Archivi della categoria: Primo piano

Al via i festeggiamenti per la Lacrimazione

Al via oggi alle ore 21.00, con la serata “Maria incontra Siracusa”, i festeggiamenti per il 62. anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa. Dal 29 agosto al 1 settembre si ricorderà il prodigio del 1953, quando un quadretto di gesso, raffigurante il cuore immacolato di Maria, posto come capezzale di un letto matrimoniale, nella casa di una giovane coppia di sposi, Angelo Iannuso e Antonina Giusto, in via degli Orti di S. Giorgio ha versato lacrime umane.
Stasera testimonianze in arte sul sagrato della Chiesa Cattedrale in piazza Duomo. Interverranno Mariella Nava e Fabio Salvatore. Presenta il giornalista di TV 2000, Fabio Bolzetta. Domani, domenica 23 agosto, alle ore 18.15, in Basilica preghiera del Rosario; alle ore 19.00 celebrazione eucaristica con la benedizione del cotone. Alle ore 21.00 «Lacrime d’amore. L’evento di Siracusa del 1953», il primo Musical sulla Madonna delle Lacrime. Sul palco allestito sul sagrato della cripta della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, il debutto del musical. L’età media dei protagonisti è piuttosto bassa. La maggior parte sono giovani del Santuario che si sono messi in gioco, accompagnati dalla preghiera, per rendere in un musical l’evento del 1953. Lo hanno fatto come un servizio verso il Santuario, come un atto di amore nei confronti della Madonna. Lo fanno gratuitamente perché vogliono diffondere il messaggio delle lacrime soprattutto tra i loro coetanei. Ed è per questo motivo che hanno scelto una forma d’arte diversa. “Lacrime d’Amore”, attraverso l’esperienza di conversione di un giovane turista che fatica a credere ma che ascolterà la testimonianza di un anziano devoto, racconta la storia del miracolo del 1953 passando dal coraggio della scelta di Antonina fino alla visita di Giovanni Paolo II nel 1994.
Lunedì 24 agosto, alle ore 21.00 «Veglia sotto le Stelle» – Ricordi, racconti e raccordi in uno dei luoghi della nostra memoria (piazza Euripide) e martedì sempre alle ore 21.00 «Il paese delle lacrime» – Teatro-laboratorio per bambini e famiglie a cura della Kairós di Siracusa (sagrato della Cripta). Mercoledì 26, sempre alle ore 21.00, «Il Calvario e la Bellezza. L’arte a servizio della fede», presentazione del progetto delle 14 stazioni scultoree della Via Crucis realizzate dagli studenti delle Accademie di Belle Arti di Catania e di Palermo (Centro Convegni – Salone Giovanni Paolo II).
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62 anniversario della Lacrimazione

Il linguaggio silenzioso delle lacrime di Maria continua ancora oggi a parlare al mondo intero, a risuonare nella Chiesa e a scuotere le nostre coscienze di uomini e di credenti”. Inizia così il messaggio che l’Arcivescovo, mons. Salvatore Pappalardo, ha scritto per il 62. anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa.
Dal 29 agosto al 1 settembre si ricorderà il prodigio del 1953, quando un quadretto di gesso, raffigurante il cuore immacolato di Maria, posto come capezzale di un letto matrimoniale, nella casa di una giovane coppia di sposi, Angelo Iannuso e Antonina Giusto, in via degli Orti di S. Giorgio ha versato lacrime umane. Sabato 29 agosto, primo giorno della Lacrimazione, sarà mons. Guy André Marie De Kerimel, vescovo di Grenoble-Vienne, a presiedere la solenne celebrazione. Domenica 30 mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della C.E.I.; lunedì 31 mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, ed infine sarà il Cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, a presiedere la solenne celebrazione eucaristica di martedì 1 settembre, ultimo giorno. I festeggiamenti inizieranno domenica 23 con la celebrazione della benedizione del cotone.

