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NOTE PER LUCIA

Grande successo per la manifestazione culturale ‘Note per Lucia’, giunta alla settima edizione, organizzata dalla Kairós in collaborazione con l’Istituto Superiore Scienze Religiose ‘San Metodio’, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia e l’Associazione Culturale ‘L’Isola del Dialogo’. Straordinaria la performance musicale del duo “Alchimia”, formato dalle arpiste italiane, Alice Caradenti e Alessandra Ziveri, le quali hanno emozionato le oltre cinquecento persone presenti.
La serata musicale, alla presenza dell’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo e del presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Giuseppe Piccione, è stata introdotta dalla presentazione del prof. Cavallaro che ha sottolineato come la Kairós, intende portare un ulteriore piccolo contributo al rilancio della ‘Borgata’ Santa Lucia ricca di storia e tradizione. E da una breve riflessione di don Nisi Candido, direttore dell’ISSR ‘San Metodio’, sul tema ‘Musica e Spiritualità’. ‘È bello ritrovarsi qui anche quest’anno – ha esordito don Candido ­-, per una nuova esperienza di ascolto e di pace. La musica, soprattutto quella più delicata, esige che si faccia fuori e dentro di noi uno spazio di ascolto e di pacificazione’. Nel salmo 57 l’arpa è pensato come lo strumento che dirada le tenebre. ‘C’è dunque dietro un gemito di speranza e di vita: la musica, l’arte in genere, che lotta e vince contro le paure che albergano nell’oscurità. Si tratta delle paure e delle angosce fuori e dentro di noi, quelle che ci riguardano personalmente e che riguardano i nostri cari. Voler svegliare l’aurora significa voler impedire che la paura di queste notti abbia il sopravvento, anche quando nulla depone in questo senso. E il pensiero va a Nelson Mandela, primo presidente di colore del Sud Africa, un grande uomo a cui il mondo intero ha dato da poco l’ultimo saluto. Il pensiero va alle sue notti nella cella della prigione di Robben Island. Così ebbe a dire Madiba qualche anno dopo quella durissima esperienza: «Le difficoltà piegano alcuni uomini ma ne rafforzano altri. Non esiste ascia sufficientemente affilata da poter tagliare l’anima di un peccatore che continua a provare, armato solo di speranza, con la convinzione che alla fine riuscirà a rialzarsi». E noi, cosa scegliamo: l’ascia della disperazione o l’arpa della speranza?’. Nella Bibbia – ha proseguito don Candido – l’arpa accompagna anche il ringraziamento: lo testimonia il Salmo 71.
Stiamo per chiudere un anno e abbiamo la grazia di ritrovarci ad ascoltare altre note per Lucia. E se fosse stato un anno di cui rendere grazie? Perché siamo vivi, perché i nostri occhi possono incrociare ancora quelli di Lucia, perché le nostre mani si possono ancora stringere, perché le nostre orecchie possono ancora udire il suono dolce dell’arpa? Quante bellezze di questo anno sono invisibili, sepolte dalla nostra superficialità, dalla fretta, dalla tristezza, dalla nostalgia? Quanta Provvidenza ci ha fatto oggetto delle sue attenzioni, e noi non ce ne siamo accorti? Quante volte il Signore ci ha fatto sentire che ci ama, attraverso il gesto di un amico, il sorriso di un immigrato, lo sguardo di Lucia: e noi non lo abbiamo apprezzato. Ti renderò grazie, Signore, al suono dell’arpa. Cosa scegliamo allora: la tromba della lamentela o l’arpa della gratitudine? Infine il Salmo 33 racconta di un’arpa che accompagna un canto nuovo. È il canto della lode per qualcosa di nuovo che sta per sbocciare. Per noi cristiani si tratta della nascita terrena del Figlio di Dio. Una novità che nessuno poteva aspettarsi, almeno nell’umiltà e nella semplicità in cui si è realizzata duemila anni fa, in una piccola località della sperduta terra di Giudea. È la novità della semplicità. Un tipo di novità che ci spiazza e quasi ci disorienta. Come per Lucia, una ragazzina forse poco più che quattordicenne, che con cuore semplice espresse la propria fedeltà a Gesù e quindi il rifiuto ad ogni sopruso terreno. La stessa forte semplicità che risiede nelle donne vittime della brutale violenza di uomini inqualificabili. La figura di Lucia costituisca un sostegno nel cammino di risurrezione di queste donne verso la libertà e un ammonimento per tutti i violenti della terra. Ma è anche la novità della semplicità di Papa Francesco. Nove mesi per riportare al centro la bellezza semplice del Vangelo di Gesù Bambino: misericordia, dialogo, povertà, accoglienza, giustizia, pace, silenzio, gioia, e tanto altro. Una novità per noi cristiani? No, è il Vangelo di sempre. Solo che il nostro cuore non ha ancora saputo rendere questa novità di Gesù una normalità per l’umanità’.
 
