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Giornata del Seminario
Il 28 maggio al Santuario di Valverde
Giornata sacerdotale mariana
Si svolgerà martedì 28 maggio, presso il Santuario S. Maria di Valverde, la 32esima edizione della Giornata sacerdotale mariana.
Per il vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, la 32esima edizione della Giornata sacerdotale mariana sarà “occasione di fraternità e di dialoghi incentrati sul nostro servizio alla Chiesa. Il Cammino Sinodale ci allena all’attenzione: verso il vicino come verso il distante, verso il credente barcollante come verso il critico ostinato, in un cambiamento culturale radicale che ormai investe anche la nostra Isola“.
Ospite della Giornata sarà mons. Erio Castellucci, arcivescovo-abate di Modena-Nonantola e della diocesi di Carpi, unite in persona episcopi e presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale.
Proprio per il suo avere “polso del Cammino delle Chiese d’Italia come pure del Sinodo dei Vescovi”, mons. Raspanti ritiene che “sarà proficuo discutere con lui per sciogliere tanti nodi che ognuno di noi porta in sé, non solo riguardo all’efficacia della Sinodalità, ma anche ai cambiamenti in atto. Non solo – dice – questi ultimi ci interrogano, ma vorrebbero metterci paura o rassegnazione, mentre sappiamo che il modo migliore per far la nostra parte è discernere e prender consapevolezza“.
Il programma dettagliato della Giornata prevede alle ore 9:30 l’accoglienza e, mezz’ora dopo, preghiera dell’Ora Terza. Il momento di riflessione – che come detto sarà guidato da mons. Erio Castellucci – sarà dedicato al tema “Maria, la madre del discernimento presente nel cenacolo a Gerusalemme“. alle ore 11:30 la solenne concelebrazione eucaristica.
Festa di San Domenico ad Augusta
Il giorno dopo, giorno della Festa del Patrocinio, alle ore 10.30 presso la Chiesa di San Domenico si terrà la Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da mons. Sebastiano Amenta, vicario generale dell’Arcidiocesi di Siracusa, con Panegirico del Santo Patrono. All’offertorio il sindaco offrirà un cero votivo al Santo Patrono perché protegga e custodisca la città di Augusta. Alle ore 19.00, è attesa l’uscita trionfale del Simulacro del Santo Patrono e la processione per le strade di Augusta.
Sulle orme di Lucia
Nell’ambito della 378ma festa del Patrocinio di Santa Lucia, sabato 11 maggio alle ore 11.00 sarà possibile “camminare” con Lucia. Dalla Cattedrale partirà l’itinerario guidato in Ortigia Sulle orme di Lucia che toccherà diverse chiese ed edicole votive sparse nel centro storico. L’evento gratuito è organizzato dalla Deputazione della Cappella di Santa Lucia in collaborazione con Kairós. Nate per devozione o per ringraziamento le edicole votive, incastonate tra balconi e portali, costituiscono i punti di riferimento per i devoti e non solo, raccontando la storia della città.
Prima tappa dell’itinerario, che essendo collegato alla festa di maggio si sviluppa solo in Ortigia, sarà proprio la cappella di Santa Lucia all’interno della chiesa Cattedrale. Ma sarà anche l’occasione per scoprire luoghi meno conosciuti dove è nata la devozione alla patrona.
Il Segno del secolo: il Santuario della Madonna delle Lacrime
Si intitola “Il Segno del secolo. Il Santuario della Madonna delle Lacrime tra storia, fede e architettura” il ciclo di iniziative che verrà presentato giovedì 9 alle ore 19:00 presso la Sala Baranzini del centro convegni del Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa su iniziativa della Struttura Didattica Speciale in Architettura e Patrimonio culturale, e della Società Siracusana di Storia Patria, che hanno subito trovato la condivisione da parte del
Rettore del Santuario, don Aurelio Russo.
La data scelta è il 70esimo anniversario della posa della prima pietra del Santuario della Madonna delle Lacrime (9 maggio 1954) da parte del cardinale Ruffini, arcivescovo di Palermo. “È giunto il momento che l’immaginario collettivo dei Siracusani accolga il Santuario della Madonna delle Lacrime, progettato da Michel Andrault e Pierre Parat, come la più significativa, la più importante opera di architettura del XX secolo realizzata in città. – spiegano gli organizzatori – Un’opera che, da un punto di vista religioso, celebra il miracolo delle Lacrime della Madonna, il più documentato e testimoniato al mondo e, dal punto di vista della cultura architettonica, ritaglia uno spazio a Siracusa nel panorama internazionale della grande architettura. Questi sono gli obiettivi prefissati, che scaturiscono da un’attenta attività di studio sotto la direzione di Fausto Carmelo Nigrelli per la SDS e di Salvatore Santuccio per Storia Patria.
