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“I poveri li avete sempre con voi”

I poveri li avete sempre con voi (cfr Mc 14,7) è il titolo scelto da papa Francesco per celebrare la V Giornata Mondiale dei Poveri domenica 14. Per vivere al meglio la giornata insieme alla comunità parrocchiale, seppur nel rispetto delle prescrizioni legate all’emergenza Covid, la Caritas diocesana ha messo a disposizione un sussidio. “In parrocchia si suggerisce un momento di incontro comunitario che può anche avere la forma di un momento di preghiera, da utilizzare secondo le esigenze, o la forma di un momento di confronto e di ascolto reciproco tra le diverse realtà, a partire dalle rispettive esperienze o dai programmi: in questo caso si può prendere una parte della traccia proposta per una preghiera introduttiva o conclusiva” spiega il direttore della Caritas diocesana, don Marco Tarascio. 

Naturalmente il momento può partire dalle parole del messaggio di Papa Francesco.

Nell’animare le celebrazioni liturgiche domenicali sarebbe importante assicurare qualche richiamo in tutte le Sante Messe, facendo riferimento ad alcune o tutte le invocazioni per la preghiera dei fedeli proposte, o ancora riservare per una delle Sante Messe una caratterizzazione particolare, invitando gli operatori delle realtà caritative e coinvolgendo, ancor di più in questa occasione anche i poveri presenti nelle nostre comunità e che incontriamo attraverso i servizi offerti in ambito caritativo – ha continuato don Marco Tarascio -. In riferimento ai vari momenti che vivrete nelle vostre comunità, sarebbe bello che questi venissero raccontati mediante foto che saranno poi raccolte a testimonianza della giornata vissuta“. E’ possibile inviare tutto il materiale eventualmente prodotto alla mail del centro ascolto diocesano all’indirizzo centroascolto@caritassiracusa.com

Nel ringraziare di cuore Voi, collaboratori e volontari rivolgo lo stesso invito di Papa Francesco a non perdere mai di vista l’opportunità che viene offerta per fare del bene: “Se vi sarà in mezzo a te qualche tuo fratello che sia bisognoso […], non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la mano davanti al tuo fratello bisognoso, ma gli aprirai la mano e gli presterai quanto occorre alla necessità in cui si trova. […] Dagli generosamente e, mentre gli doni, il tuo cuore non si rattristi. Proprio per questo, infatti, il Signore, tuo Dio, ti benedirà in ogni lavoro e in ogni cosa a cui avrai messo mano. Poiché i bisognosi non mancheranno mai nella terra” (Dt 15,7-8.10-11)”.

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Inizio del cammino sinodale in Diocesi

Venerdì 5 novembre, alle ore 18.00 nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime a Siracusa concelebrazione eucaristica di Inizio del Cammino Sinodale nella nostra Chiesa. Nell’occasione sarà ricordato anche il primo anniversario dell’Ordinazione Episcopale e dell’ingresso dell’Arcivescovo mons. Francesco Lomanto. La celebrazione era prevista per lunedì 25 ottobre ma le avverse condizioni meteorologiche hanno imposto lo slittamento della data. Il 24 ottobre del 2020, mons. Lomanto è stato ordinato vescovo nel tempio mariano e ha fatto il suo ingresso in Diocesi, succedendo a mons. Salvatore Pappalardo che si è dimesso per raggiunti limiti di età. Al termine della celebrazione mons. Lomanto consegnerà alla comunità la lettera pastorale “Ut sint consummati in unum” (Gv 17,23) (“Perchè siano perfetti nell’unità”). Una lettera indirizzata ai presbiteri, diaconi, religiosi, religiose, seminaristi e fedeli tutti della Chiesa di Siracusa. Si tratta di una traccia di riflessione con lʼintento di offrire alcune indicazioni a sostegno della cura pastorale e del cammino spirituale delle nostre comunità ecclesiali.

