“San Giuseppevive nel silenzio fiducioso e diventa attuazione pura della volontà di Dio. Quello che Dio compie in lui e attraverso di lui è solo opera divina” . Sono le parole utilizzate da mons. Francesco Lomanto. Per la Festa di San Giuseppe, Patrono dei lavoratori, l’arcivescovo mons. Lomanto, che ha presieduto il solenne pontificale, insieme ai sacerdoti e ai diaconi hanno onorato la figura del Santo presso la Parrocchia di San Giuseppe Operaio di Priolo. La celebrazione dell’Ottava, presieduta dal don Salvatore Nicosia, parroco della Parrocchia di San Giovanni Bosco a Floridia, e animata dalla Corale di San Giuseppe Operaio, ha chiuso i festeggiamenti. Si ringraziano il sindaco, l’amministrazione comunale e le autorità civili e militari che hanno permesso lo svolgimento della Festa nel rispetto delle norme anti-covid.
Nell’anno in cui Papa Francesco con la Lettera Apostolica “Patris Corde” ha indetto uno speciale anno dedicato a San Giuseppe, la parrocchia San Giuseppe Operaio di Priolo Gargallo ha indetto un programma di festeggiamenti per il patrono dei lavoratori.
“La vita dei santi, scrive il Papa, è una prova concreta che è possibile vivere il Vangelo e perseguire la santità e la perfezione del proprio stato – scrive il parroco don Marco Politini -. L’esempio di San Giuseppe, scrive il nostro arcivescovo, orienta la nostra vita nella fede, nell’obbedienza e nella santità che ci apre al dono di Dio e ci fa vivere in dipendenza di Lui e davanti a Lui. Per questo San Giuseppe fu chiamato essere il padre putativo di Gesù, la sua guida e il suo custode durante tutta la sua infanzia, la sua adolescenza la sua giovinezza. La nostra comunità parrocchiale, posta sotto la speciale protezione di San Giuseppe, è chiamata a riflettere su questa straordinaria figura, tanto vicina alla condizione umana di ciascuno di noi. Preghiamo che il Signore, per intercessione di San Giuseppe, ci confermi nel dono della fede, dell’adesione alla Sua volontà, alla santità, alla fraternità e alla pace“.
Tra i vari momenti di preghiera, mercoledì 28 si celebra il VIII anniversario della consacrazione della chiesa parrocchiale e ci sarà l’esposizione del reliquiario della Madonna delle Lacrime e la celebrazione alle 18.30 del rettore della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, don Aurelio Russo. Venerdì 30, alle ore 19.00, solenne pontificale presieduto da mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa.
Sabato 1 maggio, solennità di San Giuseppe Operaio, la celebrazione alle ore 18.30 sarà presieduta da mons. Salvatore Caramagno, parroco della chiesa Santa Maria della Consolazione. Domenica 2 maggio, festa di San Giuseppe Operazione, la messa delle ore 18.30 sarà presieduta da don Andrea Zappulla, cancelliere della Curia Arcivescovile.
Al via per il secondo anno il concorso “Disegno Sant’Alfio, coloro la festa! Piccoli artisti in festa” promosso dal Comitato Festa di Sant’Alfio.
un modo per far conoscere anche ai più piccoli i santi martiri.
Ogni bambino potrà inviare il proprio disegno entro il 9 maggio all’indirizzo mail comitatofestasantalfio@gmail.com indicando nome, cognome ed età. I disegni possono essere realizzati con qualsiasi tecnica. Dal 10 al 18 maggio i disegni verranno pubblicati sulla pagina Facebook Comitato festa Sant’Alfio Lentini; ai piccoli artisti dei primi tre disegni che riceveranno più “mi piace” sarà dato un piccolo regalo. A tutti i partecipanti sarà consegnato un attestato di partecipazione.
Preghiera in comunione con Papa Francesco e i Santuari del mondo
Durante il mese di maggio, tradizionalmente dedicato alla Madonna, per desiderio del Santo Padre Papa Francesco, una “maratona” di preghiera coinvolgerà tutti i Santuari mariani del mondo, per invocare la liberazione dalla pandemia.
L’iniziativa – coordinata dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione – prevede la recita del santo rosario comunitario e familiare, per chiedere alla Madonna la fine dell’epidemia. Il Pontefice guiderà la preghiera del 1 e del 31 maggio.
La Basilica-Santuario Madonna delle Lacrime parteciperà con la preghiera quotidiana del Santo Rosario delle ore 18.00 (18.30 la domenica) in unione di preghiera con i Santuari del mondo e con Papa Francesco che, accogliendo in Vaticano il reliquiario delle Lacrime della Madonna di Siracusa, ha detto: “La Madonna ci dia il dono delle lacrime: che noi possiamo piangere per tante calamità che fanno soffrire il popolo di Dio e i figli di Dio” (25.05.2018)
Si celebra il giorno 10 di ogni mese l’appuntamento in onore dei Santi Patroni Alfio, Filadelfo e Cirino. “Con la vostra carità proteggete dal cielo noi, che siamo stati mossi da vera dilazione a cantare le vostre lodi”. Alle ore 17.00 recita del Santo rosario e litanie dei santi martiri. Alle ore 17.30 la santa messa celebrata da don Pietro Barraco e la benedizione della reliquia .
