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Papa Francesco e il significato del pianto

Avrà luogo sabato 23 alle ore 19.00 al centro Convegni Santuario Madonna delle Lacrime a Siracusa, la presentazione del libro di don Luca Saraceno “La saggezza delle lacrime – Papa Francesco e il significato del pianto”. Interverranno Pier Luigi Cabri, direttore Editoriale EDB, Bologna; Elio Cappuccio, docente ISSR (Istituto Superiore di Scienze Religiose) San Metodio, Siracusa; Maria Rita Simonelli, avvocato del foro di Siracusa.
L’incontro sarà moderato da don Nisi Candido, direttore ISSR San Metodio, Siracusa.

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Festa di Santa Lucia del Patrocinio

Avrà luogo sabato 23 aprile, alle ore 10.45, nel Parlatoio delle Monache, accanto la chiesa di Santa Lucia alla Badia, la presentazione delle celebrazioni in onore di Santa Lucia, patrona di Siracusa, nella Festa del Patrocinio (1-8 maggio). Quest’anno sarà mons. Carmelo Cuttitta, Vescovo di Ragusa, a presiedere la solenne celebrazione eucaristica di domenica 1 maggio.
Interverranno il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Giuseppe Piccione, mons. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale e Benedetto Ghiurmino, Maestro di Cappella.

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S.Angela Merici: un Istituto a servizio degli altri

“Un luogo magico che accoglie persone speciali”. La definizione di una delle persone che frequentano l’Istituto Sant’Angela Merici di Canicattini Bagni per celebrare i venti anni della struttura fondata da mons. Salvatore Gozzo. L’Istituto, in funzione dal 1996, opera nel settore della riabilitazione di soggetti disabili fisici e psichici. Gli utenti sono affetti in gran parte dei casi da patologie attinenti all’insufficienza mentale nei suoi vari gradi, potendo presentare in concomitanza disturbi motori o epilessia. Paola frequenta l’Istituto da quindici anni e nel giorno dei ricordi e dei festeggiamenti tutti sono protagonisti: “E’ un luogo magico che accoglie persone “speciali”, le assiste, le cura, le allena, le accompagna nelle loro difficile cammino. Qui tutto è speciale: il sorriso di un bambino, l’attenzione, l’aiuto, il salute di persone che qui hanno imparato che sanno donare umanità ed amicizia”.
Ad introdurre la giornata è stato il presidente della Fondazione Sant’Angela Merici, mons. Giovanni Accolla: “L’iniziativa di mons. Gozzo oggi trova continuità. Una struttura che ogni giorno ha bisogno di essere rivisitata secondo le esigenze, per condurre coerentemente alla nostra identità cristiana la gioia di un servizio. Rendiamo servizi di natura sanitaria e non solo per soggetti in regime di diurnato, presenti in struttura almeno 40 soggetti per sei ore, altrettanti in regime di servizi ambulatoriali e 19 prestazioni quotidiane domiciliari (i nostri terapisti si recano a casa delle persone che non possono venire in struttura). Ma questi sono solo numeri. Io tengo a sottolineare che dietro i numeri e prima dei numeri ci sono le persone. Ringrazio il personale perché nonostante le criticità della quotidianità o inconvenienti hanno motivazioni forti e generosità senza misura, oltre alla loro professionalità”.
Nel modulo di semi internato sono presenti utenti che necessitano di trattamento abilitativo globale quale: psicomotricità, kinesiterapia, logopedia, laboratori artistici, musicoterapia. Dopo i saluti del direttore sanitario della Fondazione Sant’Angela Merici, Francesco Rametta, e dell’oculista Michele Collura, a parlare della storia dell’istituto di Canicattini è stato il neurologo della Fondazione Sant’Angela Merici, Gaetano Bordonaro.
“Tutto ha avuto inizio il 10 aprile 1996. L’inizio non è stato facile, ma siamo riusciti a crescere insieme – ha detto il dottore Bordonaro -. Gli ostacoli che si presentavano venivano superati con l’impegno costante ed il sacrificio di tutti. L’entusiasmo del personale ha contribuito a rafforzare l’organizzazione della struttura. Il lavoro quotidiano a fianco di persone diversamente abili ci ha arricchito oltre ogni possibile immaginazione: confrontarsi costantemente con chi soffre, permette di vedere ed affrontare il quotidiano con una visione completamente rinnovata. Un pensiero in questa giornata celebrativa va alle famiglie dei ragazzi ed  a  tutti gli assistiti  che non   sono più  tra  noi, siete tutti rimasti nei nostri  ricordi, anni trascorsi insieme non si cancellano, non vi abbiamo dimenticati e non vi dimenticheremo”. Nel corso degli anni gli assistiti sono stati impegnati in diverse attività svolte all’esterno della struttura: “Ricordo le più significative: l’esposizione di sculture presso l’Arcivescovado di Siracusa del presepe in pietra, realizzato dai nostri ragazzi; gli incontri con i pescatori S. Francesco di Paola, riguardanti il mondo della pesca, culminati con una giornata trascorsa sui pescherecci; la mostra fotografica realizzata dagli assistiti sotto la guida di un fotografo professionista, Sergio Vasta, svoltasi a Siracusa presso la sede dell’Arcivescovado nel 2012; la rappresentazione teatrale dal titolo “feroce come una fiaba” tenutosi nel 2012 presso il teatro Teamus di Canicattini, che ha visto come interpreti, oltre i nostri assistiti anche alcuni studenti della scuola media di Canicattini. Quest’anno, nel corso delle rappresentazioni che si svolgeranno al teatro greco di Palazzolo, i nostri assisiti allestiranno uno spettacolo teatrale dal titolo “Edipo dai piedi deformi”. Le due rappresentazioni teatrali sono state scritte dal nostro musicoterapista Guglielmo Ghioldi. Per voi assistiti tanto abbiamo fatto, molto rimane da fare, siamo qui per crescere insieme”.
La psicologa della Fondazione Sant’Angela Merici, Veronica Landolina, che ha moderato gli interventi, ha presentato un filmato, realizzato da Maria Puglisi, che ha raccontato i venti anni dell’Istituto. Spazio poi al fondatore, mons. Gozzo, nel ricordo della psicologa della Fondazione Sant’Angela Merici, Ivana Sbona. Infine le testimonianze di alcuni rappresentanti dei familiari.
La giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo.