Il 10 ottobre scorso Papa Francesco ha aperto in Vaticano il percorso che porterà alla celebrazione del Sinodo. Il cammino sinodale costituisce “un’occasione propizia di rilancio delle comunità”, ed “una voce profetica rispetto alle istanze dell’oggi e del futuro”. Il fine è uno: la missione di camminare insieme. Il cammino è pensata in tre fasi, distribuite tra ottobre 2021 e ottobre 2023: la prima fase sarà diocesana, la seconda continentale e la terza universale. Una metodologia che prevede l’elaborazione di due Instrumentum laboris diversi, e vuole coinvolgere tutto il popolo di Dio in questo processo sinodale. Le parole-chiave del Sinodo sono comunione, partecipazione, missione. Ma anche partecipazione, ascolto e discernimento. Il Cammino sinodale è un processo che vuole aiutare a «riscoprire il senso dell’essere comunità, il calore di una casa accogliente e l’arte della cura». «Sogniamo una Chiesa aperta, in dialogo. Non più “di tutti” ma sempre “per tutti”» scrivono i Vescovi nella Lettera indirizzata alle donne e agli uomini di buona volontà.

L’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Siracusa ha predisposto una diretta dal Santuario della Madonna delle Lacrime. La diretta, che andrà in onda sulla pagina You Tube dell’Arcidiocesi, inizierà intorno alle 17.55. La celebrazione sarà trasmessa anche sulle emittenti televisive Medical Excellence (canale 86), Teleuno Tris (canale 172) e Video 66 (canale 286) e sui canali Youtube e Facebook di radio Una Voce Vicina.    

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Anniversario dell'ordinazione episcopale e apertura del Cammino sinodale

“Perchè siano perfetti nell’unità”: mons. Lomanto scrive alla comunità diocesana

E’ stata rinviata ad altra data la celebrazione programmata per domani sera nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime nell’anniversario dell’Ordinazione episcopale e dell’ingresso dell’Arcivescovo mons. Francesco Lomanto
Considerate le ordinanze del Dipartimento di Protezione civile e dell’Autorità comunale è stato deciso di rinviare la celebrazione alla quale avrebbero partecipato fedeli provenienti da tutta la Diocesi.
Esattamente un anno fa, il 24 ottobre del 2020, mons. Lomanto è stato ordinato vescovo nel tempio mariano e ha fatto il suo ingresso in Diocesi, succedendo a mons. Salvatore Pappalardo che si è dimesso per raggiunti limiti di età.  

Nell’occasione, mons. Francesco Lomanto avrebbe dovuto dichiarare l’apertura, nella nostra Arcidiocesi, del Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia.

E al termine della celebrazione mons. Lomanto avrebbe dovuto consegnare alla comunità la lettera pastoraleUt sint consummati in unum” (Gv 17,23) (“Perchè siano perfetti nell’unità”). Una lettera indirizzata ai presbiteri, diaconi, religiosi, religiose, seminaristi e fedeli tutti della Chiesa di Siracusa. Si tratta di una traccia di riflessione con lʼintento di offrire alcune indicazioni a sostegno della cura pastorale e del cammino spirituale delle nostre comunità ecclesiali.

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“Testimoni e profeti” per la Giornata missionaria mondiale

Si celebra domenica la Giornata Missionaria Mondiale sul tema “Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato” (At 4,20).
Per la Fondazione Missio, espressione delle Pontificie Opere Missionarie in Italia, l’Ottobre missionario è l’occasione per sensibilizzare le comunità alla missione della Chiesa nel mondo. Lo ha fatto scegliendo un tema che quest’anno è “Testimoni e profeti”.

Le offerte raccolte in tutte le chiese del mondo vanno a contribuire al Fondo universale di solidarietà delle Pontificie Opere Missionarie che permette di sostenere i missionari di ogni continente.

Don Giuseppe Pizzoli, direttore della Fondazione Missio, in un docufilm girato sulla tomba di don Tonino Bello, ad Alessano, in PugliaIl (qui il link al video integrale scaricabile)  spiega cosa vuol dire essere testimoni e profeti dell’oggi: «Testimoni e profeti significa vivere incarnati in questo mondo, amandolo così tanto da sentire che questo mondo senza il Vangelo è povero. Da qui – spiega don Pizzoli – nascono la necessità, il desiderio, la voglia e la forza di evangelizzare. L’annuncio del Vangelo spesso provoca reazioni, contrarietà, persecuzioni, il profeta non si perde d’animo: è colui che sa resistere, va avanti, apre cammini di speranza oltre gli ostacoli. E’ un missionario di speranza».