In allegato il messaggio dell’Arcivescovo mons. Pappalardo

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Papa Francesco chiama don Luca

 “Mi sono mancate le parole. Ma è stata una telefonata del tutto inaspettata”. Don Luca Saraceno, rettore della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, è ancora visibilmente emozionato. Ha ricevuto una telefonata al suo cellulare. Un numero privato.
“Buonasera sono Papa Francesco. Lei è don Luca?”. La telefonata dura poco più di un minuto e mezzo. “Ma lei con questo libro mi ha fatto piangere!”. Don Luca è emozionato. Ringrazia. Al Pontefice è stato consegnato qualche giorno fa da mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano, il libro che don Luca ha scritto sul rapporto del Pontefice con le lacrime. “Mi sono mancate le parole ma sono momenti che mon si dimenticano”.
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Inno del Giubileo della Misericordia

E’ stato pubblicato su You Tube l’inno ufficiale del Giubileo della Misericordia.
L’inno si apre con le parole “Misericordes sicut Pater”, ovvero il motto del Giubileo, “Misericordiosi come il Padre”, tratto  dal Vangelo di Luca (6,36). Gli autori della musica, Paul Inwood, e del testo, il padre gesuita Eugenio Costa, hanno donato ogni diritto di sfruttamento di questa opera al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione al fine di facilitare la diffusione dell’Inno  in tutta la Chiesa. La registrazione è stata eseguita dalla Cappella Musicale Pontificia, diretta d
al Maestro mons. Massimo Palombella, a cura della Radio Vaticana. 
Nell’aprile scorso Papa Francesco ha indetto il Giubileo straordinario della Misericordia, intitolato “Misericordiae Vultus – Il volto della misericordia”. Nella Bolla, anche l’annuncio dell’apertura di una Porta Santa in tutte le Chiese particolari e la possibilità, per alcuni sacerdoti, di rimettere i peccati riservati alla Sede Apostolica. Questo Anno Santo inizierà nella prossima solennità dell’Immacolata Concezione e si concluderà il 20 novembre del 2016

Ascolta l’Inno:

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Riapre la basilica di San Sebastiano a Ferla

Riapre dopo 36 anni la Basilica di San Sebastiano a Ferla. Si tratta della chiesa del santo patrono. 
La cerimonia di dedicazione dell’altare sabato 18 alle ore 18.30 da parte dell’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo, alla presenza del parroco, don Roberto Garro.
Venerdì cerimonia solenne di riapertura delle porte e la statua di San Sebastiano è stata riposizionata. Un momento commovente al quale hanno preso parte migliaia di fedeli. Per permettere a tutti di partecipare stasera, il Comune ha disposto l’installazione di un maxi schermo in piazza.
Domenica processione alle 21 con la reliquia del santo. I fedeli hanno contribuito ad acquistare gli arredi della chiesa.
 

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Missione del reliquiario della Madonna delle Lacrime

“La missione del reliquiario della Madonna delle Lacrime va contestualizzata dentro la scia lasciata dalla visita del papa e, su richiesta diretta del cardinale di Sarajevo Vinko Pulic, dentro un contesto di lenta ricostruzione e anelato riscatto”. Queste le parole del rettore della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, don Luca Saraceno, appena rientrato da Sarajevo dove è stato in missione con il reliquiario. 
Giorni intensi soprattutto per la qualità di eventi vissuti: l’incontro con la comunità ecclesiale di Sarajevo (i cristiano-cattolici sfiorano appena il 10 per cento della popolazione); la preghiera dentro alla più antica sinagoga di Sarajevo, costruita nel 1581; l’incontro con l’Imam della prima moschea della città (1526), la preghiera con lui e l’ingresso nel luogo di culto; la struggente visita nel memoriale di Srebrenica, laddove fu compiuto il più atroce dei genocidi dopo la seconda guerra mondiale: 8372 uomini trucidati dalle truppe serbo-bosniache in soli due giorni. 
«Fare la pace è un lavoro artigianale: richiede passione, pazienza, esperienza, tenacia. Beati sono coloro che seminano pace con le loro azioni quotidiane, con atteggiamenti e gesti di servizio, di fraternità, di dialogo, di misericordia…». Questo è un passaggio – ha spiegato don Luca – tratto dall’omelia di papa Francesco dettata nello stadio “Kosevo” di Sarajevo, lo scorso sabato 6 giugno davanti a 65 mila fedeli. Parole molto forti, pronunciate da papa Francesco in una terra, come quella di Bosnia-Herzegovina, teatro nella prima metà degli anni ‘90 di una terribile e sanguinosa guerra fratricida, che ha registrato un totale (che, ahimè, resterà sempre provvisorio!) di quasi 105.000 vittime. Sono stati giorni intensissimi per una missione che resterà nella storia della comunità del Santuario e dell’intera città di Siracusa. Non ho alcun dubbio nell’affermare che sono pellegrinaggi come quello di Sarajevo a derubricare il misterioso segno delle lacrime di Maria nei rivoli di luce della solidarietà, della cura e della prossimità della Madre di Dio e Madre dell’umanità, la cui «materna carità si prende cura dei fratelli del Figlio suo ancora peregrinanti e posti in mezzo a pericoli e affanni, fino a che non siano condotti nella patria beata» (Lumen gentium, 62)”. 

