Archivi della categoria: Diocesi news

Giornata mondiale della Gioventù a Cracovia

E’ pronta la registrazione dell’inno della Gmg in italiano ed è pubblicata sul sito del Servizio nazionale.
La versione corale è stata preparata dal Coro della Pastorale Giovanile di Milano “Shekinah”; insieme alla versione cantata, hanno preparato anche lo spartito musicale che è pure disponibile sul sito ufficiale. La traduzione italiana dell’inno, dopo un passaggio più letterale, è stata elaborata in una versione più libera e poetica da Valerio Ciprì che per il Gen Rosso ha scritto moltissimi testi di canzoni ormai molto diffuse e popolari.
La Regione Ecclesiastica Siciliana partirà per la GMG
 il 26 luglio 2016 sia da Catania che da Palermo e sono stati formulati due pacchetti.
 

Misericordia non è buonismo, né sentimentalismo. In gioco è la credibilità dei cristiani. 
Ma la misericordia – mette in guardia il Pontefice – non si riceve soltanto, si mette anche in pratica. Anzi: “Saremo veramente beati e felici soltanto se entreremo nella logica divina del dono, dell’amore gratuito, se scopriremo che Dio ci ha amati infinitamente per renderci capaci di amare come Lui, senza misura”. Come diventare, allora, strumenti di misericordia verso il prossimo, ricordando che “la misericordia non è ‘buonismo’, né mero sentimentalismo”, perché in essa è in gioco “la nostra credibilità di cristiani nel mondo di oggi? 
“Cracovia ci aspetta con le braccia ed il cuore aperti!” Dice ancora il Papa ai giovani, invitandoli a fissare gli occhi di Dio “colmi di amore infinito ed a lasciarsi raggiungere dal suo sguardo misericordioso”, “capace di cambiare la vita”, “guarire le ferite dell’anima”, “saziare la sete d’amore, di pace, di gioia e di felicità vera”. “Venite a Lui e non abbiate paura! – è l’accorato appello del Papa ai ragazzi – Lasciatevi toccare dalla sua misericordia senza limiti per diventare apostoli della misericordia in un mondo ferito da egoismo, odio e tanta disperazione”. Portate “la fiamma dell’amore misericordioso di Cristo” nella vita quotidiana e “sino ai confini della terra”, conclude il messaggio, ed il Papa vi accompagnerà con la sua preghiera.  (cfr. messaggio del Papa Francesco per la GMG 2016)

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Benedette le reliquie di Padre Pio

Padre Pio e la Madonnina delle lacrime di Siracusa. Un legame profondo che ha radici lontane. Sembra che il santo, a chi glielo chiedesse, rispondesse: “Andate a Siracusa, se la mamma piange ha qualcosa di importante da dirci”.

Ieri, proprio nel Santuario della Madonna delle Lacrime, si sono celebrati due momenti per ricordare questo legame: circa 4 mila fedeli provenienti da tutta la Sicilia hanno affollato il tempio mariano. Sono i Gruppi di preghiera Padre Pio che come ogni anno si danno appuntamento a Siracusa per un momento di preghiera. A presiedere la celebrazione eucaristica  è stato mons. Michele Castoro, arcivescovo di San Giovanni Rotondo, che di mattina ha benedetto nella cripta del Santuario la teca con le reliquie di Padre Pio. Nella teca sono custoditi una reliquia donata dal ministro provinciale dei Frati Minori dei Cappuccini della Provincia di Sant’Angelo e Padre Pio il 15 maggio 2013. Si tratta di un pezzetto di panno con il quale San Pio astergeva la piaga del costato. Ed ancora una delle immaginette della Madonna delle Lacrime, donata dall’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo il 19 ottobre 2014, sulla quale padre Pio ha scritto: «Maria non ritiri mai da te il suo sguardo materno», datata 10 luglio 1961. Ed infine un fazzoletto, appartenuto alla signora Iannuso, donato al Santuario dal suo figlio primogenito, Mariano, nel 2014, sul quale sono visibili le tracce delle stigmate del santo di Pietrelcina. 
“Completiamo la cappella dedicata a padre Pio – ha detto don Luca Saraceno, rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime –. Abbiamo iniziato quest’opera quattro anni fa proprio per testimoniare il profondo legame tra la Madonnina ed il Santo di Pietrelcina. Dal museo della casa del sollievo della sofferenza abbiamo avuto la scansione di alcune immaginette della nostra Madonnina delle Lacrime con la dedica del Santo e la sua firma autografa. Si tratta di immaginette con pensieri spirituali sulla Madonna che padre Pio consegnava ai suoi figli spirituali e autografava di suo pugno. E mons. Castoro lo scorso anno ci ha donato una di queste immaginette. Abbiamo sempre avuto notizie certe della devozione del Santo stigmatizzato per la Madonna in particolare per la nostra Madonnina”.

