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Arriva in Diocesi la Croce di San Damiano

In preparazione alla Giornata mondiale della Gioventù di Cracovia 2016, il crocifisso di San Damiano e la Madonna di Loreto arriveranno in Diocesi dal 18 al 20 luglio. Come ha spiegato l’Ufficio Diocesano per la Pastorale Giovanile i due segni che faranno il giro dell’Italia e che doneremo ai giovani della diocesi polacca sono le copie di due simboli italiani riconosciuti in tutto il mondo. In modo particolare la loro visita nelle diocesi costituirà un’occasione privilegiata anche per coloro che non avranno la possibilità di venire a Cracovia, perché potranno prendere parte in qualche modo al cammino in preparazione alla GMG. Si tratterà di un’opportunità di comunione e di condivisione offerta a tutti i giovani di gruppi, associazioni e movimenti dell’Arcidiocesi di Siracusa.

Il programma prevede: sabato 18 luglio, alle ore 19, momento di accoglienza nel piazzale antistante l’ospedale di Lentini.
Domenica 19 luglio, alle ore 10 celebrazione Eucaristica con gli ammalati presso l’ospedale di Lentini. Alle ore 20 Serata di festa e di evangelizzazione presso il Centro Caritas di Augusta.
Lunedì 20 luglio, al mattino contemplazione personale presso la Cripta del Santuario della Madonna delle Lacrime in Siracusa; alle ore 18 accoglienza presso piazza Archimede e processione lungo: via Roma, piazza Minerva, piazza Duomo. Alle ore 19 in Cattedrale, Celebrazione Eucaristica conclusiva con l’Arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo.

 

Governo fraterno dei frati cappuccini

 “Governo Fraterno” – La novità di Francesco d’Assisi nella società delle relazioni liquide è il titolo del convegno di studi che si terrà dal 25 al 27 settembre nel salone “Giovanni Paolo II” del Santuario della Madonna delle Lacrime, promosso dai Frati minori Cappuccini.
Nel corso della tre giorni verrà affrontato da varie prospettive e secondo nuovi orizzonti il servizio dell’autorità nella Vita Consacrata. “Figure eminenti di Pastori, come il cardinale Velasio de Paolis, e mons. Nunzio Galantino, di giuristi, come Paolo Gherri, di studiosi di storia francescana e cappuccina (come Gaetano Zito, Grado Merlo, Salvatore Vacca), di biblisti come Nisi Candido, di esperti in scienze umane (Francesco Alberoni e Giovanni Salonia) e nel governo della vita consacrata (Luigi Gaetani) offriranno contributi di riflessione, di esperienza e ricerca. Un dono alla vita consacrata – ha concluso il ministro provinciale fra Gaetano La Speme – per cogliere l’attualità e l’ispirazione nello stile di governo di Francesco e di Chiara d’Assisi per la Chiesa e per la società degli uomini”.
Per info www.fraticappuccinisiracusa.it

Esposto il simulacro di Santa Lucia

La Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha reso noto che in occasione del periodo estivo, come tradizione ormai consolidata, ha disposto l'esposizione straordinaria del simulacro di Santa Lucia per tre domeniche. In particolare la seconda domenica del mese di luglio, di agosto e di settembre.
In questo modo i siracusani che rientrano per le vacanze ed i turisti in città hanno la possibilità di pregare lo splendido simulacro argenteo della patrona.
La prima esposizione è prevista quindi per domani, domenica 12 luglio, dalle ore 7.30 alle ore 20.15. Gli orari delle messe sono alle ore 8.00, alle ore 11.30 ed alle ore 19.00.
 

