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LA DIOCESI DI CALTAGIRONE IN PELLEGRINAGGIO AL SANTUARIO
RITIRO DI QUARESIMA PER I MINISTRI STRAORDINARI
“FEDE E BELLEZZA” IN SANTUARIO
VISITA PASTORALE A LENTINI
FESTA DI S. SEBASTIANO
Festeggiamenti nella chiesa di Santa Lucia alla Badia a Siracusa e nella parrocchia di Santa Maria della Consolazione a Belvedere.
Domenica pomeriggio tradizionale processione del simulacro per le vie del centro storico di Ortigia (Vedi programma allegato)
Ricco anche il programma a Belvedere.
“In quest’Anno della fede – ha detto il parroco di Santa Maria della Consolazione don Massimo Di Natale – la festa del nostro Santo protettore ci invita ad un’autentica e rinnovata conversione. E’ un’occasione per riscoprire il cammino della fede per mettere in luce con sempre maggiore evidenza la gioia ed il rinnovato entusiasmo dell’incontro con Cristo. La Porta della Fede che introduce alla vita di comunione con Dio e permette l’ingresso nella sua chiesa, ci ricorda il papa, è sempre aperta per noi. S. Sebastiano che donò la sua vita per testimoniare la verità del Vangelo ci aiuti ad essere cristiani della domenica e testimoni della carità. (cfr. Benedetto XVI, Porta Fidei)”.
PARROCCHIA SANTA MARIA DELLA CONSOLAZIONE
SABATO 19
Ore 17.45 Recita del Santo Rosario e Celebrazione dei Vespri
Ore 18.30 Celebrazione Eucaristica nella vigilia della festa con l’incontro dei ‘Sebastiano’ con Sebastiano
DOMENICA 20 – FESTA DI S. SEBASTIANO
Ore 8.00 Scampanio e sparo di colpi a cannone
Giro della banda musicale per le vie del paese
Ore 9.00 Sul sagrato della Chiesa di S. Sebastiano benedizione dei ‘NURI’
Ore 9.15 Celebrazione Eucaristica presieduta dal parroco
Ore 10.00 Inizio del pellegrinaggio dei ‘NURI’ per il tradizionale percorso caratteristico, pio ed emozionante omaggio dei Belvederesi al Santo
Protettore
Ore 11.00 S. Messa solenne presieduta dal rev.do don Alessandro Genovese con la partecipazione dei ‘NURI’ e animata dai giovani della parrocchia
Ore 12.00 Sinfonie musicali, suono a festa delle campane e sparo di colpi a cannone
Ore 16.00 Il popolo in preghiera, il suono a festa delle campane, il lancio delle carte multicolore e lo sparo dei fuochi pirotecnici saluteranno il Compatrono
La processione del Venerato Simulacro e della Reliquia si snoderà per le vie del paese
Ore 18.30 Omaggio ai caduti per la Patria in Piazza Fratelli Bandiera
Proseguimento per le vie: Vespri, Di Rudinì, all’altezza di piazza Rossello (già di Di Rudinì) suggestivo spettacolo pirotecnico
Proseguimento per via Dei Vespri, Siracusa, piazza Bonanno
INGRESSO DEL VENERATO SIMULACRO DI S. SEBASTIANO NELLA CHIESA – S. MARIA DEL PARADISO’
In via Poggio del Carancino, davanti la Chiesa di S. Sebastiano, Asta pubblica dei doni offerti al Santo a cura di Saro Motta
DA LUNEDÌ 21 A DOMENICA 27 GENNAIO LE CELEBRAZIONI SI SVOLGERANNO NELLA CHIESA S. MARIA DEL PARADISO
Ore 17.45 Recita del Santo Rosario e Celebrazione dei Vespri
Ore 18.30 S Messa.