 

L’arcivescovo mons. Francesco Lomanto ha inviato un messaggio alla comunità diocesana.

Con Gesù abbiamo visto, ascoltato e toccato che le cose possono essere diverse. Lui ha inaugurato, già oggi, i tempi futuri ricordandoci una caratteristica essenziale del nostro essere umani, tante volte dimenticata: «siamo stati fatti per la pienezza che si raggiunge solo nell’amore» (Enc. Fratelli tutti, 68). Tempi nuovi che suscitano una fede in grado di dare impulso a iniziative e plasmare comunità, a partire da uomini e donne che imparano a farsi carico della fragilità propria e degli altri, promuovendo la fraternità e l’amicizia sociale (cfr ibid., 67). La comunità ecclesiale mostra la sua bellezza ogni volta che ricorda con gratitudine che il Signore ci ha amati per primo (cfr 1 Gv 4,19). La «predilezione amorosa del Signore ci sorprende, e lo stupore, per sua natura, non può essere posseduto né imposto da noi. […] Solo così può fiorire il miracolo della gratuità, del dono gratuito di sé. Anche il fervore missionario non si può mai ottenere in conseguenza di un ragionamento o un calcolo. Il mettersi “in stato di missione” è un riflesso della gratitudine»

(Dal messaggio del Santo Padre Francesco per la Giornata missionaria mondiale 2021)

Condivido con voi queste parole del Santo padre e con voi mi sento interpellato perché tutta la comunità diocesana possa risplendere dalla consapevolezza di essere amati dal Signore e possa far scaturire ogni sua azione dal senso di gratitudine per questo amore.
L’ottobre missionario e la Giornata missionaria mondiale sono un piccolo ma significativo segno dell’attenzione missionaria della nostra Diocesi, delle comunità parrocchiali , delle famiglie religiose, delle associazioni e movimenti.

L’arcivescovo ha inviato la comunità perché questa Giornata sia “occasione per far sentire alle giovani Chiese sparse per il mondo la nostra preghiera e la generosità che ci caratterizza. Le Pontificie Opere Missioanrie sono per queste giovani Chiese l’unico organismo che elargisce aiuti per la loro attività pastorale“.

 

 

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La Diocesi di Siracusa alla Settimana Sociale dei cattolici

Si è aperta a Taranto la 49ª Settimana Sociale dei cattolici italiani,che si chiuderà domenica 24 con la celebrazione della messa nella Concattedrale. Fari puntati sul rapporto tra ecologia ed economia, tra ambiente e occupazione in una città simbolo di questi temi vista la presenza dell’ex Ilva e la difficoltà a far coesistere diritti fondamentali come quelli alla salute e al lavoro.

Il titolo, il pianeta che speriamo, è indicativo delle questioni su cui si svilupperanno le riflessioni: “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”. L’evento prevede un fitto calendario di appuntamenti con tavole rotonde e dibattiti. In prima linea, nella preparazione della Settimana Sociale 2021, ci sono stati Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente del Comitato scientifico e organizzatore, Leonardo Becchetti, economista e membro del Comitato, e Sergio Gatti, direttore generale Federcasse e vice presidente del Comitato.

Un messaggio Santo Padre Settimana sociale ha aperto i lavori. A Taranto sono presenti oltre 80 vescovi, 670 delegate e delegati – tra cui numerosi giovani – provenienti da 208 diocesi, in rappresentanza delle comunità ecclesiali che nei mesi si sono confrontati a livello locale, a partire da un Documento comune. Significativa la presenza femminile: ben un terzo dei partecipanti, infatti, è costituito da donne, la cui fascia di età più rappresentata è quella fino ai 35 anni. Nel cammino propedeutico i testi di riferimento sono stati le encicliche del Papa, la Laudato Si’ e la Fratelli tutti, e l’Instrumentum Laboris.

Presente anche una delegazione della Diocesi di Siracusa composta da don Claudio Magro, Stefano Elia ed Anna Lisa Martello che ha raccolto in un video alcune buone pratiche presenti in Diocesi.

Don Sergio Siracusano, Anna Lisa Martello, don Claudio Magro, Stefano Elia

E’ intervenuto il presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Gualtiero Bassetti.