Il lavoro si sta concentrando sull’archivio del Santuario, che conserva tutta la documentazione sul concorso di progettazione, e sull’ampio dibattito che ebbe luogo sulla stampa nazionale e locale e sulle riviste di architettura non solo europee.
A indagare gli atti del concorso di progettazione è l’arch. Federico Fazio, PhD in Storia dell’Architettura e socio di Storia Patria, vincitore del bando della Borsa di ricerca “Per una storia del Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa: il bando, il progetto e il contesto urbanistico” bandita con fondi del DICAr, il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura. Sono coinvolti nelle attività di studio anche il prof. Salvatore Adorno, ordinario di Storia contemporanea, presidente Società italiana di storia ambientale; la prof.ssa Paola Barbera, ordinario di Storia dell’Architettura, presidente della Società Italiana di storia dell’architettura; il prof. Vito Martelliano, associato di Urbanistica, direttore del Centri Studi Interdipartimentale Territorio, Sviluppo, Ambiente.
Il Santuario celebra il 70esimo del pronunciamento di Papa Pio XII che attraverso un radio messaggio ebbe a dire “Comprenderanno gli uomini l’arcano linguaggio di quelle lacrime” e il 30° anniversario della visita pastorale di San Giovanni Paolo II (6 novembre del 1994) durante la quale consacrò e dedicò il Santuario alla Madonna delle Lacrime, consegnandolo ai fedeli l’opera compiuta della costruzione iniziata nel 1954, pronunciando le parole: “Santuario della Madonna delle Lacrime, tu sei sorto per ricordare alla Chiesa il pianto della Madre”.
Festa del Patrocinio di Santa Lucia
Mons. Lomanto: “Guardiamo al bene comune, alla sanità, alla pace”
“Noi che guardiamo con ammirazione devozione a Santa Lucia vogliamo impegnarci come lei a piantare il seme della speranza nella nostra società che rischia di smarrirsi nei freddi calcoli degli algoritmi e dell’intelligenza artificiale – ha detto ancora mons. Lomanto -. Dobbiamo scommettere e ritornare a costruire partendo dalla semplicità del cuore, vivendo la comunione tra di noi”. Poi rivolgendosi alla politica ha detto: “La politica sia sempre al servizio del bene comune, mirando ad un’economia solidale e attenta verso chi è nel bisogno, perché se il più debole è tutelato nelle giuste attenzioni, ne guadagna tutta la società. La sanità ponga al centro la dignità della persona umana e garantisca il diritto alla salute uguale per tutti con strutture idonee, come l’auspicata costruzione del nuovo ospedale civico di Siracusa. È urgente pensare insieme, progettare insieme, disegnare sentieri di pace, operare per il bene di tutti, impegnandoci per la promozione sociale con l’intelligenza del cuore e non delegando a nessuna intelligenza artificiale”.
A presiedere il Pontificale è stato il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo: “Guardando la vergine Lucia ci è consegnata la fede dei nostri Padri: la testimonianza di fedeltà di Lucia a Cristo, innamorata di Cristo. La palma che porta nella sua mano destra ci ricorda questa testimonianza che dovrebbe essere la testimonianza di tutti noi cristiani. E sulla mano sinistra, i suoi occhi di cui oggi abbiamo tanto bisogno per vedere la realtà: purtroppo non abbiamo occhi per vedere nei nostri fratelli il volto di Cristo. E non siamo capaci di amare e di condividere”. Il cardinale Romeo ha invitato a camminare “sui sentieri della santità. Guardiamo le spighe che ci ricordano il motivo che ci riunisce oggi in preghiera: vogliamo ringraziare di questo Patrocinio di Lucia che ha permesso con il suo intervento di soddisfare la fame che affliggeva i siracusani. Anche oggi c’è carestia nel mondo dell’amore autentico. Oggi dobbiamo invocare il patrocinio di Lucia perchè venga in soccorso di ciascuno di noi, perchè ci aiuti a vivere e a testimoniare il vero amore a Dio e ai fratelli. Se non riusciamo a vedere nei nostri fratelli il volto di Cristo non saremo capaci di cambiare noi. Chiediamo l’intercessione di Lucia per trasmettere alla nuove generazioni questa fede”.