GIOVEDI 24
Ore 17.30 Esposizione del Santissimo Sacramento e Adorazione Eucaristica
Celebrazione del Vespro
Ore 18.30 S. Messa
VENERDÌ 25
Ore 16.30 Pellegrinaggio penitenziale guidato dal parroco, dal Castello Eurialo alla Chiesa di S. Sebastiano, per le seguenti vie: Siracusa, F.lli Bandiera, Siracusa, Bonanno, Consolazione, Carancino
Ore 17.30 Recita del Santo Rosario – Celebrazione dei Vespri – S. Messa
SABATO 26
Ore 18.30 Celebrazione Eucaristica e benedizione del pane di casa preparato dai devoti e in vendita per l’intera giornata di domenica
DOMENICA 27 PROCESSIONE DI RIENTRO
Ore 8.30 – 10.00 (a Città Giardino) – 11.30 SS. Messe
Ore 17.45 Recita del Santo Rosario e Celebrazione dei Vespri
Ore 18.30 S. Messa
Ore 19.30 Il Simulacro di S. Sebastiano, portato a spalla dai Nuri, attraverso le vie Poggio del Carancino, Magnano, Fratelli Amodeo, Gabelli, Montessori, Bonanno, Indipendenza, Pirandello, Siracusa, Bonanno, Consolazione, rientrerà festosamente nella Chiesa parrocchiale a conclusione dei festeggiamenti
SETTIMANA DELLA PREGHIERA PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI
Sabato 19 gennaio, il direttore dell’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso, don Nisi Candido, parteciperà al convegno organizzato dalla Chiesa Evangelica Battista di Siracusa, in via Agatocle, dal titolo “Cercate il bene della città”.
Dopo la presentazione del coordinatore Antonio Cavarra, interverranno Raffaele Volpe, Presidente dell’UCEBI (Unione Chiese Evangeliche Battiste Italiane); Elio Cappuccio, Docente di Filosofia e Storia presso il Liceo Classico ‘T. Gargallo’ di Siracusa, Presidente del Collegio Siciliano di Filosofia; e concluderà don Nisi Candido.
Inoltre, lunedì 28 gennaio, alle ore 21.00, la Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime ospiterà una Veglia di preghiera mariana, organizzata dall’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e da p. Mihai Gabriel Ichim, della comunità ortodossa rumena di Siracusa.
CONVEGNO SULLE CAMPANE DELLA CATTEDRALE
E nell’ambito delle celebrazioni si è svolto il convegno nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, dal titolo – Ti canterò un canto nuovo ‘Le campane della Cattedrale’.
I lavori sono stati aperti da Mons Giuseppe Greco, Presidente del Capitolo Metropolitano: ‘Le campane – ha esordito – hanno un valore altamente simbolico e profondamente evocativo. Sono il segno della voce di Dio, della voce della Chiesa e della voce della storia. La voce di Dio, che desta la nostra coscienza, che entra nell’anima, che interpella, che ti manifesta la presenza di Dio. Sono la voce della Chiesa che convoca. Convoca l’assemblea, il popolo di Dio. Convoca per la preghiera, per l’espressione della fede, per l’incontro vitale con il Signore. Questa voce della Chiesa che convoca segna il superamento di ogni tipo di religiosità privatistica, determina il cammino verso la comunione, al di là di ogni forma di individualismo religioso. Le campane della Cattedrale ci inducono a una specificazione: si tratta della voce della Chiesa Madre, la Madre di tutte le Chiese, segno della maternità della Chiesa.La chiesa è Madre. E per giunta si tratta della Chiesa Cattedrale, la Chiesa della cattedra del Vescovo. È segno del magistero della Chiesa. La Chiesa è Mater et Magistra. La voce della storia. Queste campane sono la voce della testimonianza dei martiri, particolarmente di San Paolo e di Santa Lucia, effigiati su queste campane. Sono la voce della testimonianza di tutte le vittime della guerra, i cui nomi sono scritti su queste campane. È emblematico, in questo caso, il passaggio dal bronzo dei cannoni al bronzo delle campane, dalla guerra alla pace. Sono la voce delle vittime della storia.Sono un monito perenne che indirizzano non solo alla preghiera, ma anche alla dimensione della pace. Sono come la voce degli Angeli a Betlemme, che cantavano: Gloria a Dio e Pace agli uomini. Sono la voce della memoria e la voce della speranza, di una speranza creativa. Sono come la voce del Battista: lui si definiva la voce di uno che grida nel deserto, nel deserto della Palestina. Le nostre campane sono una voce nel deserto della nostra società arida: come il Battista, esse ci dicono: Preparate la via al Signore che viene,che vuole venire in mezzo a noi. E il deserto fiorirà’.
