Archivi della categoria: Primo piano

Festa di Maria Ss.ma Assunta

Si celebra lunedì 15 agosto la festa in onore della vergine Maria Ss.ma Assunta.
La messa sarà celebrata alle ore 18.00 e alle ore 19.00 è prevista l’uscita del simulacro dalla chiesa di San Filippo Apostolo, alla Giudecca in Ortigia.
La processione percorrerà le vie del centro storico passando da via Roma, piazza Minerva, piazza Duomo, via Landolina, via Amalfitania, via Ruggero Settimo e largo Porta Marina. Dopo le operazioni di imbarco del simulacro sul rimorchiatore, intorno alle ore 20.00, inizierà la processione in mare all’interno del porto grande di Siracusa. Al largo avverrà la tradizionale benedizione del mare, il lancio della corona d’alloro e la preghiera per i caduti in mare.
Alle ore 21 il rientro sulla terraferma ed il ritorno sempre in processione fino alla chiesa di San Filippo.
I festeggiamenti, organizzati dal parroco della chiesa di San Filippo apostolo, don Flavio Cappuccio, prevedono per la giornata di domenica 14, alle ore 18.30 i solenni primi vespri nella solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria.

condividi su

Mons. Antonio Staglianò nominato Presidente della Pontificia Accademia di Teologia

Il vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò, è stato nominato dal Santo Padre Presidente della Pontificia Accademia di Teologia. La comunicazione è avvenuta stamane alle 12 all’interno della Cattedrale di Noto dove i fedeli riuniti hanno applaudito a lungo il vescovo Antonio per questo incarico così importante.

La Pontificia Accademia di Teologia fu fondata a Roma e ricevette i suoi primi Statuti da Clemente XI, nel 1718. Creata come sede delle scienze sacre al fine di formare dei teologi ben preparati, l’Accademia ha la missione di promuovere il dialogo fra la fede e la ragione, per presentare il messaggio cristiano in modo che corrisponda alle esigenze del nostro tempo.

Monsignor Staglianò è stato eletto alla sede vescovile di Noto il 22 gennaio 2009, consacrato vescovo il 19 marzo 2009 e ha iniziato il suo servizio episcopale in diocesi il 2 aprile dello stesso anno. Ha insegnato Teologia sistematica all’Istituto Teologico Calabro e tenuto corsi di Teologia fondamentale alla Pontificia Università Gregoriana. Dal 1997 è stato teologo consulente del servizio nazionale della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) per il progetto culturale. Ha saputo coniugare l’impegno per la ricerca teologica e l’animazione pastorale: è stato parroco a Le Castella nella diocesi di Crotone-Santa Severina. È membro del Coincat (Consiglio Internazionale per la Catechesi) e della Commissione CEI per la Cultura e le Comunicazioni Sociali. In seno alla Conferenza Episcopale Siciliana è delegato per i Migranti. È autore di numerose pubblicazioni e poesie. In questi anni di servizio pastorale a Noto, monsignor Staglianò ha tenacemente promosso un progetto comunicativo teologico, pastorale e culturale che prende il nome di Pop-Theology, per dare più decisivi impulsi all’annuncio del Vangelo, sulla scia della “Chiesa in uscita” auspicata da Papa Francesco, offrendosi come via efficace per meglio dinamizzare la fede del popolo di Dio, ponendosi come opera di “carità intellettuale”, a servizio della Chiesa.

condividi su

Monsignor Angelo Giurdanella nominato Vescovo di Mazara del Vallo

Monsignor Angelo Giurdanella, Vicario Generale della Diocesi di Noto, è stato nominato da Papa Francesco Vescovo di Mazara del Vallo. La nomina arriva dopo le dimissioni presentate per raggiunti limiti di età da mons.. Domenico Mogavero che ha guidato la Chiesa mazarese dal 2007. L’Arcivescovo di Siracusa, Mons. Francesco Lomanto, augura a mons. Giurdanella un servizio fecondo nell’annuncio del Vangelo: “Lo accogliamo con gioia e con affetto e gli assicuriamo uno speciale ricorso nella preghiera per la missione che il Signore gli affida. Perchè in semplicità di cuore sia strumento di Cristo, unico Pastore“.