Il Reliquiario accolto dal cardinale Puljic

Momenti suggestivi e commoventi sta vivendo la missione del Reliquiario della Madonna delle Lacrime a Sarajevo. 
Iniziata con l’incontro in Cattedrale “Sulle orme di Maria e Pietro” , la proiezione del documentario in lingua croata, e l’accoglienza da parte dell’arcivescovo di Sarajevo, il cardinale Vinko Puljic. Poi la celebrazione eucaristica ed il ricevimento presso il palazzo della Nunziatura Apostolica dal Nunzio Apostolico in Bosnia-Erzegovina e in Montenegro mons. Luigi Pezzuto. 
Eli Tauber, responsabile della Comunità ebraica di Sarajevo, ha accolto i pellegrini ed il reliquiario dentro la sinagoga dove ha avuto luogo una preghiera ecumenica per la pace. E’ la sinagoga più antica di Sarajevo. Poi al Museo Zemajski,  Eli Tauber ha presentato l’Agada (il più antico manoscritto, in lingua ebraica, che racconta la storia del popolo ebreo). Quindi la visita è continuata nella parrocchia di San Giuseppe, dove durante i bombardamenti,nella guerra del 1992-1995, si è formata prodigiosamente nelle sue mura l’immagine del volto di Cristo. Celebrazione della via crucis e celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale di Sarajevo.
Quindi l’arrivo a Srebrenica e celebrazione eucaristica nella Chiesa di Santa Maria (1271). Visita all’harem, il cimitero musulmano della strage di Srebrenica. Quindi ha avuto luogo una funzione religiosa musulmana del venerdì in memoria delle vittime di Srebrenica nel XX anniversario. Una preghiera ecumenica, con esposizione del Reliquiario, nella Chiesa di Santa Maria. “L’ultima parola non è la sofferenza o la morte – ha detto il cardinale Puljic  – ma è una parola di pace e di speranza”. Venti anni fa venivano trucidati 8372 uomini, donne e bambini in un luogo protetto dalle Nazioni Unite. Il cardinale ha parlato di solidarietà e delle lacrime di Maria. Le lacrime della Madonna sono legate alle lacrime di tutti coloro i quali hanno sofferto. E della vicinanza del pianto di Maria al pianto di ogni uomo. Un momento che si è concluso con la preghiera ecumenica del rabbino e del cardinale davanti a quelle tombe. Il reliquiario è stato poi portato nella comunità ortodossa di Sarajevo.

62 anniversario della Lacrimazione di Maria

Sarà il Cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, a presiedere la solenne celebrazione eucaristica di martedì 1 settembre, ultimo giorno della Lacrimazione di Maria a Siracusa. Il programma dei festeggiamenti del 62 anniversario, dal 29 agosto al 1 settembre 2015, è stato presentato dal rettore della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, don Luca Saraceno.

Tanti i momenti di riflessione di preghiera. Spazio agli eventi collaterali, al primo musical sulla storia della Madonna delle Lacrime, o all’atto di devozione che vedrà protagonista Antonella Ruggiero. In primo piano le celebrazioni liturgiche dei quattro giorni che ricordano la lacrimazione: il 29-30-31 agosto e il 1 settembre del 1953, un quadretto di gesso, raffigurante il cuore immacolato di Maria, posto come capezzale di un letto matrimoniale, nella casa di una giovane coppia di sposi, Angelo Iannuso e Antonina Giusto, in via degli Orti di S. Giorgio ha versato lacrime umane. Il fenomeno si verificò, ad intervalli più o meno lunghi, sia all’interno che all’esterno della casa. Molte furono le persone che videro con i propri occhi, toccarono con le proprie mani, raccolsero e assaggiarono la salsedine di quelle lacrime. Il 1 settembre una commissione di medici e di analisti, per incarico della Curia Arcivescovile di Siracusa, dopo aver prelevato il liquido che sgorgava dagli occhi del quadretto, lo sottopose ad analisi microscopica. Il responso della scienza fu: “lacrime umane”. Terminata l’indagine scientifica il quadretto smise di piangere. Era il quarto giorno.

“Partiamo dallo sguardo della Madonna per ricordare, cioè per portare nel cuore inteso come luogo della memoria. Torniamo indietro per riscoprire la bellezza di quei giorni e portarli nel presente” ha spiegato il rettore don Luca Saraceno. Sabato 29 agosto, primo giorno della Lacrimazione, sarà mons. Guy André Marie De Kerimel, vescovo di Grenoble-Vienne, a presiedere la solenne celebrazione. Domenica 30 mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della C.E.I.; lunedì 31 mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca ed infine il 1 settembre il cardinale Baldisseri.

