Archivi della categoria: Diocesi news

Preghiera ecumenica di cattolici, protestanti e ortodossi

Una preghiera ecumenica elaborata da cattolici ed esponenti della chiesa evangelica Battista di Siracusa, insieme alla comunità ortodossa rumena, ha concluso la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani promossa dal Consiglio Ecumenico delle Chiese e dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
Nella chiesa di San Nicolò dei Cordari per la celebrazione ecumenica della Parola di Dio erano presenti don Nisi Candido, Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso, la pastora della Chiesa Battista Ioana Ghilvaciu e padre Giovanni della comunità Ortodossa rumena di Siracusa. Un invito a meditare sul tema «Cristo non può essere diviso!», dalla Prima Lettera ai Corinzi. L’invito di Paolo è un invito alla preghiera e ad un esame di coscienza. Per questo motivo i celebranti hanno messo in evidenza gli aspetti di unità nella fede comune, piuttosto che le diversità nelle tradizioni di fede cattolica e protestante. La pastora Ghilvaciu ha tenuto un sermone, mentre padre Giovanni ha intonato un canto a Dio Padre e recitato una preghiera. A conclusione della veglia, cattolici, protestanti e ortodossi hanno pregato per i grandi problemi del mondo.
“C’è un desiderio diffuso da parte delle Chiese cristiane – ha detto don Nisi Candido – di ritorno all’essenziale, di comunione vera, di genuino apprezzamento dell’altro. Una tale ricerca sincera di unità può diventare, tra l’altro, una testimonianza credibile di fronte al mondo intero, sempre più lacerato da forze disgregatrici. La Chiesa cattolica, in tutte le sue componenti, deve prenderne coscienza: l’ecumenismo è un suo tratto qualificante, uno stile missionario, rivolto ad ogni uomo, a prescindere dal suo credo”. La Settimana di Preghiera per l’unità dei cristiani a Siracusa è stata promossa dalla Commissione per Ecumenismo ed il dialogo interreligioso e dall’Equipe “Nuovi Stili di Vita”.  
La veglia è stata preceduta da una serie di incontri sull’ecumenismo in diverse parrocchie della Diocesi, tra Siracusa, Floridia e Lentini.
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FESTA DI SAN FRANCESCO DI SALES

‘Dobbiamo essere nelle piazze e non autoreferenziali. I giornalisti oggi, così come i cittadini, si scandalizzano per Papa Francesco: dovremmo scandalizzarci del Vangelo, ma lo abbiamo dimenticato’. Francesco Zanotti, presidente Nazionale della Fisc, Federazione Italiana Settimanali Cattolici, parla di giornalisti che fanno il loro mestiere con coraggio, della necessità di confezionare giornali popolari e semplici ma pensati, non banali, parla della globalizzazione dell’indifferenza.
L’occasione è la Festa di San Francesco di Sales che la sezione di Siracusa dell’Ucsi, l’Assostampa di Siracusa, l’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali di Noto e l’Ufficio della Pastorale per le Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di Siracusa, in collaborazione con ‘La Vita Diocesana’ di Noto e il settimanale diocesano ‘Cammino’ di Siracusa, hanno promosso a Noto.
Assente per improvvisi motivi familiari il vescovo, mons. Antonio Staglianò, a presiedere la celebrazione eucaristica nella cappella del Seminario, è stato don Ignazio Petriglieri, Vicario episcopale per la Cultura.
A fare gli onori di casa don Rosario Sultana, direttore dell’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali di Noto, che ha consegnato il messaggio del Papa per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. L’Ucsi, rappresentata dal presidente provinciale Salvo Di Salvo, e l’Assostampa, rappresentata dal segretario provinciale Aldo Mantineo, per dare concretezza al messaggio di evangelizzazione, hanno compiuto un gesto di solidarietà per la Caritas vicariale di Noto.
Il presidente Zanotti parlando del ‘Ruolo dei giornalisti nell’era digitale’ ha citato il coraggio di Giovanna Chirri dell’agenzia Ansa, la giornalista che ha annunciato al mondo le dimissioni di Papa Benedetto XVI, che nel suo libro ha messo ‘nero su bianco le condizioni nella quale si trova a lavorare ogni giorno’. Sul ruolo del giornalista cattolico sono intervenuti Pino Malandrino del settimanale ‘La Vita Diocesana’ di Noto e padre Giuseppe Lombardo.
Per noi giornalisti la comunicazione deve essere un servizio di autentica cultura dell’incontro. Oggi è importante annunciare Cristo nell’era digitale che è un campo privilegiato per la comunicazione dove giovani e adulti si confrontano’. Il segretario dell’Assostampa Aldo Mantineo si è soffermato invece sulla difficile situazione che vive oggi la categoria, in rapporto alla crisi del mondo dell’editoria. Parole riprese da Santo Gallo, consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, che ha citato le tante vertenze che condizionano oggi il mercato.
L’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, ha fatto arrivare il suo saluto ai giornalisti, ed ha ricordato loro la responsabilità che si devono assumere nell’annunciare la verità ogni giorno: una comunicazione che si deve rivolgere all’altro, con gioia, senza paura. Il vescovo di Noto, Mons. Staglianò, ha inviato un messaggio: ‘Avviare una comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro è possibile. Lo dimostra il Santo Padre: la sua comunicazione fatta non solo di parole ma anche di gesti’.
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FESTA DI SAN SEBASTIANO A SIRACUSA

