Ecumenismo per riscoprire ciò che unisce

“L’ecumenismo mette tutti coloro i quali abbracciano Cristo sullo stesso tavolo per riscoprire ciò che unisce e non ciò che divide”. E’ uno dei passaggi della riflessione che don Nisi Candido, direttore dell’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Religioso, ha tenuto nella chiesa Madre di Floridia nel corso dell’incontro organizzato dall’Azione cattolica nell’ambito della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18 al 25 gennaio).
L’incontro sul tema della Settimana, un’espressione tratta dalla Prima Lettera di Pietro (cap. 2, versetto 9): «Chiamati ad annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio». Don Nisi Candido ha sottolineato: “L’avvio di questo modo nuovo di essere Chiesa nel mondo è proprio il Concilio Vaticano II, un concilio pastorale che sposta l’asse dalla dottrina alla relazione. Avere un atteggiamento di empatia e non di condanna. Sull’ecumenismo il Concilio dice che il primo obiettivo è promuovere l’unità dei cristiani con un atteggiamento di conversione che non può considerare gli altri nemici ma fratelli. L’ecumenismo è un fatto di umiltà e l’umiltà è alla base del cristianesimo. Amiamo gratuitamente, allora perché siamo amati gratuitamente. Uno sguardo ecumenico dà un significato nuovo alla nostra fede”.
 

 

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