Alice Caradenti e Alessandra Ziveri, laureate al Conservatorio di Musica A. Boito di Parma, hanno fondato il duo d’arpe ‘Alchimia’ con l’intento di proporre al pubblico un repertorio ampio, a volte inedito, a volte dimenticato. Proposto un programma ricco di musicalità e carico di spiritualità, proponendo composizioni di Buxtehude Dietrich, Giovanni Caramiello, Antonio Zamara, ma soprattutto omaggiando Giuseppe Verdi: straordinaria l’esecuzione de ‘La Vergine degli Angeli’, un inno religioso in sol maggiore che chiude il finale dell’atto II de La forza del destino di Giuseppe Verdi, ambientato nella chiesa della Madonna degli Angeli presso Hornachuelos. La produzione esecutiva dell’evento è stata per la Kairos di Rosanna Sparatore.

AUGURI DELL’ARCIVESCOVO MONS. PAPPALARDO

In occasione delle festività natalizie, l’arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, ha il piacere di incontrare i giornalisti e tutti gli operatori dei mezzi di comunicazione della Diocesi, per condividere una riflessione sul Natale e per uno scambio di auguri. L’appuntamento è per lunedì prossimo, 23 dicembre, alle ore 9.30 nei saloni dell’Arcivescovado, in piazza Duomo 5.
 
Al termine dell’incontro, l’Arcivescovo sarà disponibile anche per registrare, in audio o video, un messaggio sul Natale.

LA STORIA DELLA DEPUTAZIONE DI SANTA LUCIA

Presentato a Palazzo Vermexio il libro diel ricercatore Dario Bottaro sulla storia della Deputazione. Presenti il sindaco Giancarlo Garozzo, il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Giuseppe Piccione, e la giornalista Alessia Zeferino.
“Santa Lucia. Siracusa e la Deputazione della Cappella di Santa Lucia” è un libro che ripercorre la storia della nostra città di Siracusa alla luce della Sua Patrona. “Gli eventi – spiega Dario Bottaro – si susseguono partendo dall’anno della fondazione della Deputazione, organo preposto alla cura e alla diffusione del culto alla Santa Siracusana, istituita nel 1541 dal Vescovo Girolamo Beccadelli Bologna, su richiesta dello stesso popolo siracusano. Rileggendo le testimonianze di storici come Garana, Capodieci, Gaetani, Bonanno, gli Agnello e attraverso la ricerca d’archivio presso l’Archivio di Stato di Siracusa, il testo mette in luce gli eventi che hanno scandito il rapporto di fede e di amore della città con S. Lucia.
Di volta in volta la parola passa ai Vescovi e ai Deputati che un tempo venivano estratti dal bussolo della città ed oggi, dopo il concordato del 1984, vengono nominati direttamente dal Vescovo”. E’ una storia fatta di momenti di gioia, ma anche di dolore per tutta Siracusa che ha sempre trovato in Lucia il suo scudo e il suo riparo.
“Nel testo il tempo viene snocciolato seguendo i riferimenti storici del Garana, attraverso la sua storia dei Vescovi di Siracusa, ma queste notizie si intrecciano con l’operosità stessa della città, rappresentata dalla Deputazione che di volta in volta ha portato avanti numerose iniziative, specialmente in campo artistico, per rendere omaggio a S. Lucia”.
La prima parte del libro si conclude con la modifica apportata allo statuto della Deputazione da parte di Mons. Salvatore Pappalardo, attuale Vescovo mentre la seconda parte è dedicata alle testimonianze viventi degli ultimi sessant’anni di storia rappresentati da Mons. Giuseppe Costanzo, dall’Avv. Antonio Bandiera, dal compianto Mons. Giuseppe Caracciolo, da Benedetto Ghiurmino, Maestro di Cappella, dalla prof.ssa Cettina Oliveri a cui è affidata la responsabilità delle Portatrici delle Reliquie di S. Lucia. Poi ci sono le testimonianze dei falegnami, Sebastiano Fortuna e Francesco Calcina, quella di Francesco Bruno, l’orafo che da generazioni cura il Simulacro argenteo di S. Lucia. Infine, le testimonianze del prof. Salvatore Tirendi, originario di Centuripe ma catanese di adozione, che realizzò il Simulacro di S. Lucia venerato a Buenos Aires (copia di quello siracusano) insieme al prof. Enzo Assenza sul finire degli anni Quaranta del secolo scorso e poi non poteva mancare la preziosa testimonianza di quella che considero la “cellula” di S. Lucia d’oltre oceano: Alicia Cassia che a Buenos Aires è presidente del Circolo Cattolico Santa Lucia Siracusana, promuovendo instancabilmente la devozione, la conoscenza ed il culto della Santa della Luce.
Il libro è stato patrocinato dall’Associazione Culturale Cultur’Arte Santa Lucia.