Sei saranno le sessioni tematiche: “In ascolto della realtà” (giovedì 21); “Il pianeta che speriamo. Visioni di futuro” e “L’approfondimento e l’incontro” (venerdì 22); “Le conversioni e l’alleanza” e “Le proposte e il confronto istituzionale” (sabato 23); “La missione. Prospettive, responsabilità, impegni” (domenica 24). Sei saranno anche le “buone pratiche”, diffuse sul territorio regionale, che i partecipanti alla Settimana Sociale visiteranno nel pomeriggio di venerdì: Ecomuseo del Mar Piccolo (Taranto), Masseria Frutti Rossi/Lome (Massafra); Quartiere Montetullio/Masseria Mangiato (Martina Franca); Centro Educazione Ambientale/Progeva (Laterza); In Masseria (Grottaglie); Torre Guaceto (Brindisi). QUI IL PROGRAMMA COMPLETO

Cinquanta saranno i platani che verranno piantumati nel rione Salinella e in zona Lama-Tramontone quale espressione concreta dell’attenzione della Chiesa per le persone e per il Creato, all’insegna di una sostenibilità che deve essere sia ambientale sia sociale. La seconda opera-segno sarà l’avvio del progetto “Prendi il largo” per la trasformazione degli scarti dell’allevamento di molluschi in materiali per la bioedilizia.

Tutte le sessioni dell’evento potranno essere seguite in streaming sul sito www.settimanesociali.it e sui canali Facebook e Youtube della Conferenza Episcopale italiana. La pagina Facebook delle Settimane Sociali invece offrirà aggiornamenti, interviste, brevi video. Gli hashtag dell’appuntamento sono: #ilpianetachesperiamo; #tuttoèconnesso; #settimanesociali. Tv2000 e InBlu2000 dedicano una programmazione speciale alla Settimana sociale. Su Tv2000 in diretta da Taranto la trasmissione ‘Siamo noi’, giovedì 21 alle 15.15. Gabriella Facondo ospita l’economista Leonardo Becchetti. In studio a Roma ospite don Marco Ricci, parroco Sacro Cuore di Gesù di San Vito al Vesuvio, contrada di Ercolano. E in seconda serata il documentario di Tv2000 ‘Il pianeta che speriamo’, di Dario Quarta, Giorgio Brancia, Vito D’Ettorre e Elena Di Dio. Un viaggio alla scoperta delle esperienze italiane che hanno saputo coniugare ambiente, lavoro e futuro. Servizi e collegamenti in tutte le edizioni del Tg2000 e nel Gr di InBlu2000 con finestre dedicate venerdì 22 e sabato 23 ottobre al termine del Tg2000 delle ore 12. Venerdì 22 ottobre alle 17.30 approfondimenti nel corso della trasmissione ‘Il diario di Papa Francesco’, condotta da Gennaro Ferrara, con mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali. Su Radio InBlu2000 interviste e servizi anche nel corso della trasmissione ‘Chiesa e comunità’, in onda alle ore 12.30 da giovedì 21 a sabato 23 e con un focus conclusivo anche lunedì 25 ottobre. A cura dell’emittente radiofonica della Cei inoltre una serie di approfondimenti per conoscere i protagonisti e il percorso verso Taranto con contenuti già disponibili sul sito inBlu2000.it e nella sezione podcast della pagina web delle Settimane sociali.

(Da Avvenire)

 

 

 

 

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Luoghi di culto e green pass

“Tutte le attività di catechesi possano essere riprese seguendo fondamentalmente il buon senso oltre alle note prescrizioni sanitarie”. Lo precisa il vicario generale, mons. Sebastiano Amenta, in una nota inviata a tutti i presbiteri nella quale prendendo spunto dalla Nota del 1 ottobre scorso della Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana sulle ultime prescrizioni sanitarie  chiarisce gli ambiti che riguardano gli Enti Ecclesiastici e le attività svolte da questi per le quali è prescritto l’obbligo del green pass.

“Dall’ambito di applicazione soggettivo e oggettivo delle richiamate disposizioni restano esclusi i luoghi di culto e le attività di religione e culto ovvero le attività pastorali (ad es, catechesi). Quindi non è richiesta la verifica del “green pass” per i fedeli che si recano in chiesa per finalità liturgica, ma è necessario farla per sagrestani, volontari o altro personale adibito alla cura e alla manutenzione del luogo” si legge nella nota della CEI.

