La forza della vita ci sorprende

Si celebra domenica 4 febbraio la 46ma Giornata Nazionale per la Vita che ha per titolo «La forza della vita ci sorprende. “Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?” (Mc 8,36)».

«Il grado di progresso di una civiltà si misura dalla capacità di custodire la vita, soprattutto nelle sue fasi più fragili. La drammatica crisi demografica attuale dovrebbe costituire uno sprone a tutelare la vita nascente». È quanto si legge nel Messaggio preparatorio alla giornata, del Consiglio Episcopale Permanente della CEI, specificandone il senso, facendo un accorato invito: «nella Giornata per la vita salga dunque, da parte di tutte le donne e gli uomini, un forte appello all’impossibilità morale e razionale di negare il valore della vita, ogni vita. Non ne siamo padroni né possiamo mai diventarlo».

“Nel contesto di questa Giornata – spiegano i direttori dell’Ufficio di Pastorale familiare mons. Salvatore Marino ed i coniugi Maria Grazia e Salvatore Cannizzaro – si inserisce la preoccupazione dell’arcivescovo mons. Francesco Lomanto quando, nella sua ultima Lettera Pastorale, sottolinea che «I tragici eventi che stiamo vivendo e le grandi tragedie del cosiddetto “secolo breve”, poi, continuano a dimostrarci che dall’indifferenza verso Dio, datore della vita e di ogni bene, scaturisce l’indifferenza verso l’uomo e la sua inalienabile dignità» (Mons. Francesco Lomanto, Lettera Pastorale In luce ambulamus). Per questo motivo, anche quest’anno vogliamo cogliere l’opportunità per promuovere, testimoniare e riflettere sul tema, invitando tutte le realtà parrocchiali ed ecclesiali a “stare” spiritualmente uniti, organizzando in loco, sabato 3 febbraio, una veglia di preghiera, e a promuovere le iniziative ritenute più opportune”.

Domenica 4 alle ore 9.45 accoglienza in piazza Minerva . Alle ore 10.30 interventi e testimonianze in Cattedrale: Salvo Sorbello, presidente del Forum delle Famiglie di Siracusa; don Andrea Zappulla, direttore dell’Ufficio di pastorale Penitenziaria; i coniugi Cinzia e Giuseppe Cantone. Alle ore 11,30 celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto.

“In questo speciale Anno Luciano, vogliamo affidare ogni persona abbandonata – che soffre o che è lasciata morire a causa dell’indifferenza, del sopruso e delle logiche del potere e del profitto – all’intercessione della nostra Patrona Santa Lucia, vergine e martire, affinché riceva la consolazione e la forza vitale che viene da Cristo: «La celebrazione di un anno dedicato a onorare la santità di Lucia e ad approfondirne il significato sempre attuale ci deve far prendere coscienza che l’era dei martiri e dei santi non si è mai chiusa. Ancora oggi la Chiesa respira della santità di Dio nella vita di chi ha il coraggio di vivere le beatitudini del Vangelo» (Mons. Francesco Lomanto, Lettera Pastorale In luce ambulamus)”.