Nell’ambito della Visita Pastorale alla parrocchia di Sant’Antonio di Padova, l’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo, accompagnato da mons. Ignazio Sbona, si è recato alla Fondazione Sant’Angela Merici.
Accolto dal presidente, mons. Giovanni Accolla, l’arcivescovo ha visitato i locali dell’Istituto psicopedagogico ed ha incontrato gli ospiti dell’Istituto e della casa di riposo “Mons. Salvatore Gozzo”. Nella cappella, mons. Accolla ha presentato i numeri della Fondazione: l’Istituto psicopedagogico, accreditato per 60 prestazioni giornaliere in regime di residenzialità; la casa di riposo ospita 80 anziani; la casa alloggio “Madonna delle Lacrime” accreditata per dieci posti letto. Il personale della Fondazione è costituito da 182 operatori. “Da pochi mesi – ha detto mons. Accolla – hanno avuto inizio le attività sanitarie non convenzionate per allargare l’offerta nell’ambito della riabilitazione a quanti non trovano tempestive coperture nel servizio pubblico, soprattutto per le lunghe liste d’attesa”.
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Progetto alla Mazzarrona dedicato alle famiglie
Il progetto si pone come finalità quello di comprendere il fabbisogno di un quartiere di frontiera della città, attraverso azioni mirate che coinvolgano le famiglie del luogo. L’iniziativa punterà a realizzare l’assistenza domiciliare alla famiglie creando percorsi di formazione e orientamento. In seguito si passerà a realizzare azioni pilota finalizzate a sviluppare maggiore consapevolezza nelle famiglie. Il progetto promuoverà anche l’alfabetizzazione affettiva delle madri, la sperimentazione di possibili servizi come sostegno alle donne per consentire loro l’accesso al lavoro.
L’obiettivo è quello di promuovere un aumento del tasso di occupazione dei beneficiari, soprattutto giovani donne residenti nella zona e la creazione, da parte di un piccolo gruppo, di un’impresa o di una cooperativa finalizzata alla gestione del centro aggregativo situato nel territorio.
La “Perfetta letizia” del San Metodio
Si intitola “Perfetta letizia” l’incontro promosso dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio che avrà luogo venerdì 13, alle ore 19.00, al centro convegno del Santuario della Madonna delle Lacrime.
Interverranno Salvatore Garro, docente di Teologia spirituale ISSR San Metodio e Gaetano La Speme, docente di Esegesi del Nuovo Testamento ISSR San Metodio e ministro provinciale dei Frati Cappuccini.
Giornata internazionale contro la tratta
Papa Francesco, sin dall’inizio del suo Pontificato, ha più volte denunciato con forza il traffico di esseri umani, definendolo «un crimine contro l’umanità» e spronando tutti a combatterlo e a prendersi cura delle vittime. Facendo proprio l’appello del Santo Padre il Pontificio Consiglio per la Pastorale dei Migranti il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica le Unioni internazionali femminili e maschili dei Superiori/e Generali (UISG e USG)
promuovono una Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta delle persone per giorno 8 febbraio, Festa di Santa Giuseppina Bakhita, schiava sudanese, liberata e divenuta religiosa canossiana, canonizzata nel Duemila.
Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) e l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc) circa 21 milioni di persone, spesso povere e vulnerabili, sono vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale o lavoro forzato, espianto di organi, accattonaggio forzato, servitù domestica, matrimonio forzato, adozione illegale e altre forme di sfruttamento. Ogni anno, circa 2,5 milioni di persone sono vittime di traffico di esseri umani e riduzione in schiavitù; il 60 per cento sono donne e minori. Spesso subiscono abusi e violenze inaudite. D’altro canto, per trafficanti e sfruttatori la tratta di esseri umani è una delle attività illegali più lucrative al mondo: rende complessivamente 32 miliardi di dollari l’anno ed è il terzo “business” più redditizio, dopo il traffico di droga e di armi.
Una veglia si svolgerà nella parrocchia di San Paolo a Solarino.
Settimana dell’Unità dei cristiani
La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani si svolge prevalentemente nelle parrocchie della diocesi. L’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso quest’anno ha curato due eventi. Il primo è la celebrazione ecumenica della Parola di Dio. Quest’anno si svolgerà presso la parrocchia Cristo Re di Lentini. L’Ufficio ha supportato il parroco, don Alfio Scapellato, che ha coinvolto sin dall’inizio in questa iniziativa i responsabili delle chiese riformate di Lentini: è stato questo un modo non solo per invitare a pregare insieme, ma anche per preparare insieme la preghiera stessa. Il tema sarà: Dammi un po’ d’acqua da bere. Il titolo è ripreso dall’episodio del Vangelo di Giovanni (cap. 4), in cui si racconta dell’incontro tra Gesù e la Samaritana al pozzo. Il secondo evento, ha carattere cittadino: si tratta di un incontro di formazione, presso la Chiesa Madre di Solarino. L’incontro guidato dall’équipe diocesana Nuovi Stili di Vita.
“L’ecumenismo è uno stile dettato dal Vangelo – ha spiegato don Nisi Candido, direttore dell’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso – : costituisce quindi un dovere ineludibile di ogni cristiano. Se la storia ha visto sorgere e definirsi percorsi diversi, questo non vuol dire che le confessioni cristiane non possano raggiungere l’unità. Ovviamente, ci sono state epoche in cui il dialogo ecumenico è stato più difficile: molto dipende dalla capacità dei credenti in Cristo di relazionarsi tra loro, marcando di più le ragioni che portano verso una unità nella diversità”.