 

S.E. Mons Angelo Giurdanella – note biografiche

S.E. Mons. Angelo Giurdanella è nato il 24 febbraio 1956 a Modica. Dopo aver svolto gli studi nel Seminario minore di Noto, ha frequentato lo Studio teologico San Paolo di Catania concludendo la sua formazione in Filosofia e Teologia. È stato ordinato sacerdote il 27 dicembre 1983, incardinandosi nella Diocesi di Noto. Ha ricoperto i seguenti Uffici: Vice Rettore del Seminario Diocesano (1982-1984); Vicario Parrocchiale dell’Ecce Homo al Pantheon a Noto (1983-1984); Vicario Parrocchiale del Sacro Cuore (1984-1988) e di San Giovanni Battista e San Paolo ad Avola (1988-1989); Parroco di San Giovanni Battista e San Paolo ad Avola (1989-2010); Membro del Consiglio Presbiterale Diocesano (dal 2008); dal 2008, Membro del Collegio dei Consultori e Assistente unitario diocesano dell’Azione Cattolica Italiana; Vicario Episcopale per il Clero (2009-2010); dal 2010, Vicario Generale della Diocesi e Rettore della Basilica Cattedrale di San Nicolò; dal 2011 è Cappellano di Sua Santità e, dal 2019, Direttore della Caritas Diocesana.

IN ALLEGATO:

condividi su

Alla festa di San Paolo il segretario CEI Giuseppe Baturi

Sarà l’arcivescovo di Cagliari e segretario generale della CEI, mons. Giuseppe Baturi, a presiedere la messa pontificale di domenica 7 agosto per la festa di San Paolo a Solarino. Diffuso il programma dei festeggiamenti con la presenza di mons. Baturi per la solenne celebrazione delle ore 19.00 nel giorno della festa. Alle 20.30 seguirà la solenne processione del simulacro di san Paolo posto sul carro trionfale accompagnata dalle bande musicali Città di Floridia e Città di Solarino per le vie del paese. Alle ore 24 in piazza del Plebiscito l’arrivo del fercolo del Santo patrono salutato da uno spettacolo pirotecnico. Poi il rientro del simulacro nella Chiesa Madre, la traslazione, e la chiusura della cappella.


Domenica 7, la giornata sarà aperta alle ore 7.00 dall’alborata (lo sparo di 21 colpi di cannone e lo scampanio festoso); alle ore 8.30 giro di gala del corpo bandistico per le vie cittadine; alle ore 10.30 la messa solenne cantata presieduta dal parroco don Luca Saraceno. Alle ore 12.00 la trionfale uscita del simulacro portato a spalla dai devoti e la processione per le vie Ruggero Settimo, Sella, Palestro, piazza del Plebiscito. Durante la processione offerta dei bambini nati durante l’anno.
I festeggiamenti prenderanno il via domenica 31 luglio con la solenne apertura della cappella di San Paolo e la traslazione all’altare maggiore. Per tutta la settimana momenti di preghiera e di riflessione e spettacoli musicali.

 

condividi su

La fragilità dell’anima per Siracusa Sacra

La fragilità dell’anima è il tema di Siracusa Sacra – frammenti d’anima, iniziativa del Parco culturale ecclesiale “Terre dell’invisibile” e della società Kairos, che quest’anno si ripresenta in una nuova veste: l’apertura straordinaria di alcune chiese in orario serale, le esposizioni d’arte contemporanea e le visite guidate.
Dal 21 luglio al 4 settembre, alcune chiese a Siracusa potranno essere visitate in orario serale, dalle ore 20.00 alle ore 22.00 (visite guidate ore 20.30 e ore 21.30): il giovedì, venerdì e sabato, gli artisti esporranno ciascuno le loro opere. Ognuno di loro con la propria arte ha avuto modo di toccare con mano la fragilità dell’anima. Si tratta degli ospiti dell’Istituto Sant’Angela Merici, la fotografa Stefania Anzelmo e lo scultore Carmelo Lorefice.
In particolare il giovedì sarà aperta la Chiesa di San Giovanni Evangelista e la Cripta di San Marciano dove saranno esposti i lavori realizzati degli ospiti dell’Istituto sant’Angela Merici; il venerdì la Chiesa di San Martino e la Chiesa di San Benedetto dove verranno esposte le fotografie della fotografa siracusana Stefania Anzelmo e le sculture dell’artista modicano Carmelo Lorefice; il sabato percorso Secreta Palatii che comprende la Cappella Sveva, il Carcere Vescovile, e la Biblioteca Alagoniana.
Dopo la pandemia che in questi due anni ha cambiato a chi di più a chi di meno la vita, ora abbiamo tutti voglia di raccogliere e mettere insieme i pezzi della nostra vita, come frammenti d’anima spezzati dalla sofferenza e ripartire.