Mons. Castoro ha sottolineato come in questo anno della misericordia, le lacrime della madonnina di Siracusa sono lacrime di misericordia. Ed ha ricordato che i gruppi di preghiera padre Pio saranno a febbraio a Roma per incontrare Papa Francesco.
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Le reliquie di Padre Pio in Santuario

Domenica 18 ottobre, alle ore 9.30 nella cripta della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, Mons. Michele Castoro, arcivescovo di San Giovanni Rotondo, benedirà la teca con le reliquie di Padre Pio. Sarà presente il rettore del Santuario, don Luca Saraceno. 
Si completa il progetto del memoriale di Padre Pio nella Cripta del Santuario della Madonna delle Lacrime. Nella teca sono custoditi una reliquia di Padre Pio donata al Santuario della Madonna delle Lacrime dal Ministro Provinciale dei Frati Minori dei Cappuccini della Provincia di Sant’Angelo e Padre Pio il 15 maggio 2013; si tratta di un pezzetto di panno con il quale San Pio astergeva la piaga del costato.
Ed ancora una delle immaginette della Madonna delle Lacrime, donata dall’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo il 19 ottobre 2014, sulla quale padre Pio ha scritto: «Maria non ritiri mai da te il suo sguardo materno», datata 10 luglio 1961. Padre Pio usava consegnare ad alcuni figli spirituali simili immaginette, invitandoli a recarsi a Siracusa per pregare la Madonnina. Ed infine un fazzoletto, appartenuto alla signora Iannuso, donato al Santuario dal suo figlio primogenito, Mariano, nel 2014, sul quale sono visibili le tracce delle stigmate del santo di Pietrelcina.

 

 

La storia del fazzoletto
Un devoto della Madonna delle Lacrime, un frate di Palermo e figlio spirituale di p. Pio, trovandosi a Siracusa per far visita alla Madonnina, passò a salutare la signora Antonina Giusto in Iannuso, sua amica nonché proprietaria del quadretto miracoloso, e le comunicò che di lì a qualche giorno sarebbe andato a San Giovanni Rotondo per incontrare p. Pio. 
La signora Iannuso, animata da grande fede, chiese all’uomo di portare con sé, prima di lasciare la città, un fazzoletto, che gli avrebbe consegnato, per farlo benedire da p. Pio. Il frate, però, partì da Siracusa dimenticandosi del fazzoletto. Qualche tempo dopo, il frate si ripresentò dalla signora Iannuso, le regalò un fazzoletto e le raccontò che, quando si era recato a San Giovanni Rotondo, ebbe l’incontro con p. Pio e, alla fine del loro colloquio, mentre stava congedandosi dal santo frate, p. Pio gli domandò: «Figlio, ma quella santa donna non ti aveva detto di portarmi una cosa?». Allora l’uomo si ricordò della promessa fatta alla signora Iannuso ed, esterrefatto per la domanda di p. Pio, confessò di aver dimenticato di prendere il fazzoletto. P. Pio allora prese un suo fazzoletto, lo strinse tra le proprie mani stigmatizzate e, porgendoglielo, gli disse: «Porta questo fazzoletto a quella santa donna». La signora Iannuso ha custodito gelosamente questo fazzoletto di p. Pio con le tracce del sangue delle stigmate e solo poche persone hanno avuto modo di vederlo. Dopo la morte della cara signora Iannuso, il fazzoletto è stato consegnato al primogenito, Mariano, il quale ha pensato di farne dono al Santuario perché fosse collocato nella cappella del Crocifisso, in Cripta, dove è allestito il memoriale in onore di p. Pio, affinché molte persone avessero la possibilità di vedere questa reliquia e di conoscerne la storia.

