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La forza della vita ci sorprende

Si celebra domenica 4 febbraio la 46ma Giornata Nazionale per la Vita che ha per titolo «La forza della vita ci sorprende. “Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?” (Mc 8,36)».

«Il grado di progresso di una civiltà si misura dalla capacità di custodire la vita, soprattutto nelle sue fasi più fragili. La drammatica crisi demografica attuale dovrebbe costituire uno sprone a tutelare la vita nascente». È quanto si legge nel Messaggio preparatorio alla giornata, del Consiglio Episcopale Permanente della CEI, specificandone il senso, facendo un accorato invito: «nella Giornata per la vita salga dunque, da parte di tutte le donne e gli uomini, un forte appello all’impossibilità morale e razionale di negare il valore della vita, ogni vita. Non ne siamo padroni né possiamo mai diventarlo».

“Nel contesto di questa Giornata – spiegano i direttori dell’Ufficio di Pastorale familiare mons. Salvatore Marino ed i coniugi Maria Grazia e Salvatore Cannizzaro – si inserisce la preoccupazione dell’arcivescovo mons. Francesco Lomanto quando, nella sua ultima Lettera Pastorale, sottolinea che «I tragici eventi che stiamo vivendo e le grandi tragedie del cosiddetto “secolo breve”, poi, continuano a dimostrarci che dall’indifferenza verso Dio, datore della vita e di ogni bene, scaturisce l’indifferenza verso l’uomo e la sua inalienabile dignità» (Mons. Francesco Lomanto, Lettera Pastorale In luce ambulamus). Per questo motivo, anche quest’anno vogliamo cogliere l’opportunità per promuovere, testimoniare e riflettere sul tema, invitando tutte le realtà parrocchiali ed ecclesiali a “stare” spiritualmente uniti, organizzando in loco, sabato 3 febbraio, una veglia di preghiera, e a promuovere le iniziative ritenute più opportune”.

Domenica 4 alle ore 9.45 accoglienza in piazza Minerva . Alle ore 10.30 interventi e testimonianze in Cattedrale: Salvo Sorbello, presidente del Forum delle Famiglie di Siracusa; don Andrea Zappulla, direttore dell’Ufficio di pastorale Penitenziaria; i coniugi Cinzia e Giuseppe Cantone. Alle ore 11,30 celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto.

“In questo speciale Anno Luciano, vogliamo affidare ogni persona abbandonata – che soffre o che è lasciata morire a causa dell’indifferenza, del sopruso e delle logiche del potere e del profitto – all’intercessione della nostra Patrona Santa Lucia, vergine e martire, affinché riceva la consolazione e la forza vitale che viene da Cristo: «La celebrazione di un anno dedicato a onorare la santità di Lucia e ad approfondirne il significato sempre attuale ci deve far prendere coscienza che l’era dei martiri e dei santi non si è mai chiusa. Ancora oggi la Chiesa respira della santità di Dio nella vita di chi ha il coraggio di vivere le beatitudini del Vangelo» (Mons. Francesco Lomanto, Lettera Pastorale In luce ambulamus)”.

 

La  comunicazione cristiana nei social

L’Ufficio comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Siracusa, in collaborazione con Ucsi (Unione cattolica stampa italiana), Ordine dei giornalisti di Sicilia, Assostampa Siracusa ed il settimanale Cammino, ha promosso un momento di condivisione e riflessione per oggi lunedì 29, alle ore 15.30, nel salone “Mons. Baranzini” del centro congressi del Santuario della Madonna delle Lacrime. Interverranno Vincenzo Varagona, presidente nazionale dell’UCSI, e mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa. Il seminario, accreditato presso l’Ordine dei giornalisti, sarà introdotto dai saluti di don Aurelio Russo, consulente ecclesiastico Ucsi Siracusa; Alberto Lo Passo, presidente provinciale Ucsi Siracusa; Prospero Dente, segretario Assostampa Siracusa; Orazio Mezzio, direttore del settimanale Cammino e Salvatore Di Salvo, segretario nazionale UCSI e tesoriere dell’Odg Sicilia.

