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Mons. Lomanto: “Dio ci abilita a realizzare la missione di servizio e di amore nel mondo”

“Il sacerdote tanto più è vero, quanto più veramente vive il suo sacerdozio nell’umiltà più profonda. Per realizzare un’efficacia reale nel ministero occorre divenire puro strumento dell’amore di Cristo Gesù. È Dio che vi ha scelto e vi ha chiamato ed Egli non vi abbandonerà. Abbiate sempre fiducia. Solo una grande fiducia in Dio vi renderà fedeli alla vocazione, fecondi nel ministero e felici nella vita”. Lo ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, rivolgendosi ai sacerdoti questa mattina nella Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime presiedendo la messa del Crisma. La celebrazione eucaristica che apre il giovedì santo nel corso della quale avviene la consacrazione del crisma e la benedizione dell’olio degli infermi e dei catecumeni ed il rinnovo delle promesse sacerdotali. Mons. Lomanto ha salutato mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo emerito, e mons. Carmelo Ferraro, vescovo emerito di Ragusa, che hanno concelebrato.
“La nostra consacrazione esige il distacco da noi stessi e la separazione dal mondo del peccato, in quanto viene aggiunta alla nostra vita la vita immensa di Dio, cosicché o si vive in Dio o non si vive affatto; implica una sublimazione in Dio di tutto il piano umano, per essere e rimanere con Lui, per lasciarci abitare da Lui; eleva alla vita di fede luminosa, apre alla preghiera, espressione vera, autentica e necessaria dell’alta misura della vita cristiana; e, trascendendo la nostra condizione terrena, inserendoci in una sempre più perfetta identificazione a Cristo Figlio di Dio e Salvatore, ci abilita a realizzare la missione di servizio, di amore, di salvezza nei confronti del mondo” ha detto l’arcivescovo di Siracusa che ha invitato a pregare per i laici: “chiamati a testimoniare nella Chiesa e nella società odierna la luce della fede, la certezza della speranza e l’operosità della carità. Pregate anche per me, perché sia fedele al mio ministero e tra voi diventi sempre più sacramento vivo della presenza di Cristo Buon Pastore. Infine, vi chiedo di pregare intensamente perché il Signore doni alla Chiesa numerose e sante vocazioni al ministero ordinato e alla vita religiosa. Sosteniamo con la preghiera il Seminario, i Monasteri, gli Istituti religiosi e secolari. Accogliamo gli oli che provengono dal Giardino della memoria delle stragi di Capaci, a trentadue anni da quell’evento criminale, e dalla munificenza dei produttori della Coldiretti, che anche quest’anno rinnovano il loro dono”.
Infine mons. Lomanto ha richiamato l’Anno Luciano che stiamo vivendo: “Santa Lucia ci sostenga nel cammino di fede e nelle vicende della vita, per crescere nella santità, esercitare la carità divina e costruire insieme, con spirito sinodale, l’avvenire della Chiesa e un mondo sempre più fraterno, e così testimoniare al mondo l’avvento del Regno di Dio in cui vive solo l’Amore”.
Nel pomeriggio di oggi, alle ore 18.30, l’arcivescovo Lomanto presiederà la messa in Cœna Domini nella chiesa Cattedrale.
Domani 29 marzo, venerdì santo, alle ore 10.30 l’arcivescovo Lomanto sarà presente alla Via Crucis comunitaria, che si terrà lungo i viali della Fondazione Sant’Angela Merici in via Peppino Impastato, partecipata dagli ospiti, dai familiari, dal personale e dai volontari di tutti i centri della Fondazione.
Venerdì, alle ore 18.30, adorazione della croce in Cattedrale. Sabato 30, mons. Lomanto presiederà la veglia pasquale alle ore 22.00 sempre in Cattedrale.
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L'arcivescovo Lomanto alla messa del crisma in Santuario

“Quale testimonianza di amore siamo capaci di dare?”