Il messaggio di Maria è sempre attuale. Il tema scelto quest’anno è la frase “Dio si ricorda della sua misericordia, per sempre” tratta dal vangelo di Luca. “E’ una frase evangelica di Maria, sono gli ultimi due versi del Magnificat – spiega don Luca -. Le lacrime di Maria sono lacrime di misericordia per contemplare il volto di Gesù Cristo. E’ il senso più bello nell’anno della misericordia indetto da papa Francesco. Poi abbiamo voluto inserire nel manifesto due frasi di san Giovanni Paolo II e di papa Francesco. “Le lacrime della madre sono segno eloquente della divina misericordia” disse san Giovanni Paolo II il 25 agosto 2002 davanti al reliquiario. “Sciolgano la durezza dei cuori e riconducano tutti alla via del bene”  ha detto invece papa Francesco a Napoli in piazza Plebiscito parlando delle lacrime delle donne napoletane.

Tra gli eventi collaterali domenica 23 agosto alle ore 21 «Lacrime d’amore. L’evento di Siracusa del 1953» Il primo Musical sulla Madonna delle Lacrime (sagrato della Cripta); lunedì 24 agosto alle ore 21 la «Veglia sotto le Stelle» – Ricordi, racconti e raccordi in uno dei luoghi della nostra memoria (Piazza Euripide); martedì 25 agosto alle ore 21 «Il paese delle lacrime» – Teatro-laboratorio per bambini e famiglie a cura della Kairós di Siracusa (sagrato della Cripta); mercoledì 26 agosto alle ore 21 «Il Calvario e la Bellezza. L’arte a servizio della fede», presentazione del progetto delle 14 stazioni scultoree della Via Crucis realizzate dagli studenti delle Accademie di Belle Arti di Catania e di Palermo (Centro Convegni – Salone Giovanni Paolo II). Giovedì 27 agosto alle ore 21 «Pianti diversi» a cura della Kairós di Siracusa (scalinata della Basilica). E domenica 30 agosto alle ore 21.30 Musica e fede – «Mater Lacrimarum. Il racconto si scioglie in canto» con Antonella Ruggiero e Francesco Buzzurro sul sagrato della cripta.

La lessicografia dei LXX e i papiri

Una ventina di studiosi da vari paesi europei, Francia, Germania, Austria e naturalmente Italia hanno scelto Siracusa per studiare il vocabolario della Bibbia.
Si è concluso il convegno internazionale dal titolo La lessicografia dei LXX e i papiri, organizzato dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio di Siracusa, in collaborazione con l’Università di Strasburgo (Francia) e l’Università di Saarbrücken (Germania). Studiare il vocabolario della cosiddetta Settanta (sigla LXX), ovvero la traduzione greca più antica dell’Antico Testamento. In realtà, la LXX è più di una semplice traduzione letterale dell’antico testo ebraico: è il risultato di un lavoro intellettuale per rileggere il testo ebraico con nuove categorie greche. La LXX divenne così la Bibbia utilizzata dagli Ebrei grecofoni del Mediterraneo e, più tardi, fu la Bibbia dei primi cristiani che cominciarono a redigere il Nuovo Testamento. Oggi questa Bibbia è sempre il testo ufficiale delle chiese cristiane ortodosse. “Da un punto di vista meramente letterario – spiega don Dionisio Candido, direttore dell’ISSR di Siracusa -, la LXX ha giocato un influsso notevole sulla formazione del pensiero cristiano ed occidentale. Essa ha coniato un vocabolario particolare che riguarda non solo il mondo religioso, ma anche il linguaggio politico e sociale che è ancora in uso oggi: si pensi a termini e concetti come “idolo” o “scandalo”. 
Il convegno si inscrive poi in un progetto più vasto: quella di una edizione in quattro volumi di un lessico che riguarda il vocabolario della LXX. Si tratta dell’Historical and Theological Lexicon of Septuagint, un vocabolario alla cui realizzazione partecipano più di 120 autori da tutto il mondo, fra cui molti italiani. 
Sebbene il progetto di questa opera monumentale abbia la sua base redazionale presso l’Università di Strasburgo, non è casuale la scelta di organizzare il quarto convegno internazionale in Italia e in particolare a Siracusa, luogo privilegiato per gli studi di papirologia. Capire il testo di partenza e cercare categorie greche per esprimerlo. 
Quattro volumi saranno voci e termini che hanno assunto nella LXX un valore teologico. Parole della vita comune che applicate alla sfera religiosa divina diventano teologiche. Il primo volume, dalla Alfa alla Delta, sarà pubblicato entro quest’anno. Coordinatore del progetto è Eberhard Bons dell’Università di Strasburgo. A Siracusa ha preso parte ai lavori anche Anna Passoni Dell’Acqua dell’Università Cattolica di Milano.