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Rapporto sulla Protezione Internazionale

Il II Rapporto sulla Protezione Internazionale in Italia, presentato alcune settimane fa all’Expo di Milano, sarà al centro dell’incontro organizzato dall’Ufficio Pastorale Migrantes dell’Arcidiocesi di Siracusa che si terrà venerdì 16 ottobre alle ore 18.30, presso il Centro SPRAR gestito dalle Suore del Cenacolo Domenicano, via Padre Paolo Barbagallo 1, a Solarino.
“Il Rapporto sulla Protezione Internazionale in Italia è stato realizzato da Anci, Caritas Italiana, Cittalia, Fondazione Migrantes, Sprar in collaborazione con Unhcr, e partendo dall’analisi del ruolo dello Stato, degli Enti locali e del Terzo settore rispetto all’asilo e all’accoglienza dei titolari di protezione internazionale, intende fare il quadro su come, nel corso degli anni, si sta sviluppando l’accoglienza integrata nel nostro Paese – ha spiegato don Luigi Corciulo, Direttore Ufficio Pastorale Migrantes dell’Arcidiocesi di Siracusa -. Su come il fenomeno delle migrazioni riguardi un numero sempre più ampio di soggetti vulnerabili, come minori stranieri, apolidi e vittime di tratta le cui condizioni spesso si intrecciano con quelle dei rifugiati”. Interverrà,  Cristina Molfetta, Referente dell’area progetti e rifugiati dell’Ufficio Pastorale Migranti della Diocesi di Torino, che porterà i saluti di Mons. Giancarlo Perego, Direttore Nazionale Migrantes CEI. Introdurrà i lavori l’Arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo. Seguirà un momento di incontro con gli ospiti dello SPRAR.
 
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San Giuseppe Innografo, nuovi locali

La Chiesa di San Giuseppe Innografo ad Augusta è ancora in costruzione. Ma sono stati inaugurati i nuovi locali per gli incontri di catechesi dei gruppi parrocchiali e per la messa feriale. Il sabato e la domenica invece per il momento la celebrazione eucaristica sarà sempre nella chiesa prefabbricata. A benedire i locali è stato l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo.
L’opera, fortemente voluta dall’Arcidiocesi, si sta realizzando grazie ai fondi dell’8 per mille. Tanti fedeli, oltre alla Marina militare ed al Comune, stanno contribuendo ad arredare i locali.
 
 
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Al via Eureka 2.0 per le imprese

Un sostegno concreto a quattro, cinque nuove imprese con un finanziamento a fondo perduto di 15 mila euro ciascuna. L’obiettivo è creare un gruppo di realtà che possano restare sul mercato, con particolare riferimento ai soggetti svantaggiati o nella produzione di servizi a loro destinati, e creare una cultura sulla nuova imprenditoria. Nasce l’Incubatore d’impresa “Eureka 2.0″ promosso dalla Fondazione di Comunità Val di Noto con il sostegno di Fondazione con il Sud e di Caritas Italiana.