Le opere mostrate e inserite nei luoghi di Siracusa Sacra ci svelano diversi tipi di anime spezzate. Gli artisti, ognuno con esperienze diverse, hanno in qualche modo saputo cogliere l’essenza di queste anime rappresentandole attraverso linguaggi totalmente differenti, a noi tocca, ognuno secondo le proprie sensibilità, riconoscere questi frammenti recuperarli e metterli apposto.

Una scultura di Carmelo Lorefice

Il tema scelto è la fragilità dell’anima. Siamo stati coinvolti con alcune opere da mettere in mostra – ha detto don Alfio Li Noce, presidente della Fondazione Sant’Angela Merici -. Sono alcune sculture per le quali i nostri ragazzi hanno utilizzato la pietra di Noto e alcune opere pittoriche. Ed una immagine della Madonna molto particolare. Il risultato del lavoro fatto con i maestri d’arte che non è solo lavoro creativo ma è il frutto di un percorso dell’equipe riabilitativa. Nelle opere ammiriamo la vitalità e la creatività dei ragazzi. La gioia della condivisione“.

Le opere che sono esposte nella Basilica di San Giovanni e nella Cripta di San Marciano sono state realizzate dagli ospiti dell’Istituto Sant’Angela Merici di Canicattini e Siracusa. Ospiti con problemi motori o psichici, che affrontano quotidianamente la fatica di riabilitarsi. Ogni opera è composta e realizzata con frammenti: colori frammentati, immagini tagliati in riquadri e mosaici con barattoli di colore colato. I volti sono realizzati da linee spezzate nette mostrando tutta la severità e l’inquietudine umana.

I volti in terracotta esposti nella chiesa di San Martino sono dello scultore Carmelo Lorefice, sono maschere rugose, deformate, sono caricature di un pensiero umano che trasmettono vibrazioni, sentimenti, espressioni dell’animo sottolineati attraverso i tratti somatici. Sono sensazioni, stimoli, stati d’animo che la natura impone all’uomo frammentando e smantellando la visione unitaria che l’uomo ha della vita.

Una fotografia di Stefania Anzelmo

 

Nelle fotografie di Stefania Anzelmo scattate all’interno del carcere Borbonico di Siracusa, inserite negli altari laterali della chiesa di San Benedetto, si coglie la disperazione di anime sospese tra la solitudine e la rabbia, immerse nel buio squarciato da lame di luce sottili che si fa strada attraverso le grate. E tra il degrado e le mura che si sfogliano come sottili veli fa mostra di se una Madonna o ciò che resta di essa, e di fronte ad essa la fotografa percepire i pensieri dei condannati che molte volte l’avranno chiamata, invocata e anche bestemmiata, cercando di raccogliere attorno a Lei i frammenti di un’anima persa.

condividi su

Il 69esimo anniversario della Lacrimazione a Siracusa

Le lacrime di Maria riflesso delle lacrime di Gesù

Le parole di Papa Francesco, «Le lacrime di Maria sono un riflesso delle lacrime di Gesù», guideranno la riflessione del 69mo anniversario della Lacrimazione della Madonna a Siracusa.
Papa Francesco, nel suo discorso al pellegrinaggio della Comunità Pastorale “Madonna delle Lacrime” di Treviglio, il cui Santuario è gemellato con il nostro Santuario di Siracusa, ha anche detto che “Le lacrime di Maria sono anche segno del pianto di Dio per le vittime della guerra che sta distruggendo l’Ucraina. Al suo Cuore immacolato abbiamo affidato la nostra supplica, e siamo certi che la Madre l’ha accolta e intercede per la pace, lei che è la Regina della Pace” (23 aprile 2022).
Il programma dell’anniversario culminerà nella celebrazione eucaristica dell’1 settembre presieduta dal Card. Gualtiero Bassetti, già Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e con l’Atto di Affidamento e di Consacrazione della Città e della Diocesi di Siracusa al Cuore Immacolato di Maria da parte dell’arcivescovo, mons. Francesco Lomanto.

E nel suo messaggio l’arcivescovo Lomanto ha ricordato: “Le Lacrime della Madonna accompagnano il cammino della Chiesa e rafforzano la nostra fede nel Signore. Esse non sono segno di debolezza o di resa, sono piuttosto la nostra forza e la nostra speranza perché – come ha detto Papa Francesco – «Le Lacrime di Maria sono un riflesso delle Lacrime di Gesù» (23.04.2022)Le Lacrime di Maria, quale riflesso delle Lacrime di Gesù sono la certezza che non siamo soli: Dio è con noi e mai abbandona i suoi figli nella sofferenza e nelle fatiche della vita. «Se Dio ha pianto – afferma il Papa – anch’io posso piangere sapendo di essere compreso» (05.05.2016).
Le Lacrime della Madonna riflettono le Lacrime di Gesù e sono la rivelazione dell’Amore di Dio che piange con noi, suscitando in noi la «grazia di saper piangere» per i nostri peccati, per le sofferenze dei fratelli, per la crudeltà della guerra fratricida e per l’insensatezza della violenza. Le Lacrime della Madonna donino occhi nuovi per guardare col cuore di Dio la nostra storia e poter agire con vera carità verso i fratelli poveri e sofferenti”.