La lessicografia dei LXX e i papiri

 Siracusa ospiterà dal 29 giugno al 3 luglio il convegno internazionale dal titolo La lessicografia dei LXX e i papiri. L’organizzazione è a cura dell’Istituto Superiore di Scienze 
Religiose San Metodio di Siracusa, in collaborazione con l’Università di Strasburgo (Francia) e l’Università di Saarbrücken (Germania). 
Una ventina di studiosi da vari paesi europei si riuniscono per studiare il vocabolario della Bibbia. In particolare, si tratta del vocabolario della cosiddetta Settanta (sigla LXX), ovvero la traduzione greca più antica dell’Antico Testamento. Il convegno si inscrive poi in un progetto più vasto: quella di una edizione in 4 volumi di un lessico che riguarda il vocabolario della LXX. Si tratta dell’Historical and Theological Lexicon of Septuagint, un vocabolario alla cui realizzazione partecipano più di 120 autori da tutto il mondo, fra cui molti italiani. Sebbene il progetto di questa opera monumentale abbia la sua base redazionale presso l’Università di Strasburgo, non è casuale la scelta di organizzare il quarto convegno internazionale in Italia e in particolare a Siracusa, luogo privilegiato per gli studi di papirologia. 
La prima serata del convegno, lunedì 29 sera alle ore 19 presso la sede del San Metodio, vedrà l’intervento di Anna Passoni Dell’Acqua (Università Cattolica di Milano), Eberhard Bons (Università di Strasburgo) e Dionisio Candido (ISSR di Siracusa). Per ulteriori informazioni sul programma delle giornate, si può consultare il sito del San Metodiowww.sanmetodio.eu.

