Settimana Santa, le celebrazioni nella chiesa Cattedrale

L’arcivescovo mons. Francesco Lomanto presiederà i riti della Settimana Santa nella chiesa Cattedrale. Quest’anno le celebrazioni saranno condizionate dalle misure di contenimento per l’emergenza sanitaria in corso.
Domani, domenica delle Palme, alle ore 11.30 l’arcivescovo benedirà le palme e i ramoscelli di ulivo e presiederà la celebrazione eucaristica.
Giovedì Santo, alle ore 9.30, nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime, l’arcivescovo presiederà la messa del Crisma. Alle ore 18.30 messa in coena Domini. Dopo la celebrazione seguirà l’adorazione eucaristica. Così come accaduto già lo scorso anno, nella messa sarà omessa la lavanda dei piedi. Così come ricorda l’Ufficio liturgico diocesano al termine della messa, il Santissimo Sacramento potrà essere portato nel luogo della reposizione in una cappella della Chiesa dove sarà possibile fermarsi in adorazione, nel rispetto delle norme, ed evitando lo spostamento tra chiese al di là della propria parrocchia. Le chiese dovranno chiudere al massimo alle 21.30, trenta minuti prima del coprifuoco.

Venerdì Santo alle ore 18.30 celebrazione della Passione del Signore. L’atto di adorazione della croce mediante il bacio dovrà essere limitato al solo presidente della celebrazione. Conclusa l’azione liturgica, laddove esiste la consuetudine della processione del Cristo morto, deve essere omessa. Si potranno esporre alla pubblica venerazione i simulacri con debita distanza dal popolo.
Sabato Santo alle ore 19.00 veglia pasquale. L’ufficio liturgico ricorda che potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito, ma deve esser considerata la lunghezza della celebrazione per fare in modo che si concluda entro le ore 21.30. La Diocesi ha disposto la diretta streaming sul canale You Tube, e sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi.
Domenica di Pasqua alle ore 10.30 santa messa presieduta dall’arcivescovo Lomanto. Prevista la diretta streaming anche con il servizio dell’interpretariato nella lingua dei segni, grazie alla collaborazione della sezione Ens di Siracusa, sul canale You Tube, e sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi.

Con la Nota del Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti pubblicata lo scorso 17 febbraio e gli Orientamenti della Conferenza Episcopale Italiana, si riportano di seguito alcune indicazioni che tengono conto anche della vigente normativa dello Stato:
• Si esortino i fedeli alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche nel rispetto dei decreti governativi riguardanti gli spostamenti sul territorio e le misure di contenimento del contagio da Covid. Non sono possibili gli spostamenti da un territorio comunale all’altro fuori dai casi previsti dalle prescrizioni.
• E’ possibile ricorrere all’uso dei social media solo dove strettamente necessario o realmente utile. Si raccomanda che l’eventuale ripresa in streaming delle celebrazioni sia in diretta, mai in differita, e venga particolarmente curata nel rispetto della dignita del rito liturgico.
• I ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma e in nessun modo ci sia consegna o scambio di rami.

In merito alle manifestazioni esterne nulla è variato rispetto alla regolamentazione data sia dai Vescovi che dalle Autorità Civili in questo lungo periodo di restrizioni. In sintesi:

  • è tuttora in vigore il decreto dell’Episcopato Siciliano emanato nel mese di giugno del 2020 circa la sospensione di tutte le processioni esterne;
  • sono tuttora in vigore le prescrizioni che ben conosciamo circa il distanziamento interpersonale da rispettare durante le Celebrazioni liturgiche in chiesa;
  • nei giorni di Sabato Santo, Domenica di Pasqua e Lunedì dell’Angelo è già stata decretata la “zona rossa”. I fedeli che parteciperanno alle Celebrazioni liturgiche dovranno munirsi di autodichiarazione per potersi recare in chiesa;
  • l’Arcivescovo raccomanda vivamente di evitare ogni forma alternativa di processione/manifestazione come – ad esempio – esporre i simulacri dei Santi sui sagrati o al portone centrale delle chiese o traslare gli stessi con automezzi o altro strumento lungo le vie cittadine.