FESTA DI SANTA LUCIA

Sarà presentato domani, giovedì 12 dicembre 2013, alle ore 10.00, al Parlatorio delle Monache annesso alla Chiesa di Santa Lucia alla Badia in piazza Duomo, il libro edito da Melino Nerella: ‘Codice Papadopulo Martirio di Santa Lucia Vergine di Cristo’, codice greco del V secolo tradotto dal Laboratorio di traduzione del Liceo Classico Quintiliano diretto dalla prof.ssa Marilena Crucitti.
Il lavoro è parte integrante del progetto ‘Dal testo alla scena’ promosso dal Liceo Classico Quintiliano che ha coinvolto la Deputazione della Cappella di Santa Lucia e l’Istituto Nazionale del Dramma Antico.
Interverranno per il Liceo Classico Quintiliano il dirigente scolastico, prof. Giuseppe Mammano, il vice dirigente prof. Domenico Cacopardo e la prof.ssa Marilena Crucitti; per la Deputazione della Cappella di Santa Lucia l’avv. Giuseppe Piccione; per l’Istituto Nazionale del Dramma Antico dott.ssa Elena Servito, responsabile dell’archivio storico e la dott.ssa Elena Polic Greco, attrice e docente dell’Accademia d’arte del Dramma Antico; per la casa editrice Melino Nerella il dott. Silvio Aparo.
Il testo verrà rappresentato domenica 15 Dicembre 2013 alle ore 21.00 dagli allievi della Accademia d’Arte del Dramma Antico diretti da Elena Polic Greco, nell’ambito delle celebrazioni dedicate alla Santa Patrona.