Al via venerdì 17 alle ore 17.00, con l’apertura della nicchia, la festa di San Sebastiano, compatrono di Siracusa. Alle ore 18.00 avrà luogo la celebrazione eucaristica presieduta dal parroco della Cattedrale, mons. Salvatore Marino. Domani, sabato 18, il programma prevede alle ore 18.00 la messa animata dai ragazzi dell’Acr (Azione cattolica ragazzi). Domenica 19, alle ore 11.30 celebrazione eucaristica con la partecipazione degli insegnanti di religione della Diocesi. Alle ore 20.00 concerto del Coro Polifonico Europeo G. De Cicco, diretto dalla Maestra C. De Cicco.
Durante la giornata sarà distribuito il Pane di San Sebastiano.
Lunedì 20, solennità di San Sebastiano: alle ore 10.30 solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo, alla quale parteciperanno il Corpo dei Vigili Urbani di Siracusa, Autorità civili e militari. Alle ore 18.45 apertura della mostra fotografica: La tradizione del Pane di San Sebastiano.
Da martedì 21 a venerdì 24, le messe saranno celebrate alle ore 8.00 e alle ore 18.00. Sabato 25 gennaio, alle ore 15.00 II Palio S. Sebastiano tra i ragazzi delle parrocchie in Piazza Duomo; alle ore 18.00 messa prefestiva, animata dai ragazzi dell’Acr e premiazione dei partecipanti al Palio. Domenica 26 gennaio, alle ore 11.30 messa presieduta dal vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Maurizio Aliotta. Alle ore 17.00 processione del Venerato Simulacro che percorrerà piazza Duomo, via Picherali, Largo Aretusa – Passeggio Aretusa, via Ruggero Settimo, sosta davanti a San Sebastianello, Porta Marina, via Savoia, largo XXV Luglio, corso Matteotti, piazza Archimede, via Maestranza, via Giudecca, via del Teatro, via Roma, piazza Minerva, piazza Duomo.
All’arrivo tradizionale asta dei doni offerti in onore di San Sebastiano. Alle ore 21.30 spettacolo pirotecnico.
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FESTA DI SAN SEBASTIANO A MELILLI

La festa di San Sebastiano a Melilli prevede domenica 19 il pellegrinaggio con la reliquia.
Alle ore 18.00 partenza dal convento dei frati cappuccini e processione verso la Basilica di San Sebastiano. All’arrivo celebrazione della messa.
Lunedì 20 gennaio, solennità di San Sebastiano. Alle ore 5.30 canto dell’ufficio delle letture, lettura del Te Deum e tradizionale ‘svelata’. Alle ore 18.30 solenne pontificale presieduto dall’arcivescovo di Siracusa, monsignor Salvatore Pappalardo. Il sindaco offrirà un cero al santo patrono a nome di tutta la cittadinanza. Dal 21 al 27 gennaio solenne ottavario. Lunedì 27, ottava della festa, alle ore 18.30 messa presieduta da monsignor Maurizio Aliotta, vicario generale dell’Arcidiocesi. Alle 19.30 uscita del simulacro del Santo e processione dalla Basilica alla Chiesa Madre e viceversa. Alle ore 20.30 rientro in piazza San Sebastiano e spettacolo pirotecnico.
 
