Lo sport valorizza il corpo umano; lo sport è un gioco di squadra, crea relazioni di amicizia; lo sport può contribuire a far penetrare nella società l’amore reciproco, la fraternità sincera. Sono i tre grandi significati dello sport che l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, ha voluto dare ai partecipanti del Giubileo dello sportivo che si è celebrato al Santuario della Madonna delle Lacrime. Un’iniziativa promossa dal Coni e dal Csi di Siracusa con la presidente Raffaella Riolo.
Attività sportive che hanno preso il via in piazza Duomo dove è partita la pedalata sportiva, mentre dallo Sbarcadero Santa Lucia si sono mossi i gruppi delle camminate. Le due iniziative si sono incontrate in piazza Santa Lucia per poi proseguire insieme verso il Santuario della Madonna delle Lacrime. Un momento particolarmente suggestivo è stato l’arrivo della croce giubilare. Il parco esterno del Santuario è stato trasformato in una grande area sportiva all’aperto, ospitando numerose discipline di squadra e attività dimostrative aperte a tutti.
A concludere la giornata la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo. Presentando il messaggio della Parola di Dio, mons. Lomanto ha invitato ad essere il “buon atleta di Dio”, attraverso la fede in Cristo Gesù, l’ascolto e la pratica della Parola di Dio, la preghiera che alimenta la nostra fede: “Il passaggio della Porta Santa non è un allenamento fisico ma un esercizio spirituale. Varcare la soglia della Porta Santa significa lasciare fuori ciò che non serve, nello sport e nella vita associativa, ed entrare in una dimensione nuova, di fede e di amore, per incontrare Dio, vedere con occhi nuovi gli altri, il mondo e gli avvenimenti di ogni giorno, per seminare bontà, speranza, pace, giustizia e gioia”.
Attività sportive che hanno preso il via in piazza Duomo dove è partita la pedalata sportiva, mentre dallo Sbarcadero Santa Lucia si sono mossi i gruppi delle camminate. Le due iniziative si sono incontrate in piazza Santa Lucia per poi proseguire insieme verso il Santuario della Madonna delle Lacrime. Un momento particolarmente suggestivo è stato l’arrivo della croce giubilare. Il parco esterno del Santuario è stato trasformato in una grande area sportiva all’aperto, ospitando numerose discipline di squadra e attività dimostrative aperte a tutti.
A concludere la giornata la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo. Presentando il messaggio della Parola di Dio, mons. Lomanto ha invitato ad essere il “buon atleta di Dio”, attraverso la fede in Cristo Gesù, l’ascolto e la pratica della Parola di Dio, la preghiera che alimenta la nostra fede: “Il passaggio della Porta Santa non è un allenamento fisico ma un esercizio spirituale. Varcare la soglia della Porta Santa significa lasciare fuori ciò che non serve, nello sport e nella vita associativa, ed entrare in una dimensione nuova, di fede e di amore, per incontrare Dio, vedere con occhi nuovi gli altri, il mondo e gli avvenimenti di ogni giorno, per seminare bontà, speranza, pace, giustizia e gioia”.
Poi ha indicato tre grandi significati dello sport: lo sport valorizza il corpo umano mettendo in la forza del corpo, la sua capacità fisica, la sua abilità ed esalta lo spirito rendendo ogni atleta abile e temperante in tutto; lo sport è un gioco di squadra, crea relazioni di amicizia, valorizza la concretezza dello stare insieme per conseguire i valori di rispetto delle regole, di accoglienza dell’altro, della collaborazione, del camminare insieme; lo sport può contribuire a far penetrare nella società l’amore reciproco, la fraternità sincera e l’autentica solidarietà.