Diversi momenti di preghiera e testimonianze si alterneranno durante i sette giorni dell’Ottavario fino a domenica 12 quando alle ore 18.30 ci sarà la processione di rientro ed il simulacro e le reliquie torneranno in Cattedrale percorrendo le vie del centro storico.
Messaggio per le elezioni europee
I vescovi di Sicilia: diritto e dovere al voto
Alla vigilia delle elezioni europee, i vescovi di Sicilia lanciano un appello a chi abita la nostra regione e soprattutto ai giovani. L’invito è “a non lasciarsi ammaliare dal canto delle pericolose sirene del pessimismo, della rassegnazione, del disfattismo e astenersi dal voto“. Per i vescovi l’astensionismo può diventare “un silente passo che ci allontana dal sogno di un’Europa che dia respiro alla storia affermando gli autentici diritti umani“.
Un diritto, quello al voto, che diventa dunque quasi un dovere per i cittadini della Sicilia, isola “ancora chiamata ad essere all’interno dell’Europa unita piattaforma di pace di integrazione per i tanti popoli del Mediterraneo che cercano in Europa salvezza e lavoro”.
Insieme con l’invito al voto anche la necessità di creare “spazi condivisi di incontro e dialogo” per un voto consapevole che deve mirare “all’edificazione del bene comune“.
L’augurio dei vescovi è che “il Parlamento Europeo possa essere quell’istituzione detentrice del potenziale necessario per affrontare e risolvere le molteplici questioni generate dalle numerose trasformazioni epocali“.
Di seguito il testo integrale del Messaggio dei Vescovi di Sicilia per le elezioni europee.
Carissime sorelle e carissimi fratelli,
da più di settanta anni si parla di Europa unita. Da quel 25 marzo 1957, quando a Roma venne firmato il trattato che la istituì, di strada se ne è fatta tanta. È stata sempre aperta la via che ha portato più Nazioni del nostro Continente sulla direzione di un’unità non solo economica, ma anche politica, sociale e culturale.
San Giovanni Paolo II nel 1997 affermava: «La storia dell’Europa è un grande fiume, nel quale sboccano numerosi affluenti, e la varietà delle tradizioni e delle culture che la formano è la sua ricchezza» (Omelia, Gniezno 3 giugno 1997). Non possiamo, tuttavia, non ammettere che, talvolta, questa ricchezza si è dovuta confrontare con processi dinamici e repentini di trasformazioni sociali e culturali. Processi che hanno, talvolta, preso le distanze da quella costellazione di valori che si legano profondamente alle radici cristiane dell’Europa. Non sono mancati i confronti: non è venuto meno il dialogo, finalizzato alla custodia e alla crescita del bene comune, della giustizia sociale e alla tutela di ogni diritto teso ad affermare la centralità della persona e della sua dignità infinita.
Cadute le ideologie, i “grandi racconti” del secolo scorso si è fatta strada un’uniformità, una “convergenza silenziosa” – così la chiamava il Card. Carlo Maria Martini – tra i cosiddetti conservatori e i cosiddetti progressisti in nome delle ragioni dell’individuo che rappresentano una decadenza rispetto alla nostra tradizione culturale e civile. Da una parte si considera l’individuo soggetto libero, senza vincoli nell’esercizio del potere economico; dall’altra lo stesso individuo lo si vuole libero e non sindacabile nei suoi comportamenti etici individuali. La matrice delle due posizioni è unica: la cultura dell’individualismo dove l’individuo non corrisponde alla persona che è invece aperta all’accoglienza del diverso e alla gratuità (cfr. C. M. Martini, Discorso per la festa di Sant’Ambrogio, Milano 5 dicembre 1997).
Sono tante le violazioni della dignità “infinita” – così come la definisce un recente documento della Chiesa – la dignità della persona umana. Essa viene violata dall’aborto e dal suicidio assistito, dal dramma della povertà, dal travaglio che subiscono i migranti, dalla guerra, dalla tratta delle persone, dalla violenza sui più fragili, dall’abuso sui minori. Vogliamo, con il nostro voto libero e consapevole, scegliere i nostri rappresentanti che abbiano a cuore questi valori, gli unici che possono edificare un’Europa casa comune di ogni persona e aperta al dialogo con tutti i popoli. Per una scelta consapevole sarebbe opportuno condividere spazi di incontro e dialogo finalizzati alla edificazione del bene comune, soprattutto innestando fiducia e speranza nel cammino verso l’Europa rinnovata.