 
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SOLENNE ESPOSIZIONE DEL SIMULACRO DI SANTA LUCIA

In occasione del 87° anniversario della Dedicazione della Cattedrale (9 gennaio 1927) e della 321.ma ricorrenza del terremoto del 9 e 11 gennaio 1693, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha disposto la solenne esposizione del Simulacro di Santa Lucia, nella sua cappella nella chiesa Cattedrale.
L’esposizione ha avuto inizio ieri e avrà luogo fino a lunedì dalle ore 7,30 sino al termine delle funzioni. Lunedì, alle ore 18,00 in Cattedrale, messa e traslazione delle Reliquie di Santa Lucia sull’altare maggiore. Le reliquie esposte sono l’omero sinistro, donato dal Patriarca di Venezia Marco Cé il 13 dicembre del 1988, ed i due frammenti della cannella del braccio sinistro custoditi nel reliquiario eseguito nel 1931 per volontà dell’arcivescovo mons. Giacomo Carabelli. Al termine della celebrazione eucaristica, che sarà presieduta dal parroco della Cattedrale, mons. Salvatore Marino, breve processione delle reliquie che saranno riportate nella Cappella dalle portatrici.
 
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RASSEGNA CINEMATOGRAFICA “LE POVERTA’ DELL’ANIMA”

Continua la quarta edizione della Rassegna cinematografica dell’Istituto di Scienze Religiose “San Metodio”. Il tema scelto è ‘Le povertà dell’anima’. Il terzo appuntamento della Rassegna è previsto venerdì 10, alle ore 20.30 al Museo del Cinema in via Alagona 41 a Siracusa: sarà proiettato “Le nevi del Kilimangiaro” (Robert Guédiguian, Francia 2011). La serata sarà introdotta dalla prof.ssa Mariangela Maresca.
 
 
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MAREMOTO, ESPOSIZIONE DEL SIMULACRO DI SANTA LUCIA

Sabato 28, il simulacro di Santa Lucia sarà esposto alla venerazione dei fedeli dalle ore 7,00 alle ore 13,00.
L’esposizione del Simulacro di Santa Lucia è collegata al maremoto del 1908 conseguente al terremoto di Messina: la mattina del 28 dicembre 1908 Siracusa si svegliò sommersa dalle acque che avevano raggiunto il livello dell’attuale piazzale delle Poste. Venne deciso di portare in pellegrinaggio penitenziale il simulacro della Santa presso le rive per invocare la protezione sulla città. Le acque iniziarono a placarsi ed il livello del mare tornò alla normalità. Nel luogo dove venne fermato il simulacro venne apposta, l’anno successivo una edicola votiva.
Alle ore 9,30 verrà posto un mazzo di fiori nell’edicola votiva in Piazzale delle Poste.
Poi le reliquie saranno portate al mercato di Ortigia dal presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Giuseppe Piccione, dal maestro di Cappella Benedetto Ghiurmino e dal segretario della Caritas don Marco Tarascio.
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LE RELIQUIE DI SANTA LUCIA NEL CARCERE DI CAVADONNA

Due momenti importanti con la patrona Santa Lucia prima della fine del 2013.
 
Venerdì 27, alle 9.30, l’arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, si recherà in visita nel carcere di contrada Cavadonna a Siracusa. Un incontro con i detenuti per portare un messaggio di pace e serenità. L’arcivescovo porterà con sé nella sua visita le reliquie di Santa Lucia. Sarà inoltre accompagnato dal presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Giuseppe Piccione, dal maestro di Cappella Benedetto Ghiurmino e dal componente della Deputazione avv. Pietro Romano.
‘Sicuramente si tratta di un momento importante – ha detto il presidente Piccione -: Santa Lucia è vicino agli umili, ai puri di cuore e va a trovare le persone in difficoltà’.
 
