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Festa delle Reliquie di Santa Lucia

“Ringraziare, custodire e portare nella vita Gesù”

Ringraziare, custodire, portare nella vita il segno della presenza di Gesù. Siamo il seme vivo della presenza di Dio ispirandoci agli esempi di Santa Lucia”. Lo ha detto l’arcivescovo Francesco Lomanto che ha presieduto la celebrazione eucaristica in Cattedrale nel giorno della Festa delle Reliquie di Santa Lucia. Quest’anno, nel quale stiamo vivendo un’emergenza sanitaria, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha disposto la solenne esposizione del simulacro della vergine e martire siracusana.

Dopo l’apertura della nicchia nella cappella della Chiesa Cattedrale, le portatrici hanno portato all’altare le Reliquie. Quindi la recita del rosario, la coroncina di Santa Lucia e la celebrazione della messa alla quale è seguita la chiusura della nicchia. La Festa delle Reliquie nasce nel ricordo dell’anniversario della dedicazione della Chiesa Cattedrale (che si celebra il 9 gennaio) e del terremoto del 1693.

“O Santa Patrona illumina il nostro cammino, sostieni le nostre famiglie, liberaci da ogni pericolo, donaci salute e serenità e pace a tutti. Apri il nostro cuore perché nelle avversità della vita vediamo lo splendore della nuova luce. Vi auguro di incontrare nella vostra vita il messaggio che abbiamo ricevuto” ha concluso l’arcivescovo Lomanto.

 

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La Festa delle Reliquie di Santa Lucia

Si celebra mercoledì 13  la Festa delle Reliquie di Santa Lucia. Un momento atteso dai tanti fedeli per chiedere l’intercessione della patrona. Quest’anno, nel quale stiamo vivendo un’emergenza sanitaria, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha disposto la solenne esposizione del simulacro della vergine e martire siracusana.
Il programma prevede alle ore 16.30 l’apertura della nicchia nella cappella della Chiesa Cattedrale. Subito dopo, nel rispetto della normativa in tema di emergenza Covid 19, le portatrici porteranno all’altare le Reliquie. Seguirà la recita del rosario, la coroncina di Santa Lucia e quindi la celebrazione della messa alle ore 18,00 alla quale seguirà la chiusura della nicchia.
La Festa delle Reliquie nasce nel ricordo dell’anniversario della dedicazione della Chiesa Cattedrale (che si celebra il 9 gennaio) e del terremoto del 1693. “Rappresenta per noi  tutti – ha spiegato il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Giuseppe Piccione – anche un modo per ringraziare per come si è svolta la festa“.
L’arcivescovo mons. Francesco Lomanto nel suo messaggio per la dedicazione della Cattedrale ha richiamato le parole pronunciate da Papa Francesco nel novembre del 2017 a Santa Marta: «Gesù Cristo è il fondamento della Chiesa. Noi siamo delle pietre vive che fanno crescere questo edificio. L’armonia la fa lo Spirito Santo». “Come pietra angolare, Dio sceglie una pietra inalterabile (cf.Eb13,8) e «nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo» (1Cor 3,11). La costruzione – scrive mons. Lomanto – esprime il raduno del popolo di Dio. E la Chiesa, costruita nella celebrazione con pietre vive che sono i fedeli, viene edificata nella santità grazie all’azione dello Spirito Santo. La santità è la vita di Gesù comunicata alla Chiesa. E noi viviamo la santità nella misura in cui ci immergiamo nella vita del Corpo mistico di Cristo. Vivere nella Chiesa non vuol dire farsi santi da soli, ma crescerne la comunione di Cristo secondo l’efficacia dello Spirito Santo. Sia Cristo la pietra angolare della nostra vita e del nostro agire, affinché con la forza dello Spirito Santo – nella comunione ecclesiale – possiamo diventare testimoni dell’Amore di Dio Padre nel mondo“.
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La Marina militare con la Caritas diocesana

La Marina militare è sempre accanto ai più bisognosi. Sono diverse le iniziative che la vedono protagonista: per alcune preferiamo non darne pubblicità, altre invece è giusto che siano fatte conoscere all’opinione pubblica perchè possano essere prese da esempio”. L’ammiraglio Andrea Cottini, comandante di MariSicilia, ha aderito all’iniziativa “La forza della legalità, la concretezza della solidarietà” promossa dalla Caritas Diocesana per aiutare concretamente i tanti poveri della nostra Diocesi coinvolgendo le forze dell’ordine di Siracusa. La Marina militare ha consegnato al direttore della Caritas diocesana, don Marco Tarascio, e ai volontari i tanti generi alimentari raccolti dal personale militare.
Come ci capita spesso abbiamo pensato ad un modo per coinvolgere altri nella nostra azione quotidiana – ha detto don Marco Tarascio, direttore diocesano della Caritas -: pensare alle forze dell’ordine nella giornata particolare di celebrazione del loro patrono ci è sembrato il momento più opportuno ma non avremmo mai ipotizzato una simile partecipazione”.


