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La recita del rosario per l’Italia, stasera alle 21.00

In questo momento di emergenza sanitaria, la Chiesa italiana promuove un momento di preghiera per tutto il Paese, invitando ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario (Misteri della luce), simbolicamente uniti alla stessa ora: alle 21 di giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia.
Alle finestre delle case si propone di esporre un piccolo drappo bianco o una candela accesa.
“A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, insieme con quello della tua santissima Sposa” (Leone XIII)

“Più che mai, in questo tempo di incertezza e pandemia, è importante pregare l’uno per l’altro, e riporre la nostra fiducia nel Signore. Lo sappiamo, la paura non è mai una buona risposta. La compassione è la risposta, la vicinanza, l’aprire il cuore agli altri. Il Cuore di Gesù è il cammino”. Lo sostiene padre Frederic Fornos, direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, nel giorno in cui la Chiesa italiana promuove un momento di preghiera per tutto il Paese, invitando ogni famiglia, ogni fedele e ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario alle ore 21.

La preghiera del Rosario, con Maria, ci avvicina al Cuore di Gesù, perché i misteri del Rosario, i misteri della luce per esempio, ci aiutano a conoscere profondamente Cristo e a desiderare di seguirlo e amarlo di più. Pregando il Rosario impariamo ad amare come Lui, ovunque ci troviamo, nei servizi sanitari per esempio, con i più vulnerabili e i malati, nelle nostre famiglie. Questa preghiera ci fa scoprire la vicinanza della Madonna, che ci conduce a Cristo, la vera pace che dissolve tutte le nostre preoccupazioni e ci dà la forza di servire. Papa Francesco, nella giornata di preghiera “24 Ore per il Signore” 2016, ci ha invitato a non dimenticare la forza della preghiera di tante persone.

TV2000 (canale 28) offrirà la possibilità di condividere la preghiera in diretta.

(Da Agenzia Sir)

  Sussidio per il Santo Rosario

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Sussidio proposto dall'Ufficio liturgico nazionale Cei

Pregare in tempo di epidemia

L’inedita impossibilità di celebrare in contesto assembleare l’Eucaristia – fonte e culmine della vita cristiana (cf. SC 10) –, non coincide con l’impossibilità di entrare in comunione con il Signore e il suo mistero di salvezza. Egli infatti imbandisce per il suo popolo la mensa del Pane di vita, ma anche quella della Parola, perché Cristo «è presente nella sua parola, giacché è lui che parla quando nella Chiesa si legge la sacra Scrittura» (SC 7). Assumendo la natura umana, Egli ha unito a sé tutta l’umanità e l’ha associata nell’elevare al Padre quell’Inno di lode perenne cantato nelle dimore celesti. La preghiera, in particolare quella della Liturgia delle Ore, è infatti autentico esercizio del sacerdozio di Cristo, nella lode e nell’intercessione per il mondo intero (cf. SC 83).

Per favorire un ascolto orante della parola di Dio, condotti per mano dalla liturgia della Chiesa e dal cammino dell’Anno liturgico, l’Ufficio Liturgico Nazionale – CEI ha offerto questo sussidio, che di settimana in settimana si arricchirà di testi e riflessioni.

Ogni domenica verrà proposta una scheda per la preghiera e la riflessione personale o familiare in sintonia con la liturgia del giorno. Saranno inoltre offerti altri testi per la preghiera. Si suggerisce fin da ora di utilizzare la Liturgia delle Ore, usufruendo – se lo si ritiene opportuno –  dell’App Liturgia delle Ore della CEI, scaricabile gratuitamente, che contiene tutti i testi e la possibilità dell’ascolto audio.

 

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Messe in diretta streaming

Si susseguono nella Diocesi di Siracusa le iniziative da parte dei parroci per venire incontro alle esigenze dei tanti fedeli. Messe in diretta streaming ma anche la recita delle lodi o veglie di preghiera sono promosse nelle diverse parrocchie del territorio, dalla chiesa di San Metodio alla chiesa Santa Maria della Consolazione di Belvedere, dal Santuario della Madonna delle Lacrime alla chiesa della Sacra Famiglia. Alcuni sacerdoti stanno anche proponendo momenti di riflessione sulla Parola di Dio.