Ed è uscito nel giorno di San Francesco di Sales, “La  comunicazione cristiana nei social”, (edizione Apalós), il nuovo libro del giornalista Salvatore Di Salvo. Una riflessione che ci riporta alle parole di papa Francesco pronunciate nel 2014 durante la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. In quell’occasione il Santo Padre esortava quanti si occupavano a vario titolo di comunicazione a creare una rete digitale di umanità, non una rete difili, ma di persone. Durante la pandemia Di Salvo ha visto nascere il profilo social di Sabrina Fugazza, che cercava di comunicare in una maniera differente profondi temi spirituali e personali. Un nuovo modo di informare, di condividere qualcosa, ma anche di consegnare messaggi al mondo degli internauti. La prossimità del messaggio, che diventa “conquista per conquistare” l’altro, divenendo vicinanza e condivisione. A supporto di questo lavoro, Di Salvo ha chiesto ad alcuni colleghi e colleghe, direttori di Tv e periodici, il loro sostegno attraverso illuminanti e pertinenti contributi. All’interno del volume sono contenuti i disegni di Gabriele Poggi, laureato in Scienze della Comunicazione, il quale ha saputo rappresentare graficamente al meglio il cuore del messaggio contenuto nel presente lavoro.

Prefazione: Francesco Occhetta s.i. docente alla Pontificia Università Gregoriana e segretario generale della Fondazione vaticana; postfazione: Vincenzo Varagona, presidente nazionale Ucsi.
Contributi di don Fortunato Di Noto, Alessandra Ferraro, Luigi Ferraiuolo, Sabrina Fugazza, don Arturo Grasso, Domenico Interdonato, Salvo La Rosa, Luca Marino, Orazio Mezzio, Vincenzo Morgante, Francesco Pira, Luciano Regolo, don Luca Roveda.
Presentazione: Roberto Gueli, condirettore nazionale della Tgr Rai, presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Introduzione: Santino Franchina. Disegni: Gabriele Poggi

Salvatore Di Salvo, giornalista e collaboratore del “Giornale di Sicilia”, di “Maria Con Te”, primo settimanale mariano, redattore del settimanale cattolico “Cammino”, direttore di Radio Una Voce Vicina In Blu. Segretario Nazionale dell’Unione Cattolica della Stampa Italiana dal settembre 2021. Tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e componente della sotto-commissione per la Comunicazione del Giubileo 2025. Già vice segretario provinciale Assostampa Siracusa e consigliere regionale Assostampa Sicilia, ha ottenuto diversi riconoscimenti e premi, tra i quali il premio Nazionale di Giornalismo “Gianni Ferraro” e “Penna Maestra 2023”. Nel 2022 è stato insignito, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Comunicare. 20 giornalisti in dialogo con il Pontefice

Come comunicare oggi? Esiste una ricetta per essere un buon giornalista? A queste domande vuole rispondere il volume Comunicare. 20 giornalisti in dialogo con il Pontefice (Libreria Editrice Vaticana). Il libro contiene i dieci Messaggi di papa Francesco trasmessi in occasione, ogni anno, della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, raccolti dall’Unione cattolica stampa italiana (Ucsi). Questi ricchi testi sono stati affidati alla riflessione di venti autorevoli giornaliste e giornalisti italiani. Ogni contributo fa risuonare le parole di Francesco dentro la propria esperienza umana e professionale. Ne risulta un ritratto unico, propositivo e esigente sulla comunicazione in un’epoca di profondi cambiamenti. Pagina dopo pagina emergono chiavi e linee guida per rispondere alla chiamata del papa: diventare «artigiani della comunicazione» capace di ascolto e di «parlare con il cuore» per contribuire alla costruzione del bene comune avendo «una particolare attenzione nei confronti della verità, della bontà e della bellezza».