S.Angela Merici struttura d’eccellenza

 “Una pubblica amministrazione attenta solamente a pianificare i servizi partendo dalla preoccupazione di far “quadrare i bilanci”, dimenticando che destinatario del servizio è l’uomo, nella sua dignità di persona, favorisce la crescita del disordine sociale, dei soprusi, e della corruzione tra politici, funzionari e imprese e raggiunge solo l’obiettivo del disservizio. Oserei dire che dove c’è disordine sociale, sopruso, corruzione e violenza alla base ci sta sempre una cultura arrogante e mafiosa”. Mons. Giovanni Accolla, presidente della Fondazione Sant’Angela Merici Onlus, non le manda a dire. Aprendo i lavori dell’incontro sull’opera della Fondazione, realtà d’eccellenza per la riabilitazione in Sicilia, presenta la struttura di via Piazza Armerina a Siracusa. Sono presenti Giovanna Gambino, Garante per i diritti dei disabili della Regione Siciliana, e Marco Saetta, direttore dell’Unità operativa di medicina riabilitativa dell’Asp di Siracusa. I saluti iniziali sono stati dell’arcivescovo di Siracusa, monsignor Salvatore Pappalardo. Ad introdurre i lavori Francesco Rametta, direttore sanitario della Fondazione.
“La giornata di riflessione di oggi nasce dall’esigenza di far conoscere l’opera della Fondazione Sant’Angela Merici, la sua azione nel territorio e nel confronto con la pubblica amministrazione. Un’analisi della domanda e dell’offerta di servizi a favore della persona con fragilità: disabili, anziani e ammalati. Al centro di ogni iniziativa da elaborare, proporre e pianificare ci sono le persone con fragilità, con la loro domanda di servizi ma soprattutto con la loro dignità. E nella certezza che la loro disabilità o debolezza non è un limite, ma una risorsa. L’attività medico sanitaria si fonda su una relazione interpersonale, è un incontro tra una fiducia e una coscienza. La fiducia di un uomo segnato dalla sofferenza e dalla malattia il quale si affida alla coscienza di un altro uomo che può farsi carico del suo bisogno. Questi è un operatore sanitario. La persona deve prevalere oltre qualsiasi preoccupazione economica. In qualsiasi ambiente confondere lo strumento importante dell’economia come se fosse la finalità è una dabbenaggine che genera confusione soprusi e violenze. In questi anni – ha continuato mons. Accolla – abbiamo ristrutturato, riorganizzato i servizi anche con il rinnovo di attrezzature diagnostiche e terapeutiche. Le ristrutturazioni sono state facili, hanno cambiato gli ambienti. Il cambio delle abitudini, delle mentalità, il cambio di cultura è un traguardo ambizioso e difficile. È urgente porre attenzione al coinvolgimento delle famiglie. Alla formazione del personale, attraverso corsi di qualificazione. Evangelizzare è proclamare la buona novella, una buona notizia perché ho bisogno di speranza, perché chi ha bisogno di rimettersi in cammino. Concludo con le parole del cardinale su Suenens, primate del Belgio dal 1961 al 1979: “Sperare è un dovere non un lusso; sperare non è sognare ma è la capacità di trasformare un sogno in realtà. Felici coloro che osano sognare e che sono disposti a pagare il prezzo più alto perché loro sogno prenda corpo nella vita degli uomini”. 
Giovanna Gambino, Garante per i diritti dei disabili della Regione Siciliana, si è soffermata sul progetto individuale di vita: “Una persona di cui si deve valutare la centralità e non solo essere destinatario del suo progetto. Sicuramente nell’ambito della riabilitazione ci sono delle criticità, come la mancanza di un censimento, di dati a livello epidemiologico in Sicilia. C’è una programmazione oggi che non si basa su dati certi. Ad esempio sono sottostimati anche i numeri delle persone che scelgono di andare fuori Sicilia per la riabilitazione”. La Gambino ha evidenziato che compito dell’intervento riabilitativo è  valutare la Persona e realizzare  tutti gli interventi sanitari necessari per consentirle di raggiungere il più alto livello possibile di funzionamento e partecipazione, in relazione alla propria volontà e al contesto, nell’ottica di un reale empowerment. A questo scopo strumenti come il Percorso Assistenziale Integrato e il Progetto Riabilitativo Individuale  sono confermati come elementi essenziali  in questo rinnovato contesto scientifico-culturale. Il progetto individuale deve prevedere il Percorso Riabilitativo Unico Integrato nei vari setting terapeutici della rete riabilitativa  si concretizza nel concetto  di “presa in carico dell’utente” e nell’erogazione  degli interventi secondo definiti programmi  riabilitativi all’interno di uno specifico Percorso  Riabilitativo Individuale. Appropriatezza dei  percorsi, delle risorse professionali e degli strumenti. Appare indispensabile e auspicabile predisporre in tutte le Regioni un’organizzazione dipartimentale del settore riabilitativo. Si riconosce l’esigenza di rispondere ai nuovi spunti e  bisogni attraverso interventi specifici che seguano un approccio nuovo in termini  di cultura, strumenti, metodologie e organizzazione e che guardino alla Persona secondo la sua totalità di bisogni, desideri e relazioni. Dobbiamo avere Ascolto e Accoglienza”. Il dottore Saetta ha cercato di indicare lo stato della riabilitazione a Siracusa segnalando le situazioni che hanno dato risposta al bisogno di salute della persona. In provincia di Siracusa riabilitazione di buon livello e la Fondazione Sant’Angela Merici è lanciata verso nuove frontiere della riabilitazione. In generale c’è ancora tanto da fare per la riabilitazione sociale, nei contatti con quello che da cornice alla disabilità, ovvero le famiglie e le associazioni di volontariato e la concreta realizzazione dei progetti di vita”. Infine sono intervenuti alcuni familiari.
La Fondazione S. Angela Merici Onlus è un Ente ecclesiastico, senza scopo di lucro, che eroga prestazioni riabilitative alle persone con disabilità ed altre attività a beneficio di persone anziane e malati di aids. In atto gestisce l’Istituto Psico-Pedagogico S. Angela Merici, a Siracusa e a Canicattini Bagni, che opera nel settore della riabilitazione di soggetti disabili psichici; il Polo Fisioterapico Riabilitativo, che eroga prestazioni riabilitative libero-professionali; la Casa di Riposo per Anziani, intitolata a Monsignor  Salvatore Gozzo, a Siracusa; la Casa Alloggio “Madonna delle Lacrime” per malati di aids, a Siracusa.