“Avvalendomi della specifica competenza dell’Osservatorio Giuridico Diocesano – scrive mons. Amenta – schematicamente posso riassumere la materia nei seguenti punti:

  • i parroci non sono tenuti a richiedere alcunché né per l’accesso in chiesa, né per la partecipazione alla catechesi, fatte salve le prescrizioni di igienizzazione e l’uso della mascherina; 
  • in analogia con la disciplina dello Stato Italiano, che richiede la certificazione verde per i “lavoratori”, per ragioni di opportunità i parroci potranno richiedere la detta certificazione ai propri collaboratori che entrano in relazione con i fedeli a vario titolo (catechesi, liturgia, Caritas, servizi vari);
  • si raccomanda vivamente che i ministri straordinari della Comunione siano vaccinati.

A quanti ancora nutrissero delle riserve, si comunica che non possono esservi dubbi sul fatto che tutte le attività di catechesi possano essere riprese seguendo fondamentalmente il buon senso (rectius: diligenza del buon padre di famiglia) oltre alle note prescrizioni sanitarie che dovranno essere applicate e mai trascurate e di cui bisogna far comprendere l’importanza: distanziamento (almeno un metro tra una persona e l’altra), uso delle mascherine “corretto”, igienizzazione delle mani, aerazione e igienizzazione dei locali. Con riferimento, poi, ad eventuali rapporti di lavoro, dovrà essere richiesta la certificazione de qua ai dipendenti.
Infine, per la partecipazione alle specifiche attività di teatro, mostre, sostegno allo studio, feste parrocchiali sarà necessario richiedere il green pass”.

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Preghiera per la custodia del creato

I cristiani si uniscono nella preghiera, nella riflessione e nell’impegno comune per rinnovare la propria relazione con Dio e la Creazione. Una preghiera per la custodia del creato è in programma per venerdì 1 ottobre alle ore 18.30 alla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime. 

L’iniziativa dell’Ufficio per la pastorale della cultura, dell’Ufficio per la pastorale sociale, del lavoro e la salvaguardia del creato e dell’Ufficio Missionario si svolgerà nello spazio all’aperto antistante la cripta del tempio mariano. Un momento di preghiera con una lettura biblica, canti ed invocazioni.

La Giornata nazionale per la Custodia del Creato vede la Chiesa che è in Italia in cammino verso la 49 Settimana Sociale dei cattolici italiani, che avrà per titolo «Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso». La strada che conduce a Taranto richiede a tutti un supplemento di coinvolgimento perché sia un percorso di Chiesa che intende camminare insieme e con stile sinodale. La speranza che ci muove alla cura del bene comune si sposa – sottolinea l’Instrumentum Laboris – con un forte senso di urgenza: occorre contrastare, presto ed efficacemente, quel degrado socio-ambientale che si intreccia con i drammatici fenomeni pandemici di questi anni. «Il cambiamento climatico continua ad avanzare con danni che sono sempre più grandi e insostenibili. Non c’è più tempo per indugiare: ciò che è necessario è una vera transizione ecologica che arrivi a modificare alcuni presupposti di fondo del nostro modello di sviluppo» (IL, n. 20).

Di qui l’invito a una transizione che trasformi in profondità la nostra forma di vita, per realizzare a molti livelli quella conversione ecologica cui invita il VI capitolo dell’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco.

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L'arcivescovo Francesco Lomanto scrive alla comunità scolastica

“Percorrete questo tragitto con consapevolezza”

Fate in modo di vivere questo tempo con intensità e slancio, non siate come chi va in giro senza una meta, ma percorrete questo tragitto con la consapevolezza di chi sa che ognuno dei vostri giorni è un dono che Dio vi fa, perché possiate edificare il vostro futuro guardando non soltanto alla vostra realizzazione, ma al bene di tutta la Comunità. Dalle vostre fila verranno fuori quelle professionalità che, a vario titolo, sono state indispensabili in questo tempo di pandemia e quelle che sempre giovano al bene comune“. Lo scrive l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto nel suo messaggio al mondo della scuola all’inizio dell’anno scolastico.