Ci auguriamo che il Parlamento Europeo possa essere quell’Istituzione detentrice del potenziale necessario per affrontare e risolvere le molteplici questioni generate dalle numerose trasformazioni epocali nelle quali siamo immersi. Inoltre, siamo fermamente convinti che la nostra amata Sicilia sia ancora chiamata ad essere all’interno dell’Europa unita, piattaforma di pace e di integrazione per i tanti popoli che dal Mediterraneo cercano in Europa salvezza e lavoro. Popoli da accogliere per essere protagonisti di un dialogo globale che azzeri ogni processo di emarginazione o addirittura di aperta ostilità.
Pertanto, esortiamo vivamente ogni cittadino/a della nostra Isola, in modo particolare i giovani ad esercitare il diritto di voto nelle prossime elezioni europee. A non lasciarsi ammaliare dal canto delle pericolose sirene del pessimismo, della rassegnazione, del disfattismo. L’astensionismo può diventare un silente passo che ci allontana dal sogno di una Europa che dia respiro alla storia affermando gli autentici diritti umani.
Nuove crisi e nuove squilibri ci stanno dinnanzi. Per fronteggiarli dobbiamo scongiurare ogni possibile forma di scoraggiamento e di scetticismo che offuschi la nostra identità di cittadini europei, di figli di una Europa, portatrice di un suo modello di democrazia e di libertà.
I Vescovi di Sicilia
Festa del Patrocinio di santa Lucia
Sarà il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo, a presiedere il Pontificale domenica 5 maggio per la festa del Patrocinio di Santa Lucia, patrona di Siracusa. La prima domenica di maggio si festeggia la Festa che ricorda il miracolo del 1646 quando a Siracusa imperversava una carestia ed i siracusani chiesero aiuto alla patrona: dal mare arrivarono navi cariche di grano ed una colomba avvertì i fedeli riuniti in preghiera in Cattedrale. Da diverse settimane le reliquie della martire siracusana sono accolte nelle diverse parrocchie della Diocesi ma anche nelle chiese in diverse regioni d’Italia.
La Festa è inserita nell’Anno Luciano, indetto dall’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, il 13 dicembre scorso e che si concluderà il 20 dicembre prossimo quando sarà a Siracusa il corpo della martire siracusana che si trova custodito a Venezia. Tema della festa è In luce ambulamus, dal titolo della lettera pastorale dell’arcivescovo Lomanto. Una lettera nella quale mons. Lomanto invita la comunità a riflettere e meditare sulla testimonianza di Lucia, che ha fatto nella sua vita una scelta radicale, per capire se anche noi possiamo vivere nella quotidianità il Vangelo imitando l’esempio di Lucia.
I festeggiamenti prenderanno il via ufficialmente sabato 4 maggio con la cerimonia della consegna delle chiavi da parte dei deputati al maestro di cappella e l’apertura della nicchia che custodisce il simulacro. Seguirà la messa presieduta da mons. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale, e alle ore 12.00 la traslazione del simulacro dalla Cappella all’altare maggiore. Alle ore 19.00 la celebrazione eucaristica sarà presieduta da mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa. Tutti questi momenti saranno trasmessi in diretta streaming sulla pagina facebook della Deputazione e sul canale You Tube dell’Arcidiocesi di Siracusa.
Domenica 5, alle ore 10.00, solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo, e alle ore 12.00 il simulacro e le reliquie saranno portati in processione dalla Cattedrale alla Chiesa di Santa Lucia alla Badia, dove rimarranno per l’ottavario. Domenica avrà luogo anche il tradizionale lancio delle colombe. Diversi momenti di preghiera e testimonianze si alterneranno durante i sette giorni fino a domenica 12 quando alle ore 18.30 ci sarà la processione di rientro ed il simulacro e le reliquie torneranno in Cattedrale percorrendo le vie del centro storico.
Adorazione eucaristica vocazionale
Si terrà giovedì 2 maggio alle ore 21.00, nella chiesa di Santa Maria della Concezione in Via Roma, l’Adorazione eucaristica vocazionale. Un’iniziativa del Seminario arcivescovile, del Centro diocesano vocazioni, dell’Ufficio di Pastorale giovanile, e dell’associazione “Con Gesù nella notte”. A giugno l’Adorazione eucaristica vocazionale avrà luogo giorno 6.
Nel mese di maggio si terranno giorno 25 l’incontro vocazionale e giorno 31 la Lectio divina dei giovani alla parrocchia Madre Di Dio.
ln allegato lo schema per l’adorazione vocazionale per il mese di maggio