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Giornata internazionale dei Rom e Sinti

“Vorrei che anche per il vostro popolo si desse inizio a una nuova storia, a una rinnovata storia. Che si volti pagina! E’ arrivato il tempo di sradicare pregiudizi secolari, preconcetti e reciproche diffidenze che spesso sono alla base della discriminazione, del razzismo, della xenofobia. Nessuno si deve  sentire isolato, nessuno è autorizzato a calpestare la dignità e i diritti degli altri”. Sono le parole che il 26  ottobre scorso papa Francesco pronunciava davanti a oltre 7 mila Rom giunti a Roma per ricordare il cinquantesimo anniversario dello storico incontro di Paolo VI con i Rom, a Pomezia, il 26 settembre del 1965. Un appello, quello di Papa Francesco, di “grande attualità” nella Giornata internazionale dei Rom e dei Sinti che celebriamo quest’anno, ricorda Mons. Gian Carlo Perego, Direttore generale della Fondazione Migrantes: “purtroppo in questi mesi seguenti all’appello del Papa abbiamo assistito ancora a troppa retorica politica  e comunicativa razzista, xenofoba e antiziganista,  con azioni conseguenti che portano a creare conflittualità e reazioni sociali, annullando gli aspetti positivi di percorsi di inclusione e partecipazione sociale. Manca troppo spesso il rispetto per il popolo rom, che vive nelle nostre periferie”.
“La Giornata internazionale dei Rom e dei Sinti – ricorda mons. Perego –  ogni anno ci porta a non dimenticare chi tra noi vive troppe discriminazioni, una minoranza non riconosciuta, quale è il popolo rom. E’ una giornata per conoscere la storia, la cultura, l’arte e la religiosità di questo popolo in Italia e in Europa, creando nelle nostre città occasioni di incontro che aiutino a costruire rispetto e nuovi cammini insieme”.