L’opera della Fondazione Sant’Angela Merici

“La Fondazione è una realtà d’accoglienza, che si occupa di attenzione ai soggetti deboli della società. In particolare ci occuperemo di analisi e prospettive della Fondazione in tema di riabilitazione a Siracusa. Di quello che stiamo facendo e delle nuove attività che intendiamo intraprendere“.
Così il presidente della Fondazione Sant’Angela Merici, mons. Giovanni Accolla, presenta l’incontro dal titolo “L’opera della Fondazione Sant’Angela Merici” che avrà luogo sabato prossimo, 27 giugno, con inizio alle 9.30, nella sala “Carpanzano” della Fondazione Sant’Angela Merici a Siracusa.
Interverrà l'arcivescovo di Siracusa, monsignor Salvatore Pappalardo. Introdurrà i lavori Francesco Rametta, direttore sanitario della Fondazione. Giovanna Gambino, Garante per i diritti dei disabili della Regione Siciliana, parlerà della riabilitazione come progetto di vita per le persone fragili, mentre Marco Saetta, direttore dell'Unità operativa di medicina riabilitativa dell’Asp di Siracusa, si soffermerà sulla riabilitazione nella provincia di Siracusa. Infine ci saranno gli interventi di alcuni familiari.
La Fondazione S. Angela Merici Onlus è un Ente ecclesiastico, senza scopo di lucro, che eroga prestazioni riabilitative alle persone con disabilità ed altre attività a beneficio di persone anziane e malati di aids. In atto gestisce l’Istituto Psico-Pedagogico S. Angela Merici, a Siracusa e a Canicattini Bagni, che opera nel settore della riabilitazione di soggetti disabili psichici; il Polo Fisioterapico Riabilitativo, che eroga prestazioni riabilitative libero-professionali; la Casa di Riposo per Anziani, intitolata a Monsignor Salvatore Gozzo, a Siracusa; la Casa Alloggio “Madonna delle Lacrime" per malati di aids, a Siracusa. 

Il reliquiario della Madonnina a Sarajevo

 Ad un mese esatto dalla visita del Santo Padre Francesco, il reliquiario della Madonna delle Lacrime sarà a Sarajevo, la Gerusalemme dell’Occidente, dove vi convivono culture, religioni, etnie diverse. Una missione, da mercoledì 8 a lunedì 13 luglio, voluta dal cardinale Vinko Pulijc, arcivescovo di Sarajevo e presidente della Conferenza Episcopale bosniaca, che ha chiesto nella sua Diocesi martoriata il reliquiario della Madonna delle Lacrime. 
“Una missione molto importante. Il reliquiario supera i confini dell’Italia – spiega il rettore della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, don Luca Saraceno – e viene accolto nella Diocesi di Sarajevo dal cardinale Vinko Pulijc, che direttamente venendo in Santuario lo scorso novembre ha conosciuto la storia della Madonna delle Lacrime ed ha fatto richiesta al nostro arcivescovo di averlo in Diocesi. Sarà un momento significativo soprattutto per ciò che ha rappresentato Sarajevo negli anni ’90 con la guerra nei Balcani”. 
Intenso il programma della sei giorni: “Saremo a Sarajevo, a Srebrenica, saremo all’interno del cimitero dei musulmani e vivremo un momento significativo pensando al dolore vissuto all’interno di questa Arcidiocesi. Pensiamo che i cattolici – continua don Luca – prima della guerra dei Balcani erano più di 500 mila ed ora sono ridotti a meno di 200 mila a Sarajevo. Il cardinale ha voluto proprio la presenza del reliquiario della Madonna delle Lacrime per dare forza e sostegno come grido di speranza per questa Chiesa”. 
Il programma prevede la visita alla sinagoga, con l’accoglienza del responsabile della comunità ebraica di Sarajevo, Eli Tauber, dove ci sarà un preghiera ecumenica per la pace. La visita al cimitero musulmano della strage di Srebrenica ed una preghiera interreligiosa per la pace con i rappresentanti ebrei, musulmani e cattolici. “Nella bolla di indizione Papa Francesco ha parlato della misericordia come tema che può essere ecumenico, che tocca anche le realtà di ebrei e musulmani. La misericordia è vissuta da queste due grandi religioni. In questa missione – ha concluso don Luca Saraceno – il reliquiario farà vivere una preghiera ecumenica con musulmani ed ebrei. Entreremo nella sinagoga e poi condivideremo un momento di comunione con l’Imam di Srebrenica”.