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Incontro in ricordo di Chiara Lubich

Il 27 gennaio scorso, nella Cattedrale di Frascati, si è aperta la causa di beatificazione e canonizzazione della Serva di Dio Chiara Lubich, fondatrice dell’Opera di Maria (Movimento dei Focolari), scomparsa il 14 marzo 2008.
La Comunità di Siracusa del Movimento dei Focolari, nella ricorrenza del settimo anniversario della sua morte, organizza un incontro commemorativo, che si svolgerà, in stile festoso e familiare, sabato 14 marzo, dalle ore 17.30 alle ore 19.30, nel salone “Giovanni Paolo II” del Santuario della Madonna delle lacrime.

24 ore per il Signore

Una fiaccolata nel centro storico di Ortigia. Anche Siracusa ha aderito all’iniziativa del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione per la Quaresima, “24 ore per il Signore”.
La parrocchia di San Pietro al Carmine ha organizzato per venerdì 13 attività di oratorio e poi la partecipazione dei ragazzi del catechismo alla Ronda della notte con la distribuzione dei pasti caldi agli indigenti. Sabato 14 preghiera comune animata dalla comunità dei polacchi e alle 19.30 fiaccolata dalla chiesa del Carmine che percorrerà le vie del centro storico per fare rientro in chiesa dove avrà luogo la benedizione dell’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo.

Ritiro di Quaresima al Santuario

Il ritiro di Quaresima per i ministri straordinari della Comunione si terrà martedì 10 marzo alle ore 18.30 presso il salone “Giovanni Paolo II” del Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa.
L’incontro sarà tenuto da don Andrea Zappulla, della Comunità del Santuario. Lo comunica l’Ufficio Liturgico diocesano.

L’Annunciazione finisce sotto i riflettori

Si intitola “Rallegrati, Maria (Lc 1,28)” la lettura storico-artistica de L’Annunciazione di Antonello da Messina che avrà luogo domenica 8 marzo, alla Galleria Regionale di Palazzo Bellomo a Siracusa.
La preziosa tela sarà osservata, analizzata e interpretata da Fausto Migneco e Loredana Pitruzzello, che forniranno una lettura artistica e teologica.
Due i gruppi previsti: alle ore 10.00 e alle ore 11.30. Prenotazione obbligatoria; biglietto d’ingresso secondo le tariffe ordinarie della Galleria. L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività culturali organizzate dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio”.

 

