L'arcivescovo Lomanto alla messa della benedizione del cotone

Le lacrime siano impegno di conversione

Accogliamo, interpretiamo e approfondiamo i segni dell’amore di Dio per noi e compiamo i nostri atti di fede e di devozione ‒ come l’uso del cotone per la guarigione fisica, morale e spirituale ‒ e accompagniamoli con un profondo impegno di conversione, con l’esercizio di carità e con le opere di misericordia. Auguro di cuore a tutti di testimoniare il vostro amore a Cristo per vivere la «gioia indicibile e gloriosa, mentre conseguite la meta della vostra fede, cioè la salvezza delle anime» (1Pt 1,8)”. Lo ha detto mons. Francesco Lomanto presiedendo la celebrazione per la benedizione del cotone che si è svolta alla Basilica Santuario Madonna delle Lacrime. L’apertura della teca avviene solitamente in prossimità dei giorni dell’anniversario che ricordano l’evento, dal 29 agosto al 1 settembre. Vista la richiesta di cotone benedetto da alcuni anni questo gesto viene ripetuto nella domenica dell’ottava di Pasqua e richiama il gesto che Antonina Giusto e la cognata fecero il primo giorno della lacrimazione accostando il cotone al quadretto della Madonna per raccogliere le lacrime.  

Nel suo immenso amore il Padre ci ha fatti rinascere attraverso la morte e la risurrezione del Figlio unigenito, per una speranza viva, per una eredità che non è condizionata dalla corruttibilità delle cose di questo mondo, perché è conservata nei cieli per noi e fin d’ora ne abbiamo un anticipo nella misura in cui ci trasformiamo interiormente mediante una vita di fede” ha detto l’arcivescovo Lomanto. “La fede comporta il cammino verso il superamento della sensibilità e il passaggio dai segni alla fede. Ma l’economia presente è caratterizzata dalla presenza dei segni: vivere la messa; esercitare la carità; fare misericordia; compiere atti di devozione ed esercizi di pietà; espletare pratiche di affidamento a Dio e all’intercessione della Madonna e dei santi. Tra questi segni si pone quello della benedizione del cotone.Perché benediciamo il cotone? Il cotone benedetto è un segno che ci lega all’evento prodigioso della lacrimazione della Madonna. Compiremo il gesto di poggiare il cotone sul cuore della Madonna, come avvenne il primo giorno della lacrimazione quando Antonina Giusto e la cognata si accorsero, intorno alle ore 8 del mattino che la Madonna stava lacrimando e quelle lacrime si raccoglievano nella parte concava vicino al cuore di Maria.

Con quale spirito di fede e di devozione portiamo il cotone benedetto? Portare con noi il cotone benedetto significa compiere un atto di devozione per vivere un incontro spirituale con Maria. Il segno del cotone assicura un effettivo contatto o riferimento fiducioso a Dio; esprime una sostanziale, immediata e tangibile presenza protettiva di Dio; ci comunica la sua potenzialità nella totale esistenza umana attraverso le lacrime della Madonna. Il segno del cotone benedetto ci ricorda la vicinanza della Madonna delle Lacrime. Cosa chiediamo concretamente con questo segno alla Madonna? Chiediamo alla Madonna di fare sue le nostre lacrime, nella certezza che «alle sue sante lacrime, Gesù nulla rifiuta». Chiediamo di consolarci, di sostenerci e di incoraggiarci con la sua presenza materna, nella consapevolezza che il valore della nostra fede si prova col fuoco della tribolazione (cf. 1Pt 1,7). Chiediamo di trasformare le nostre lacrime in perle di gioia, in balsamo di ripresa del nostro cammino, di rinascita spirituale, di rinnovamento di vita, per vivere da risorti e andare sempre avanti con la serena fiducia in Dio, per affrontare con viva speranza l’avvenire e costruire «ciò che il Signore, mediante le urgenze della storia e i vari segni dei tempi, ci chiederà di compiere e di sperimentare» (Lettera pastorale, Sanctificati in veritate)“.

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