L’incubatore si trova nella sede della Fondazione, nata grazie all’Arcidiocesi di Siracusa e la Diocesi di Noto, in Ortigia, e servirà a fornire servizi di supporto alle nuove società. Il finanziamento servirà per l’acquisto di beni strumentali e per le spese diavviamento dell’impresa ma anche corsi formativi gratuiti su alcune materie come diritto commerciale, contabilità e l’accesso a servizi gratuiti di consulenza. Il progetto è stato presentato da Giovanni Grasso, vice presidente della Fondazione. Saranno scelte le quattro migliori idee che avranno accesso all’incubatore secondo alcuni criteri come fattibilità tecnica e potenzialità dimercato, originalità ed innovatività della proposta, presenza tra i proponenti di soggetti svantaggiati, potenzialità di mercato, sostenibilità economica. 

Partner dell’iniziativa sono il comune di Siracusa, la Cna di Siracusa, Banca Etica, l’Ordine dei Dottori commercialisti ed esperti contabili di Siracusa, l’Ordine degli Avvocati di Siracusa, il Progetto Policoro, Impact hub di Siracusa, Confindustria Siracusa e Confcooperative Siracusa. L’avviso di selezione delle imprese, visionabile sul sito della Fondazione di Comunità www.fondazionevaldinoto.it, scadrà il 16 novembre 2015.

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La novità di Francesco d’Assisi

“Governare significa sostanzialmente ‘dare ordine’. Chi svolge questo ministero ha il dovere, morale ed ecclesiale di riconoscere e discernere i vari carismi, aiutandoli a maturare ed orientandoli al bene di tutta la comunità”. Cosi S.E. Nunzio Galantino, Segretario Generale CEI al convegno su “Governo fraterno. La novità di Francesco d’Assisi nella società delle relazioni liquide” promosso dai frati minori cappuccini della provincia di Siracusa. Pastori, studiosi di storia francescana e cappuccina, biblisti ed esperti in scienze umane e nel governo della vita consacrata a confronto al Santuario della Madonna delle Lacrime.
“La vita religiosa – ha aggiunto – si trova oggi a vivere un tempo di svolta, di riposizionamemto, addirittura di rifondazione. Il nostro tempo ha spogliato le istituzioni religiose della stima quasi sacrale che le rivestiva: i giovani oggi spesso ne colgono soltanto la ‘stranezza’. Allora la presenza religiosa è chiamata a far compagnia alle domande che le vengono poste con una sensibilità spirituale è capace di spendere il proprio carisma sulle frontiere che oggi poi urgentemente interpellano la missione: il mondo della cultura e dell’educazione, come il non facile mondo dell’esclusione”. 
S.E. Card. Velasio De Paolis, Presidente emerito della Prefettura Affari Economici della Santa Sede, è intervenuto su “Il governo nella Vita Consacrata”. “Viviamo la cultura del movimento – ha detto -. Se abbiamo un problema, allora vogliamo cambiare. Ma cosa? Ed in che modo? Un medico cambia le medicine ad un ammalato, solo quando avrà individuato nuove cause della malattia. Possiamo cambiare, ma solo se è necessario”. “L’uomo – ha aggiunto – tende a ricondurre il mistero alla sua capacità cognitiva. E questa è una minaccia. Nella vita religiosa, in quanti si perdono per strada? – si chiede De Paolis. L’impegno della vita sembra mancare a tutti i livelli: nel matrimonio come in noi sacerdoti. Ma perché questa mentalità diffusa? È possibile che l’uomo non sia più capace di prendere impegni perpetui?”. 
Il secondo intervento è stato affidato al prof. Paolo Gherri della Pontificia Università Lateranense di Roma che ha parlato di “Prospettiva giuridica del governare”. “È necessario distinguere – ha affermato – tra i concetti di dominio, potere, autorità e responsabilità. Quest’ultima è una relazione che suggerisce un impegno verso terzi, obblighi a cui assolvere assumendo con se delle incombenze. La responsabilità garantisce e tutela. Se chi governa lo fa con responsabilità – ancora Gherri – allora offre discernimento cioè comunica come conseguire la propria meta. Discernere, allora, significa sapere utilizzare le risorse, spirituali e materiali”. Il Prof. Paolo Gherri nella sua relazione ha anche ribadito come “il mandato missionario è compito comunitario”.
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Il reliquiario della Madonnina a Fatima