Ad introdurre i lavori è stato l’avv. Giuseppe Piccione, Presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, che ha ricordato la scelta della Deputazione di investire la somma che di solito veniva spesa per i fuochi d’artificio (all’uscita del Simulacro il 13 dicembre), nell’opera di restauro del sistema campanario, entrato in funzione lo scorso dicembre per la festa della Santa Patrona che all’uscita dalla Cattedrale è stata nuovamente accolta del suono festoso delle campane.
Mons. Salvatore Marino, Componente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia e parroco della Cattedrale, ha posto l’accento sul significato storico, teologico e spirituale delle iniziative messe in atto nell’ambito della320.ma ricorrenza del terremoto del 1693 e della dedicazione della Cattedrale. Ad entrare nel vivo del tema è stato il prof. Salvo Sparatore, docente di Storia della Chiesa all’ISSR San Metodio: ‘Fra le varie sfaccettature della personalità del vescovo del tempo, Giacomo Carabelli, una in particolare risalta maggiormente ed è l’amore per l’arte e l’attenzione verso quel mondo che, per usare un’espressione dei giorni nostri, potremmo definire dei ‘beni culturali ecclesiastici’. Un’opera indubbiamente meritoria fu l’avvio, nel settembre del 1922, delle operazioni di restauro di molte chiese della città, occupate dai militari durante il primo conflitto mondiale. Il giorno di Natale del 1926 vi fu il tanto atteso annuncio della riapertura della Cattedrale nel gennaio 1927. L’opera del vescovo dopo la solenne riapertura della Cattedrale non si arrestò ma anzi continuò con rinnovato vigore, tanto che non solo restituì al culto alcune chiese restaurate, ma ne costruì anche altre ex novo. Il prelato lombardo cercò di cogliere al volo ogni occasione per portare avanti ilsuo amato progetto ed infatti in occasione di una visita a Siracusa di Benito Mussolini nel maggio 1924, riuscì a farsi concedere dal capo del Governo, durante la visita della Cattedrale, due bocche di cannoni austriaci del peso dicirca 40 quintali da destinare alla fusione delle campane della restauranda chiesa. Le nuove campane del Duomo arrivarono in città due anni più tardi e due di esse portavano incisi i nomi di tutti i siracusani caduti nel primo conflitto mondiale (uno di questi è il bersagliere Benedetto Ghiurmino, nonno del maestro di cappella della Deputazione, Benedetto). Per il metallo, che era necessario aggiungere a quello dei 2 cannoni donati da Mussolini, per la fusione e per l’attrezzamento, occorreva una spesa di circa ottantamila lire.
Per questo motivo Carabelli costituì, nel febbraio 1925, un comitato e, sottoscrivendosi egli per il primo, lanciò un appello alla cittadinanza.
L’invito del pastore aretuseo fu accolto da molti visto che la spesa venne in gran parte coperta. Il Municipio contribuì con una somma corrispondente alla spesa della fusione di una campana. Un’altra generosa offerta venne elargita dalla signora Cocuzza, vedova Barone Cataldi, che volle dedicare una campana all’unico figlio, ufficiale dei granatieri, caduto a Monfalcone. Il lavoro di fusione, così ci riferiscono le cronache dell’epoca, riuscì in maniera ottimale sia dal lato fonico che artistico e la domenica 27 giugno del 1926 un corteo, con a capo le autorità cittadine siracusane, si recò a rilevare il carillon alla stazione ferroviaria’.
La prof.ssa Loredana Pitruzzello, docente di Storia dell’Arte Cristiana presso l’ISSR San Metodio, ha presentato un excursus storico e teologico inerente il significato delle campane nelle tradizioni antiche, con un occhio attento allatradizione cristiana. Ha descritto l’opera di costruzione di una campana attraverso la delicata fase della fusione e si è soffermata con dovizia di particolari sulla descrizione delle campane della Cattedrale mettendone in risalto con l’ausilio di alcune foto gli aspetti artistici dei fregi che decorano il carillon voluto dal Vescovo Carabelli. ‘Le campane nello specifico ecclesiale assolvono ad una funzione prettamente culturale a partire dal VI sec d.C. Il suono delle campane richiama il fedele alla santità quotidiana e alla celebrazione della liturgia. Lo splendore del suono, la bravura dei campanari, la bellezza dei bronzi, tutto concorre alla sacralità dell’oggetto in se e allafinalità pastorale. Le campane della cattedrale forgiate dalla ditta Brighenti di Bologna nel 1926 sono 6 e sono un capolavoro sia dal lato fonico che artistico,in ogni campana sono decorati gli stemmi del pontefice, del vescovo Carabelli e della città, oltre ai 300 nomi dei caduti vi sono rappresentati la Natività di Maria, Santa Lucia, San Sebastiano. Pesano in totale 76 quintali e sono in scala di Si Maggiore’.
