa, in alcuni anni, costruito anche sull’altare. L’attuale presepe, in forma stabile, è stato realizzato utilizzando uno spazio vicino il portone centrale della chiesa. Il materiale usato per … Continua a leggere Siracusa – Parrocchia Sacra Famiglia »

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Mercoledì 27, alle ore 18.30, nel salone "Giovanni Paolo II"

Ritiro per i ministri straordinari della Comunione

Si terrà mercoledì 27, con inizio alle ore 18.30, nel salone “Giovanni Paolo II” del Santuario della Madonna delle Lacrime, il ritiro per i ministri straordinari della comunione in preparazione al nuovo anno liturgico. A renderlo noto è il direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, don Massimo Di Natale. Riprende così la formazione per i ministri straordinari. La meditazione sarà tenuta da don Salvatore Nicosia, vicario parrocchiale nella comunità Madonna del Buon Consiglio in Santa Lucia ad Augusta.
Don Massimo Di Natale ricorda “che la Scuola di formazione teologica di base “San Giovanni XXIII”, in collaborazione con l’Ufficio catechistico, anche quest’ano approfondirà tematiche a carattere catechistico-liturgiche per operatori pastorali, catechisti e ministri straordinari. Gli incontri sono in fase di svolgimento nei quattro vicariati della Diocesi”.

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Siracusa – Santuario Madonna delle Lacrime

Santuario della Madonna delle Lacrime Museo Pio XII     Nel Museo Pio XII, oltre ai paramenti sacri, si conserva la più grande collezione di Presepi della Sicilia. Si tratta di una quantità innumerevole di presepi donati dal dottor Scapellato. I manufatti in terracotta sono prevalentemente di Bongiovanni Vaccaro e Scuto.   dal 15 dicembre al 6 gennaio dalle ore 9.00 alle ore 12.00   … Continua a leggere Siracusa – Santuario Madonna delle Lacrime »

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Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia

In farmacia per i bambini con la Caritas Diocesana

Oggi, mercoledì 20, si celebra la XXX Giornata mondiale dei Diritti dell’infanzia. Nella nostra Diocesi sarà realizzata la VII giornata “In Farmacia per i bambini” promossa dalla Fondazione Francesca Rava – NPH Italia in collaborazione con la Caritas di Siracusa e diverse realtà diocesane che daranno il proprio contributo per sensibilizzare i cittadini a salvaguardare i diritti dei bambini. L’invito dei volontari è quello di donare farmaci da banco, alimenti e prodotti pediatrici.

A Siracusa la Caritas diocesana, attraverso l’associazione Padre Massimiliano Maria Kolbe, sarà presente presso la Farmacia Favara in viale Scala Greca 399; la comunità delle Suore Francescane Missionarie di Maria presso la Farmacia Caruso in via Necropoli Grotticelle 25; il Centro Aiuto alla Vita (CAV) presso la Farmacia Santa Panagia in viale Santa Panagia 118; la Caritas della Parrocchia Sacra Famiglia presso la Farmacia Favata in via Paternò. Ad Augusta la comunità delle Suore Francescane Missionarie di Maria sarà presente presso la Farmacia Monte Tauro in via Corbino 65 e la Farmacia Bruno in via Principe Umberto I, 84; la Caritas della Parrocchia Madonna del Buon Consiglio in Santa Lucia sarà presente presso la Farmacia Conigliaro in viale Italia, 188. Infine, a Città Giardino la Caritas della Parrocchia di San Bartolomeo sarà presente presso la Farmacia Formica Magro in via Mascagni, 1. Sarà presente anche personale della Marina militare.

I prodotti, donati durante la giornata, saranno devoluti a famiglie che vivono in difficoltà economica.

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La tutela dei minori nell’era digitale

La tutela dei minori nell’era digitale sarà il tema della riflessione che don Fortunato di Noto, presidente dell’associazione “Meter onlus” e docente di Teoria ed etica dei media, terrà domani, giovedì 21, alle ore 18.30 al Centro Convegni del Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa. L’iniziativa è promossa dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio” e dall’Ufficio per l’Insegnamento della Religione Cattolica insieme all’associazione “Meter onlus”.
L’incontro rientra nell’ambito del corso di aggiornamento per docenti delle scuole di ogni ordine e grado che si aprirà alle 16.00 con una riflessione di don Fortunato su Gli abusi sull’infanzia e nella società e del direttore dell’ISSR San Metodio e docente di Teologia Morale, don Salvatore Spataro, su Questioni etiche sulla pedopornografia. Il corso di aggiornamento continuerà venerdì 22, sempre dalle ore 16.00 alle ore 20.00, con gli interventi di Adriana Passarello, psicologa dell’associazione “Meter onlus”, che parlerà dell’Analisi psicologica sull’infanzia violata e dell’avv. Maria Suma, legale dell’associazione Meter onlus, che si soffermerà su Abusi sui minori: diritto penale e diritto canonico.