 
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I 20 anni del Sant’Angela Merici a Canicattini

Sabato 9 aprile, con inizio alle ore 10.00, nei locali di via del Seminario (contrada Garofalo) a Canicattini Bagni, si celebra il 20º anniversario dell’Istituto Sant’Angela Merici di Canicattini Bagni. L’Istituto, in funzione dal 1996, opera nel settore della riabilitazione di soggetti disabili fisici e psichici. Gli utenti sono affetti in gran parte dei casi da patologie attinenti all’insufficienza mentale nei suoi vari gradi, potendo presentare in concomitanza disturbi motori o epilessia. Nel modulo di semi internato, con 40 prestazioni giornaliere, sono presenti utenti che necessitano di trattamento abilitativo globale quale: psicomotricità, kinesiterapia, logopedia, laboratori artistici, musicoterapia. Previsti anche i servizi di ambulatorio e domicilio. Il programma della giornata prevede i saluti iniziali del presidente della Fondazione Sant’Angela Merici, mons. Giovanni Accolla. Seguirà un’introduzione del direttore sanitario della Fondazione Sant’Angela Merici, Francesco Rametta; e dell’oculista Michele Collura. A parlare della storia dell’istituto di Canicattini sarà il neurologo della Fondazione Sant’Angela Merici Gaetano Bordonaro.Un filmato racconterà i venti anni dell’Istituto, quindi la psicologa della Fondazione Sant’Angela Merici, Ivana Sbona, ricorderà il fondatore mons. Salvatore Gozzo. La conclusione sarà affidata alle testimonianze di alcuni rappresentanti dei familiari. Modera l’incontro la psicologa della Fondazione Sant’Angela Merici, Veronica Landolina. La giornata si concluderà con la celebrazione eucaristica alle ore 12.00 presieduta dall’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo.

 
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Ordinazione presbiterale

Lunedì 4 aprile alle ore 19.00, nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime a Siracusa, l’arcivescovo monsignore Salvatore Pappalardo ordinerà presbitero Carmelo Scalia della parrocchia di San Corrado Confalonieri a Siracusa. 
Inoltre monsignor Pappalardo ordinerà diaconi Filippo Barrale della parrocchia di San Salvatore a Siracusa e Salvatore Cannizzaro della parrocchia Maria SS. della Misericordia e dei Pericoli a Siracusa. 
Il novello sacerdote Carmelo Scalia presiederà per la prima volta l’Eucaristia martedì 5 alle ore 19.00 nella parrocchia San Corrado Confalonieri.
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La statua della Madonna di Fatima a Siracusa

La copia della statua della Madonna di Fatima, in giro per l’Italia da quasi quattro mesi, farà tappa in provincia di Siracusa. Domenica sarà a Palazzolo, Floridia, Siracusa e Augusta su iniziativa dell’Unitalsi.
Primo appuntamento domenica alle 10 a Palazzolo con la celebrazione eucaristica presieduta da padre Michele Boccaccio. Poi a Floridia, mentre alle 16 la statua sarà al Santuario della Madonna delle Lacrime dove sarà celebrato il rosario presieduto da don Massimo Di Natale. Infine la giornata si concluderà ad Augusta.
 
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Sorteggio dei portatori di Santa Lucia

Il sorteggio pubblico dei portatori di Santa Lucia. Una tradizione che ritorna per volontà della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, che ha deciso di ripristinare un’iniziativa che di fatto apre i festeggiamenti in onore della patrona di Siracusa.
L’ultima volta che è stato fatto il sorteggio pubblico risale agli anni’90.
Quest’anno, in occasione della festa del patrocinio, domenica 1 maggio, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha deciso di effettuare il sorteggio pubblico domenica 3 aprile, nel salone mons. Gentile in via delle Vergini, dopo la celebrazione eucaristica delle ore 8.00 (Chiesa Cattedrale).
Sono 1014 i portatori iscritti nell’albo.  Per domenica 1 maggio sono 48 i portatori previsti per ognuno dei tre turni. Per l’ottava, domenica 8 maggio, sono previsti due turni.
Al sorteggio saranno presenti il vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Sebastiano Amenta; il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Pucci Piccione; i componenti della Deputazione, Lucilla Rizza, Piero Romano e Franco Vasquez; il maestro di Cappella, Benedetto Ghiurmino e il presidente dell’associazione Santa Lucia fra i falegnami, Paolo Puglisi.
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“Testimoniare la misericordia ogni giorno”