Sabato 28, invece il simulacro di Santa Lucia sarà esposto alla venerazione dei fedeli dalle ore 7,00 alle ore 13,00.
 
L’esposizione del Simulacro di Santa Lucia è collegata al maremoto del 1908 conseguente al terremoto di Messina. Le cronache del tempo, conservate nei giornali presso la biblioteca comunale di Siracusa, raccontano che la mattina del 28 dicembre 1908 Siracusa si svegliò sommersa dalle acque che avevano raggiunto il livello dell’attuale piazzale delle Poste riversando, sino in prossimità di Piazza Pancali, le barche ed i gozzi ormeggiati al ponte umbertino.
 
Erano da poco terminati i festeggiamenti in onore di Santa Lucia, e venne deciso di portare in pellegrinaggio penitenziale il simulacro della Santa presso le rive per invocare la protezione sulla città. Le cronache narrano che le acque iniziarono a placarsi ed il livello del mare tornò alla normalità. Nel luogo dove venne fermato il simulacro venne apposta, l’anno successivo una edicola votiva con all’interno la statua della Santa con tutti i suoi riferimenti iconografici. Sotto la cappellina venne apposta una lapide marmorea che celebra e ricorda quel giorno.
 
Alle ore 9,30 verrà posto un mazzo di fiori nell’edicola votiva in Piazzale delle Poste.
Poi le reliquie saranno portate al mercato di Ortigia dal presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Giuseppe Piccione, dal maestro di Cappella Benedetto Ghiurmino e dal segretario della Caritas don Marco Tarascio.
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NOTE PER LUCIA