Siete sacerdoti in cura d’anime, siete chiamati a portare il peso dei peccati della comunità, a sostenere il cammino spirituale delle persone, a condividere le loro gioie e le loro ansie e preoccupazioni, a dare la vostra vita per loro. Se conoscerete il peso della incomprensione, della solitudine, delle difficoltà pastorali, dei problemi delle famiglie, dei giovani, degli adulti, degli anziani, siate certi che vivete l’esercizio più alto del vostro sacerdozio”. Lo ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, rivolgendosi ai presbiteri presenti oggi alla messa del crisma nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime.
La messa crismale – che il vescovo celebra con i presbiteri della diocesi e durante la quale consacra il crisma e benedice gli oli – è una delle principali manifestazioni della pienezza del sacerdozio del vescovo e un segno della comunione dei presbiteri con lui ed esprime l’unità della Chiesa locale raccolta intorno al proprio vescovo” ha detto mons. Lomanto ringraziando per la presenza mons. Salvatore Pappalardo, vescovo emerito, che il 5 marzo scorso ha celebrato il 25mo anniversario di ordinazione episcopale; e rivolgendo un caro saluto a distanza a mons. Giuseppe Costanzo che nel dicembre scorso ha festeggiato il 90mo compleanno e due giorni fa ha celebrato il 47mo anniversario di episcopato.
Nella vostra unione con Gesù vivete la missione di salvezza nei confronti del mondo, portate in esso un alito di vita nuova, caricatevi di tutta la responsabilità universale” ha detto mons. Lomanto. “Ma quale testimonianza di amore siamo capaci di dare alla Chiesa e al mondo? In voi deve vivere il Cristo, gli uomini devono vederlo e riconoscerlo in voi. Avete scelto di seguire Gesù Buon Pastore nel servizio al popolo santo di Dio. Deve continuare tutta la vita il cammino di una vostra adesione e trasformazione in Colui che vi ha scelto. Siate fedeli. Il Signore ci chiama alla perfezione dell’amore, alla carità pastorale, e questa si può e si deve raggiungere non fidando in noi stessi ma nella sua onnipotenza di amore. Coraggio dunque ma umiltà. Umiltà pacifica e profonda. Se vivrete la consapevolezza del vostro nulla, se ammetterete di essere nulla, se sarete contenti che anche gli altri vi ritengono nulla, allora Dio opererà in voi. Soprattutto fedeltà, umiltà e fiducia”.
Infine l’arcivescovo ha chiesto di pregare “perché il Signore doni alla Chiesa vocazioni al ministero ordinato e alla vita religiosa. Sosteniamo con la preghiera il Seminario, i Monasteri, gli Istituti religiosi e secolari. Accogliamo le manifestazioni di affetto e di preghiera verso il presbiterio che in questo Giovedì Santo sono pervenute dai tre Monasteri di clausura presenti nella Diocesi. Accogliamo con animo grato gli oli che provengono dal Giardino della memoria delle stragi di Capaci, a trentuno anni da quell’evento criminale, e dalla munificenza dei produttori della Coldiretti, che anche questʼanno rinnovano il loro dono. Viviamo con intensità l’Anno Mariano. La Vergine Maria, nostra Madre, che ha consegnato alla nostra Chiesa l’inesauribile significato del dono delle sue Lacrime, consoli i nostri cuori, rafforzi la nostra speranza, incoraggi la nostra testimonianza di vita. Le sue lacrime possano essere balsamo per le ferite dell’umanità afflitta dalla guerra, possano giovare alla conversione dei cuori induriti dal male e possano irrigare e far germogliare i semi di bene presenti nella nostra Chiesa. Il pianto di Maria ‒ segno di rinascita, di cambiamento, di ripresa ‒ ci apra alla speranza di un mondo nuovo, alla gioia della risurrezione e all’esercizio della carità che non avrà mai fine”.

Con la messa crismale ha preso il via il Triduo pasquale. Stasera alle 18.30 messa in coena domini in Cattedrale: l’arcivescovo presiederà la solenne liturgia per fare memoria dell’istituzione dell’Eucarestia e – con il gesto della lavanda dei piedi – dell’istituzione del sacramento dell’Ordine. Dopo la messa, l’eucarestia rimarrà per tutta la notte nell’altare della reposizione (comunemente chiamato “sepolcro”) per l’adorazione personale. Domani, venerdì santo, alle 18.30 celebrazione della Passione del Signore in Cattedrale. Sabato, alle 22.30 l’arcivescovo presiederà la Solenne Veglia di Pasqua. Infine, domenica 9 aprile, Pasqua in Resurrectione Domini, alle 10.30, il solenne pontificale.

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