Particolarmente struggente la visita nel memoriale di Srebrenica: “Vedere il reliquiario attraversare e sostare su quella distesa silente di assenza di vita è stata una delle più graffianti esperienze che abbia mai vissuto e che difficilmente potrò dimenticare. In quella occasione il cardinale Pulic ha sottolineato l’importanza della presenza del reliquiario proprio nell’occasione della memoria dei 20 anni dal genocidio ed esattamente presente in quello spazio di lacrime e dolore per un messaggio di speranza e solidarnosc, solidarietà di una donna e madre che ha mescolato il suo pianto con quello di centinaia di donne e uomini. Degna di memoria è la brevissima sosta del reliquiario nel paese di Medjugorie, luogo di grazia, di conversione e penitenza. E poi ancora l’incontro con il monaco ortodosso Daniel della comunità di Mostar e con lui la preghiera dentro alla chiesa (1566), circondati da luminosissime icone evangeliche, sotto lo sguardo della Teotokos”. 
«Sono lacrime di misericordia», ha risposto immediatamente il sacerdote Daniel alla domanda per lui sul significato delle lacrime di Maria. E l’importanza delle lacrime viene confermata anche dall’Imam di Sarajevo che raccontava della storia dell’angelo Melek che «pianse, e le sue lacrime di pentimento, deposte in settemila anni di pianto ininterrotto in sette anfore, hanno estinto le vampe dell’inferno». Per ultimo, l’incontro con gli operatori aeroportuali di Mostar che, chiedendo di vedere il reliquiario, non solo per il doveroso controllo ma anche per un breve momento di preghiera, hanno vissuto in religioso silenzio e con occhi lucidi un momento significativo davanti alle lacrime di Maria. 

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Esposto il simulacro di Santa Lucia

La Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha reso noto che in occasione del periodo estivo, come tradizione ormai consolidata, ha disposto l'esposizione straordinaria del simulacro di Santa Lucia per tre domeniche. In particolare la seconda domenica del mese di luglio, di agosto e di settembre.
In questo modo i siracusani che rientrano per le vacanze ed i turisti in città hanno la possibilità di pregare lo splendido simulacro argenteo della patrona.
La prima esposizione è prevista quindi per domani, domenica 12 luglio, dalle ore 7.30 alle ore 20.15. Gli orari delle messe sono alle ore 8.00, alle ore 11.30 ed alle ore 19.00.
 
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Il Reliquiario accolto dal cardinale Puljic