Grande successo per la manifestazione culturale ‘Note per Lucia’, giunta alla settima edizione, organizzata dalla Kairós in collaborazione con l’Istituto Superiore Scienze Religiose ‘San Metodio’, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia e l’Associazione Culturale ‘L’Isola del Dialogo’. Straordinaria la performance musicale del duo “Alchimia”, formato dalle arpiste italiane, Alice Caradenti e Alessandra Ziveri, le quali hanno emozionato le oltre cinquecento persone presenti.
La serata musicale, alla presenza dell’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo e del presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Giuseppe Piccione, è stata introdotta dalla presentazione del prof. Cavallaro che ha sottolineato come la Kairós, intende portare un ulteriore piccolo contributo al rilancio della ‘Borgata’ Santa Lucia ricca di storia e tradizione. E da una breve riflessione di don Nisi Candido, direttore dell’ISSR ‘San Metodio’, sul tema ‘Musica e Spiritualità’. ‘È bello ritrovarsi qui anche quest’anno – ha esordito don Candido ­-, per una nuova esperienza di ascolto e di pace. La musica, soprattutto quella più delicata, esige che si faccia fuori e dentro di noi uno spazio di ascolto e di pacificazione’. Nel salmo 57 l’arpa è pensato come lo strumento che dirada le tenebre. ‘C’è dunque dietro un gemito di speranza e di vita: la musica, l’arte in genere, che lotta e vince contro le paure che albergano nell’oscurità. Si tratta delle paure e delle angosce fuori e dentro di noi, quelle che ci riguardano personalmente e che riguardano i nostri cari. Voler svegliare l’aurora significa voler impedire che la paura di queste notti abbia il sopravvento, anche quando nulla depone in questo senso. E il pensiero va a Nelson Mandela, primo presidente di colore del Sud Africa, un grande uomo a cui il mondo intero ha dato da poco l’ultimo saluto. Il pensiero va alle sue notti nella cella della prigione di Robben Island. Così ebbe a dire Madiba qualche anno dopo quella durissima esperienza: «Le difficoltà piegano alcuni uomini ma ne rafforzano altri. Non esiste ascia sufficientemente affilata da poter tagliare l’anima di un peccatore che continua a provare, armato solo di speranza, con la convinzione che alla fine riuscirà a rialzarsi». E noi, cosa scegliamo: l’ascia della disperazione o l’arpa della speranza?’. Nella Bibbia – ha proseguito don Candido – l’arpa accompagna anche il ringraziamento: lo testimonia il Salmo 71.
Stiamo per chiudere un anno e abbiamo la grazia di ritrovarci ad ascoltare altre note per Lucia. E se fosse stato un anno di cui rendere grazie? Perché siamo vivi, perché i nostri occhi possono incrociare ancora quelli di Lucia, perché le nostre mani si possono ancora stringere, perché le nostre orecchie possono ancora udire il suono dolce dell’arpa? Quante bellezze di questo anno sono invisibili, sepolte dalla nostra superficialità, dalla fretta, dalla tristezza, dalla nostalgia? Quanta Provvidenza ci ha fatto oggetto delle sue attenzioni, e noi non ce ne siamo accorti? Quante volte il Signore ci ha fatto sentire che ci ama, attraverso il gesto di un amico, il sorriso di un immigrato, lo sguardo di Lucia: e noi non lo abbiamo apprezzato. Ti renderò grazie, Signore, al suono dell’arpa. Cosa scegliamo allora: la tromba della lamentela o l’arpa della gratitudine? Infine il Salmo 33 racconta di un’arpa che accompagna un canto nuovo. È il canto della lode per qualcosa di nuovo che sta per sbocciare. Per noi cristiani si tratta della nascita terrena del Figlio di Dio. Una novità che nessuno poteva aspettarsi, almeno nell’umiltà e nella semplicità in cui si è realizzata duemila anni fa, in una piccola località della sperduta terra di Giudea. È la novità della semplicità. Un tipo di novità che ci spiazza e quasi ci disorienta. Come per Lucia, una ragazzina forse poco più che quattordicenne, che con cuore semplice espresse la propria fedeltà a Gesù e quindi il rifiuto ad ogni sopruso terreno. La stessa forte semplicità che risiede nelle donne vittime della brutale violenza di uomini inqualificabili. La figura di Lucia costituisca un sostegno nel cammino di risurrezione di queste donne verso la libertà e un ammonimento per tutti i violenti della terra. Ma è anche la novità della semplicità di Papa Francesco. Nove mesi per riportare al centro la bellezza semplice del Vangelo di Gesù Bambino: misericordia, dialogo, povertà, accoglienza, giustizia, pace, silenzio, gioia, e tanto altro. Una novità per noi cristiani? No, è il Vangelo di sempre. Solo che il nostro cuore non ha ancora saputo rendere questa novità di Gesù una normalità per l’umanità’.
 
Alice Caradenti e Alessandra Ziveri, laureate al Conservatorio di Musica A. Boito di Parma, hanno fondato il duo d’arpe ‘Alchimia’ con l’intento di proporre al pubblico un repertorio ampio, a volte inedito, a volte dimenticato. Proposto un programma ricco di musicalità e carico di spiritualità, proponendo composizioni di Buxtehude Dietrich, Giovanni Caramiello, Antonio Zamara, ma soprattutto omaggiando Giuseppe Verdi: straordinaria l’esecuzione de ‘La Vergine degli Angeli’, un inno religioso in sol maggiore che chiude il finale dell’atto II de La forza del destino di Giuseppe Verdi, ambientato nella chiesa della Madonna degli Angeli presso Hornachuelos. La produzione esecutiva dell’evento è stata per la Kairos di Rosanna Sparatore.
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AUGURI DELL’ARCIVESCOVO MONS. PAPPALARDO

In occasione delle festività natalizie, l’arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, ha il piacere di incontrare i giornalisti e tutti gli operatori dei mezzi di comunicazione della Diocesi, per condividere una riflessione sul Natale e per uno scambio di auguri. L’appuntamento è per lunedì prossimo, 23 dicembre, alle ore 9.30 nei saloni dell’Arcivescovado, in piazza Duomo 5.
 
Al termine dell’incontro, l’Arcivescovo sarà disponibile anche per registrare, in audio o video, un messaggio sul Natale.
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