L’organo della Cattedrale torna a suonare

Oltre dodici mila componenti, dotato di 36 registri, per un totale di 2308 canne, che hanno dimensioni che vanno dai 5,50 metri di altezza fino ai 2 cm. Sono questi i numeri dell’organo della Cattedrale. Dopo 14 mesi è stato completato il restauro in un laboratorio da parte dell’azienda ragusana di Antonio e Alessandro Bovelacci. Adesso l’organo sarà rismontato e rimontato nel presbiterio in Cattedrale.
“L’organo risale al 1914 quindi ha un secolo di vita. Il lavoro di restauro si è reso necessario perché da più di 30 anni l’organo non era in condizione di suonare – ha spiegato mons. Sebastiano Amenta, vicario generale dell’Arcidiocesi –. Siamo a metà del lavoro. L’organo, dopo essere stato rimontato nel laboratorio e restaurato, dovrà essere trasferito in Cattedrale. E’ uno strumento unico per il nostro territorio: 2300 canne, 36 registri, migliaia di componenti. Tre le fonti di finanziamento: il 60 per cento la Regione Siciliana, il 25 per cento la Cei, con una quota dell’8 per mille destinata al restauro e la restante parte è stata coperta con i proventi che ci derivano dalla fruizione turistica della Cattedrale. Questo ci consente di affrontare anche le spese di recupero della cella organaria ed il restauro del prospetto ligneo settecentesco. Una sinergia di intenti che ha coinvolto anche la Sovrintendenza per un risultato eccezionale”.
Il parroco della Cattedrale, mons. Salvatore Marino, ha portato il suo saluto: “La liturgia ha bisogno della musica che tra le arti è la più trascendente. L’organo è uno strumento quindi fondamentale e noi siamo lieti che a breve potrà nuovamente accompagnare le celebrazioni in Cattedrale”.
Infine Antonio Bovelacci, organaro restauratore, è entrato nel dettaglio: “Esattamente 25 anni fa mio figlio Alessandro ed io abbiamo avuto il privilegio di essere gli unici allievi del maestro Michele Polizzi junior di Modica, ultimo rappresentante delle omonima prestigiosa ditta che in un secolo di attività ha dotato le chiese siciliane di 127 pregevoli strumenti tutti apprezzati per affidabilità ed eufonia. Dalla citata esperienza è nata la nostra ditta che fino ad oggi ha effettuato circa  80 restauri in tutta la Sicilia.  L’organo della Cattedrale di Siracusa è il secondo per grandezza della produzione Polizzi. Porta il numero di catalogo numero 52. Come scrivono i collaudatori dell’epoca si tratta di una vera e propria opera d’arte. Lo strumento è composto di due tastiere di 58 tasti cadauna e di una pedaliera di 27 pedali. E’ dotato di 36 registri che in pratica sono i colori di cui è dotato l’organo, per un totale di 2308 canne; è alimentato da due grandi mantici a lanterna.  Le canne di questo organo hanno dimensioni che vanno dai 5,50 metri di altezza fino ai 2 cm. Il materiale è prevalentemente costituito da una lega di stagno e piombo. Altre in legno ed Altre in zinco. Abbiamo iniziato i lavori di restauro censendo tutte le canne e le altre parti componenti dell’organo. Abbiamo trasportato tutti i materiali, restaurato tutte le parti meccaniche formate da circa 12 mila componenti, abbiamo restaurato 18 somieri, che sono quelle parti che sostengono ed alimentano le canne. Abbiamo restaurato i mantici per potere dare aria al sistema, collegato due tastiere di servizio, e rimontato il tutto nella posizione originaria delle parti. Quindi è cominciata l’operazione della intonazione che consiste nel far emettere alle canne il giusto timbro in relazione al registro di appartenenza. L’intervento fino ad ora è durato 14 mesi ed ha visto impiegate a tempo pieno 4 persone. Adesso inizieremo il graduale smontaggio di tutte le parti che verranno posizionate nella cella organaria restaurata della Cattedrale. Sarà progressivamente montato e collegato meccanicamente e pneumaticamente. Si procederà all’intonazione definitiva delle canne che deve essere adattata all’acustica della Chiesa. Infine si concluderà con la lunga fase dell’accordatura finale che consiste nel realizzare il perfetto unisono tra tutte le componenti”.

Restaurato l’organo della Cattedrale

Venerdì 6 marzo, alle ore 10.30, nel salone “San Zosimo” della Curia Arcivescovile, in piazza Duomo a Siracusa, avrà luogo la presentazione del restauro dell’organo della Chiesa Cattedrale di Siracusa. Interverranno il vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Sebastiano Amenta; il parroco della Cattedrale, mons. Salvatore Marino; e Antonio Bovelacci, organaro restauratore.
Nel corso dell’incontro sarà data la possibilità ai giornalisti di entrare nel laboratorio allestito proprio nei locali interni della Curia e quindi, in maniera del tutto inusuale, ammirare l’organo nelle sue componenti interne. L’organo è stato realizzato nel 1913 dai maestri artigiani Michele e Agostino Polizzi.