“Vorrei che la Chiesa e quanti si dicono cristiani sappiano testimoniare la misericordia: Papa
Francesco ci ha indicato gli atteggiamenti da assumere che qualificano la nostra condotta 
come misericordiosa”. E’ l’augurio di Pasqua rivolto dall’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore 
Pappalardo, che ha incontrato stamane giornalisti ed operatori della comunicazione.
“Possiamo anche noi essere più attenti e misericordiosi – ha detto il Pastore della Chiesa siracusana -. 
Auguri a chi porta la sofferenza nel cuore nella certezza di Gesù Cristo crocifisso, morto per loro. 
La Pasqua è la rivelazione della misericordia di Dio. Augurare buona Pasqua è fare esperienza 
della misericordia di Dio. Il Papa ci ricorda l’insegnamento di Gesù: voglio augurare una Pasqua che sia 
esperienza di gioia , serenità, consolazione, a motivo dell’amore di Dio e che ci faccia aprire il 
cuore alle necessità dei fratelli che vivono momenti di sconforto desolazione e disperazione. Che la 
nostra testimonianza possa essere motivo di serenità”.
L’arcivescovo ha comunicato la conclusione due giorni fa della Visita pastorale: “Ho iniziato la 
Visita pastorale nel 2011, il Giovedì Santo. E l’ho conclusa ufficialmente proprio il Giovedì Santo.
La dichiaro ufficialmente conclusa e rendo grazie al Signore per quanto Egli mi ha dato di poter 
conoscere ed apprezzare della vita di ogni singola comunità; prego altresì il Signore di concedermi
luce e sapienza così da far tesoro di questa ricca esperienza pastorale da saperla ora valorizzare 
per crescita spirituale di tutta la Comunità diocesana. 
La Chiesa non è chiamata a risolvere i problemi società, ma a far si che i cristiani siano 
nella società fermento e sale che possa dare sapore evangelico. Purtroppo ci sono tanti problemi: 
donne che mi dicono che da 4, 5 mesi il marito non riceve lo stipendio. La povertà si tocca con 
mano. Le difficoltà delle famiglie sono tante e tutto questo deve farci aprire gli occhi.
La Visita pastorale mi ha permesso di conoscere tante belle e nascoste iniziative di carità: 
sappiamo ci sono le mense in Ortigia e al Pantheon, ma devo dire che in molte parrocchie 
c’è l’esercizio della carità e l’attenzione ai poveri. Sono stato insieme ai giovani a distribuire il cibo. 
C’è una carità spicciola e silenziosa ma molto diffusa. Alla Mazzarrona i fedeli spesso vanno in 
chiesa per la celebrazione col sacchetto della spesa. Io l’ho chiamato Altare della carità, come al 
Santuario, per legare il gesto con la celebrazione eucaristica che sta a fondamento dello stile cristiano”.
Mons. Pappalardo ha voluto comunicare l’abbondante messe di vocazioni al Presbiterato e al 
Diaconato in quest’Anno giubilare. “Sei presbiteri saranno ordinate, il primo giorno, 4 aprile, 
nel Santuario della Madonna delle Lacrime. E poi almeno una quindicina di diaconi permanenti. 
In totale saranno 35, una presenza significativa in diocesi, un segno della misericordia del Signore.
I numeri devono farci prendere consapevolezza della nostra missione nella Chiesa. Forse il Signore
chiede a noi maggiore attenzione nel testimoniare la misericordia”.