La missione di Fatima è profondamente simbolica e significativa per il legame profondo che unisce questi due santuari mariani: Siracusa si fa conoscere in Europa per un messaggio di speranza e misericordia”. Così don Luca Saraceno, rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime, che insieme a don Nino Siringo ha fatto parte della delegazione siracusana che si è recata in Portogallo,commenta la missione del Reliquiario della Madonna delle Lacrime al Santuario di Fatima.
Tre giorni intensi, dal 18 al 20, durante i quali migliaia i fedeli si sono fermati in preghiera davanti al Reliquiario. Dopo l’accoglienza del vescovo di Fatima, Mons. Antonio Augusto Dos Santos Marto, il primo momento è stato il Rosario e la fiaccolata con la presenza del Reliquiario. Il giorno dopo la Messa alla Cappellina delle Apparizioni, in diretta mondiale. In serata Rosario e fiaccolata con la presenza del Reliquiario delle Lacrime di Maria. Infine ieri mattina rosario nella Cappellina delle Apparizioni con la presenza del Reliquiario delle Lacrime di Maria. Nel pomeriggio il Reliquiario ha fatto ritorno a Siracusa. Tutti gli eventi sono stati trasmessi sul sito internet del santuario di Fatima: www.fatima.pt
“Questo viaggio, come quello di Sarajevo, è un viaggio simbolo: l’essere nel Santuario di Fatima – ha continuato don Luca Saraceno – che sta per vivere il centenario (nel 1917 la Madonna è apparsa). Nel 2017, Papa Francesco ha annunciato la sua visita per il 13 maggio, si concluderà il centenario delle apparizioni. La presenza del Reliquiario, nell’anno ed è stata letta la supplica”.Ieri mattina nella cappella delle apparizioni la celebrazione presieduta da padre Victor, segretario del vescovo, che nell’omelia ha parlato del legame tra il Cuore Immacolato di Maria a Fatima che piange a Siracusa. “Il vescovo Mons. Antonio Augusto Dos Santos Marto lo scorso anno è venuto in Santuario a Siracusa – ha concluso don Luca Saraceno – ed è singolare che nell’omelia parlò delle lacrime di Maria come lacrime di misericordia e noi iniziamo con questa missione a Fatima l’anno della misericordia indetto da papa Francesco”.
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Visita Pastorale a Palazzolo

 La visita pastorale dell’Arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo in Diocesi prosegue dopo una piccola pausa estiva. Mons. Pappalardo è in visita in questi giorni a Palazzolo Acreide. Dopo la visita al Comune, al sindaco Carlo Scibetta ed ai dipendenti, adesso mons. Pappalardo è impegnato nel giro delle parrocchie ma soprattutto delle diverse realtà parrocchiali, senza dimenticare le scuole e le case di riposo. 
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Mons. Giansiracusa a Sant’Antonio

Mons. Michele Giansiracusa, parroco nella chiesa di San Giovanni Evangelista e San Marziano a Siracusa è stato nominato parroco nella chiesa di Sant’Antonio di Padova, sempre a Siracusa.
E’ questa una delle nomine che l’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo ha ufficializzato in questi giorni. Al suo posto, a San Giovanni, è stato nominato don Giuliano Gallone. Inoltre l’arcivescovo ha nominato padre Emiliano Strino, rettore della Chiesa dei Cappuccini in Sortino; don Flavio Cappuccio, rettore della Chiesa di San Giovanni Battista (“San Giovannello”) e della Chiesa di San Filippo Apostolo in Siracusa; don Vincenzo Cafra, rettore della Chiesa di Sant’Antonio Abate in Sortino; e mons. Salvatore Caramagno, addetto alla Basilica Santuario Madonna delle Lacrime in Siracusa. Infine don Luigi Corciulo è stato nominato parroco della chiesa S.S. Salvatore a Siracusa.
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