“Questa è casa mia” per Grottasanta

Un centro di aggregazione per il quartiere Grottasanta di Siracusa. Il comitato provinciale del Csi, Arci e istituto “Opera regina di Fatima” hanno dato il via al progetto “Questa è casa mia” promosso dal  finanziato dalla Fondazione di Comunità Val di Noto con circa 30 mila euro.
Il centro si occuperà di attivare forme di educazione e recupero giovanile attraverso l’educazione allo sport, la partecipazione ad attività sportive e ricreative per attuare percorsi di partecipazione attiva, socializzazione e responsabilizzazione, nonché il rispetto alla legalità e dei luoghi. Con questo progetto si avvierà il recupero scolastico con attività pomeridiane, sportive, ma anche laboratori. Il centro sarà realizzato nei plessi scolastici dell’Istituto De Amicis di via Algeri. Il contesto urbanistico e sociale in cui si inserisce questo progetto è quello del quartiere Grottasanta, con particolare riferimento alle zone di via Algeri e via Cassia. 
Il “Cantiere educativo” è, nella tradizione di questo paese, lo strumento più efficace per favorire nei ragazzi una crescita equilibrata in un ambiente sicuro – afferma il presidente della Fondazione di Comunità Val di Noto, Maurilio Assenza -. Ciò è ancor più vero per quei ragazzi che crescono in quartieri che, talvolta, li obbligano ad una crescita prematura ed a scelte sbagliate che finiscono per segnarli per sempre. La Fondazione di Comunità Val di Noto nel suo territorio segue, con successo, diversi cantiere educativi e sta cercando di esportare questi modelli virtuosi in nuove realtà nelle quali fino ad oggi non erano presenti. Si è creata quindi l’opportunità per offrire ai ragazzi del quartiere Mazzarona un’occasione di crescita che, speriamo, possa incidere positivamente sul loro sviluppo“.

Rispondere all’indifferenza con la carità

“Affinché il cammino della Quaresima sia per tutti un tempo di Grazia, bisogna prima accogliere l’amore gratuito di Dio che previene ogni nostra azione e poi lasciarsi scuotere dal  grido dei profeti che ci mettono in guardia dalla tentazione della globalizzazione dell’indifferenza”.
Mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Siracusa e delegato della Conferenza Episcopale Siciliana per la Liturgia, propone una riflessione in occasione dell’inizio della Quaresima. Un “cammino liturgico” che risponda all’indifferenza con la globalizzazione della carità.
Anche la liturgia, con la sua forza misterica e al contempo incarnata può aiutare in questo tempo quaresimale le comunità ad uscire dall’isolamento che l’indifferenza causa ed aprirsi generosamente all’uomo di oggi.
Il cammino proposto da mons. Pappalardo, sulle orme della riflessione di Papa Francesco, è fatto di tre passi capaci di far “vivere fruttuosamente la Quaresima, tempo di Grazia che interpella la Chiesa, le parrocchie e le comunità e ogni singolo fedele”: accanto alla carità, la preghiera e la conversione.

 