Al termine degli interventi è stato presentato un video sulle campane della Cattedrale realizzato da Fabio Fortuna. L’iniziativa è stata promossa da Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Istituto Superiore Scienze Religiose San Metodio, con il Capitolo Metropolitano ed il Rotary Club Siracusa in collaborazione con Kairos.
ESPOSIZIONE DEL SIMULACRO DI SANTA LUCIA 9-13 GENNAIO 2013
L’esposizione nella sua cappella nella chiesa Cattedrale, dalle ore 7,30 sino al termine delle funzioni.
Giorno 12 gennaio, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia, l’Istituto Superiore Scienze Religiose San Metodio, con il Capitolo Metropolitano ed il Rotary Club Siracusa in collaborazione con Kairos, hanno organizzato alle ore 16,00 a Santa Lucia alla Badia un convegno, dal titolo – Ti canterò un canto nuovo ‘Le campane della Cattedrale – con Mons Giuseppe Greco, Presidente del Capitolo Metropolitano; l’avv. Giuseppe Piccione, Presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia; Mons. Salvatore Marino, Componente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia; prof.ssa Loredana Pitruzzello, Docente di Storia dell’Arte, ISSR San Metodio; e con il prof. Salvatore Sparatore, Docente di Storia della Chiesa, ISSR San Metodio.
Alle ore 18,00 a Santa Lucia alla Badia, S. Messa in suffragio dei caduti siracusani della I Guerra Mondiale. Alle ore 21,00 Santa Lucia alla
Badia, concerto del coro di Musica Sacra in policoralità del corso Musicantiqua, direttoda Francesco Pinamonti, e Coro 10in condotta, diretto da Lucia Franzò.
CONCERTO NEL 5. ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DI MONS. SEBASTIANO GOZZO
Un recital lirico, promosso dalla parrocchia di San Martino in collaborazione con Kairos Turismo Cultura Eventi, introdotto da una riflessione di mons. Sebastiano Amenta, parroco di San Martino e rettore della chiesa dello Spirito Santo. “Il concerto – ha detto don Amenta -, è stato organizzato nel ricordo del 5 anniversario della morte di mons. Sebastiano Gozzo. Lo scopo è stato quello di far conoscere un’iniziativa di beneficenza dedicata proprio a mons. Gozzo. Il ricavato proveniente da libere offerte verrà destinato alla creazione di un’area attrezzata per renderla idonea all’accoglienza di gruppi giovanili per campeggi ed attività oratoriane all’aria aperta, all’interno del comprensorio della Villa del Seminario di Canicattini, proprio nel solco tracciato dal percorso terreno di Mons. Gozzo, sempre vicino ai nostri ragazzi”.
La Romanko, raffinata soprano Verdiana e Pucciniana, presente nel programma dei maggiori teatri del mondo, diretta tra gli altri dai maestri Daniel Oren e Zubin Metha, ha eseguito un programma con brani di Schubert, Haendel, Cilea, Verdi, Dvorak, Franck, Caccini, Puccini e Gruber, brani che hanno estasiato quanti hanno deciso di raggiungere la chiesetta dello Spirito Santo che si affaccia sul lungomare di levante in Ortigia.
Il pianista Davide Manigrasso oltre ad accompagnare con perizia la Romanko, ha eseguito da solista, brani di Mozart e Kaciaturian riscuotendo gli applausi del competente pubblico che ha seguito con la massima attenzione il concerto.
E’ importante sottolineare che Olga Romanko, soprano nota nel mondo per le sue performance di grande spessore, tra le quali è utile ricordare le Aida dello Stade de France, dello Sport Stadium di Shangai e dello Stadio Olimpico di Seul, seguite da centinaia di migliaia di spettatori, ha accettato di partecipare gratuitamente all’appuntamento benefico siracusano, la cui produzione esecutiva è stata curata da Rosanna Sparatore.