Il progetto coinvolge le forze dell’ordine, in occasione della festa del Santo protettore, in una raccolta di prodotti alimentari da destinare alle famiglie bisognose seguite e assistite dall’“Emporio della Solidarietà”, lo spazio di prossimità creato dalla Caritas nella Casa della carità, la struttura di accoglienza di via Riviera Dionisio il Grande, a Siracusa.
Un segnale di vicinanza alla città, di attenzione nei confronti di chi ha bisogno. L’Emporio è nato con l’intento di realizzare, all’interno del territorio diocesano, un luogo di riferimento per tutti coloro che sono in condizione di bisogno e di difficoltà nel reperimento di beni di prima necessità.

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Ecclesia Syracusana, allo scoperta del patrimonio di interesse religioso

Una proposta formativa rivolta ai giovani tra i 19 e i 35 anni: si intitola Ecclesia Syracusana, il corso di formazione in valorizzazione del patrimonio comune di interesse religioso promosso dalla Pastorale del Turismo dell’Arcidiocesi, con Caritas Diocesana, Progetto Policoro e la società Kairos.

Obiettivo del corso è fornire gli elementi base per approcciarsi alla lettura del proprio territorio, individuare i beni ecclesiali e progettare itinerari di fruizione turistica idonei a valorizzare gli aspetti legati alla spiritualità, alla catechesi e alla pietà popolare. Inoltre si propone di accompagnare gruppi di giovani nell’ideazione e avvio di nuove esperienze lavorative nell’ambito di valorizzazione dei Beni culturali ecclesiastici.

Il corso, che si svolgerà in tre momenti distribuiti tra gennaio e giugno 2021, punta a formare figure capaci di leggere in modo adeguato le risorse offerte dal territorio e saper individuare i beni ecclesiali. Un percorso basato su una parte teorica ed esperienze di workshop e tirocinio.
Primo modulo: la teoria; secondo modulo: esperienze e workshop; terzo modulo: tirocinio.

Iscrizioni entro il 10 gennaio. Per informazioni e iscrizioni: pastoraleturismosiracusa@gmail.com

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Chiusura uffici di Curia

Chiusura degli uffici di Curia per le festività natalizie.
La Curia comunica che gli uffici saranno chiusi da giovedì 24 dicembre a mercoledì 6 gennaio 2021. L’attività riprenderà regolarmente giovedì 7 gennaio.

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Monsignor Inserra e don Lombardo a servizio della comunicazione

La sezione provinciale dell’Ucsi di Siracusa e il settimanale diocesano “Cammino” ricordano domani, giovedì, monsignor Alfio Inserra, nel nono anniversario della
morte e don Giuseppe Lombardo, nel diciassettesimo mese dalla scomparsa.
I due sacerdoti sono stati entrambi direttori del settimanale diocesano “Cammino” e consulenti Ecclesiastici dell’Ucsi di Siracusa. Monsignor Alfio Inserra è stato, inoltre, Delegato Fisc Sicilia, vice presidente della Fisc, fondatore e direttore responsabile del Settimanale diocesano “Cammino”, già direttore dell’Ufficio
per le comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Siracusa e parroco, per oltre 50 anni, della parrocchia Santa Rita in Siracusa.
Don Giuseppe Lombardo è stato Direttore per l’Ufficio per l’Educazione, la scuola e l’università dell’arcidiocesi di Siracusa, Presidente dell’associazione Russia Cristiana “San Vladimir” di Siracusa, Professore di teologia pastorale alla San Luca di Catania e Professore di discipline giuridiche ed economiche, Cappellano dell’Istituto di Gesù Redentore di Siracusa, Vice direttore del Consiglio Regionale della Conferenza Episcopale Siciliana per l’Educazione, la Scuola e
l’Università, Delegato per la Pastorale della scuola dalla Conferenza Episcopale Siciliana.Vice-Rettore del Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa. Parroco della chiesa Madonna del Carmine.