E’ la prima volta che da Pastore della Chiesa di Siracusa, mons. Lomanto si rivolge alla comunità scolastica. “Immagino quante attese ed emozioni possano abitare i vostri cuori, nel momento in cui vi accingete a tornare “fra i banchi”. In particolar modo, mi metto nella situazione di chi, fra voi, inizia un nuovo ciclo scolastico, di chi si appresta a vivere la novità di una realtà ancora sconosciuta, con quello stupore che è proprio di voi giovani. Ma quest’anno è un “nuovo inizio”, un po’ per tutti voi. Molti, infatti, in ragione della pandemia, sono stati costretti, lo scorso anno, a svolgere la didattica a distanza. Questa, pur essendo una modalità operativa che ha consentito di contenere, ad un tempo, i rischi del contagio e quelli che sarebbero derivati da una cessazione tout court delle lezioni, ha certamente comportato il venir meno della realtà delle relazioni fra compagni di cammino. La realtà virtuale ha preso il posto di quella quotidianità che è fatta di sguardi, di sorrisi, di incontri che lo schermo di un computer non può, a lungo andare, sostituire.

Nella sua Prima Lettera, San Giovanni, scrive così: “Ho scritto a voi, giovani perché siete forti” (1Gv 2,14b). E anch’io, oggi, faccio eco a questa frase della Sacra Scrittura. Siete forti perché con la vostra costanza e la vostra determinazione siete riusciti, con l’aiuto dei vostri familiari e dei vostri docenti, a superare un anno per nulla facile; avete sviluppato delle potenzialità forse a voi ignote, avete probabilmente compreso la bellezza di quelle cose semplici che ordinariamente sottovalutiamo. Ma quando l’ordinarietà ci è tolta, quando, per una qualsiasi ragione, ci viene sconvolta, è allora che iniziamo ad apprezzare le cose di ogni giorno, quel tesoro che è nascosto nella vita ordinaria. Tornate, dunque, oggi alla didattica in presenza, alla tanto agognata “normalità” che, con le necessarie cautele che dovremo continuare a osservare, vi consentirà di vivere quella concreta esperienza di fraternità che si costruisce fra i banchi di scuola. Sono anni bellissimi quelli che vivete: gli anni della formazione dell’intelletto, dello sviluppo della persona, della costruzione di amicizie che vi porterete per tutta la vita, dell’apertura del cuore, delle scelte generose e ambiziose. Sono gli anni meravigliosi della scuola“.

Mons. Lomanto si è rivolto anche ai docenti, al personale non docente e alle famiglie degli studenti: “Anzitutto un ringraziamento per la bella testimonianza che avete dato, durante le restrizioni causate dalla pandemia, nel ripensare alle modalità del rapporto con i vostri studenti, nel riorganizzare le modalità della proposta educativa, nel “buttare il cuore al di là dell’ostacolo”. Così facendo avete dimostrato che l’educazione non è un qualsiasi “mestiere”, ma è, piuttosto, una missione, la risposta a una vocazione e che i beni in gioco sono talmente grandi da non poter essere trascurati, quale che sia il costo da pagarne. Al riguardo, vorrei raccomandarvi di aver sempre presente che il Signore ha posto nelle vostre mani ciò che è a Lui più caro: i bambini, i ragazzi, i giovani.
La Sacra Scrittura è chiara nel porre questi a modello dei cristiani e a condannare chi non ne abbia rispetto. Voi, insieme alle famiglie, svolgete il primario ruolo dell’educazione, ossia del trarre fuori, da chi è affidato alla vostra cura, il meglio: ciò che è meglio per ciascuno di loro, ciò che è meglio per la Società nel suo complesso.
Su tutti voi – ha concluso l’arcivescovo – invoco la benedizione del Signore, il datore di ogni bene, perché possa consentirvi di vivere con intensità questo anno scolastico, perché vi dia la grazia di sperimentare un’autentica fraternità, perché possiate crescere in sapienza, ponendo oggi le basi per un mondo più fraterno e più orientato al bene“.