Nella sua prefazione, Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione, evidenzia che «in un momento così buio per la storia della umanità è solo nella condivisione vera che possiamo trovare la strada per ridare l’anima ad ogni meravigliosa invenzione tecnica e al nostro comunicare. Solo così la comunicazione diventa comunione e apre veri e propri processi di sviluppo del bene, di pace». Il libro è stato curato da Vincenzo Varagona, presidente dell’Unione cattolica stampa italiana (Ucsi), giornalista Rai per 35 anni che ora collabora con Avvenire e da Salvatore Di Salvo, segretario nazionale dell’Ucsi, redattore del settimanale Cammino e collaboratore del Giornale di Sicilia. Gli autori dei contributi sono: Marco Ansaldo, Alessandro Banfi, Carlo Bartoli, Paolo Borrometi, Aldo Cazzullo, Alessandra Costante, Asmae Dachan, Marco Damilano, Giuseppe Fiorello, Luciano Fontana, Sara Lucaroni, Simone Massi, Maurizio Molinari, Andrea Monda, Salvo Noè, Agnese Pini, Gianni Riotta, Nello Scavo, Andrea Tornielli, Mariagrazia Villa.

I diversi volti dell’abuso nella Chiesa

Si intitola “I diversi volti dell’abuso nella Chiesa“, il corso di formazione sulla tutela dei minori e degli adulti vulnerabili promosso dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio” in collaborazione con il Servizio per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili dell’Arcidiocesi di Siracusa. “Cura e protezione della vita ferita dagli abusi” è il sottotitolo dell’itinerario, che si sviluppa su sette incontri, a cura del sac. prof. Andrea Zappulla, docente di Diritto Canonico all’ISSR San Metodio e responsabile del Centro di ascolto per la Tutela dei Minori dell’Arcidiocesi di Siracusa.
Il corso inizia il 26 gennaio con il card. Sean Patrick O’Malley, arcivescovo metropolita di Boston, presidente della Pontificia Commissione per la tutela dei minori, che si soffermerà sull’impegno della Chiesa nella lotta contro gli abusi sui minori. Interverranno tra gli altri la prof.ssa Claudia Giampietro della Pontificia università San Tommaso d’Aquino, su “L’abuso di autorità e di potere nella Chiesa”; mons. John Joseph Kennedy, segretario per la sezione disciplinare del Dicastero per la Dottrina della Fede; ed Emanuela Vinai, coordinatrice del Servizio nazionale per la tutela dei minori.  Il 24 maggio convegno conclusivo pluridisciplinare in presenza e live streaming.
Il corso si svolge in forma sincrona online su piattaforma Cisco Webex Meetings in sei incontri di formazione e un convegno conclusivo. Le iscrizioni sono aperte fino al 24 gennaio.


“Democrazia: un bene da coltivare” per Koinon

Al via sabato 13 il secondo modulo di Koinon, Officina per il bene comune, iniziativa promossa dall’Ufficio diocesano per la cultura e le comunicazioni sociali e l’Ufficio di pastorale sociale e del lavoro. Cinque incontri da domani a marzo che avranno come tema comune “La politica: il contesto dell’impegno“. 

Domani alle ore 17,30 presso la chiesa San Nicolò ai Cordari, all’ingresso del Parco archeologico, interverrà il prof. Salvatore Amato, ordinario di filosofia del diritto all’università di Catania, su “Democrazia: un bene da coltivare“.


Festa delle Reliquie in Cattedrale

Sabato 13 gennaio si celebra la Festa delle Reliquie nella chiesa Cattedrale a Siracusa. Un momento divenuto ormai una tradizione, voluto dalla Deputazione della Cappella di Santa Lucia guidata dal presidente Pucci Piccione.  Una festa, con l’esposizione straordinaria del simulacro di Santa Lucia per l’intera giornata, anche dei foulard verdi.
Il programma prevede alle ore 8,00 l’apertura della nicchia (diretta streaming sulla pagina Facebook della Deputazione della Cappella di Santa Lucia), che custodisce il simulacro argenteo nella cappella nella chiesa Cattedrale, ed a seguire la S. Messa in Cappella celebrata da Mons. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale e componente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia. Alle ore 17,30 processione delle Reliquie dalla nicchia all’altare centrale; alle ore 18,00 riflessione a due voci di don Salvatore Spataro, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio, e del prof. Salvatore Sparatore, docente al San Metodio e tesoriere della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, sulla Lettera Pastorale dell’arcivescovo Mons. Francesco LomantoIn luce ambulamus“. Alle ore 19,00 S. Messa presieduta da Mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa. Al termine processione delle Reliquie in Cappella e chiusura della nicchia. A tutti i partecipanti verrà consegnata la copia della lettera pastorale.