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Iniziazione cristiana dei ragazzi

L’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo ha firmato il decreto in merito all’iniziazione cristiana dei ragazzi. A partire dal corrente anno pastorale 2019-2020 nell’Arcidiocesi di Siracusa il completamento dell’Iniziazione cristiana dei ragazzi prevede l’amministrazione dei sacramenti della Confermazione e dell’Eucarestia in un’unica celebrazione eucaristica a seguito di un adeguato percorso catechetico, secondo le guide ed i riti predisposti dai competenti uffici diocesani.
L’arcivescovo, nel decreto, ricorda che l’iniziazione cristiana si compie attraverso l’insieme di tre sacramenti: il Battesimo, che è l’inizio della vita nuova; la Confermazione, che ne è il rafforzamento; e l’Eucarestia, che nutre il discepolo con il Corpo ed il Sangue di Cristo.

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Papa: verso i bambini più responsabilità da parte delle aziende digitali

La sfida è grande: «Vogliamo bandire dalla faccia della terra la violenza e ogni tipo di abuso nei confronti dei minori». E ancora: «Le grandi compagnie del settore non possono considerarsi completamente estranee all’uso degli strumenti che mettono nelle mani dei loro clienti». 
Sono parole chiare e principi indiscutibili quelli richiamati del Papa nel suo intervento al summit internazionale “Promoting digital child dignity” che si propone di garantire una dignità, cioè una tutela, digitale ai bambini, ai ragazzi che si affacciano in Rete. 

«In un mondo come il nostro, in cui i confini fra gli Stati sono continuamente superati dalle dinamiche create dagli sviluppi del Web – ha aggiunto Francesco – i nostri sforzi devono assumere la dimensione di un movimento globale che si unisce agli impegni più nobili della famiglia umana e delle istituzioni internazionali per la tutela della dignità dei minori e di ogni persona». 

È chiaro infatti che «ogni educatore, ogni genitore va aiutato e sostenuto nel suo servizio dall’impegno concorde di una nuova alleanza di tutte le istituzioni e forze educative. A questo contribuisce non solo la sana ragione etica, ma anche la visione e l’ispirazione religiosa, che ha respiro universale perché fonda il rispetto della dignità umana sulla grandezza e santità di Dio, suo Creatore e Salvatore. Perciò è benvenuta la presenza fra voi di numerosi autorevoli leader religiosi che intendono farsi carico in modo solidale e corresponsabile di questi problemi». 

Di qui un rinnovato invito all’impegno comune, concreto, di tutte le agenzie educative. «La causa della protezione dei minori nel mondo digitale – ha sottolineato il Papa – deve vederci uniti, come testimoni dell’amore di Dio per ogni persona, a cominciare dai più piccoli e indifesi, per far crescere in tutti, in ogni parte del mondo e in ogni confessione religiosa, l’attenzione, la cura e la consapevolezza. Guardiamoli negli occhi: sono le vostre figlie e i vostri figli, dobbiamo amarli come capolavori e figli di Dio. Hanno diritto a una vita buona. Abbiamo il dovere di fare tutto il possibile perché la abbiano».

IL TESTO INTEGRALE DEL DISCORSO

Riccardo Maccioni
(Da Avvenire)

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Una meravigliosa avventura sindonica

Si intitola “Una meravigliosa avventura sindonica – Sebastiano Rodante: l’uomo del lampo di luce” l’evento che avrà luogo sabato 16. Due i momenti nella giornata: alle ore 10.00 intitolazione della via Sebastiano Rodante (perpendicolare di via Augusta, in direzione viale Scala Greca).
Alle ore 18.00 nel salone delle conferenze “Mons. Ettore Baranzini” ci sarà la lectio magistrali del prof. Bruno Barberis, docente di Fisica e Matematica all’università di Torino. Dopo i saluti di don Aurelio Russo, rettore della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, interverranno Anselmo Madeddu, presidente dell’Ordine dei medici, e mons. Giuseppe Greco, direttore della Biblioteca Alagoniana.
Durante la serata la moglie ed i figli di Sebastiano Rodante doneranno i libri degli studi sindonologici alla Biblioteca Alagoniana di Siracusa.