Nel rispetto delle normative vigenti saranno ammessi all’interno del Santuario non più di 30 fedeli. Altri posti saranno a disposizione all’esterno. I fedeli hanno l’obbligo di indossare la mascherina, igienizzare le mani e recarsi al posto indicato. La Comunione potrà essere ricevuta rimanendo in piedi al proprio posto. Al termine della celebrazione i fedeli dovranno lasciare il Santuario mantenendo tra loro la distanza e senza creare assembramenti.
La Santa Messa verrà trasmessa in diretta streaming sulla pagina facebook del Santuario diocesano dei Santi Martiri Alfio, Filadelfo e Cirino.
L’atto di affidamento della parrocchia e del quartiere a San Giuseppe Operaio ha concluso la solenne celebrazione eucaristica presieduta da mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo emerito di Siracusa, in occasione della solennità di San Giuseppe, patrono della chiesa universale.
Nella parrocchia di San Giuseppe Operaio a Priolo Gargallo per una settimana si sono succedute le celebrazioni ed i momenti di preghiera. “Facciamoci aiutare dall’esempio del patriarca San Giuseppe, uomo giusto, umile, immagine discreta e silenziosa di obbedienza a Dio – ha detto il parroco don Marco Politini -. Facciamoci guidare dalla figura di San Giuseppe a vivere questo tempo così difficile nella certezza che anche noi possiamo contribuire alla storia della salvezza e sperimentare la presenza di Dio nella nostra vita“.
Nel corso della settimana si sono succeduti nella predicazione don Salvatore Tanasi, vicario della parrocchia Sant’Antonio di Padova a Siracusa; don Shanta Pereira, vicario della parrocchia San Martino vescovo a Siracusa, e don Salvatore Nicosia, parroco di San Giovanni Bosco a Floridia.
Ad un mese dalla morte, il Santuario della Madonna delle Lacrime, in collaborazione con la Fidapa di Siracusa, ricorda Lisetta Toscano Piccione durante la messa di domani, domenica 7, alle ore 19.00. La celebrazione sarà preceduta dall’ascolto della testimonianza giurata di Lisetta, tenuta davanti al Tribunale ecclesiastico dell’Arcidiocesi di Siracusa, l’1 ottobre 1953.
Lisetta Piccione è stata una delle testimoni oculari dell’evento dell’agosto del 1953, inviata sul posto da un sacerdote. “Ascolteremo le sue parole – ha spiegato il rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime, don Aurelio Russo – da me registrate nel corso di un’intervista che mi ha concesso qualche anno fa”. Ilaria della Bidia presta la voce a Lisetta. A questo link è possibile ascoltare la testimonianza: https://youtu.be/CdFcp_da4uo
In collaborazione con l’ Unitalsi sottosezione di Siracusa e la Fidapa di Siracusa, lunedì 8 nel giorno della festa della donna, il Santuario farà memoria di Giovanna Contarella, legatissima a Lisetta Toscano Piccione, unita a lei da sentimenti di amicizia e dalla testimonianza della Lacrimazione della Madonna. Anche per Giovanna – donna che ha vissuto la sua fede e il suo amore a Gesù e alla Madonna nel servizio agli ammalati dell’Unitalsi – sarà celebrata la Messa, lunedì 8, alle ore 18.00.
Prima della celebrazione i presenti potranno ascoltare l’audio realizzato dalla Fidapa di Siracusa, che riproduce l’ultima intervista rilasciata al rettore del Santuario don Aurelio Russo da Giovanna, un anno prima della sua morte.
«Uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli» (Mt 23,8)
E’ stata celebrata oggi, memoria delle apparizioni della Madonna a Lourdes, al Santuario della Madonna delle Lacrime la Giornata mondiale dell’Ammalato. L’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, ha presieduto la celebrazione eucaristica alla presenza dei volontari e delle volontarie delle associazioni Avo, Avuls, dell’Unitalsi Sottosezione di Siracusa.
Al termine della Santa Messa, gli operatori della Pastorale della Salute, insieme a tutti i fedeli, hanno recitato l’atto di affidamento alla Madonna delle Lacrime in comunione con gli ammalati.
E’ scomparsa all’età di 99 anni Elisabetta Toscano Piccione. Le esequie avranno luogo stamane, alle ore 12.00, in Cattedrale.