Esposizione straordinaria del simulacro di Santa Lucia

Esposizione straordinaria del simulacro di Santa Lucia. Domani, giovedì 28, il simulacro della patrona sarà esposto alla venerazione dei fedeli nella sua cappella nella Chiesa Cattedrale per ricordare il maremoto del 1908 conseguente al terremoto di Messina.
Alle ore 8.00 sarà aperta la nicchia. Seguirà la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale. Alle ore 10.00 l’omaggio floreale all’edicola votiva di Riva della Posta. Sarà Elena Artale, componente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, a donare i fiori alla presenza del presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia Pucci Piccione, e del maestro di Cappella Alessandro Zanghì. Alle ore 12.00 chiusura della nicchia.
Le cronache del tempo raccontano che la mattina del 28 dicembre 1908 Siracusa si svegliò sommersa dalle acque che avevano raggiunto il livello dell’attuale piazzale delle Poste riversando le barche ed i gozzi ormeggiati al ponte Umbertino. Venne deciso di portare in pellegrinaggio penitenziale il simulacro della Santa presso le rive per invocare la protezione sulla città. Le cronache narrano che le acque iniziarono a placarsi ed il livello del mare intorno a normalità. Nel luogo dove venne fermato il simulacro venne apposta una edicola votiva con all’interno la statua della Santa. Sotto la cappellina venne apposta una lapide marmorea che celebra e ricorda quel giorno.

Le Vie dei Presepi 2023

Arrivata alla sua quinta edizione, LE VIE DEI PRESEPI, iniziativa dell’Ufficio Diocesano per la pastorale del Turismo e del Parco Culturale Ecclesiale “Le Terre dell’Invisibile” promuove, in maniera unitaria, i presepi viventi e monumentali delle Diocesi e le iniziative culturali e di preghiera che vengono promosse nei vari centri per il periodo natalizio.

 