Venerdì 26 agosto è previsto un incontro con i testimoni oculari della Lacrimazione della Madonna nel 1953 e la presentazione dei libri-testimonianza di Franco Cirillo. Sabato 27, al termine della celebrazione eucaristica delle ore 19.00, presieduta da mons. Francesco Lomanto, sarà celebrato il tradizionale rito della benedizione del cotone, che sarà distribuito ai fedeli al termine delle Sante Messe del sabato e della domenica.
Il 29 agosto la celebrazione eucaristica delle ore 19.00 sarà presieduta da mons. Francesco Lomanto, il 30 agosto da mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo emerito di Siracusa, il 31 agosto da mons. Giuseppe La Placa, vescovo di Ragusa.
Confermata l’installazione della pedana sull’Altare maggiore, che facilita la preghiera al cospetto del Quadretto miracoloso della Madonna delle Lacrime, dal 14 agosto al 2 settembre 2022.

condividi su

Anniversario dell’ordinazione sacerdotale dell’arcivescovo Francesco

Domani, mercoledì 29 giugno, alle ore 10.00, mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa, celebrerà la Santa Messa nel 36mo anniversario della sua ordinazione sacerdotale.
“Ci uniamo alla sua preghiera per il dono del suo Sacerdozio e ringraziamo il Signore per averlo scelto quale pastore della nostra Arcidiocesi di Siracusa e custode delle Lacrime della Madonna” ha detto mons. Aurelio Russo, rettore del Santuario del Madonna delle Lacrime.

Il 29 giugno 1986, terminati gli studi nel seminario di Caltanissetta, Francesco Lomanto è stato ordinato presbitero da mons. Alfredo Maria Garsia, vescovo della Diocesi di Caltanissetta.

condividi su

Pastorale della Salute, creare una rete al servizio dell’uomo

“Dobbiamo fare un servizio in uscita, dobbiamo avere un approccio comune, dobbiamo avere lo stile di vita pastorale e bisogna formare le coscienze.  Serve una struttura di servizio che ci dia identità: curare la comunicazione e la relazione.  Una struttura di servizio ben strutturata con una segreteria che funzioni tutto il giorno. Creare una rete di informazione, di ricchezze e di comunione”. E’ questa l’indicazione raccolta da don Raffaele Aprile, direttore della Pastorale della Salute, al termine dell’incontro che si è svolto ad Enna tra i direttori della Pastorale della Salute in Sicilia, presieduto da mons. Giovanni Accolla, arcivescovo delegato della CESI, alla presenza di don Massimo Angelilli, direttore dell’Ufficio nazionale, e don Mario Torracca, direttore regionale.
“Dobbiamo  avere un’approccio comune, dobbiamo cominciare a pensare di creare nelle parrocchie dei responsabili, che abbiano il contatto con i parroci, i ministri della comunione e anche a livello domiciliare. Si deve cercare il modo per assicurare che i cappellani possano operare come altri operatori sanitari”.

Don Massimo Angelilli sta effettuando una visita in tutte le realtà regionali per ascoltare e condividere momento di comunione. Per conoscere le situazioni nelle diverse realtà diocesane, le difficoltà ed eventuali bisogni.  La Fratres è l’unica realtà di raccolta di sangue riconosciuta dalla CEI. Le diocesi possono collaborare  facendo dei progetti “salva vita” per la donazione di sangue e organi. Esiste in alcuni diocesi una giornata dedicata alla donazione del sangue. Anche in Vaticano, “Progetto culturale con il museo Vaticano” dove chi dona il sangue può usufruire dei servizi senza pagare. La Pastorale della salute sta dove stanno i malati.

condividi su

Festa delle famiglie al Santuario

“L’amore familiare: vocazione e via di santità” è il tema del X Incontro mondiale delle Famiglie che si sta svolgendo a Roma e terminerà domenica prossima quando il Santo Padre consegnerà il mandato alle famiglie.