L’Ucsi di Siracusa, avendo sempre presente la passione con cui hanno seguito l’attività giornalistica e il loro ministero sacerdotale, rinnova i sentimenti di profonda gratitudine ricordandone la grande spiritualità come sacerdoti e l’infaticabile impegno nel giornalismo e nella comunicazione. In loro memoria saranno celebrati diverse Messe in suffragio. A Francofonte, alle 18, nella chiesa di Sant’Antonio Abate, la celebrazione sarà presieduta da don Luca Gallina. A Siracusa, alle 18, il consulente Ecclesiastico dell’Ucsi di Siracusa don Aurelio Russo presiederà una celebrazione Eucaristica. Alle 18 nella chiesa San Pietro al Carmine la Messa presieduta da don Guido Scollo. Il parroco della chiesa di Santa Rita Giuseppe Sudano e la comunità parrocchiale, invece, ricorderanno mons. Alfio nella celebrazione eucaristica che si svolgerà alle 18 nella parrocchia. Il presidente Salvatore Di Salvo, il direttore del settimanale “Cammino” Orazio Mezzio e il presidente della Cooperativa “Cammino”Luca Marino, ricorderanno nelle rispettive città la figura dei due direttori.
Ricordare la figura di monsignor Alfio Inserra  e di padre Pippo Lombardo – ha detto il presidente dell’Ucsi di Siracusa Salvatore Di Salvo – è un una occasione per ricordare due sacerdoti e due giornalisti che tramite gli organi di informazione hanno annunciato il Vangelo, hanno raccontato la storia della Diocesi e di uomini e donne del territorio. La bontà, la dedizione agli altri, l’amorevole e caritatevole soccorso ed intervento per alleviare ogni disagio e problema umano, furono i luminosissimi fari della loro attività sacerdotale di Monsignor Alfio e padre Pippo sempre ispirati alla realizzazione dei meravigliosi e imperituri ideali della fede cristiana. Un impegno e una testimonianza in diversi campi: dal giornalismo all’attività a tutto tondo nel sociale e culturale della città, della diocesi e della nostra Isola”.

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La messa nella notte di Natale

Allo scoccare della mezzanotte, la notte di Natale, in tutte le chiese dell’Arcidiocesi verranno suonate le campane a festa come segno di gioia natalizia e di comunione.

L’arcivescovo mons. Francesco Lomanto presiederà le messa alla Vigilia di Natale alle ore 18.30 nella chiesa Cattedrale, e alle ore 10.30 il Pontificale nel giorno di Natale sempre nella chiesa Cattedrale.

Il Pastore della Chiesa siracusana ha invitato ciascun presbitero a scegliere l’orario di inizio della celebrazione nella notte di Natale anche in base alle esigenze pastorali di ogni singola comunità purché si concluda entro le ore 21.30, in modo tale da permettere ai fedeli di poter rientrare nelle loro abitazioni.

L’Ufficio Liturgico diocesano ha proposto anche uno schema per vivere in ogni famiglia un breve momento di preghiera attorno al presepe allestito nelle proprie case da svolgersi a mezzanotte con lo svelamento del Bambinello.
(in allegato lo schema)

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Le disposizioni per le festività natalizie in emergenza sanitaria

Alla luce degli ultimi provvedimenti governativi adottati per il contrasto alla diffusione del Covid-19, i sacerdoti sono tenuti a rispettare una serie di prescrizioni. Le celebrazioni eucaristiche e celebrazioni liturgiche in genere (sacramenti, adorazioni eucaristiche) sono possibili a condizione di rispettare le prescrizioni date con i protocolli già in uso. Sono sospese le processioni e manifestazioni esterne in genere. Sono possibili  le celebrazioni delle esequie nel rispetto rigido dei protocolli. Per i morti a causa del Covid-19 si pone il problema della quarantena per i familiari e per quanti sono stati a contatto con il malato: ovviamente costoro non possono partecipare alla celebrazione. 

Le celebrazioni della messa di Natale: la celebrazione eucaristica e gli altri momenti di preghiera devono concludersi in orario utile a consentire ai fedeli il rientro nelle proprie abitazioni entro le ore 22. La CESI ha chiesto, ove possibile, di programmare il suono delle campane a mezzanotte, fornendo alle famiglie un sussidio per una breve preghiera. Non sono possibili i presepi viventi e sono sospese le riunioni dei vari gruppi, anche in chiesa. Le catechesi sono possibili per i bambini nel rigido rispetto dei protocolli (gruppi ristretti, locali aerati, distanze interpersonali, uso di mascherine, educatori maggiorenni). Sospese le prove del coro per l’inevitabile assembramento che richiedono. Nelle Celebrazioni Eucaristiche il numero dei cantori deve essere ridotto al minimo indispensabile per il rispetto delle particolari distanze da osservare tra i componenti; così come sono sospesi convegni di ogni tipo, anche in chiesa e attività di gruppo come “campi”.

Nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno (25,26 dicembre 2020 e 1 gennaio 2021)sono vietati gli spostamenti da un Comune all’altro, fatti salvi quelli motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. In ogni caso occorre munirsi di autodichiarazione.

Sono proibiti gli spostamenti dalle ore 22 alle ore 5 del giorno successivo (a Capodanno fino alle ore 7). Sono comunque fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, alle solite condizioni.


In allegato il modello di autodichiarazione

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Camminiamo nella speranza

E’ stato pubblicato il Sussidio liturgico pastorale “Camminiamo nella speranza” dedicato al tempo di Avvento-Natale. “Oltre ad offrire un’occasione di riflessione – spiega il direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano, don Massimo Di Natale – il sussidio vuole accompagnare, con discrezione e sobrietà, la preghiera della comunità ecclesiale nel desiderio di potersi trovare riunita a celebrare. Si vuole altresì supportare la preghiera in casa, sostenendo la fede delle nostre famiglie e nutrendo la carità come espressione conseguente e spontanea di una esistenza alimentata dalla Parola e dal Pane di Vita. Esortati da Papa Francesco in piena comunione con lui e con tutta la Chiesa «Camminiamo nella speranza» (Fratelli tutti, 55)”.

 

 

 

 

«Camminiamo nella speranza»

(scarica il sussidio on line o in allegato)

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Un Messale per le nostre assemblee

Sarà obbligatoria dalla domenica di Pasqua, 4 aprile 2021, ma sarà possibile utilizzarla dalla prima domenica di Avvento, la nuova edizione in lingua italiana del Messale Romano. Questa terza edizione arriva a cinquant’anni dalla pubblicazione del primo Messale Romano di Paolo VI, pubblicato dopo il Concilio Vaticano II nel 1970 in latino e tradotto in italiano per la prima volta nel 1973. La seconda edizione è uscita nel 1983 mentre la terza edizione del Missale Romanum nel 2000 per volontà di Papa Giovanni Paolo II. Per la traduzione italiana i lavori si sono conclusi nel 2019 con l’approvazione definitiva da parte di Papa Francesco.

Questa ultima edizione del Messale presenta in realtà poche modifiche rispetto alla precedente (molto innovativa rispetto alla prima) – ha spiegato don Massimo Di Natale, direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano -: nuove traduzioni dei testi latini e alcune aggiunte, modifiche ai testi precedenti e nuove preghiere. Nella presentazione al nuovo Messale i Vescovi italiani invitano i pastori a studiare attentamente il testo per imparare “l’arte di evangelizzare e celebrare” e richiamano ogni presbitero alla responsabilità e alla fedeltà del testo liturgico appena pubblicato affinché non ci si affranchi dall’autorità e dalla comunione con la Chiesa. Il principio della fedeltà «che si traduce in un vivo senso dell’obbedienza, impegna ciascun ministro a non togliere o aggiungere alcunché di propria iniziativa in materia liturgica».

Da domenica 29 novembre, Prima di Avvento, nelle chiese di Sicilia i Vescovi hanno determinato che si cominci a usare la nuova traduzione del Messale Romano. Questa occasione è preziosa perché ci permette di riflettere sull’esperienza liturgica che anima le nostre Comunità parrocchiali. Siamo chiamati ad accogliere questo nuovo libro liturgico come uno strumento essenziale per la celebrazione eucaristica, ma anche come un modello su cui plasmare il nostro stile celebrativo e da cui trarre bellezza creativa dalla sua potenza evangelizzatrice.

La consegna del Messale in questa nuova edizione non è quindi il termine di un progetto, bensì l’avvio di un processo che vede coinvolta tutta la nostra comunità ecclesiale siracusana a più livelli. Non lasciamoci sfuggire questa occasione per approfondire l’esperienza della celebrazione eucaristica; si suggerisce il sussidio pastorale “Un Messale per le nostre assemblee” preparato dall’Ufficio Liturgico Nazionale e dall’Ufficio Catechistico Nazionale: è uno strumento prezioso e utile – ha concluso don Massimo Di Natale, direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano – con il quale si desidera aiutare i ministri ordinati, gli animatori liturgici delle nostre comunità, i catechisti e tutti i fedeli a conoscere meglio il Messale e le sue potenzialità”. 

 

 

 

 

In allegato il sussidio pastorale per la nuova edizione del Messale Romano

 

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