“Mi permetto di rivolgere un appello affinché i lavori del G7 a Siracusa gettino le basi di un autentico percorso comune di crescita sociale ed economica e di condivisione di esperienze, risorse e tecnologie dal quale nessuna popolazione sia esclusa, in particolare quelle economicamente più fragili”. Così mons. Francesco Lomanto in un passaggio del messaggio inviato in occasione del G7 Agricoltura che si terrà a Siracusa dal 21 al 29 settembre.
“Siracusa si sta preparando ad accogliere i rappresentanti dei 7 Grandi Paesi del mondo e delle più importanti agenzie internazionali che operano nel settore dell’agricoltura, della pesca e dell’alimentazione. Prenderanno parte ai lavori anche alcuni Paesi africani.
La nostra Città vivrà così un momento di dialogo e di comunione d’intenti sulla sfida più importante che l’umanità oggi è chiamata ad affrontare, quella alimentare e dello sviluppo sostenibile.
La bellezza della nostra terra siciliana, e siracusana in particolare, che i nostri ospiti potranno ammirare, presenta però anche le rughe innanzitutto di uno sviluppo non adeguato rispetto alle moderne tecnologie, poi dei danni ambientali causati dal cambiamento climatico, e infine da uno sfruttamento del suolo che ha ignorato gli effetti dannosi che avrebbe prodotto per le future generazioni. Questo disequilibrio rischia di compromettere sempre più il nostro futuro e a livello globale di aumentare in maniera esponenziale il gap tra i Grandi e i piccoli della terra. Auspico che questo evento sia un’occasione di dialogo fraterno e solidale guidato dal comune impegno alla salvaguardia dell’ambiente e quindi della salute di ogni uomo: che a nessun bambino manchi mai più il pane quotidiano“.