Momenti suggestivi e commoventi sta vivendo la missione del Reliquiario della Madonna delle Lacrime a Sarajevo. 
Iniziata con l’incontro in Cattedrale “Sulle orme di Maria e Pietro” , la proiezione del documentario in lingua croata, e l’accoglienza da parte dell’arcivescovo di Sarajevo, il cardinale Vinko Puljic. Poi la celebrazione eucaristica ed il ricevimento presso il palazzo della Nunziatura Apostolica dal Nunzio Apostolico in Bosnia-Erzegovina e in Montenegro mons. Luigi Pezzuto. 
Eli Tauber, responsabile della Comunità ebraica di Sarajevo, ha accolto i pellegrini ed il reliquiario dentro la sinagoga dove ha avuto luogo una preghiera ecumenica per la pace. E’ la sinagoga più antica di Sarajevo. Poi al Museo Zemajski,  Eli Tauber ha presentato l’Agada (il più antico manoscritto, in lingua ebraica, che racconta la storia del popolo ebreo). Quindi la visita è continuata nella parrocchia di San Giuseppe, dove durante i bombardamenti,nella guerra del 1992-1995, si è formata prodigiosamente nelle sue mura l’immagine del volto di Cristo. Celebrazione della via crucis e celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale di Sarajevo.
Quindi l’arrivo a Srebrenica e celebrazione eucaristica nella Chiesa di Santa Maria (1271). Visita all’harem, il cimitero musulmano della strage di Srebrenica. Quindi ha avuto luogo una funzione religiosa musulmana del venerdì in memoria delle vittime di Srebrenica nel XX anniversario. Una preghiera ecumenica, con esposizione del Reliquiario, nella Chiesa di Santa Maria. “L’ultima parola non è la sofferenza o la morte – ha detto il cardinale Puljic  – ma è una parola di pace e di speranza”. Venti anni fa venivano trucidati 8372 uomini, donne e bambini in un luogo protetto dalle Nazioni Unite. Il cardinale ha parlato di solidarietà e delle lacrime di Maria. Le lacrime della Madonna sono legate alle lacrime di tutti coloro i quali hanno sofferto. E della vicinanza del pianto di Maria al pianto di ogni uomo. Un momento che si è concluso con la preghiera ecumenica del rabbino e del cardinale davanti a quelle tombe. Il reliquiario è stato poi portato nella comunità ortodossa di Sarajevo.
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Il reliquiario della Madonnina a Sarajevo

 Ad un mese esatto dalla visita del Santo Padre Francesco, il reliquiario della Madonna delle Lacrime sarà a Sarajevo, la Gerusalemme dell’Occidente, dove vi convivono culture, religioni, etnie diverse. Una missione, da mercoledì 8 a lunedì 13 luglio, voluta dal cardinale Vinko Pulijc, arcivescovo di Sarajevo e presidente della Conferenza Episcopale bosniaca, che ha chiesto nella sua Diocesi martoriata il reliquiario della Madonna delle Lacrime. 
“Una missione molto importante. Il reliquiario supera i confini dell’Italia – spiega il rettore della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, don Luca Saraceno – e viene accolto nella Diocesi di Sarajevo dal cardinale Vinko Pulijc, che direttamente venendo in Santuario lo scorso novembre ha conosciuto la storia della Madonna delle Lacrime ed ha fatto richiesta al nostro arcivescovo di averlo in Diocesi. Sarà un momento significativo soprattutto per ciò che ha rappresentato Sarajevo negli anni ’90 con la guerra nei Balcani”. 
Intenso il programma della sei giorni: “Saremo a Sarajevo, a Srebrenica, saremo all’interno del cimitero dei musulmani e vivremo un momento significativo pensando al dolore vissuto all’interno di questa Arcidiocesi. Pensiamo che i cattolici – continua don Luca – prima della guerra dei Balcani erano più di 500 mila ed ora sono ridotti a meno di 200 mila a Sarajevo. Il cardinale ha voluto proprio la presenza del reliquiario della Madonna delle Lacrime per dare forza e sostegno come grido di speranza per questa Chiesa”. 
Il programma prevede la visita alla sinagoga, con l’accoglienza del responsabile della comunità ebraica di Sarajevo, Eli Tauber, dove ci sarà un preghiera ecumenica per la pace. La visita al cimitero musulmano della strage di Srebrenica ed una preghiera interreligiosa per la pace con i rappresentanti ebrei, musulmani e cattolici. “Nella bolla di indizione Papa Francesco ha parlato della misericordia come tema che può essere ecumenico, che tocca anche le realtà di ebrei e musulmani. La misericordia è vissuta da queste due grandi religioni. In questa missione – ha concluso don Luca Saraceno – il reliquiario farà vivere una preghiera ecumenica con musulmani ed ebrei. Entreremo nella sinagoga e poi condivideremo un momento di comunione con l’Imam di Srebrenica”.
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Mons. Salvatore Garro rettore del Seminario

Mons. Salvatore Garro è stato nominato rettore del Seminario Arcivescovile di Siracusa. Il decreto è stato firmato dall’Arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, che ha comunicato la lieta notizia. L’insediamento avrà luogo il 15 agosto. 
Mons. Garro, che prende il posto di mons. Salvatore Caramagno, è stato già direttore spirituale del Seminario ed attualmente ricopriva l’incarico di vicario foraneo di Floridia e parroco della parrocchia San Francesco d’Assisi di Floridia.
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