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Luce e sangue alla Badia

“Mi sono confrontato diverse volte negli ultimi 15 anni con il volto di Santa Lucia. E’ la prima volta che una mia opera popola i luoghi della città di Siracusa”. Nicola Samorì presenta nella chiesa di Santa Lucia alla Badia in piazza Duomo, a Siracusa, Luce e Sangue, a cura di Demetrio Paparoni. L’opera di Samorì, un ritratto di Lucia a olio su lastra di pietra di Trani, è stata realizzata per la chiesa di Santa Lucia alla Badia, in dialogo con il dipinto di Deodato Guinaccia Il martirio di Santa Lucia.
“E’ un’operazione non sperimentata prima: una sorta di fusione attraverso l’utilizzo di programmi di intelligenza artificiale di immagini preesistenti del volto di Lucia. A partire proprio dal Guinaccia che si trova alle spalle: una sorta di immagine che ne ricorda moltissime possibili. Un volto che ci riporta al barocco ma non c’è una traccia esatta. Riporta alla mente qualcosa che pensiamo di conoscere ma non siamo in grado di riconoscere”. Samorì ha bucato la lastra di marmo in corrispondenza degli occhi, e ha inserito geodi di calcite nella cavità. “Ho agito fisicamente diventando carnefice: quelli che sembrano occhi dipinti sono cavità naturali, veri e propri geodi che ho innestato al posto degli occhi”.
L’omaggio di Samorì avviene in contemporanea a Siracusa e a Napoli, dove fino al 15 gennaio è stato allestito nella Sacrestia della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro un altro omaggio dell’artista. La Deputazione partenopea lo ha invitato a studiare un progetto da presentare ai devoti in occasione del rito dello scioglimento del sangue del 16 dicembre: Samorì ha scelto di esporre due quadri nella sacrestia del Duomo di Napoli, ispirati a Santa Maria Egiziaca di Ribera (1641) e a San Paolo eremita di Luca Giordano (1644).
A curare i due eventi di Siracusa e Napoli è il critico d’arte Demetrio Paparoni: “Sono molto contento di questa iniziativa. Ho iniziato a lavorare in questa che è la mia città ed avere oggi Nicola Samorì mi rende felice. Da siracusano tanti amici sono venuti a trovarmi in questa città e sono orgoglioso di avere Eike Schmidt qui. Se Siracusa si è rivolta con devozione a Lucia, trovando in lei la figura cui affidarsi nei momenti di difficoltà o sconforto, Napoli ha incontrato in San Gennaro il suo punto di riferimento spirituale. Sul piano della devozione popolare Lucia e Gennaro sono tra i santi maggiormente identificati con la città in cui sono nati e che li ha assunti a patroni. Entrambi martiri cristiani, Lucia e Gennaro sono stati vittime delle persecuzioni di Diocleziano negli stessi anni in aree geografiche non distanti, aree geografiche che condividevano e hanno continuato a condividere nei secoli tratti culturali comuni. Entrambi durante il martirio hanno resistito al fuoco ed entrambi sono stati decapitati. Accusata di stregoneria, Lucia uscì miracolosamente indenne dal rogo cui era stata condannata. Fu invece uccisa con un pugnale che le trafisse la gola e poi decapitata. Anche Gennaro fu prima torturato e poi gettato in una fornace ardente da cui uscì illeso, senza che neppure le sue vesti fossero intaccate dalle fiamme. È da questo intrecciarsi di convergenze che nasce la doppia esposizione di Nicola Samorì Luce e Sangue, che vede Siracusa e Napoli idealmente legate in un abbraccio tanto virtuale quanto sentito tra le proprie comunità.
Pittore e scultore che si affida a un’iconografia non estranea ai canoni della classicità, Samorì è tutt’altro che un artista tradizionalista. La sua è una delle testimonianze più pregnanti di come un artista possa amare la classicità e la tradizione e nello stesso tradire entrambe.
Nel focalizzarsi sul volto di Lucia, per la sua nuova versione della santa, Samorì è ricorso al processo del blend, tipico dell’intelligenza artificiale, che permette di ottenere un’immagine che racchiude in sé le caratteristiche di più immagini”.
Presente a Siracusa lo storico dell’arte Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi: “Per me è una grande emozione essere qui a Siracusa. Sono venuto negli anni ’90 a vedere l’archeologia della città. E’ stata una grande emozione assistere alla processione della santa e mi ha aiutato a comprendere meglio l’opera: una santa globale, venerata in Sicilia e in tutto il mondo, Germania, Svezia, Asia. Mi ha affascinato l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, ed anche questi due buchi neri antitesi del sole che anzi risucchiano la luce dentro. Samori in maniera geniale ha utilizzato questo risultato dell’astronomia in un contesto particolare per avvicinare gli spettatori al mistero del martirio di Lucia e al significato della santa per i nostri tempi”.
A fare gli onori di casa è stato il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Pucci Piccione: “Demetrio Paparoni ha avuto l’idea di collegare Napoli e Siracusa, il sangue di S. Gennaro e la luce di Santa Lucia, attraverso il lavoro di un artista come Nicola Samorì. Arte e fede sono legate da una forte relazione che, attraverso la forza espressiva delle opere, costituisce occasione di riflessione, dialogo e, soprattutto, come afferma Paparoni, diventa motivo identitario e di appartenenza ad una comunità. Nella Chiesa di Santa Lucia alla Badia, uno dei luoghi identitari del culto luciano, che ricorda il miracolo del 1646 con l’arrivo delle navi cariche di grano durante la carestia, rappresentato nel grande affresco della volta dipinto da Marcello Vieri nel 1783, e dove la pala d’altare di Deodato Guinaccia, dipinta nel 1579 e per lungo tempo nascosta dal quadro di Caravaggio racconta il martirio di Santa Lucia, trova uno spazio, si potrebbe dire, naturale e proprio in occasione della festa di Santa Lucia, un’opera di Samorì. Tra gli artisti italiani più rappresentativi e apprezzati a livello internazionale, Samorì ha focalizzato le sue opere su martiri e santi della tradizione cristiana ed ha avuto, tra i suoi riferimenti, la figura di Santa Lucia. La condivisione di un progetto, per la prima volta, con la Deputazione di San Gennaro, costituita nel 1527 e quindi prima della Deputazione di Santa Lucia che è stata costituita invece nel 1541, attorno a un grande artista contemporaneo come Samorì con linguaggi e forme che certamente sono distanti da quelle del Cinquecento, è l’occasione per una collaborazione più ampia e articolata che possa sempre di più interpretare il mondo della fede popolare e delle processioni non come un momento di mero folklore legato al passato, ma come una manifestazione viva ed attuale di un sentimento veramente popolare e autentico con un’anima antica ma con forme e linguaggio che cambiano e interpretano il mondo”. L’opera sarà esposta al pubblico fino al 7 gennaio.