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“In questo giorno sono grato a tutti voi”

Sono grato alle persone che ho incontrato nella mia vita: le relazioni di amicizia, di reciproca comprensione e di corresponsabilità mi hanno arricchito così da contribuire alla costruzione di quel bene comune che dall’ambiente familiare a quello scolastico, da quello ecclesiale a quello sociale assume forme e denominazioni diverse, tutte orientate alla realizzazione di quella civiltà dell’amore di cui parlava il papa San Paolo VI“. Così l’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo, oggi, nel giorno del suo 75esimo compleanno di età, scrive ai presbiteri e ai diaconi della Diocesi.
Un compleanno diverso, festeggiato “dall’eremo” in Arcivescovado per l’emergenza sanitaria in atto. Mons. Pappalardo ha augurato “abbondanza della grazia e della pace del Signore. In questo giorno particolarmente significativo per la mia vita sento il bisogno di condividere con voi i sentimenti di gratitudine che oggi pervadono il mio animo“. L’arcivescovo ha ringraziato il Signore perchè “nella sua bontà mi ha chiamato al ministero sacerdotale ed anche alla successione apostolica affidandomi la responsabilità della guida pastorale della due Sante Chiese di Nicosia prima e poi di questa nostra Chiesa siracusana“. Ed infine: “Mentre con gioia ricevo i vostri auguri, chiedo a ciascuno di voi carissimi confratelli di pregare per me. Affidiamoci tutti alla materna protezione della Vergine Santissima, la nostra cara Madonnina delle lacrime“.

#chiciseparera

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L’appello della Caritas Diocesana

La Caritas Diocesana lancia un appello per la ricerca di volontari disponibili a svolgere servizio nella mensa o nella consegna della spesa alle persone indigenti. A lanciarlo è stato il direttore don Marco Tarascio che insieme alla sua equipe è in prima linea da settimane per fronteggiare le difficoltà derivanti dall’emergenza coronavirus.

Necessitiamo di volontari (specialmente cuochi) al fine di garantire i servizi essenziali di somministrazione e consegna pasti a persone senza dimora o in condizione di estrema difficoltà presso la mensa di via Nome di Gesù, nel centro storico di Ortigia” spiega don Marco Tarascio. “Siamo consapevoli che si tratta di settimane difficili, che mettono a dura prova la nostra comunità. Nella consapevolezza della delicatezza della crisi che ci ha sorpreso è chiesta responsabilità e solidarietà assumendo con serietà le limitazioni ed i sacrifici necessari – continua il direttore della Caritas -. L’auspicio è che con l’impegno congiunto di tutti si possa superare questo periodo di crisi, portando la testimonianza della carità nei cuori delle persone, vincendo comprensibili paure, cercando di essere, nel rispetto delle disposizioni, fermento per un forte rinnovato impegno di carità. In un periodo così complesso e repentinamente soggetto a mutamenti – continua don Marco – la Caritas Diocesana di Siracusa continua a lavorare per far si che le distanze imposte dai decreti disposizioni ministeriali non rappresentino un ostacolo insormontabile ma una preziosa opportunità per riflettere e reinventare il nostro modo di essere e fare Caritas poiché Caritas Chirsti urge nos”.

Caritas riesce a garantire dei servizi essenziali alle famiglie ed alle persone in condizione di difficoltà attraverso la consegna di pacchi alimentari con prodotti di vario genere quali pasta, riso, olio, biscotti, omogeneizzati, brioches, latte, pane distribuiti dalla Protezione Civile Ross e Cisom. Nell’ambito dei servizi offerti e dedicati a chi, soprattutto in questo momento, versa in condizione di difficoltà ed urgenza, è stato elaborato un form telematico. Basta compilare un modulo online, indicando le proprie necessità: bisogni alimentari, sussidio per pagamento bollette/tasse, farmaci, sostegno domiciliare, problematiche abitative. Ecco il link al modulo: https://docs.google.com/…/1FAIpQLSeZclp7cauCCOCM-L…/viewform

In questi giorni in cui la contingenza emergenziale del coronavirus costringe ad attenerci a norme nuove e particolari disposizioni, Caritas Diocesana osserverà la chiusura dei servizi che prevedono il contatto diretto con il pubblico ma proseguirà nell’espletamento della propria missione di carità, in particolare per la gestione delle urgenze attraverso un centralino telefonico attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 ai seguenti numeri telefonici: 342/3924044 – 320/0359124 – 392/3338747 – 391/4169193.

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Chiusura degli uffici di Curia

Gli uffici di Curia saranno chiusi al pubblico da lunedì 16 marzo al 3 aprile.
Il provvedimento si è reso necessario in considerazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dello scorso 4 marzo sulle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19. Proprio per motivi precauzionali legati all’emergenza sanitaria in corso è stato necessario chiudere gli uffici di curia, ma per eventuali comunicazioni sarà possibile contattare gli uffici telefonicamente (al centralino dell’Arcidiocesi 0931.66571) o tramite posta elettronica all’indirizzo protocollo@arcidiocesi.siracusa.it.