A Siracusa l’Ufficio per la pastorale delle famiglie ha promosso un incontro per domenica prossima, 26 giugno, alla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime. Alle ore 10.00 l’arcivescovo di Siracusa mons. Francesco Lomanto presiederà la solenne celebrazione eucaristica. Subito dopo ci sarà un momento di festa con delle testimonianze  e alle ore 12.00 il collegamento con piazza San Pietro a Roma.

Nel corso di quest’anno, dedicato all’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia, siete stati accompagnati dalle riflessioni e dagli incontri organizzati dal nostro Ufficio per la Pastorale della Famiglia, attraverso la rubrica mensile l’Amore nel frammento e la proposta formativa su Amoris Laetitia, in preparazione al X Incontro Mondiale delle Famiglie che verrà realizzato in due modalità parallele: Roma rimarrà la sede principale, presso la quale si svolgeranno il Festival delle Famiglie e il Congresso teologico-pastorale, entrambi in aula Paolo VI; e la messa in piazza San Pietro. Parteciperanno i delegati delle Conferenze episcopali e dei movimenti internazionali impegnati nella Pastorale familiare” ha scritto l’arcivescovo Francesco Lomanto.
Contemporaneamente, nelle singole Diocesi sono state programmate iniziative. «Si tratta di cogliere un’opportunità preziosa e unica per far ripartire con rinnovato slancio missionario e creatività la Pastorale Familiare, a partire dalle indicazioni che ci sono state date dal Santo Padre nell’esortazione Amoris Laetitia, cioè con il coinvolgimento di sposi, famiglie e pastori insieme» (Nota sul X Incontro Mondiale delle Famiglie, 02.07.2021).
Invito tutte le famiglie della nostra Diocesi a cogliere questa “preziosa opportunità”, per vivere la gioia di questo importante evento” conclude l’arcivescovo Lomanto.

 

condividi su

Il “pane quotidiano” non manchi a nessuno

L’emergenza mondiale del grano, causata dalla guerra in corso, ci induce a considerare l’urgenza di chiedere a Dio Padre il “pane quotidiano” per tutti. Desidero richiamare la «grande preoccupazione» segnalata nei giorni scorsi anche da papa Francesco sulla necessità dellʼesportazione del grano dallʼUcraina per sostenere la vita di milioni di persone e garantire il diritto umano universale a nutrirsi. Chiediamo al Signore che tocchi il cuore dei potenti, affinché non si scateni una guerra del grano che favorisca i paesi ricchi e provochi la fame nei paesi poveri. Dobbiamo pregare Dio perché il “pane quotidiano” non manchi a nessuno“.
Così l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto ieri sera al termine della processione eucaristica che dal Santuario ha raggiunto il piazzale del Pantheon. La processione è seguita alla celebrazione della solennità del Corpus domini alla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime. Migliaia i fedeli che hanno preso parte alla messa.
La solennità del Corpus Domini ci invita a svolgere oggi una riflessione su tre versanti – ha detto mons. Lomanto -: la necessità del pane materiale; l’imprescindibile dono del pane eucaristico; la nostra trasformazione in Cristo per un servizio di amore. Come il pane è il necessario alimento per la vita del nostro corpo, così non è possibile vivere da cristiani senza l’eucaristia. Diceva Madre Teresa di Calcutta: «Non potrei vivere senza l’eucaristia: è l’eucaristia che mi riempie di amore e mi dà la forza per servire i poveri e per chinarmi con amore sulle loro piaghe». E padre Pio usava questa immagine: «È più facile che il mondo viva senza il sole piuttosto che viva senza la messa». La messa è lʼincontro di Gesù risorto con i suoi. L’eucarestia è Gesù risorto presente in mezzo a noi; è Gesù che si dona e nutre la vita dell’uomo nella sua pienezza. Nell’eucaristia Cristo è realmente presente tra noi e si dona a noi. Il suo dono, il suo amore, la sua presenza diventa la nostra forza per andare avanti, per amare gli altri e per affrontare la vita di ogni giorno, perché, come abbiamo pregato con la colletta di questa settimana, «nulla possiamo senza il tuo aiuto».
Amare veramente il prossimo vuol dire dimenticarsi di sé per l’altrui bene, mettere il bene del fratello al di sopra di ogni interesse. Nutrirsi dell’eucaristia alla mensa del Signore, vuol dire lasciarsi trasformare, dalla sua grazia, in strumenti di questo amore, per essere presenza viva di Cristo, prolungamento della sua azione benefica e vivificante, e portare il vangelo nel tessuto sociale di ogni giorno“.
condividi su