“Per amore della nostra città … “

La conversione al primato del bene comune, contro tutte le spinte particolaristiche e l’individualismo. E’ questa la meta indicata dai parroci di Augusta per la Quaresima da vivere come tempo di conversione, di ritorno ai valori essenziali della vita.
Un messaggio-appello urgente anche alla luce della situazione e degli ultimi eventi riguardanti Augusta privata di essenziali pubbliche prestazioni, quali la chiusura dei servizi inerenti la stazione ferroviaria, la soppressione del tribunale e dell’ufficio del giudice di pace, lo scioglimento del consiglio comunale per sospette infiltrazioni mafiose, il rimaneggiamento dell’ospedale e il trasferimento del punto nascite, la chiusura dell’agenzia delle entrate, la paventata minaccia della chiusura degli uffici Inps.
“Sono tanti i problemi che angosciano il nostro cuore e che mortificano lo spirito degli uomini che vivono in questa nostra terra – la carenza di occupazione, che colpisce le famiglie ed i giovani in particolare, la diffusione della droga, l’estendersi quasi incontrastato della crimi­nalità comune e mafiosa, tutte quelle forme di attentato alla vita ed alla dignità della persona – e, soprattutto, il problema dell’inquinamento e delle sue conseguenze che affliggono la popolazione ed il territorio”.
I parroci ricordano che dopo la dichiarazione di area ad elevato rischi di crisi ambientale in sei comuni della diocesi (Augusta, Melilli, Priolo, Siracusa, Floridia, Solarino) “ci si aspettava l’avvio di progetti ed iniziative miranti alla salvaguardia del territorio, al disinquinamento ed al risanamento ambientale; iniziative che, fino ad ora, o non sono state effettuate o risultano solo parziali. Noi parroci di Augusta non possiamo restare inerti o indifferenti di fronte a così grave situazione, sulla quale ci sembra che spesso si stenda una preoccupante forma di silenzio. Riconosciamo che le scelte economico-politiche dei decenni scorsi, pur avendo portato un indubbio benessere alle popolazioni favorendo un generalizzato innalzamento del tenore di vita, hanno anche, purtroppo, creato scompensi gravissimi nel nostro territorio e nell’economia locale, stravolgendone anche la vocazione lavorativa propria, per il cui futuro non si intravedono più altre alternative.
Facendo eco agli insegnamenti della Chiesa ribadiamo che l’inquinamento indiscriminato e disordinato è da considerare come violazione della legge divina e, di conseguenza, come un attentato alla vita stessa dell’uomo e prendiamo atto che è un «diritto per l’uomo vivere in un ambiente sicuro». Nello stesso tempo riconosciamo il gravissimo problema della mancanza di lavoro che attanaglia tante famiglie ed i giovani soprattutto. Rigettiamo con forza l’alternativa capestro, data per ineluttabile, di scegliere tra salute e lavoro ed ulteriore disoccupazione e conseguente fuga dei nostri giovani. 
Noi crediamo che possano e debbano essere cercati ed avviati processi positivi sia per tutelare e bonificare il nostro territorio, sia per creare urgentemente nuove forme di sviluppo e di occupazione per dare serenità ai nostri giovani. Per questo riteniamo che tutte le forze sociali (politici, istituzioni, industrie, imprenditori, sindacati, associazioni, liberi cittadini), debbano attivarsi e cooperare, guardando esclusivamente al bene comune (che quando è veramente tale non risulta incompatibile con giuste aspettative di profitto), per trovare e prospettare quelle soluzioni che migliorino la qualità di vita nel nostro ambiente ed aprano nuove possibilità di sviluppo. Temiamo che logiche asservite ad interessi di parti o di gruppi, che non hanno di mira il bene comune, bensì il profitto particolare di alcuni, finiscano spesso per prevalere a tanti livelli, a volte anche a quelli deputati al controllo e alla promozione sociale, ed ipotechino in maniera assolutamente negativa la speranza di questa nostra terra. Siamo stanchi dell’individualismo e dell’apatia sociale che spesso ci contraddistinguono. Per questo a tutti rivolgiamo un appello a voler essere protagonisti del bene della nostra città, mettendo a disposizione interessi, competenze, tempo e cariche. Il primo passo che chiediamo a noi e alle nostre comunità è di uscire da una concezione individualistica della fede stessa, come riguardante esclusivamente “il mio rapporto con Dio” e “la salvezza della mia anima”, e da una concezione della fede come estranea alle problematiche di questo nostro mondo. La fede, invece, si pone al centro e tocca il cuore della nostra vita sia personale, sia comunitaria e ci fa stare nel mondo con le “modalità di Dio e del Vangelo”, che hanno a cuore la costruzione del Regno, cioè una salvezza che riguarda tutti gli uomini e tutto l’uomo, il presente ed il futuro. Questa fede non ci fa fuggire o rifuggire dalla storia concreta in cui siamo inseriti, bensì pone sulle spalle della nostra responsabilità tutte le problematiche riguardanti noi e gli uomini nostri fratelli”.

Scuola della parola in Cattedrale

Nel quadro del programma pastorale diocesano 2013/16, l’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio propone due incontri di riflessione e meditazione sulla Parola di Dio, destinati a tutti su “il Vangelo di Marco”.
L’appuntamento è per sabato 21 e sabato 28 febbraio, con inizio alle ore 20.30, nella chiesa Cattedrale di Siracusa. Gli incontri saranno tenuti da don Nisi Candido, direttore dell’
Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio.