Archivi della categoria: Vescovo Francesco

Il Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi nella chiesa Cattedrale

Il cardinale Semeraro: “Santa Lucia ci chiede di fare il primo passo”

La proposta che ci arriva è essere uomini e donne del primo passo. Santa Lucia viene da voi perché voi stessi siate uomini e donne del primo passo. Non aspettare che gli altri vengano da noi. Fare il primo passo per incontrarsi. (…) Papa Francesco domanda di incarnare questa parola“. Lo ha detto il cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, a Siracusa per presiedere la celebrazione eucaristica nella Chiesa Cattedrale alla presenza del corpo di Santa Lucia.

Il cardinale ha evidenziato che oggi: “a dispetto di uno sviluppo crescente dei mezzi e dei modi di comunicazione l’incontrarsi e il comunicare è davvero in grave crisi. La superficialità e l’anonimato della comunicazione stessa, infatti, stanno portando paradossalmente all’annullamento delle relazioni interpersonali vere e sta invece favorendo l’individualismo e l’isolamento In tale contesto diventa davvero urgente fare crescere la cultura dell’incontro di cui spesso parla anche il Papa“.

Il prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi è arrivato all’indomani dell’Ottava di Santa Lucia. Una lunga processione che ha riportato il simulacro di Santa Lucia ed anche il corpo, custodito a Venezia e traslato in Sicilia lo scorso 14 dicembre, dalla Basilica del Sepolcro alla Cattedrale. Migliaia le persone che hanno accompagnato le reliquie lungo tutto il percorso durato oltre nove ore. A mezzanotte Cattedrale gremita di fedeli per assistere alla reposizione del simulacro nella sua nicchia. Il corpo della martire resterà in cattedrale fino al giorno di Natale, quando l’arcivescovo di Siracusa mons. Francesco Lomanto aprirà l’Anno Santo. L’indomani partirà per la peregrinato in Sicilia tra Carlentini (Siracusa), Belpasso (Catania), Acicatena (Catania) e Catania.

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Preghiera di apertura dell’Anno Giubilare

Il cammino giubilare nella Chiesa siracusana avrà iniziò con la celebrazione eucaristica di apertura dell’Anno Santo presieduta dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto giorno 25 dicembre alle ore 11.00 nella Chiesa Cattedrale.
Considerata la solennità, l’arcivescovo ha chiesto a ciascun parroco di invitare il Popolo di Dio a partecipare, nella propria parrocchia, ad un momento di preghiera all’inizio di una Santa Messa del giorno di Natale. Esprimeremo in tal modo, uniti spiritualmente al nostro Vescovo Francesco, la comunione di Popolo pellegrino nella storia radunato attorno a Cristo unico pastore e sacerdote.

L’Ufficio Liturgico Diocesano ha predisposto uno schema per la preghiera di apertura dell’Anno Giubilare. Un rito molto breve da celebrare nelle nostre parrocchie all’inizio di una Santa Messa che prevede anche la recita della Preghiera del Giubileo dopo la Comunione.
La ricorrenza non permette, per ragioni pastorali, la convocazione del Presbiterio in Cattedrale, ma ciò non ci impedirà di vivere questo importante momento in comunione di intenti e di preghiera. Il rito propone quattro brani tratti dalla Bolla di Indizione Spes non confundit (i numeri 1 – 3 – 7 – 25).

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Lettera dell'arcivescovo, Francesco Lomanto, per l'Avvento

Accogliamo Gesù e viviamo i giorni della presenza del corpo di Lucia

Iniziamo il tempo forte dell’Avvento per prepararci ad accogliere Gesù che porta al mondo la luce di Dio e disponiamoci a vivere contestualmente, con intensa spiritualità, i giorni della presenza del Corpo di Santa Lucia a Siracusa che segnerà la conclusione dell’Anno luciano e il passaggio al tempo di grazia del Giubileo Santo dell’Anno 2025“.
Inizia così la Lettera per l’Avvento che l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, ha scritto alla Chiesa Siracusana, evidenziando il periodo che i fedeli si apprestano a vivere con “la venuta di Gesù, vera luce del mondo, e la visita del Corpo di Santa Lucia“.

Mons. Lomanto ricorda che la “celebrazione del Natale non è un semplice ricordo della venuta storica del Signore Gesù nato dalla Vergine Maria, ma è, soprattutto, il memoriale del mistero della sua presenza tra noi. Il credente partecipa del mistero ineffabile della continua venuta del Signore, accogliendo e incontrando l’Infinito che si rivela nella luce della notte di Natale. Papa Francesco ha scritto: «Ciò che si comunica nella Chiesa, ciò che si trasmette nella sua Tradizione vivente, è la luce nuova che nasce dall’incontro con il Dio vivo, una luce che tocca la persona nel suo centro, nel cuore, coinvolgendo la sua mente, il suo volere e la sua affettività, aprendola a relazioni vive nella comunione con Dio e con gli altri» (Lumen fidei, 35). Santa Lucia, corroborata dallo Spirito Santo, ha accolto la Parola incarnata che è Gesù, lasciandosi trasformare in luce che illumina di speranza il cammino della Chiesa“.

La presenza del corpo di Lucia

L’arcivescovo di Siracusa evidenzia che “la presenza del Corpo di Santa Lucia ‒ che porta nel suo nome il segno della luce di Gesù ‒ sostiene il nostro cammino di fede, consolida l’impegno della santità e della carità, facendoci testimoni veraci della morte e della risurrezione del Signore“.

E quindi “come Santa Lucia aneliamo alla santità per essere, innanzitutto, discepoli del Signore, trasparenza viva della sua presenza. Inseriamoci pienamente in Cristo per crescere nella santità di vita e per illuminare la vita degli altri con la luce divina che dà senso e valore, che indica la giusta direzione del cammino, che ravviva la speranza nel cuore dei credenti“.

La Madonna delle Lacrime e Santa Lucia

Due i punti di riferimento: “La Madonna delle Lacrime, a cui abbiamo dedicato un Anno mariano (2023), e Santa Lucia, che accoglieremo nelle sacre reliquie del suo Corpo, a conclusione dell’Anno luciano (2024), ci hanno accompagnato introducendoci nel Giubileo Santo del 2025 che celebreremo in comunione con tutta la Chiesa, a partire dal 25 dicembre 2024, giorno della nascita di nostro Signore Gesù Cristo. Questi eventi che segnano il cammino della Chiesa ci vedano impegnati, prima di tutto e al di sopra di tutto, a crescere nella luce della fede e nelle altre virtù della nostra Santa Patrona, per realizzare la conformità a Cristo nella quotidianità, l’ascolto e la messa in pratica della Parola di Dio, la testimonianza nella carità fraterna, il carisma dell’amore perfetto, e così crescere nella santità di vita ed essere profeti di speranza e costruttori della civiltà dell’amore“.

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Anno Santo, a Siracusa il 25 dicembre

Il 25 dicembre si aprirà il Giubileo della Chiesa siracusana. E’ stato l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto a rendere noto che Papa Francesco ha concesso di anticipare l’apertura dell’Anno Santo presso la Chiesa di Siracusa al 25 dicembre 2024.
Dato l’evento straordinario che ci accingiamo a vivere – ha annunciato l’arcivescovo Lomanto – la Segreteria di Stato del Vaticano ci ha trasmesso che in via del tutto eccezionale Papa Francesco ha concesso di anticipare l’apertura dell’Anno Santo presso la Chiesa di Siracusa al 25 dicembre 2024 anziché al 29 come sarà per tutte le altre Chiese assicurando che invierà un messaggio. E’ un momento di grande gioia per noi.  Mi auguro che questo evento che ci accingiamo a celebrare sia caratterizzato da un profondo senso di rinnovamento spirituale che ci condurrà ad una crescita umana. Chiediamo a Santa Lucia nostra patrona che sostenga il nostro cammino di fede per crescere nelle sue stesse virtù. E’ il dono più vero che possiamo offrire al Signore”.
Il cammino giubilare nella Chiesa siracusana avrà iniziò con la celebrazione eucaristica di apertura dell’Anno Santo presieduta dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto giorno 25 dicembre alle ore 11.00 nella Chiesa Cattedrale. L’apertura dell’Anno Santo, che si pone a conclusione dell’Anno Luciano, sarà segnata dalla straordinaria circostanza della presenza della reliquia del Corpo di Santa Lucia nella Chiesa Cattedrale.

L’arcivescovo chiede a ciascun parroco di invitare il Popolo di Dio a partecipare, nella propria parrocchia, ad un momento di preghiera all’inizio di una Santa Messa del giorno di Natale. Esprimeremo in tal modo, uniti spiritualmente al nostro Vescovo Francesco, la comunione di Popolo pellegrino nella storia radunato attorno a Cristo unico pastore e sacerdote.

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Festa di santa Lucia: giorni di intensa spiritualità

La Chiesa Siracusana si appresta a vivere un momento di grazia con l’arrivo del corpo di Santa Lucia.
La Festa di Santa Lucia 2024 quest’anno sarà caratterizzata dall’arrivo delle sacre spoglie della martire siracusana, che sono custodite nel Santuario di Santa Lucia a Venezia.
A dicembre la nostra Chiesa si stringerà in preghiera per accogliere la reliquia del corpo di Santa Lucia per vivere con intensa spiritualità i giorni della visita che segnerà la conclusione dell’anno Luciano – ha detto l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto -. Nella Lettera pastorale dello scorso anno In Luce Ambulamus, auspicavo una forte connotazione spirituale di questo anno. Nella riscoperta del battesimo, nella messa in pratica della Parola di Dio. Dopo un anno di celebrazioni e le tante visite delle nostre reliquie in comunità della diocesi, della Sicilia e dell’Italia, dopo le iniziative di carattere formativo, devozionale e culturale ci apprestiamo ad accogliere il corpo di Santa Lucia per crescere nelle stesse virtù della nostra patrona e realizzare la nostra conformità a Cristo nella quotidianità e divenire come ci chiede il Papa “pellegrini di speranza”, “profeti del Regno di Dio”. E aggiungerei “profeti della vita sociale”: perché siamo chiamati ad una profezia sociale promuovendo la dignità della persona, l’armonia delle relazioni, la pace, la fraternità, la ricerca del bene comune“.
Lucia è tornata a Siracusa nel 2004 nella ricorrenza del XVII centenario del suo martirio grazie all’interessamento dell’Arcivescovo emerito di Siracusa, mons. Giuseppe Costanzo; la seconda volta, nel 2014, per l’impegno dell’Arcivescovo emerito di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo.
Quest’anno è stato un anno in movimento – ha detto il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Pucci Piccione. Siamo stati in tanti luoghi con le reliquie: dalle suore di clausura alla casa di riposo per anziani, dalle scuole fino ad Acquaformosa in Calabria. Adesso ci apprestiamo a vivere un evento storico: i momenti processionali saranno tre. Il 13, tradizionale processione di Santa Lucia che da oltre 400 anni esce dal Duomo e raggiunge i luoghi del martirio. Il 14 arriva il corpo di Santa Lucia. Il primo momento di accoglienza è un luogo carissimo ai siracusani, dove Maria ha pianto. Sarà nel Santuario della Madonna delle Lacrime. Alle 16 ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta dal patriarca mons. Francesco Moraglia. I posti sono limitati. Ci sono norme che devono essere rispettate. La capienza massima è di 3200 persone. Attraverso l’email santaluciasiracusa2024@gmail.com si potrà chiedere di partecipare alla celebrazione in Santuario e per le prenotazioni dei gruppi. Dopo la messa secondo momento: Santa Lucia in processione alla Basilica Santuario di Santa Lucia al Sepolcro. Lucia è una santa che ha un grande fascino nei giovani. Il 12 sera arriverà l’ambasciatore svedese che parteciperà ai Primi Vespri. E il liceo musicale di Stoccolma con il liceo Gargallo suoneranno insieme nella chiesa di Santa Lucia alla Badia. Ricordo che quest’anno il giorno dell’Ottava sarà il 21: corpo e simulacro di nuovo insieme. E avremo anche i fuochi d’artificio. E voglio ricordare la presenza domenica 22 del cardinale Marcello Semeraro, Prefetto delle Cause dei Santi, che presiederà la messa. Il corpo resterà in cattedrale fino al 26 mattina. Poi andremo a Carlentini; a Belpasso ed infine a Catania passando da Acicatena. Un’ultima cosa: metteremo in piazza Duomo una lapide che ricorda che Santa Lucia è siracusana con la preghiera dell’arcivescovo. Ricordando che è venuta qui nel 2004, nel 2014 e nel 2024“.
Presenti anche i componenti della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, mons. Salvatore Marino, Francesca Patti, Salvatore Sparatore ed Elena Artale, ed il maestro di cappella Alessandro Zanghì.

Basilica di Santa Lucia al Sepolcro

I frati sono in fermento per accogliere Lucia e con lei le migliaia di persone che verranno – ha detto fra Daniele Cugnata, rettore della Basilica Santuario di Santa Lucia al Sepolcro –. Le celebrazioni saranno due alle 9 del mattino e alle 19 la sera.  Per non fermare il flusso di persone che arriverà. Le altre celebrazioni saranno vissute al Sepolcro: alle 8.00 alle 11.00 e alle 17.00. Il 20 dicembre alle ore 21.00 in piazza Santa Lucia accoglieremo i giovani perchè sarà proiettato uno spettacolo: il racconto di Lucia tradotto in immagini realizzato con la sabbia“.

I volontari

Infine il professore Salvatore Sparatore ha fornito alcuni numeri: “Oltre 500 i volontari che hanno dato disponibilità a prestare il servizio. Le scuole hanno risposto e tra il 15 e il 20 dicembre ci saranno circa 3600 alunni ogni mattina per rendere omaggio alla patrona. Tantissimi i pellegrinaggi da tutta Italia. Le delegazioni dalle case circondariali. Le società sportive. Le Acli. Dalle 7 alle 24 sarà aperto un infopoint per dare indicazioni ed anche per agevolare l’ingresso delle persone fragili. Grazie all’Aeronautica per trasferimento del corpo, Guardia di finanza, Polizia, Vigili del Fuoco, Capitaneria di porto. Al Comune di Siracusa“.
Infine gli eventi collaterali: “Gli eventi culturali sono stati studiati in chiave catechetica. Sono tanti, ma ne voglio ricordare solo qualcuno: uno spettacolo di marionette per i bambini e per adulti che andrà in varie parrocchie siracusane, anche in periferia. Per presentare Santa Lucia ai bambini attraverso il loro linguaggio. E poi la 17esima edizione di “Note per Lucia”, tradizionale concerto per arpa, con la presenza di un musicista come Vincenzo Zitello (arpa celtica e arpa bardica) insieme a Fulvio Renzi (violino). Sarà una mini tournée a Carlentini, Belpasso e Siracusa. Un segno di comunione. E poi la valorizzazione delle catacombe di Santa Lucia“.  

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Si celebra il XXX anniversario della Visita Pastorale di San Giovanni Paolo II

Celebrazione del XXX Anniversario della Visita Pastorale di San Giovanni Paolo II, che nei giorni 5 e 6 novembre del 1994 venne a Siracusa per dedicare il Santuario alla Madonna delle Lacrime.

Martedì 5 novembre, alle ore 18.00, in Basilica, mons. Slawomir Oder, vescovo di Gliwicki, in Polonia, postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione di San Giovanni Paolo II, presiederà il solenne pontificale. Dopo il Card. Stanisław Jan Dziwisz, storico segretario particolare del Santo Papa, un altro presule polacco, Mons. Oder, visita il Santuario di Siracusa. Un intimo legame unisce la Madonna delle Lacrime alla Polonia, che l’1 settembre 1939 subì l’invasione da parte della Germania di Hitler, dando inizio alla Seconda guerra mondiale. L’1 settembre 1953, a Siracusa, la Madonna versò Lacrime umane, mentre il popolo polacco era ancora oppresso dal comunismo staliniano. Nello stesso anno del 1953, moriva Iosif Stalin e il 25 settembre il Card. Stefan Wyszyński, Primate della Chiesa polacca, veniva arrestato per essere liberto solo nel 1956. Il Card. Wyszyński, dopo la liberazione, venne a ringraziare la Madonna delle Lacrime per la grazia ricevuta, e, ancora oggi, numerosi pellegrini polacchi raggiungono il Santuario di Siracusa per ringraziare la Madre Dio di aver protetto la Polonia.

Sempre martedì a partire, dalle ore 16,00 alle ore 20,00, all’ingresso del Sagrato della Basilica~Santuario Madonna delle Lacrime sarà attivo uno sportello temporaneo di Poste Italiane con bollo filatelico speciale dedicato all’evento, richiesto dall’Unione Siciliana Collezionisti di Siracusa. Sarà possibile timbrare le cartoline che saranno messe a disposizione e le corrispondenze presentate allo sportello temporaneo. Per l’evento sarà dedicata una mostra filatelica a San Giovanni Paolo II e alla Madonna delle Lacrime nel XXX anniversario della Dedicazione del Santuario. La mostra sarà esposta in Santuario presso la cappella del Santo Papa Giovanni Paolo II.

Mercoledì 6 novembre, alle ore 18.00 in Basilica, Santa Messa presieduta da mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa. Al termine della messa, la preghiera continuerà lungo i viali del Santuario con la processione “Aux flambeaux”, organizzata dai fedeli e dai gruppi del Santuario della Madonna delle Lacrime.

Lunedì 4 novembre, alle ore 18.30, presso il Salone Baranzini del Centro convegni del Santuario, verrà presentato il libro di Aldo Mantineo “Alzatevi e levate il capo”, che ripercorre in un’intervista a Marco Fatuzzo, sindaco nel 1994, il viaggio apostolico di San Giovanni Paolo II del 5 e 6 novembre, durante il quale il Santo Papa dedicò il Santuario di Siracusa alla Madonna delle Lacrime. L’incontro sarà introdotto da don Aurelio Russo, rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime. Interverrà il giornalista Gianni Failla. Il direttore di Cammino, Orazio Mezzio, converserà con Aldo Mantineo e Marco Fatuzzo.  

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Sono trascorsi quattro anni dall'inizio del suo ministero pastorale

Anniversario per l’arcivescovo Lomanto

Giovedì 24 ottobre ricorre il IV anniversario della Consacrazione episcopale dell’arcivescovo mons. Francesco Lomanto e dell’inizio del suo ministero pastorale nella nostra Arcidiocesi.

Così come negli anni scorsi, l’arcivescovo presiederà la concelebrazione Eucaristica nel Santuario della Madonna delle Lacrime alle ore 18.00. Per favorire la massima partecipazione del Presbiterio e del Popolo di Dio, mons. Lomanto invita a sospendere le messe vespertine nelle parrocchie. Celebrare l’Eucarestia intorno all’unico altare con la presidenza dell’arcivescovo e la partecipazione del Popolo esprimerà visibilmente quell’amore di Cristo che ci riunisce tutti insieme e ci sostiene e guida nel nostro cammino di Chiesa.

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Donato l'olio per fare ardere la lampada alla tomba di san Francesco

La Sicilia in pellegrinaggio ad Assisi

La Sicilia in pellegrinaggio ad Assisi per l’offerta dell’olio che alimenterà nel corso dell’anno la lampada alla tomba di San Francesco. Pellegrini sono arrivati da tutta la Sicilia per donare l’olio.  Mons. Domenico Sorrentino, arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, ha accolto i vescovi siciliani, tra cui mons Francesco Lomanto, al Santuario della Spogliazione rappresenta un momento di comunione tra le Chiese.
Nel segno dell’umiltà, si rinnova l’impegno della Chiesa universale nel cammino di fede e servizio, radicato nei valori di Francesco d’Assisi e del Beato Carlo Acutis, dove in questo santuario riposano le sue spoglie.

Nel giorno del Transito di San Francesco, ha avuto ufficialmente inizio “La Sicilia ad Assisi”, le iniziative legate ai festeggiamenti in onore del Poverello che hanno fatto essere in Umbria oltre cinquemila pellegrini da tutta la Sicilia, ai quali si aggiungono i molti che hanno raggiunto Assisi in autonomia o, comunque, senza una organizzazione legata alle diocesi.

Ad Assisi, il Custode della Porziuncola Fr. Massimo Travascio ha accolto gli ospiti nel Refettorietto del Convento di Santa Maria degli Angeli. Fr. Massimo ha poi rivolto un messaggio di benvenuto a tutti i convenuti nella sala e alle numerose autorità presenti: mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, e il ministro provinciale di Umbria e Sardegna Fr. Francesco Piloni. Presenti anche mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, il Ministro Provinciale dei Frati Minori di Sicilia, fr. Antonino Catalfamo che ha appena concluso nei giorni scorsi la predicazione del Triduo in attesa della Solennità di San Francesco.

Uno dei momenti più attesi della giornata del Transito è la presentazione del riconoscimento “Frate Jacopa – Rosa d’Argento 2024”, giunta quest’anno alla sua 17° edizione. La Rosa d’Argento è attribuita ad una donna del nostro tempo testimone di fede, speranza e carità. viene consegnata ad una donna proveniente dalla Regione che offre l’olio per la tomba del Santo: la Sicilia. Il riconoscimento dell’anno 2024 è stato assegnato a suor Alfonsa Fileti, della diocesi di Acireale e proveniente da Trapani. “Non amo parlare di me stessa, ma accetto questo riconoscimento con gratitudine. Ringrazio tutti coloro che si adoperano con me per il bene degli ultimi. Questo premio è per loro” ha detto. Suor Alfonsa è originaria di Xitta, in Provincia di Trapani, e dopo la sua giovanissima consacrazione tra le Salesiane Oblate del Sacro Cuore, è stata inizialmente missionaria tra le difficili e complesse realtà della Calabria e poi direttrice di progetti di solidarietà per la Caritas di Reggio Calabria. Dopo essersi occupata dei malati di A.I.D.S. di Acireale, si è dedicata per più di 30 anni all’accoglienza di ragazze madri e famiglie in difficoltà alle quali si riesce a far riacquistare la fiducia perduta nonché speranza e gioia di vivere.

LA SICILIA FINALMENTE AD ASSISI: CRONACA ED APPROFONDIMENTILa consegna ufficiale è avvenuta durante la Celebrazione di apertura del Transito da parte del Custode della Porziuncola. Per mons. Antonio Raspanti, vescovo di Acireale e Presidente della CESi “La testimonianza di Suor Alfonsina , insieme alla Comunità Madonna della Tenda e alla collaboratrice Suor Rosalba ci ricorda che l’amore è prima di tutto presenza per l’altro. Dio, ancora una volta, sceglie la semplicità per manifestare la grandezza del suo amore“. Il riconoscimento “Frate Jacopa, Rosa d’argento 2024” a Suor Alfonsina Fileti, della diocesi di Acireale, consegnato ad Assisi in occasione delle celebrazioni per San Francesco, patrono d’Italia, rappresenta un tributo significativo al valore dell’impegno sociale nella nostra società. La presenza dei vescovi siciliani, guidati dal presidente della CESi mons. Antonino Raspanti, e delle autorità civili umbre e isolane, sottolinea l’importanza della collaborazione tra istituzioni nell’affrontare sfide sociali complesse: il messaggio che emerge è quello di un impegno collettivo per il bene comune, radicato nei valori di solidarietà e giustizia. La motivazione è stata letta dal Custode Fr. Massimo Travascio.

In serata, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, la celebrazione dei primi vespri nel “Transito di San Francesco”, presieduti da mons. Corrado Lorefice, arcivescovo metropolita di Palermo e vicepresidente della Conferenza episcopale siciliana. “Francesco si consegna prima al mondo come fratello, poi, nella sua morte, a Dio come creatura fragile, nuda e consapevole della propria appartenenza al Creatore. Il Transito, atto di restituzione finale al ‘Padre dei cieli’, diventa annuncio di una vita trasformata dalla fede. Il suo esempio ci invita a riscoprire la nostra condizione di creature mortali, chiamate a vivere in fraternità e in armonia con la Casa comune, la Terra, promuovendo pace e amore“.

Il testo completo dell’omelia di mons. Corrado Lorefice per i Primi vespri nel Transito di San Francesco

Nel pomeriggio, i vescovi di Sicilia sono stati in pellegrinaggio al Santuario della Spogliazione. “Cari confratelli della Sicilia è con grandissima gioia, con grande fraternità che vi do il saluto di questa nostra chiesa particolare e qui in questo Santuario perché come avete potuto subito vedere il Signore sta facendo grandi cose, molto più grandi di quello che io avrei potuto immaginare”,  ha detto loro monsignor Domenico Sorrentino.

I vescovi siciliani al Santuario, monsignor Sorrentino: “Qui il Signore sta facendo grandi cose” (approfondimento e foto)

A concludere la giornata, la veglia di preghiera che ha visto la partecipazione dei giovani proveniente dalle diciotto diocesi dell’isola. A presiedere mons. Pietro Maria Fragnelli, vescovo di Trapani e delegato CESi per i Giovani. Così il presule: “La Chiesa, oggi più che ami, deve mettersi in ascolto delle nuove generazioni. I giovani non cercano risposte preconfezionate, ma un cammino condiviso, uno spazio dove possono esplorare le loro domande esistenziali. Ascoltare, dunque, significa dare spazio al loro desiderio di autenticità e alle loro inquietudini, e far sì che il dialogo con loro non sia unidirezionale. Quando si parla della necessità che ‘i giovani devono crescere e noi dobbiamo diminuire’, si tocca un concetto evangelico profondo. Come Giovanni Battista ha affermato di dovere diminuire affinché Cristo crescesse, così noi siamo chiamati a favorire la crescita delle nuove generazioni, lasciando che la nostra esperienza sia un dono di accompagnamento. LA SICILIA FINALMENTE AD ASSISI: CRONACA ED APPROFONDIMENTIQuesto non vuol dire abdicare al nostro ruolo, ma permettere che la novità e la freschezza dello Spirito fioriscano attraverso di loro. Gesù, nella sua missione redentiva, ci introduce in una prospettiva che supera il successo umano per entrare nel mistero della salvezza. Questo è anche il cammino di Francesco d’Assisi, un giovane che ha conosciuto il fallimento, ma ha trasformato quel fallimento in una ricerca di senso che ha irradiato la luce della santità. Ed è lo stesso cammino che possiamo offrire ai giovani di oggi: non una vita di successo, ma un cammino di accompagnamento, dove la crisi e le domande diventano porte verso una vita più piena. Infine, chiediamo il “miracolo della Santità per i giovani” che significa invocare un dono di luce e trasformazione. Maria, nella sua intercessione, ci mostra che la vera svolta della vita non è nei cambiamenti esteriori, ma in una trasformazione interiore, dove la nostra esistenza diventa sempre più conforme al progetto di Dio. Questo è il cammino verso la santità: lasciare che Dio trasformi il nostro cuore”.

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La celebrazione eucaristica presieduta da mons. Francesco Lomanto

G7 Agricoltura, sia occasione di dialogo fraterno

“Auguro una crescita nel bene comune a partire dal presente per costruire realisticamente il nostro futuro. «Auspico che questo evento sia un’occasione di dialogo fraterno e solidale guidato dal comune impegno alla salvaguardia dell’ambiente e quindi della salute di ogni uomo: che a nessun bambino manchi mai più il pane quotidiano»”. Richiamando il suo messaggio di benvenuto, l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, formula il suo augurio per il G7 Agricoltura. Lo fa durante l’omelia nella celebrazione eucaristica nella chiesa Cattedrale. Sono presenti il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ed i ministri dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e della Salute Orazio Schillaci.

“Nel servizio non solo amiamo gli altri, ma consentiamo a Dio di lasciarci attraversare dal suo amore. San Giovanni nella prima lettera ci ricorda che se ci amiamo gli altri l’amore di Dio in noi è perfetto”.

E rivolgendosi al ministro Lollobrigida: «I lavori del G7 a Siracusa gettino le basi di un autentico percorso comune di crescita sociale ed economica e di condivisione di esperienze, risorse e tecnologie dal quale nessuna popolazione sia esclusa, in particolare quelle economicamente più fragili». San Giacomo scrive: «Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia»(Gc 3,18). Asserisce Benedetto XVI: «Ma per fare opere di pace bisogna essere uomini di pace, mettendosi alla scuola della “sapienza che viene dall’alto”, per assimilarne le qualità e produrne gli effetti. Se ciascuno, nel proprio ambiente, riuscisse a rigettare la menzogna e la violenza nelle intenzioni, nelle parole e nelle azioni, coltivando con cura sentimenti di rispetto, di comprensione e di stima verso gli altri, forse non risolverebbe tutti i problemi della vita quotidiana, ma potrebbe affrontarli più serenamente ed efficacemente». Ogni nostro atto anche se piccolo, come una goccia nel grande oceano, ma unito al mistero di Cristo, assume un peso immenso nella storia degli uomini, perché si unisce a «quello che manca ai patimenti di Cristo» (Col 1,24), e può cambiare la nostra vita e il cuore delle persone. Auguro di cuore a tutti un buon cammino di fede, un buon cammino nelle proprie attività e professioni, un buon cammino nella esistenza di ogni giorno per essere e vivere da fratelli”.

Al termine della celebrazione, il presidente della Camera Fontana si è recato nella cappella di Santa Lucia per una preghiera davanti alla nicchia che custodisce il simulacro della patrona.

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Favorire un cammino comune per le Chiese di Sicilia

Il Cammino Sinodale, la formazione nei seminari e la tutela dei minori. Sono stati questi i temi al centro della sessione autunnale della Conferenza Episcopale Siciliana, presieduta da mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, che si è riunita a Noto. È stato inoltre discusso il pellegrinaggio ad Assisi, e l’impegno per il dialogo ecumenico e la solidarietà sociale.