LA DIOCESI DI AGRIGENTO IN SANTUARIO

Migliaia di pellegrini presenti al Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa per il tradizionale pellegrinaggio di giorno 29 da una delle Diocesi di Sicilia. Una delle iniziativerealizzate nell’ambito del 60 anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa.
Ieri è stato il turno della Diocesi di Agrigento, guidata dall’arcivescovo mons. Francesco Montenegro. Circa 40 pulmann e migliaia di fedeli hannoriempito il tempio mariano.Come da programma, in mattinata ha avuto luogo la preghiera davanti al Reliquiario della Madonna delle Lacrime, poi la riflessione in cripta sullelacrime di Maria. Nel pomeriggio la visita all’Oratorio di via degli Orti e successivamente la recita del Rosario. Infine la solenne celebrazione eucaristica in Santuario.”C’è un pianto che attraversa la storia – ha detto mons. Montenegro -,un pianto che comincia a Rama, luogo di deportazione, in cui gli esiliatidi Israele furono radunati per essere avviati verso la dispersione. L’esilio serve a Israele, e perciò a noi, per ricordare che siamo figli dell’Esodo e come tali dobbiamo vivere, pronti cioè a “guardare oltre”. L’esilio serve a Israele per capire che se vogliamo continuare ad essere il popolo di Dio, non possiamo adagiarci su presunti privilegi, ma dobbiamo entrare nella prospettiva del dono e della precarietà, in cui ogni cosa si riceve e tuttova condiviso”. Ed ancora: “Solo uscendo dai sicuri rifugi delle nostre chiese per incontrare umanità, pratica e concreta, possiamo entrare in quella terra nuova. Sarebbe meno imbarazzante per noi tutti, Chiesacompresa, se non ci fosse quel Mediterraneo diventato tanto scomodo,attraversato da fratelli che vengono a interpellarci sul posto che stiamo loro riservando in questa umanità che non sempre è degna di portarequesto nome. Nelle periferie del mondo, per gli immigrati come per iresidenti, si devono creare condizioni più umane, in modo che nessunodebba mendicare l’umanità. (…) Il segno di contraddizione che il Vangelo ci presenta è la disponibilità a compiere scelte coraggiose, controcorrente,capaci di scuotere le coscienze, spesso addormentate dall’omertà e dall’ipocrisia. Comunità ecclesiali e singoli cristiani, che non hanno il coraggio di indignarsi di fronte alle ingiustizie, non vivono il Vangelo. Comunità ecclesiali e singoli cristiani, che non hanno voglia di leggere il loro territorio per pensare risposte vere e concrete a problemi reali, s’illudono di percorrere il cammino di Cristo. In questo Santuariotroviamo un altro pianto, talmente concreto da diventare una spada chetrafigge l’anima. Gli occhi di Maria ci guardano piangendo implorano una nuova capacità di compassione, una nuova sensibilità verso le miserie.Gli occhi bagnati di Maria ci supplicano di scoprire tantii occhi lucidi dipianto, dei tanti uomini e donne che vivono il nostro territorio e nei quali incontriamo Dio di persona. Evitarli significa rischiare di non incontrarLo. (…) Maria, col suo pianto doloroso e liberatorio, ci aiuti a ridare qualità al nostro amore e alla nostra testimonianza,perchè possiamo asciugare le lacrime dei nostri fratelli e dare loro la possibilità di sorridere”.

CONVEGNO REGIONALE PER LA FAMIGLIA

Promosso dall’Ufficio regionale per la Famiglia della Conferenza Episcopale Siciliana, in collaborazione con l’Ufficio nazionale per la Pastorale della famiglia della CEI, si svolgerà sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre al Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa, il Convegno regionale per la Famiglia. I membri degli Uffici diocesani e gli operatori di Pastorale familiare si incontrano per riflettere sul tema “La famiglia dinanzi a Maria. Ferite e luci di speranza”. In occasione anche del 60 della Lacrimazione di Maria, è stato scelto come luogo per la celebrazione dei lavori il Santuario della Madonna delle Lacrime. Al convegno interverranno don Paolo Gentili, Direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Famiglia della CEI che relazionerà su: “La famiglia dinanzi a a Maria. Ferite e luci di speranza”; Ina Siviglia, docente presso la Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista”, che si soffermerà su “Maria donna di consolazione”; mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone e delegato Cesi per la Pastorale familiare, che tratterà il tema “Maria donna della bellezza e della gioia”. Previsti anche otto laboratori che pongono l’attenzione su particolari realtà ecclesiali e non che si pongono a sostegno della famiglia, soprattutto in questo momento di particolare disagio.
 
 

RITIRO PER I MINISTRI STRAORDINARI

Avrà luogo mercoledì 27 novembre alle ore 18.30 presso il Salone “Giovanni Paolo II” del Santuario Madonna delle Lacrime il ritiro di Avvento per i ministri straordinari della Comunione. L’incontro sarà tenuto da don Flavio Cappuccio, vice cancelliere e vicario nella Comunità parrocchiale Maria Madre della Chiesa.

