Si intitola “Vocazione all’Amore” il nuovo libro di don Raffaele Aprile, sacerdote siracusano che svolge il suo ministero al Santuario della Madonna delle Lacrime. Dopo “Innamorato del Cielo” e “Fratelli di Cielo”, don Raffaele ha pubblicato per Tau editrice una raccolta di prose e versi ma anche di testimonianze.
“Negli occhi di Maria il mio incontro con il Cielo” è il sottotitolo del volume che ha la prefazione di Alessandro Quasimodo e Paolo Curtaz ed il contributo di Claudia Koll.
“Esiste un desiderio profondo, intimo, invincibile che alberga nel profondo di ogni essere umano, in ogni tempo, in ogni luogo: quello di soddisfare il bisogno di felicità che portiamo nel cuore – scrive Paolo Curtaz -. E per molti la felicità ha a che fare con l’amore. Amore che ci richiama subito al sentimento, all’innamoramento, alla passione, anzitutto. Ma, anche, amore che coinvolge ogni altro aspetto della vita, dall’esperienza della genitorialità, all’amicizia, al rapporto col divino. Oggi, spesso, si pensa all’amore come a una chimera, come a un’illusione.
Lo si desidera ma non si riesce a realizzarlo in alcun modo. (…) Bene, allora, rivolgerci a colui che quell’amore lo ha inventato. A Dio. Il messaggio cristiano, in fin dei conti, si traduce in un messaggio semplice: sei amato, puoi amare. Ed è bello pensare che il cristianesimo, prima di ogni altra cosa, riveli un Dio che ama l’umanità e che ci rende capaci di amare. (…) Bene fa, allora, don Raffaele, ad assecondare la sua vena poetica per comunicare il messaggio cristiano alternando poesia e prosa, riflettendo e condividendo quanto ha scoperto e capito dell’amore che gli proviene da Dio“.
“Don Aprile alterna il fluire della prosa allo scorrere di versi. Similitudini e metafore attingono alla tradizione poetica e scritturale. Non mancano riferimenti all’attualità. La poesia si alterna alla prosa, ma talora è dalla riflessione, dalla meditazione sulla Scrittura, sui fatti della vita o sulle verità di fede che poi sgorgano i versi. Le riflessioni e i versi di don Aprile indagano la solitudine, il mettersi in ascolto per trovare il senso dell’esistenza e la propria vocazione all’amore” scrive Maria Lucia Riccioli nell’introduzione.
La seconda parte del libro è dedicata alle testimonianze vocazionali dello stesso don Raffaele Aprile, di don Giovanni Carnio, di don Andrea Geria, di don Stefano Lafranconi, di Riccardo Gelsemio, di don Francesco Venuto, di don Tommaso Mazza, di don Ernesto Piranio, di suor Vincenzina Botindari, di don Giuseppe Calimera, di p. Onofrio Farinola e di Mauro Midolo. Non storie straordinarie, ma vite quotidiane, ordinarie, di cui l’apparente banalità viene riscattata dalla ricerca di senso, in percorsi simili ai nostri, in cammino verso la verità che si incarna in Gesù Cristo.