Il benvenuto ai vescovi siciliani è stato curato dal Dott. Corrado Figura, Sindaco di Noto, che ha ringraziato i prelati per aver scelto la località che amministra per l’evento. Un intenso momento celebrativo è stato vissuto, inoltre, nell’Isola di Capo Passero, dove sorge la stele della Madonna “Scala del Paradiso”; qui i vescovi hanno affidato le Chiese di Sicilia alla Vergine Santissima, ricordando anche i migranti morti in mare.

Così si è espresso mons. Salvatore Rumeo, vescovo di Noto, che ha aperto la tavola rotonda: “Insieme agli altri pastori delle Chiese siciliane ci siamo riuniti a Noto in occasione del 180° anniversario della fondazione della diocesi netina, la più meridionale d’Italia. Le coste della Sicilia lambite dal Mar Mediterraneo, che è stato per secoli culla di civiltà, devono tornare ad essere luogo di incontro. Il nostro auspicio è che il Mediterraneo diventi simbolo di speranza per questa terra meravigliosa”.

Diversi i temi degli incontri che hanno spaziato dal Cammino Sinodale alla situazione degli oratori nelle diocesi, dall’approvazione del regolamento per i seminari alla riforma degli Uffici e dei Servizi della Segreteria Generale CEI.

“Sono state affrontate diverse problematiche che riguardano la società siciliana. L’obiettivo è quello di favorire un cammino comune e coordinato per tutte le Chiese di Sicilia” ha dichiarato mons. Antonino Raspanti, Presidente della CESi.

I vescovi di Sicilia hanno informato infine, che seguono con apprensione la situazione di disagio e le difficoltà economiche che stanno vivendo molte aziende agricole e zootecniche a causa delle mancanti risorse idriche e sostengono l’approvazione del disegno di legge “dalle dipendenze all’interdipendenza”. Diversi gli argomenti trattati.

  • Il pellegrinaggio Regionale ad Assisi. Le diocesi siciliane parteciperanno all’evento del 3-4 ottobre 2024 con 2.200 pellegrini. È stata raccolta una significativa quantità di olio, destinata alle comunità francescane e alle Caritas diocesane. Il premio “Rosa d’Argento” 2024 sarà conferito a Suor Alfonsina Fileti, della diocesi di Acireale, per il suo impegno sociale.
  • La Visita ad Limina: si è discusso dell’incontro con Papa Francesco, che ha offerto indicazioni preziose per le Chiese siciliane. Anche gli incontri con i Dicasteri vaticani e la Segreteria di Stato sono stati momenti di riflessione e confronto.
  • I Seminari e la formazione: presentate le nuove linee guida per la fase propedeutica al ministero presbiterale, che prevede un anno o due di preparazione in una comunità distinta dal Seminario.
  • La Tutela dei minori: è stato sottolineato l’impegno della Chiesa siciliana nella prevenzione degli abusi. Una nuova indagine sul periodo 2023-2024 è in corso per raccogliere dati certi dai centri di ascolto.
  • La Pastorale familiare: presentato un protocollo tra l’Ufficio Regionale di Pastorale Familiare, l’Istituto Giovanni Paolo II e l’UCIIM, per la formazione di laici impegnati nella pastorale familiare.
  • L’Autonomia differenziata: i Vescovi hanno espresso preoccupazione per l’iter della legge sull’Autonomia differenziata, auspicando un cammino che rispetti i principi di sussidiarietà e solidarietà, specialmente nel campo della sanità.
  • La Settimana Sociale dei Cattolici a Trieste: si è riflettuto sul calo della partecipazione democratica e sull’importanza di promuovere iniziative di politica sociale partendo dal basso, come suggerito da Papa Francesco.
  • Il Concorso IRC e Formazione Presbiteri: sono stati aggiornati i Vescovi sul Concorso IRC (insegnamento della Religione Cattolica) e presentati i programmi formativi per presbiteri e diaconi per il nuovo anno pastorale.
  • Progetto Ecumenico: è stata rilanciata la proposta di un approfondimento ecumenico, riprendendo i contatti con il mondo musulmano e orientale, attraverso lo di studio sul Concilio di Nicea (325) coinvolgendo tutti gli Istituti teologici di Sicilia.
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