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Si celebra San Francesco di Sales
La ricorrenza del patrono dei giornalisti (24 gennaio) è organizzata dall’Ucsi, Unione Cattolica della Stampa Italiana, sezione di Siracusa, e dall’Ufficio per la Pastorale delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di Siracusa, in collaborazione con l’Assostampa di Siracusa.
L’appuntamento è nella chiesa Cattedrale. Alle ore 9.00, l’arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, presiederà la celebrazione eucaristica, concelebrata da don Giuseppe Lombardo, consulente ecclesiastico dell’Ucsi di Siracusa e direttore del settimanale “Cammino”. Al termine della celebrazione, il presidente della Sezione Ucsi di Siracusa, Salvatore Di Salvo, leggerà la preghiera del giornalista. A seguire una breve riflessione di Mons. Maurizio Aliotta, direttore dell’Ufficio Cultura e Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Siracusa e preside dell’Istituto Teologico “San Paolo” di Catania.
Ecumenismo per riscoprire ciò che unisce
Concerto di musica sacra alla Badia
Mercoledì 20 gennaio alle ore 19.00, nella chiesa di Santa Lucia alla Badia a Siracusa, al termine della Celebrazione Eucaristica in onore di San Sebastiano, ci sarà un concerto di musica sacra a cura del Rotary club di Siracusa.
La direttrice dell’orchestra ha avuto l’idea di inserire tra i suonatori quattro ospiti dello Sprar del Cenacolo Domenicano di Solarino: un ragazzo della Costa d’Avorio, una signora e due uomini della Nigeria. “E’ senza dubbio la prima volta che accade una cosa simile – spiega don Luigi Corciulo, direttore dell’Ufficio pastorale Migrantes dell’Arcidiocesi -. Mentre ringraziamo per questo il Maestro Daniela Zirone e tutti gli orchestrali facciamo ognuno di noi tutto il nostro possibile per invitare il maggior numero di persone ad essere presenti”.
Il titolo del Concerto del Coro Polifonico “Note dal Mare” è suggestivo: vuole abbracciare un tema attuale e caro quello dei migranti che per via dei numerosi sbarchi arrivano in condizioni disperate nelle nostre coste, meta di speranza.
Celebrazioni in onore di Sant’Agata
Successo per i presepi del Sant’Angela Merici
Alla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, all’interno di una cappella del tempio superiore, si può ammirare il Presepe di pietra: un’opera realizzata dagli utenti dell’Istituto Sant’Angela Merici di Canicattini bagni, frutto di un lungo percorso abilitativo sviluppato all’interno del laboratorio artistico del maestro Angelo Moncada. La tecnica utilizzata è essenziale: tingendo con un colore scuro il maestro segna sulla pietra le parti da eliminare e calibra, sulla base delle caratteristiche dell’assistito, il tipo di attrezzo da utilizzare per realizzare la scultura. Nel corso degli anni molti artisti si sono avvicendati nel laboratorio di scultura, mettendo a frutto il proprio talento personale: Seby Calafiore, Luca Corso, Alessandro Di Mauro, Andrea Fazzino, Pinella Fazzino, Giovanni Fusca, Enzo Gigliuto, Franco Gurciullo, Valentina La Bruna, Pippo La Terra, Christian e Vincenzo Lauretta, Carmelo Licata, Salvo Liistro, Salvatore Lombardo, Lucia Matera, Nunzio Miceli, Luigi Occhipinti, Marcella Palazzolo, Salvatore Peluso, Giovanna Raeli, Tiziana Scatà, Salvatore Tivisini, Massimo Velasco, Antonio Vinci. Questa esperienza rientra nel programma di attività abilitative e riabilitative della Fondazione, presieduta da mons. Giovanni Accolla.
Ed ancora per qualche giorno saranno esposti, nei diversi spazi dell’Istituto in via Ada Meli a Siracusa, anche i presepi provenienti da vari Stati del mondo Bolivia, Colombia, Cile, Perù, Turchia, Giordania, Germania, Nigeria e Italia, realizzati con svariati materiali: conchiglie, vetro di Murano, corallo di Trapani, legno del Cadore, madreperla della Terra Santa, legno d’ulivo della Palestina, terracotta dipinta e ceramica di Caltagirone, cartapesta e “carta e stoffa” dell’Alto Adige e dell’Austria. L’esposizione di presepi è stata allestita alla Fondazione Sant’Angela Merici. Sarà possibile ammirare presepi, montati in monoblocco, con un’ambientazione realizzata con materiali poveri e di scarto appositamente recuperati, modellati e adattati. In biblioteca numerosi presepi di tutti i continenti, di varie dimensioni (anche piccolissimi) e di svariati materiali dalla terracotta all’argento. Particolari anche i presepi dell’Inghilterra e quelli in ceramica dell’Alto Adige e di Capodimonte, nonché alcune curiosità: il presepe nel televisore e poi quelli nella noce di cocco, nell’uovo, nel libro, nella noce. Pezzi pregiati della mostra sono i quattro presepi di maggiori dimensioni: il “Presepe Del Prado”; il presepe di Caltagirone; il presepe di legno d’ulivo della Palestina; il presepe americano di Jim Shore. Ingresso libero dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 17.00 alle ore 19.30.
Dedicazione della Chiesa Cattedrale
Don Fortunato direttore della Pastorale giovanile
L’arcivescovo, mons. Salvatore Pappalardo, ha nominato don Santo Fortunato, nuovo direttore dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Giovanile. Don Santino, parroco della Chiesa Madre di Dio, sarà affiancato da due giovani incaricati laici: Damiano Restuccia, responsabile del Gruppo TeenLIFE e direttore della Corale “Jobel”, e Marisa Miraglia, educatrice di Azione Cattolica della parrocchia SS. Salvatore di Siracusa.
Laudato Si: una lettura con l’occhio dello scienziato
La “Natività” siciliana di Caravaggio
Il Parlatoio delle Monache, luogo mistico settecentesco, ospita delle opere monumentali, quasi delle pale d’altare, che rivisitano la “Natività” siciliana di Caravaggio che fu rubata nel 1969 a Palermo dove era ospitata presso l’Oratorio di S.Lorenzo. Le opere degli artisti Eolo Paul Bottaro, Calogero Termine e Toni Mazzarella curate da Alvise Spadaro, Ornella Fazzina e Michele Romano narrano l’aura mistica e insolita dell’opera caravaggesca. L’artista siculo-australiano Eolo Bottaro reinterpreta Caravaggio con una narrazione autobiografica contemporanea ponendo il ritratto dell’artista seicentesco con il suo autoritratto in moto e la figura affettuosa del nonno aretuseo; così come il maestro Calogero Termine ammira la cifra pittorica caravaggesca e la rinnova con una mirabile capacità pittorica, rivisitando la luce e l’ombra del grande artistica e le sue magie fisiognomiche; mentre il fotografo aretuseo Toni Mazzarella omaggia Caravaggio con un tableau vivant dove figure del nostro tempo valorizzano la modernità e il realismo caravaggesco.