Lisetta Piccione è stata protagonista e testimone del miracoloso pianto del quadretto della Madonna delle Lacrime. Donò il Suo fazzoletto intriso delle prodigiose lacrime al Santuario, tutt’ora racchiuso nel reliquiario della Madonna. Moglie dell’avvocato Corrado Piccione, è stata per decenni punto di riferimento per tantissime persone, in particolare donne o ragazze madri, per le quali è stata incarnazione di Carità ed Accoglienza. Tramite varie organizzazioni, in ultimo con il Cirs di cui è stata storica presidentessa della sezione provinciale, ha realizzato molteplici azioni di reinserimento sociale, educativo e riabilitativo, grazie alla sua intelligenza e nobiltà d’animo. Senza clamori e senza riconoscimenti. Diverse le collaborazioni anche con la Caritas Diocesana.
L’arcivescovo Francesco Lomanto, che ha celebrato le esequie, ha detto: “La nostra sorella Elisabetta è in Dio: Contempla il Volto di Dio, sorretta dalla tenerezza della Vergine Santissima che qui in terra ha conosciuto nel suo Pianto – nelle sue Lacrime – e che ora vede nel gaudio del suo sorriso. Lei lascia una traccia profonda di bellezza nella vita della Diocesi, nel cuore di tante mamme e di tante famiglie, nel sentimento della pietà del popolo. Noi la consegniamo al Padre delle Misericordie. E lei, che conosce l’Amore di Dio, implori per noi la Pace, la Grazia e la Misericordia, sostegno del nostro cammino per amare anche noi la vita così come l’ha amata lei”.
Lisetta, il 31 agosto 1953 – incaricata dalla Curia Arcivescovile di Siracusa per la sua affidabilità – si recò con l’inseparabile amica Giovanna Contarella nella casa Iannuso, dove poté vedere la Madonna lacrimare. Nella testimonianza giurata dell’1 ottobre 1953 racconta: “Ebbi il Quadro nelle mani e notai che era completamente asciutto. Insieme con altri ci portammo nella camera da letto della Giusto e posammo il Quadro sul letto; continuai a esaminarlo bene e avendo visto che non lacrimava, delusa lo ricoprii con un pannolino, e dietro le insistenze della Giusto, assieme agli altri astanti e la stessa Giusto uscii dalla camera da letto e ci trattenemmo tutti nella stanza attigua. Non potendo uscire perché la porta era bloccata dalla folla. Dopo circa 10 minuti pensai che fosse il caso di andar via, ma desiderando rivedere ancora una volta il Quadro per essere ancora più certa che non presentasse alcuna anormalità, pregai la Giusto di farmelo rivedere. E così insieme con lei rientrai nella camera da letto. Con le mie mani tolsi il pannolino con cui io stessa avevo ricoperto il Quadro, che stava in posizione orizzontale sul letto e fui sorpresa di vedere il viso della Madonna inondato di lacrime, che evidentemente erano sgorgate da qualche minuto, perché si erano raccolte abbondantemente nelle pieghe del manto e, principalmente, nel cavo del braccio nella piega del gomito. Le asciugai in parte col mio fazzolettino (…)”.
Dopo aver assistito al prodigioso evento, Lisetta amava definirsi una “donna senza fede”, in quanto aveva visto con i suoi occhi le Lacrime della Madonnina, della quale divenne appassionata testimone.
Servizio di Fabio Bolzetta del 1 settembre 2014 andato in onda su TV2000
In occasione dell’anniversario della costituzione canonica della parrocchia San Giuseppe Operaio, a Priolo, l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica, alla presenza delle autorità civili, militari. A concelebrare i parroci don Marco Politini, padre Vinci e padre Gulinello. A rappresentare la comunità priolese il sindaco, Pippo Gianni, il presidente del consiglio, Alessandro Biamonte, il vice sindaco, Maria Grazia Pulvirenti.
Si tratta della prima visita ufficiale a Priolo del nuovo Arcivescovo Metropolita. Per l’occasione, il sindaco Gianni ha voluto dare il benvenuto in città al nuovo pastore della chiesa siracusana. “La vita di San Giuseppe – ha detto mons. Lomanto – è pura azione della vita di Dio, pura trasparenza. Giuseppe è l’uomo giusto, colui che percepisce il pensiero di Dio, è sotto il suo sguardo. Anche noi siamo chiamati a vivere sotto la presenza di Dio, sotto il suo sguardo. Dobbiamo impegnarci ad essere pienamente umani, per essere vicini a Dio. Cristo vive tra di noi”.
Alla celebrazione erano presenti anche il dirigente del commissariato di Polizia di Stato, Sergio Leo, il comandante della stazione dei carabinieri di Priolo, Antonino Barbagallo, il comandante della polizia municipale, Giovanni Mignosa, rappresentanti della Protezione civile, della Misericordia.
“Oggi – ha affermato il primo cittadino – ci è stata regalata una gioia immensa, ancora più preziosa in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo”.