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Le parole del vicario generale mons. Amenta alla celebrazione dell'atto di affidamento

“Siamo custodi l’uno dell’altro. La vita è il bene più prezioso di cui disponiamo”

Siamo chiamati ad essere custodi del nostro fratello, a prendere coscienza del fatto che non siamo onnipotenti. Temi che ci ricordano che siamo custodi l’uno dell’altro e la vita è il bene più prezioso e fragile di cui disponiamo“. Lo ha detto il vicario generale dell’Arcidiocesi di Siracusa, mons. Sebastiano Amenta, che ha presieduta la celebrazione eucaristica al Sepolcro di Santa Lucia al termine della quale è stata invocata la protezione della patrona di Siracusa in questo momento di emergenza.
Prima è stato recitato il rosario a Santa Lucia e poi celebrata la messa: una preghiera comunitaria perché il Signore per intercessione di Santa Lucia ci doni la salute, la pace e la serenità, per poter vivere la vita e sperimentare sempre l’incontro con Dio e con i fratelli. La messa è stata presieduta dal vicario generale e concelebrata dal rettore del  Santuario di Santa Lucia, fra Daniele Cugnata. “Pagine di storia – ha detto il vicario generale mons. Amenta – ci parlano di terremoti e guerre e hanno visto i siracusani accorrere al tempio e invocare la preghiera di intercessione a Lucia. Il popolo si è riscoperto comunità ed ha scoperto il vincolo della fraternità che lo lega a questa sorella che il Signore ci ha donato. Sulla scia di questa storia siamo qui per pregare per coloro che soffrono, che si sono ammalati, e in suffragio di chi è morto. Per i loro cari che vivono questa tremenda esperienza. Affidiamo a Santa Lucia chi si sta prodigando al di là della professione per alleviare le sofferenze. A tutto il personale che lavora nelle strutture sanitarie: loro ci ricordano che attraverso le loro mani facciamo esperienza di Cristo buon samaritano. Affidiamo a Santa Lucia chi ha ruoli di responsabilità. Preghiamo per noi: perché ci rendiamo conto che nessuno ci è estraneo. E’ il momento del coraggio e della speranza. Ma anche della responsabilità. Dobbiamo farci custodi di tutti i nostri fratelli“.

Sulla pagina Facebook della Deputazione Cappella di Santa Lucia e sul canale You Tube dell’Arcidiocesi di Siracusa è possibile ritrovare la diretta trasmessa.

#chiciseparera

 

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L’Arcivescovo chiederà protezione a Santa Lucia

Sarà l’arcivescovo Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, a chiedere protezione alla patrona Santa Lucia in questo momento di emergenza. I frati minori di Sicilia hanno proposto per oggi un momento di preghiera per chiedere a Santa Lucia salute, pace e serenità.  Oggi, venerdì 13, al Sepolcro di Lucia a Siracusa, alle ore 19.00 ci sarà la recita del rosario a Santa Lucia e a seguire, intorno alle ore 19.30 sarà celebrata la messa alla quale seguirà l’atto di affidamento a Santa Lucia. “Ci rivolgiamo a te, o cara S. Lucia, tu che in passato ti sei presa cura del tuo popolo e di coloro che a te si sono rivolti con fede, proteggi ancora oggi noi, la nostra città e tutto il popolo santo di Dio che in te confida” si legge nell’atto di affidamento.
Una preghiera comunitaria perché il Signore per intercessione di Santa Lucia ci doni la salute, la pace e la serenità, per poter vivere la vita e sperimentare sempre l’incontro con Dio e con i fratelli. L’iniziativa è sostenuta dai Frati minori di Sicilia che hanno deciso di indire per oggi una giornata di preghiera e di digiuno nei vari conventi dell’Isola.
La messa sarà presieduta dall’arcivescovo mons. Pappalardo e concelebrata dal rettore del Santuario di Santa Lucia, fra Daniele Cugnata. Poiché non sarà possibile fisicamente partecipare al momento di preghiera, il Santuario di Santa Lucia al Sepolcro e la Deputazione della Cappella di Santa Lucia hanno predisposto una diretta streaming: sarà possibile partecipare dalla pagina Facebook della Deputazione Cappella di Santa Lucia e dalla pagina Facebook della Basilica Santuario Parrocchia S. Lucia al sepolcro Siracusa. Inoltre la diretta sarà trasmessa sul canale You Tube dell’Arcidiocesi di SiracusaLa diretta sarà trasmessa dalle ore 19.00 sul digitale terrestre ai canali 286 e 678, Video 66 e Tele sud est; al canale 172, TeleunoTris; al canale 86 Medical Excellence Tv. 

