Un Messale per le nostre assemblee

Sarà obbligatoria dalla domenica di Pasqua, 4 aprile 2021, ma sarà possibile utilizzarla dalla prima domenica di Avvento, la nuova edizione in lingua italiana del Messale Romano. Questa terza edizione arriva a cinquant’anni dalla pubblicazione del primo Messale Romano di Paolo VI, pubblicato dopo il Concilio Vaticano II nel 1970 in latino e tradotto in italiano per la prima volta nel 1973. La seconda edizione è uscita nel 1983 mentre la terza edizione del Missale Romanum nel 2000 per volontà di Papa Giovanni Paolo II. Per la traduzione italiana i lavori si sono conclusi nel 2019 con l’approvazione definitiva da parte di Papa Francesco.

Questa ultima edizione del Messale presenta in realtà poche modifiche rispetto alla precedente (molto innovativa rispetto alla prima) – ha spiegato don Massimo Di Natale, direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano -: nuove traduzioni dei testi latini e alcune aggiunte, modifiche ai testi precedenti e nuove preghiere. Nella presentazione al nuovo Messale i Vescovi italiani invitano i pastori a studiare attentamente il testo per imparare “l’arte di evangelizzare e celebrare” e richiamano ogni presbitero alla responsabilità e alla fedeltà del testo liturgico appena pubblicato affinché non ci si affranchi dall’autorità e dalla comunione con la Chiesa. Il principio della fedeltà «che si traduce in un vivo senso dell’obbedienza, impegna ciascun ministro a non togliere o aggiungere alcunché di propria iniziativa in materia liturgica».

Da domenica 29 novembre, Prima di Avvento, nelle chiese di Sicilia i Vescovi hanno determinato che si cominci a usare la nuova traduzione del Messale Romano. Questa occasione è preziosa perché ci permette di riflettere sull’esperienza liturgica che anima le nostre Comunità parrocchiali. Siamo chiamati ad accogliere questo nuovo libro liturgico come uno strumento essenziale per la celebrazione eucaristica, ma anche come un modello su cui plasmare il nostro stile celebrativo e da cui trarre bellezza creativa dalla sua potenza evangelizzatrice.

La consegna del Messale in questa nuova edizione non è quindi il termine di un progetto, bensì l’avvio di un processo che vede coinvolta tutta la nostra comunità ecclesiale siracusana a più livelli. Non lasciamoci sfuggire questa occasione per approfondire l’esperienza della celebrazione eucaristica; si suggerisce il sussidio pastorale “Un Messale per le nostre assemblee” preparato dall’Ufficio Liturgico Nazionale e dall’Ufficio Catechistico Nazionale: è uno strumento prezioso e utile – ha concluso don Massimo Di Natale, direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano – con il quale si desidera aiutare i ministri ordinati, gli animatori liturgici delle nostre comunità, i catechisti e tutti i fedeli a conoscere meglio il Messale e le sue potenzialità”. 

 

 

 

 

In allegato il sussidio pastorale per la nuova edizione del Messale Romano