Si tratta del suo 33.mo viaggio apostolico

La visita di Papa Francesco in Iraq

L’importanza della collaborazione e dell’amicizia fra le comunità religiose perché, “coltivando il rispetto reciproco e il dialogo, si possa contribuire al bene dell’Iraq, della regione e dell’intera umanità”, è stato uno dei temi sottolineati da Papa Francesco nel suo incontro privato di questa mattina a Najaf con il Grande Ayatollah Sayyid Ali Al-Husayni Al-Sistani, leader della comunità sciita nel Paese

L’incontro, riferisce una dichiarazione della Sala Stampa della Santa Sede, è durato circa quarantacinque minuti ed è stata per il Papa l’occasione per ringraziare Al-Sistani perché, “assieme alla comunità sciita, di fronte alla violenza e alle grandi difficoltà degli anni scorsi, ha levato la sua voce in difesa dei più deboli e perseguitati, affermando la sacralità della vita umana e l’importanza dell’unità del popolo iracheno”. Nel congedarsi dal Grande Ayatollah, Francesco ha ribadito la sua preghiera a Dio, Creatore di tutti, per un futuro di pace e di fraternità per l’amata terra irachena, per il Medio Oriente e per il mondo intero

Al termine dell’incontro l’Ufficio del Grande Ayatollah Sayyid Al-Sistani ha riferito del colloquio mettendone in risalto, particolarmente, il confronto sulle sfide attuali dell’umanità, sul ruolo della fede in Dio e sull’impegno per la promozione dei più alti valori morali. Nelle considerazioni di Al-Sistani hanno trovato spazio anche il tema della povertà, della persecuzione religiosa e intellettuale, dell’assenza di giustizia sociale – in particolare nei contesti di guerre – della paralisi economica e del fenomeno dello sfollamento che colpisce molti popoli della regione, specie quello palestinese che vive nei territori occupati. In relazione a questi complessi scenari, si è parlato del ruolo che i grandi leader religiosi e spirituali dovrebbero svolgere nell’affrontare queste vicende, esercitando allo stesso tempo una funzione di sensibilizzazione, in particolare verso le grandi potenze, al fine di dare priorità alla ragione e di rifiutare il linguaggio della guerra. La nota si conclude con una espressione di gratitudine nei riguard di Papa Francesco per aver voluto visitare Najaf.

Michele Raviart
Città del Vaticano
(Da Vatican News)

 

 

Riviviamo in sintesi le immagini più belle della seconda giornata della visita di Papa Francesco in Iraq cominciata con la visita di cortesia a Najaf al Grand Ayatollah Sayyid Ali, proseguita con l’incontro interreligioso nella Piana di Ur e conclusa con la Messa presieduta da Francesco nella Cattedrale caldea di San Giuseppe a Baghdad con la comunità cristiana locale.