“Vi invito a fare di questo luogo, un luogo della memoria credente, un luogo della preghiera, anzi vi esorto con insistenza a pregare per tutta la chiesa diocesana, per il vescovo, per i sacerdoti, i diaconi, i religiosi, le religiose, tutti. Venite qui, non solo per celebrare l’Eucaristia, ma per riflettere, per meditare, per pensare alla nostra Chiesa e per pregare il Signore“. L’arcivescovo mons. Francesco Lomanto riapre al culto la chiesa di San Pietro Apostolo, nel centro storico di Ortigia e benedice l’altare e l’ambone.
La chiesa, datata al 326 d.C. è la più antica chiesa di Siracusa e testimonia una sequenza stratigrafica unica e importate in merito ai segni e alle tracce lasciate dall’uomo nei secoli. La chiesa conta ben cinque fasi storiche: paleocristiana, bizantina, normanna, aragonese e barocca.
“Noi siamo quello che siamo perché c’è stata questa storia – ha detto mons. Lomanto -. Perché abbiamo ricevuto il Vangelo attraverso queste generazioni. Per noi è un momento di grazia e di riflessione, perché chiamati ad interrogarci: “Noi oggi come ci rapportiamo al mondo di oggi, noi che abbiamo ricevuto il Vangelo in questa forma, oggi come lo viviamo?”. Il Signore spiana il nostro cammino, ci fa attendere, il Signore ci chiede tutto, ma ci dona tutto. Dio è semplice com’è semplice questa Chiesa (l’altare, l’ambone), la semplicità è di Dio, noi siamo complicati ma Dio è perfetto perché è semplice. Noi non siamo perfetti perché non siamo semplici, siamo complicati, complessi“. Mons. Lomanto ha ricordato l’azione pastorale svolta dal padre Giuseppe Lombardo e ringraziato il successore padre Guido. “Noi oggi possiamo celebrare l’Eucaristia che è il centro della storia, della nostra vita e su questo altare che sarà consacrato possiamo fare memoria di tutti noi. Allora ecco vi invito a venire qui per consegnare al Signore le nostre vite, come il Padre ci consegna nell’amore il Figlio, per consegnare le nostre realtà, le nostre situazioni, la nostra Chiesa. Preghiamo il Signore che ci illumini, ci dia la grazia e la forza di camminare secondo la Sua Volontà nel segno della Sua Luce e ci dia sempre la forza di guardare avanti per compiere il suo disegno di Salvezza“.
L’ultimo restauro fu completato nel 2008. Il sito è stato riaperto al pubblico nel marzo del 2016 e grazie all’impegno della parrocchia di San Pietro al Carmine e alla collaborazione con l’impresa di servizi turistici Sicilyroute. All’interno della chiesa di San Pietro Apostolo è possibile ammirare una struttura composta da tre navate, con il tipico impianto basilicale, con la navata centrale e le due navate laterali. Di particolare interesse artistico nell’abside è il crocifisso ligneo e in cartapesta datato al 1700 e l’esposizione di alcuni paramenti sacri che rimandano al loro uso nei secoli da parte della Confraternita dei Carmelitani.
Tutte le domeniche dalle ore 18 recita del Santo Rosario e celebrazione eucaristica.