 
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Mons. Pappalardo: “Correggiamo i modi di pensare e agire”

“Vescovo, Presbiteri e Diaconi, come corresponsabili della Chiesa locale, dobbiamo vivere e testimoniare la misericordia di Dio. Abbiamo davvero da esaminare la nostra condotta e, chissà, da rivedere e correggere tanti nostri modi di pensare ed agire”. Lo ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, durante la celebrazione della Messa del Crisma, nel giorno del Giovedì Santo, nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime.
Durante la solenne liturgia sono stati benedetti gli oli santi. L’olio dei catecumeni, l’olio degli infermi e l’olio del Crisma.
Nel corso della sua omelia, l’arcivescovo ha ricordato l’Anno Santo della Misericordia: “Lo stiamo celebrando nella ordinarietà della vita liturgica e pastorale propria delle nostre comunità ecclesiali, non trascurando, però, di percorrere quelle piste indicateci dal Papa che mirano a farci aprire il cuore alla misericordia divina per divenire noi stessi “misericordiosi come il Padre”. Anche entrando in Santuario, abbiamo attraversato la Porta Santa, quella vera, che è Gesù Cristo. Pellegrini verso il traguardo della piena comunione con il Signore, abbiamo lasciato le nostre case e, simbolicamente, tutto ciò che ci è di ostacolo o di peso nel nostro cammino di fedeltà al Vangelo; ascoltando ora con docilità di cuore la Parola e celebrando i santi segni voluti dal Signore, partecipiamo alla mensa del suo corpo e sangue perché la sua vita diventi la nostra vita. Perdonati e amati da Dio, diventiamo capaci di relazioni nuove con il nostro prossimo; divenuti membra del corpo di Cristo e attingendo alla carità del suo Cuore, le nostre relazioni con il prossimo e in specie con i poveri non possono che essere relazioni di compassione e di piena solidarietà”.
Poi mons. Pappalardo ha aggiunto: “La celebrazione con la benedizione degli Oli è un momento particolarmente significativo dell’Anno Giubilare. Gli Oli, con il loro specifico simbolismo, stanno a significare che la misericordia di Dio ci raggiunge nella nostra condizione di sofferenza, di lotta contro il male, di elezione e partecipazione alla missione di Cristo Sacerdote, Re e Profeta. Mi piace riascoltare con voi un brano della Lettera di Indizione del Giubileo. Scrive il Papa: «In questo Anno Santo, potremo fare l’esperienza di aprire il cuore a quanti vivono nelle più disparate periferie esistenziali, che spesso il mondo moderno crea in maniera drammatica. Quante situazioni di precarietà e sofferenza sono presenti nel mondo di oggi! Quante ferite sono impresse nella carne di tanti che non hanno più voce perché il loro grido si è affievolito e spento a causa dell’indifferenza dei popoli ricchi. In questo Giubileo ancora di più la Chiesa sarà chiamata a curare queste ferite, a lenirle con l’olio della consolazione, fasciarle con la misericordia e curarle con la solidarietà e l’attenzione dovuta» (MV 15). La degna celebrazione del Giubileo non mira tanto a farci porre i prescritti gesti rituali, pur significativi, quali sono il pellegrinaggio e il passaggio della porta santa, quanto piuttosto a farci aprire davvero il cuore alla personale esperienza della misericordia di Dio e a renderci più attenti e misericordiosi nei confronti del prossimo, specialmente dei fratelli più poveri mediante l’esercizio delle opere di misericordia corporale e spirituale”.  
L’arcivescovo si è rivolto ai presbiteri e ai diaconi: “Se Gesù è il volto della Misericordia del Padre e il Vangelo è l’annunzio di questo amore di Dio che raggiunge ogni uomo, è ovvio che il nostro ministero non può non essere finalizzato che ad annunciare e celebrare la misericordia di Dio; e il nostro stile di vita, personale e comunitario, deve necessariamente adeguarsi a questa missione”.
Venerdì 25, alle ore 17.00, in Cattedrale azione liturgica della Passione e Morte del Signore.
Infine sabato, alle ore 21.30, in Cattedrale, celebrazione della Veglia Pasquale e domenica 27, giorno di Pasqua, alle ore 11,30 nella Chiesa Cattedrale, celebrazione eucaristica.
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