Mons. Pappalardo nelle redazioni dei quotidiani
L’arcivescovo mons. Pappalardo in visita nelle redazioni dei tre quotidiani regionali a Siracusa.
Nell’ambito della Visita Pastorale, mons. Pappalardo ha voluto incontrare i giornalisti nel loro luogo di lavoro. Si è recato in visita prima nella redazione del Giornale di Sicilia, poi a La Sicilia ed infine alla Gazzetta del Sud. I giornalisti hanno ringraziato il vescovo per l’attenzione ed accogliendo l’invito formulato da mons. Pappalardo hanno assicurato il loro impegno quotidiano rivolto alla ricerca della verità.
Ospedale Rizza in festa
L’arcivescovo di Siracusa mons. Salvatore Pappalardo, in visita pastorale nella parrocchia di San Salvatore, si è recato all’ospedale Rizza a Siracusa per incontrare gli operatori ed i pazienti nei reparti di degenza di Medicina riabilitativa, Hospice e nella Residenza sanitaria assistita, Centro screening, Centro Alzheimer, Consultorio familiare e Dermatologia, soffermandosi e offrendo ad ognuno di loro parole di conforto e di speranza.
L’arcivescovo, accompagnato dal parroco mons. Giuseppe Benintende, è stato accolto dal direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta, dal direttore amministrativo Giuseppe Di Bella e dal dirigente medico di presidio Giovanni Burgaretta insieme con i direttori dei reparti, medici, infermieri, psicologi, volontari delle varie associazioni che offrono accoglienza e conforto nei reparti dove maggiore si avverte la sofferenza.
“Ho scelto questa struttura ospedaliera – ha detto l’arcivescovo Pappalardo – dove la fragilità umana e la sofferenza sono più in evidenza, con la sua specificità di accoglienza dei malati terminali. La presenza del vescovo vuole essere un incoraggiamento – ha aggiunto – con l’invocazione dell’abbondanza della benedizione del Signore sui malati e su tutti coloro che offrono con abnegazione il proprio servizio. Il Papa raccomanda di compiere gesti di carità e di guardare gli uomini negli occhi e tutti dobbiamo tenere sempre presenti questi principi. Tutto ciò che si fa per dare speranza agli uomini è esempio positivo”. Parole di gratitudine sono state espresse dal direttore generale Salvatore Brugaletta nei confronti dell’arcivescovo per la sua vicinanza “che è una presenza costante – ha detto – che fa da guida e che è ciò di cui questo territorio ha veramente bisogno. Dove il rischio è perdere la speranza – ha aggiunto – rincuora vedere come la speranza entra in queste stanze e ci permette di ritrovare quelle motivazioni che potrebbero perdersi cammin facendo. Insieme ce la possiamo fare, siamo con lei eccellenza e le siamo veramente grati”.
Nel reparto Hospice, organizzato dal responsabile Giovanni Moruzzi, l’arcivescovo è stato accolto da una performance musicale caratterizzata da brani medievali cantati e accompagnati dal suono dell’arpa dagli artisti Raffaele Schiavo e Loredana Vasta impegnati nell’hospice in un progetto di musicoterapia.
La Visita Pastorale dell’Arcivescovo
Si è conclusa la Visita Pastorale dell’Arcivescovo, mons. Salvatore Pappalardo, nella parrocchia Madre di Dio a Siracusa.
Momenti di festa, di gioia e di comunione per il pastore della Chiesa siracusana accolto dalla comunità parrocchiale guidata da don Santino Fortunato. Tanti gli incontri con le diverse realtà parrocchiali ed anche con i rappresentanti istituzionali del territorio.
Il vescovo adesso ha già programmato la visita nelle parrocchie di San Salvatore e di Sant’Antonio di Padova.
San Sebastiano, copatrono di Siracusa
Centinaia di fedeli hanno preso parte alle celebrazioni in onore di San Sebastiano. Il simulacro del co-patrono di Siracusa è stato accompagnato in processione per le principali vie di Ortigia da tanti devoti. La festa è tornata partecipata come succedeva nei decenni passati.
Alle 17 la statua del Santo è comparsa sul sagrato della chiesa di Santa Lucia alla Badia. Trasportato a spalla, ha attraversato il centro storico salutato in ogni passaggio da decine e decine di fedeli. Poco prima delle 21 il ritorno in piazza Duomo, seguito dai fuochi d’artificio e dalla tradizionale asta del pane.
Per il terzo anno la processione è stata organizzata per la domenica successiva al giorno di San Sebastiano (20 gennaio), proprio per favorire una massiccia presenza.
Iniziati i festeggiamenti per San Sebastiano
Festa del copatrono di Siracusa san Sebastiano. Ieri mattina, festa del corpo di polizia municipale, schieramento in piazza dei reparti, che sono stati passati in rassegna dal sindaco Giancarlo Garozzo e dal comandante Salvatore Correnti. Poi, nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo. Al termine della messa, come tradizione, sono state consegnate le benemerenze.
Domenica 25, giornata dell’ottava, sono stati invitati molti Comuni della provincia con il loro gonfalone per partecipare alla processione, dove nell’ultimo tratto, il simulacro di san Sebastiano sarà portato a spalla dagli agenti di polizia municipale.