NUOVA CHIESA AD AUGUSTA

Un momento atteso da circa undici anni. Domenica prossima, 17 novembre alle ore 10.00, avrà luogo la posa della prima pietra della Chiesa e dei locali parrocchiali di San Giuseppe Innografo ad Augusta.
Sarà presente l’Arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo per celebrare insieme alla comunità parrocchiale, guidata dal parroco don Giuseppe Mazzotta, la fine di una attesa che dura dal 2002, anno in cui la parrocchia San Giuseppe Innografo ha cominciato ad operare. ‘All’inizio ‘lungo la strada’ – ricorda padre Mazzotta – , poi nelle due vecchie stanze messe a disposizione da un parrocchiano, ed infine nei prefabbricati dove attualmente ci troviamo. Una attesa lunga, sofferta e travagliata, nonostante la vastità della parrocchia, dove i residenti, solo quelli stabili, superano le 10.000 persone. La parrocchia si è posta in questi anni come unico centro di aggregazione e di socializzazione nei vasti quartieri-dormitorio, privi di strutture di urbanizzazione, di Monte Tauro’.
La Diocesi di Siracusa ha cercato sin da subito una soluzione adeguata per un finanziamento tramite la Conferenza Episcopale Italiana per realizzare la Chiesa a Monte Tauro, ma le difficoltà sono sorte sul terreno assegnato dal Comune. ‘Il problema – ha spiegato padre Mazzotta – è stato superato acquisendo un nuovo terreno, in parte acquistato con il contributo della Conferenza Episcopale ed in parte ricevuto dal Comune di Augusta’. La Chiesa ed i locali parrocchiali sono stati progettati dagli architetti Domenico Garsia e Marco Niciforo.
‘La comunità parrocchiale si è data l’impegno di vivere intensamente la posa della prima pietra a livello simbolico: la Pietra è Cristo sul quale essa vuole lasciarsi edificare per essere oggi ‘dimora e presenza di Dio’ fra gli uomini e le donne di Monte Tauro’.
 

CELEBRATA LA SACROSANCTUM CONSILIUM

La costituzione conciliare sulla sacra liturgia Sacrosanctum Consilium, promulgata da papa Paolo VI il 4 dicembre 1963, al centro della riflessione dell’Abate Ildebrando Scicolone al Santuario della Madonna delle Lacrime nella giornata del pellegrinaggio diocesano per l’anniversario della Lacrimazione e nel giorno in cui il Beato Giovanni Paolo II, in visita pastorale alla Chiesa di Siracusa, consacrò con rito solenne il nuovo Santuario. “In quella occasione – ha detto l’arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo – il Papa pronunziò quella felice espressione: «Santuario della Madonna delle Lacrime, tu sei sorto per ricordare alla Chiesa il pianto della Madre» che impegna non solo quanti operano pastoralmente a servizio dello stesso Santuario, ma altresì la comunità diocesana tutt’intera, destinataria dell’evento della lacrimazione”.
All’abate Ildebrando Scicolone il compito di far riflettere: “Siamo al 50. anniversario. In questi 50 anni è cambiato il volto della liturgia e il volto della Chiesa. Basterebbe pensare a come si diceva la messa 50 anni fa: in latino e con il sacerdote che rivolgeva le spalle ai fedeli. Liturgia come opera di Dio che in Cristo ha salvato l’umanità. Il cambiamento della lingua è strumento per rendere comprensibile la partecipazione del popolo alla liturgia. La liturgia è culmine e fonte di tutta l’attività della Chiesa”.
 

RASSEGNA CINEMATOGRAFICA DELL’ISTITUTO SAN METODIO

Al via la Rassegna cinematografica dell’Istituto di Scienze Religiose “San Metodio”. Il tema scelto per questa quarta edizione, curata dalla prof.ssa Mariangela Maresca, è ‘Le povertà dell’anima’. Venerdì 8 novembre, alle ore 20.30 al Museo del Cinema in via Alagona 41 a Siracusa, sarà proiettato The Millionaire (Slumdog Millionaire) regia di Danny Boyle (UK 2008).
In programma
 
venerdì 6 dicembre 2013 A Christmas Carol (R. Zemeckis 2009)
 
venerdì 10 gennaio 2014 Le nevi del Kilimangiaro (R. Guédiguian 2011)
 
venerdì 14 febbraio 2014 Quasi amici (O. Nakache – É. Toledano 2011)
 
venerdì 14 marzo 2014 Francesco (L. Cavani 1989)
 
venerdì 11 aprile 2014 La parte degli angeli (K. Loach 2012)
 
venerdì 9 maggio 2014 La ricerca della felicità (G. Muccino 2006)
 
venerdì 27 giugno 2014 Les Miserables (T. Hooper 2012)
 
sabato 28 giugno 2014 Into paradiso (P. Randi 2010)
 
domenica 29 giugno 2014 La grande bellezza (P. Sorrentino 2013)