Festa di Santa Lucia

“Una festa che ha un cuore antico ma ha un’anima e un linguaggio contemporaneo”. Così l’avv. Giuseppe Piccione, Presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, definisce la festa di Santa Lucia che tra pochi giorni entrerà nel vivo. Il via da Roma, due settimane fa, nella Basilica di San Salvatore in Lauro, con una presenza incredibile di fedeli: “E’ stato un momento molto emozionante – ha detto Piccione -: abbiamo portato le reliquie ed i fedeli sono accorsi per tutta la giornata, è stato un continuo pellegrinaggio. E poi la Tredicina in tante chiese della nostra Diocesi. Tutto in preparazione alla festa”.
La festa prenderà ufficialmente il via sabato 9 dicembre alle ore 8.00 con la cerimonia della consegna delle chiavi della Cappella di Santa Lucia da parte dei deputati al maestro di cappella Alessandro Zanghì e con l’apertura della nicchia che custodisce il simulacro. Domenica 10 la traslazione del simulacro all’altare maggiore.
“La novità di quest’anno è la traslazione la domenica, proprio per permettere la partecipazione di tante persone soprattutto le famiglie. Invitiamo tutti ad essere presenti in uno dei momenti più belli. Giorno 13 Santa Lucia torna nelle strade della città e aspetta l’abbraccio della sua gente. Una settimana di intense preghiere, pellegrinaggi, veglie e poi dopo l’ottava la processione del rientro in Cattedrale con le tradizionali soste al Santuario e all’ospedale”. E poi ci sono gli eventi collaterali: “Sabato alle 19.30 nella chiesa di Santa Lucia alla Badia gli allievi dell’Adda, la scuola di Teatro dell’Inda, rappresenteranno il Codice Papadopulo, la storia del martirio, un’opera di grande bellezza, realizzata su un testo tradotto dai ragazzi del liceo Gargallo. Il 14, sempre alla Badia, ci sarà il tradizionale concerto Note per Lucia giunto alla sedicesima edizione. Infine c’è l’omaggio dell’artista Nicola Samorì: giorno 14 alle 17.30 Nicola Samorì, verrà qui a Siracusa insieme a Demetrio Paparoni che ha curato questo omaggio, ed Eike Schmidt, direttore degli Uffizi. Parleremo di quest’opera che è di una bellezza espressiva che lascia senza parole. Un’operazione in collaborazione con la Deputazione di San Gennaro, di pochi anni più antica di Santa Lucia”.
Alla presentazione hanno preso parte Elena Artale, componente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia; mons. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale; Salvatore Sparatore, tesoriere della Deputazione.  “Siamo pronti per accogliere migliaia e migliaia di persone che vengono come pellegrini a incontrare il volto di Lucia, a pregare dinanzi a lei, a chiedere una grazia e ringraziare con tutte le loro storie che si portano dentro – ha detto fra Daniele Cugnata, rettore della Basilica Santuario di Santa Lucia al Sepolcro -. Questo per noi è motivo di grande gioia. Ci sarà un momento dedicato ai giovani di tutta la diocesi che è la Via Lucis, la sera di sabato 16 dicembre, quest’anno con qualche novità differente rispetto agli altri anni: la Via Lucis partirà dal Santuario della Madonna delle Lacrime in fiaccolata, creando proprio una via Lucis, una via della luce verso il Santuario di Santa Lucia del Sepolcro e con delle tappe che sono chiamate proprio le Fontane di Luce. Ogni fontana avrà una una tematica particolare da consegnare ai giovani: la fontana della parola, della preghiera, dei poveri e del pane che è quello dell’Eucaristia quindi è un percorso per i giovani in cammino con Maria e Lucia”.
Mercoledì 13 sarà l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, a presiedere il Pontificale alle ore 10.30 nella Chiesa Cattedrale.