 

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Esposizione del simulacro di Santa Lucia

Ultima esposizione straordinaria simulacro Santa Lucia nel periodo estivo. Domenica 12, apertura della nicchia che custodisce il simulacro di Santa Lucia nella chiesa Cattedrale, dalle ore 7.30 sino al termine della messa delle ore 19.00.
Nei mesi estivi il simulacro di Santa Lucia viene esposto per consentire ai fedeli, soprattutto a coloro che ritornano a Siracusa, di rivolgere un saluto ed una preghiera alla patrona. La Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha deciso tre esposizioni straordinarie a luglio, agosto ed a settembre.

Le messe saranno celebrate alle 8.00, alle 11,30, alle 19.00.
La Deputazione, guidata dal presidente Pucci Piccione, ha disposto delle linee guida ed un piano di evacuazione nel rispetto delle normative covid 19. L’apertura e la chiusura della nicchia avverrà a porte aperte e con l’obbligo della mascherina.
La visita al Simulacro sarà effettuata attraverso un percorso obbligato secondo le disposizioni anticovid. All’ingresso ed all’uscita ci sarà materiale igienizzante e i fedeli dovranno indossare la mascherina all’interno della Cattedrale. Saranno presenti i volontari per verificare l’osservanza delle disposizioni.

L’apertura della nicchia sarà visibile in streaming sulla pagina Facebook della Deputazione.
Le esposizioni straordinarie – ha detto il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, l’avv. Pucci Piccione – sono un momento atteso dai tanti devoti. Le celebrazioni eucaristiche sono state molto partecipate. Ci prepariamo adesso alla festa di dicembre, non sappiamo con quante e quali limitazioni ma con una grande devozione “.
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Presentato a Venezia il progetto sulla martire siracusana

Divina Lux, dentro la commedia con gli occhi di Lucia

Presentato alla 78esima Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia il progetto “Divina Lux, dentro la commedia con gli occhi di Lucia”, il film sui luoghi simbolo di Santa Lucia in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.

Il progetto vuole esplorare il legame che unisce indissolubilmente Dante Alighieri e Santa Lucia Vergine e Martire di Siracusa attraverso la realizzazione di un film ambientato nei tre luoghi simbolo ad essa consacrati: la Sicilia, la Puglia e il Veneto. Un percorso di trascendenza all’interno delle tre cantiche della Divina Commedia, vista e raccontata con gli occhi di Lucia, in cui la storia della Santa protettrice degli occhi e del peregrinaggio delle sue sacre spoglie per il Mediterraneo si alternerà al suo fondamentale ruolo nel viaggio ultraterreno del Sommo Poeta tra Inferno, Purgatorio e Paradiso. “Divina Lux” vuole mettere in luce un argomento sinora poco esplorato nell’analisi critica della Divina Commedia, ovvero il forte legame che unisce Dante e Lucia, ponendo le basi di un progetto europeo che metta in connessione tutte le realtà che sono collegate al culto e alla tradizione di Santa Lucia.

La presentazione del progetto, , candidato all’ “Avviso per la concessione di contributi a progetti speciali per il cinema e l’audiovisivo – 2021″ del ministero della Cultura con il supporto della Regione Veneto, della Regione Sicilia e della Regione Puglia, ha rappresentato il primo tavolo istituzionale d’incontro fra gli enti coinvolti nel progetto, ovvero la Regione Veneto, la Regione Sicilia, la Regione Puglia, il Patriarcato di Venezia, l’Arcidiocesi di Siracusa, il Comune di Siracusa, il Comune di Venezia ed Euforica APS.

Sono intervenuti come relatori Fausta Bressani, Direttore dell’Assessorato ai Beni, Attività Culturali e Sport della Regione Veneto; Antonio Triolo, capo della Segreteria Particolare dell’Assessorato ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Sicilia; Anna Maria Candela, Dirigente del Servizio Promozione e Sviluppo delle Economie Culturali della Regione Puglia; arch. don Gianmatteo Caputo, Direttore dell’Ufficio Promozione dei beni culturali e dell’Ufficio Pastorale del Turismo del Patriarcato di Venezia e Rettore del Santuario di Lucia in Venezia; Giuseppe Piccione, Delegato dell’Arcidiocesi di Siracusa, del Comune di Siracusa e Presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia di Siracusa; Giovanni Oliva, Presidente di Euforica APS.

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