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Bassetti: è l’ora dei laici responsabili. In politica serve una nuova presenza

Sulla scrivania del suo studio il cardinale Gualtiero Bassetti tiene la Bibbia aperta sul Vangelo di Matteo e, accanto, il ritaglio di una pagina di Avvenire. Il versetto su cui si sofferma il presidente della Cei è quello in cui Cristo sprona a rendere «a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». E l’articolo tratto da questo quotidiano è un’intervista al sondaggista Nando Pagnoncelli in cui si spiega, all’indomani dell’esito delle elezioni europee, che più della metà dei praticanti si è orientata verso l’astensione.

A Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio

«Ogni volta che leggo l’ammonimento del Signore a restituire all’imperatore romano il dovuto – afferma il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve – penso che quelle parole siano un richiamo a ogni credente a restituire qualcosa alla città in cui vive. Sono un invito a curare la casa comune che è appunto la città, la provincia, la regione, il Paese intero. Sono una chiamata al cristiano a occuparsi della vita pubblica, a partire dalla politica: non soltanto con il voto, che è un diritto e un dovere al tempo stesso, ma anche con la dedizione personale, spendendosi senza riserve per il bene comune». 
L’analisi di Pagnoncelli, invece, mostra la distanza che c’è fra tanti cattolici e la politica. «Si avverte una sorta di divario fra le istituzioni e il cittadino – ammette il presidente della Cei –. Come cristiani abbiamo tirato i remi in barca, mi viene da dire. Ci interessiamo al sociale, magari interveniamo nel dibattito pubblico, ma non riusciamo a far sentire la nostra voce, a far entrare istanze e visioni nelle decisioni politiche. E questo produce una disaffezione e un’indifferenza che non possono non preoccupare».

Un cristiano non odia e non può essere antisemita

Altro tema che tiene banco in questi giorni è quello del razzismo: prima la notizia che la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz e testimone dell’orrore della Shoah, riceve circa duecento messaggi di odio al giorno attraverso il web e ha dovuto accettare la scorta; poi il voto al Senato sull’istituzione di una “Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo” proposta dalla stessa senatrice e, purtroppo, non accolta all’unanimità. 
«“Un cristiano non può essere antisemita”, ha ricordato recentemente papa Francesco, come non può essere un seminatore di odio – sottolinea Bassetti –. Su internet e nelle reti sociali l’anonimato ha partorito gli hater, gli odiatori. Come cittadini, come Chiese e come vescovi, non possiamo che condannare ogni atteggiamento o intervento che semina a piene mani disprezzo, inimicizia, ostilità. Azioni e parole dettate dal rancore sono un peccato contro Dio e contro l’umanità e sono in netta antitesi con il “comandamento dell’amore” che Cristo ci consegna e che racchiude l’intero messaggio del Vangelo. Quando si sostituisce il Signore con l’idolatria dell’odio, si arriva alla follia di sterminare l’altro. Proviamo timore e dolore verso ogni forma di antisemitismo che deve essere combattuta senza esitazioni. E non possono essere consentiti i silenzi, le mancanze o le astensioni». 

La politica è una missione, non ricerca di tornaconto

Ma c’è da scendere dal monte, dal Tabor, e calarsi nei problemi. «La politica è una missione, non una ricerca di tornaconto, non tentazione del consenso facile – tiene a precisare il presidente della Cei –. Una tensione verso i poveri, i precari, gli sfruttati, gli emarginati, i delusi, i fragili. E oggi fra loro rientrano i giovani che non trovano lavoro e che in maniera sempre più allarmante lasciano il nostro Paese; o le famiglie toccate dalla crisi, dalle difficoltà anche intrinseche, dalla disoccupazione. Il pensiero va oggi alla situazione che si è creata intorno all’ex Ilva di Taranto. Quei lavoratori, quelle famiglie non possono essere abbandonate a se stesse. È urgente riaffermare e garantire il diritto al lavoro che si coniughi con un degno e salutare ambiente di vita».
Un cattolico impegnato in politica è chiamato a ricucire, è l’idea del presidente della Cei. «In un frangente segnato dalle divisioni, dalle lacerazioni sociali e, aggiungerei, anche ecclesiali – spiega il cardinale –, occorre essere uomini e donne di comunione e di riconciliazione, intercettare le varie sensibilità e i molti bisogni, fare sintesi intorno a quell’orizzonte condiviso che è l’umanesimo cristiano. Inoltre serve dare forma e sostanza alle parole: non ci si può fermare solamente all’annuncio». Bassetti indica il Vangelo che ha sul tavolo. «La nostra società – conclude – ha un grande bisogno di persone che non scendano a patti con la mondanità, con l’individualismo esasperato, con l’arroganza diffusa e che abbiano come bussole la sobrietà e l’umiltà. Non si tratta di guardare al passato ma di costruire un futuro realmente nuovo».

Giacomo Gambassi
(Sintesi da Avvenire)

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