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Indicazioni canti per il Triduo pasquale

La celebrazione del Triduo Pasquale è l’azione più solenne di tutto l’anno liturgico. Nella celebrazione della Pasqua, la Chiesa ha da sempre impegnato tutte le sue energie migliori, producendo una ricchezza di contenuti testuali e musicali che costituiscono un vero patrimonio spirituale.
Il direttore della sezione di Canto e Musica per la Liturgia dell’Ufficio liturgico diocesano, don Salvatore Savaglia, ha fornito le indicazioni della Chiesa circa il canto liturgico nei giorni del Triduo Sacro non sono poche: “Tra queste, possiamo accogliere quelle provenienti dalla lettera Paschalis sollemnitatis della Congregazione per il Culto Divino, alla cui lettura integrale è sempre proficuo ritornare in preparazione alla Pasqua. Il canto del popolo, dei ministri e del sacerdote celebrante riveste una particolare importanza nella celebrazione della Settimana santa e specialmente del Triduo pasquale, perché è più consono alla solennità di questi giorni ed anche perché i testi ottengono maggiore forza quando vengono eseguiti in canto“.

Per favorire un’adeguata preparazione delle celebrazioni pasquali è stato pensato uno schema di proposte per i canti, sullo stile già utilizzato per gli altri tempi forti.

 

 

(E’ possibile scaricare lo schema sotto questo articolo o dalla pagina dell’Ufficio liturgico)

 

 

 

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Il messaggio dell'Arcivescovo che invita a spenderci per gli altri

Mons. Pappalardo: “Riscopriamo i legami familiari”

Guai a noi se ci abbandonassimo alla disperazione. Questo è il momento della rinnovata fiducia verso il Signore, Padre misericordioso, e verso chi si sta spendendo generosamente per prevenire ed alleviare i gravi disagi che il fenomeno sta provocando. Questo è pure il momento di riscoprire i legami familiari, di ritornare a prenderci cura gli uni degli altri, di spenderci per le persone più fragili e malate, di scoprire quelle povertà che ci sono più vicine“. L’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, scrive alla sua comunità, al popolo di Dio, ai siracusani tutti. Parole dettate dalla difficile situazione che il Paese sta vivendo con l’emergenza coronavirus, che ha costretto ad un cambio netto di abitudini e comportamenti.

Carissimi fratelli e sorelle, stiamo vivendo giorni segnati da preoccupazione a motivo delle notizie che quotidianamente ci raggiungono circa l’epidemia del “coronavirus”. Le restrizioni alle nostre ordinarie attività, imposte dal dovere di salvaguardare la salute di tutti, ci impediscono anche di riunirci in assemblea per pregare e celebrare l’Eucarestia. «Tale inedita situazione – come si legge nella Nota odierna della Conferenza Episcopale Italiana –deve poter incontrare una risposta non rassegnata né disarmante. (…) La Chiesa tutta sente una responsabilità enorme di prossimità al Paese». La divina Provvidenza ci sprona oggi a vivere e ad impegnarci sempre più in questa prossimità. Guai a noi se ci abbandonassimo alla disperazione. Questo è, invece, il momento della rinnovata fiducia verso il Signore, Padre misericordioso, e verso chi si sta spendendo generosamente per prevenire ed alleviare i gravi disagi che il fenomeno sta provocando“.

Ma l’arcivescovo ricorda che proprio in questi momenti il cristiano deve trovare la forza di distinguersi: “Cristo, sotto le sembianze del buon Samaritano, continua attraverso la Chiesa e i tanti sanitari e volontari a piegarsi sui fratelli sofferenti nel corpo e nello spirito per aiutarli a guarire e a rialzarsi. Questo è pure il momento di riscoprire i legami familiari, di ritornare a prenderci cura gli uni degli altri, di spenderci per le persone più fragili e malate, di scoprire quelle povertà che ci sono più vicine. Mentre i sacerdoti pregano la Liturgia delle ore e celebrano la Messa non con il popolo, ma per il popolo, come è già nel loro ministero, e i nostri monasteri e le comunità religiose intensificano la loro preghiera di intercessione, ciascuno di noi non trascuri di nutrirsi della Parola di Dio e di curare la preghiera personale“.

Mons. Pappalardo ha lanciato un invito: “Vi propongo di unirci spiritualmente ogni giorno alle ore 19,00 nella preghiera del Rosario. Insieme ci rivolgeremo alla cara Madonna delle Lacrime che, con la nostra Patrona Santa Lucia, presenterà la nostra preghiera al Padre chiedendogli di liberare il mondo da ogni male. Carissimi fratelli e sorelle, coraggio e fiducia! Il Signore che guida i nostri passi ci accompagna e ci sostiene sempre con la sua grazia! Vi benedico di cuore“.

#chiciseparera

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